Creato da: sebregon il 12/01/2008
Commento alle letture della liturgia del giorno

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Novembre 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Tag

 

Ultime visite al Blog

paolo.nogaraanthonellarinopelasebregondueporcellineorsacchiottburgio.giuseppedonfranco65Windmill2010MAVAF7Emanuele19.95sarapiola.74winternet72Nico87Milanodonumberto.zanaboni
 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 

Ultimi commenti

Approfitta delle migliori condizioni di finanziamento...
Inviato da: rachelle
il 12/08/2021 alle 22:52
 
Ma è Kurt Cobain?? E' vera questa foto?
Inviato da: Dalida
il 01/07/2019 alle 08:37
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Meteo
il 01/08/2018 alle 12:17
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Wetter
il 01/08/2018 alle 12:17
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Sat24
il 01/08/2018 alle 12:16
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 28/11/2014

 

LA MANI DI CRSTO SONO LE NOSTRE: CHE ONORE E CHE RESPONSABILITA!

Post n°855 pubblicato il 28 Novembre 2014 da sebregon

XXXIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO  - SABATO 








LE MANI DEL RE 


Ap 22, 1-3a. 


[L’Angelo] mi mostrò poi un fiume d’acqua viva, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello. In mezzo alla piazza della città, e da una parte e dall’altra del fiume, si trova un albero di vita che dà frutti dodici volte all’anno, portando frutto ogni mese; le foglie dell’albero 

servono a guarire le nazioni. E non vi sarà più maledizione. 


L’ultimo giorno dell’anno liturgico ha, come tutti gli ultimi giorni un sapore un po’ strano, carico com’è di bilanci, di rimpianti, di speranze. Le speranze sono simboleggiate in quest’albero descritto nella prima lettura, le cui foglie sono medicina, e nel fiume che porta vita ovunque arriva. Ricorda, questo fiume, il fiume di grazia che scaturisce dal tempio nella visione del profeta Ezechiele al capitolo 40.


.


.

E’ uno standard della letteratura apocalittica. Ma al di là dei copia-incolla che a volte gli scrittori (anche quelli più bravi) fanno, si può intravedere in questo fiume la sovrabbondanza di grazia che scaturisce da Dio. L’albero viene ripreso da uno dei miei scrittori preferiti che è Tolkien, il quale al centro della capitale del reame di Gondor, teatro delle ultime vicende de “Il Signore degli Anelli” pone proprio un albero bianco, però morto, che simboleggia gli antichi splendori del reame. 


.



Quando poi la guerra finisce un germoglio di questo albero viene ritrovato sulle montagne e ripiantato nella città. Anche in questo frangente le foglie (anche se di un altro albero) servono come medicina. Ma ciò che davvero guarisce sono le mani del re. Anzi il criterio per riconoscere il re legittimo è proprio questo: se le sue mani guariscono. Nell’esperienza cristiana siamo abituati a chiedere guarigioni di malanni o malattie ai santi o a chi per loro, dimenticandoci troppo spesso che ciò che guarisce è la presenza di Dio, che i santi richiamano ed evocano. I santi questo lo sanno bene, nessuno di loro ha mai pensato che la virtù che guarisce, che pacifica, che salva viene da loro, ma è frutto della presenza di Dio. Le mani che guariscono sono quelle di Dio.


.

.


A questo proposito mi viene in mente la statua che ha modellato un mio amico che viveva per strada: ha fatto un Cristo senza mani. Quando io e un amico gli abbiamo chiesto perché ci ha risposto che le mani di Dio siamo noi, che dobbiamo portare la salvezza nel mondo. E’ proprio così la salvezza viene da Dio ma lui l’ha posta nelle nostre mani.


.


.


Viene in mente il Vangelo di Giovanni che afferma che il Padre ama il Figlio e ha posto tutto nelle sue mani. E Paolo aggiunge che del nostro essere figli è prova lo Spirito che ci è stato dato….. 



La nostra vita e la Parola 


Signore tu doni ai tuoi figli ogni cosa. Fa che le nostre mani siano mani instancabili che 

collaborino sempre con te per la salvezza degli uomini che tu ami. 


P. Elia Spezzano, Ocist. 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963