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Contro la pena di morte nel mondo

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Messaggi di Febbraio 2008

1

Post n°523 pubblicato il 28 Febbraio 2008 da hesse8

prova

 
 
 

Dopo il tesoretto anche il contratto del pubblico impiego

Post n°522 pubblicato il 27 Febbraio 2008 da hesse8

Pubblico impiego, arriva il rinnovo per 1,3 milioni Luca Domenichini

Rossana Dettori (Fpc Cgil)
La
firma dell'accordo dei contratti sulla sanità, enti locali e ricerca è
prevista per venerdì. C'è l'ok del governo a chiudere sulla base di 103
euro mensili di aumento, la Cgil commenta: «Fatto importante, abbiamo
tenuto sul secondo più grande contratto della Funzione Pubblica», dice
Rossana Dettori, responsabile del comparto Sanità della Cgil.
Mercoledì, il governo ha annunciato di avere recuperato i soldi e ha
autorizzato l'Aran, Agenzia per la Rappresentanza negoziale delle
Pubbliche Amministrazioni, a trattare sulla base dell'aumento a regime
dal 2008 già accettato dalle parti, ben 26 mesi dopo la scadenza di
questi contratti scaduti il 31 dicembre 2005.

I lavoratori
interessati dall'accordo dei comparti della sanità, delle regioni e
delle autonomie locali sono circa 1,3 milioni: è questo il contratto
nazionale più grande della Funzione Pubblica dopo quello della scuola
(all'incirca 1,5 milioni di lavoratori). Il tavolo negoziale riguarda
il rinnovo del contratto di oltre 550mila lavoratori del comparto della
salute - tecnici, infermieri, fisioterapisti, tutte le figure
professionali non dirigenti del comparto, più gli amministrativi - e
800mila lavoratori degli enti locali, in pratica tutti i dipendenti
delle Regioni, province, Comuni, strutture per la infanzia, servizi
collegati e così via. Oltre a quelli della Ricerca.

«Se
finalmente siamo vicini a una soluzione per il rinnovo dei contratti di
così tanti lavoratori - dice Rossana Dettori - è perché, dopo 26 mesi
dalla loro scadenza, la lotta dei lavoratori ha prodotto uno sbocco. È
positiva quindi la chiusura - aggiunge la Dettori - ma ora avviamo
immediatamente la trattativa per il secondo turno».

Questa
settimana, l'Aran e Confederazioni sindacali hanno già firmato la
ipotesi di accordo del contratto nazionale di lavoro per il personale
delle Agenzie fiscali - 59mila lavoratori interessati - e, per la prima
volta, è previsto il licenziamento immediato del dipendente per
corruzione, concussione e peculato. Il che verrà esteso a tutti i
contratti del pubblico impiego.

Intanto, è in dirittura di
arrivo anche il rinnovo del contratto dei 400mila artigiani
metalmeccanici. Sempre mercoledì le Confederazioni dell'artigianato
(Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai) e i sindacati di categoria
(Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil) hanno firmato l'intesa al ministero del
Lavoro. Per il quadriennio di vigenza del contratto sono stati
riconosciuti 108 euro di aumento al livello dell'operaio qualificato.
Gli incrementi salariali saranno erogati in due tranches di pari
importo, la prima a decorrere dal primo marzo 2008 e la seconda a
decorrere dal primo dicembre 2008.

 
 
 

Approvato l' extra gettito o Tesoretto grazie al PdCI

Post n°521 pubblicato il 27 Febbraio 2008 da hesse8

DILIBERTO: TESORETTO. SODDISFATTI MA SI POTEVA FARE PRIMA



Roma 27 febbraio 2008


Annuncio
con grande soddisfazione che un ordine del giorno dei Comunisti
italiani e' stato approvato al Senato per dare, per distribuire l'extra
gettito ai ceti piu' deboli e cioe' tagliare le tasse al lavoro
salariato, al lavoro dipendente. Sembrava impossibile, ma ci siamo
arrivati nel rush finale. Mi rammarico per quello che si poteva fare
prima e che non e' stato fatto.

 
 
 

News del PdCI del 3-aprile 2008

Post n°520 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da hesse8

Licandro: Il Pd è già
esploso, Binetti più reazionaria di Del Vecchio



Messina: Con Del vecchio e
Binetti Pd ormai più a destra di Berlusconi



Venier:
Veltroni sbaglia, il muro palestinese non è di difesa, è apartheid



Palermi: Fieri che
Veltroni non voglia alleanza con sinistra



Galante: Sull'Afghanistan
l'Italia ha ceduto alle pressioni Usa



Sgobio: Ormai il Pd è il
partito della conservazione e del caos

 
 
 

Genova: Bolzaneto- Non so chi erano i violenti

Post n°519 pubblicato il 25 Febbraio 2008 da hesse8

l pm cita agghiaccianti episodi, facendo nomi e cognomi
"Umiliazioni, pestaggi, sputi
ecco l'inferno della Bolzaneto"





B
di MASSIMO CALANDRI

GENOVA - Qualcuno dovrà pure spiegare l'odio e la violenza, la barbarie, la crudeltà gratuita. L'accanimento. Gli insulti, le umiliazioni, le botte. I capelli tagliati a colpi di forbice, gli sputi, i volti marchiati, le dita spezzate. Qualcuno dovrà spiegare, ed assumersene le responsabilità.

Nella seconda udienza dedicata alla requisitoria del processo per le violenze e i soprusi nella caserma di Bolzaneto, i pubblici ministeri si sono concentrati sull'attendibilità dei testi. Spiegando che non furono solo le 209 vittime a raccontare nei dettagli l'orrore di quei tre giorni, ma che gli stessi imputati generali, funzionari di polizia, ufficiali dell'Arma, guardie carcerarie, poliziotti, carabinieri, medici hanno più o meno direttamente confermato quegli sconcertanti resoconti.





Vale allora la pena di riportare alla lettera una parte dell'intervento
di Vittorio Ranieri Miniati, a nome anche dell'altro pm, Patrizia
Petruzziello. Un breve elenco di fatti specifici accaduti nel "carcere
del G8". Una esemplare tessera del mosaico. Miniati cita ad esempio "le
battute offensive e minacciose con riferimento alla morte di Carlo
Giuliani o di alcuni motivi parafrasati a scopo di scherno". "Per la
giornata di venerdì, in particolare: il malore di Angelo Rossomando e
quello di Karl Schreiter. Il taglio di capelli di Taline Ender e Saida
Teresa Magana. Il capo spinto verso la tazza del water a Ester
Percivati. Lo strappo della mano di Giuseppe Azzolina. le ustioni con
sigaretta sul dorso del piede a Carlos manuel Otero Balado, percosso
tra l'altro sui genitali con un grosso salame. Le percosse con lo
stesso grosso salame sul collo di Pedro Chicarro Sanchez".





"Per la giornata di sabato, in particolare: il malore di Katia Leone
per lo spruzzo in cella di spray urticante. Il malore di Panagiotis
Sideriatis, cui verrà riscontrata la rottura della milza. Il pestaggio
di Mohammed Tabbach, persona con arto artificiale. Gli insulti a
Massimiliano Amodio, per la sua bassa statura. Gli insulti razzisti a
Francisco Alberto Anerdi per il colore della sua pelle. Le modalità
vessatorie della traduzione di David Morozzi e Carlo Cuccomarino, che
vengono legati insieme e le cui teste vengono fatte sbattere l'una
contro l'altra".








"Per la domenica, in particolare: il malore di Stefan Brauer in seguito
allo spruzzo di spray urticanti, lasciato con un camice verde da sala
operatoria al freddo. Il malore di Fabian Haldimann, che sviene in
cella ove è costretto nella posizione vessatoria. L'etichettatura sulla
guancia, a mo' di marchio, per i ragazzi arrestati alla Diaz nel
piazzale al momento dell'arrivo a Bolzaneto. La sofferenza di Anna
Julia Kutschkau che a causa della rottura dei denti e della frattura
della mascella non è neppure in grado di deglutire. Il disagio di Jens
Herrrmann, che nella scuola Diaz per il terrore non è riuscito a
trattenere le sue deiezioni e al quale non è consentito di lavarsi. La
particolare foggia del cappellino imposto a Thorsten Meyer Hinrrichs:
un cappellino rosso con la falce ed un pene al posto del martello, con
cui è costretto a girare nel piazzale senza poterlo togliere". Per chi
lo avesse dimenticato, i responsabili di questi episodi sono uomini
dello Stato. Quello che ci dovrebbero proteggere dai criminali.



 
 
 

25 febbraio Giornata mondiale della lentezza( che bello)

Post n°518 pubblicato il 24 Febbraio 2008 da hesse8

Molte le iniziative all'insegna della lentezza, anche New York frena
Una giornata senza fretta, Milano capitale
Duecento città in Italia e molte capitali nel mondo dicono sì alla Giornata mondiale del ritmo dolce

 










La valigia dell'«uomo più lento del mondo», che ha partecipato alla presentazione dell'iniziativa a Milano (Congiu)
MILANO – Un’onda lunga e lentissima partirà
dall’Italia il 25 febbraio e coinvolgerà metropoli come Milano, Roma,
New York, Parigi. Lione e Londra, invitando il mondo a rallentare.
Letture, giochi dell’oca per strada, bed-in alla Lennon-Ono, maratone
al rallenty e multe ai pedoni che vanno troppo di fretta, sono alcune
delle iniziative promosse dall’associazione italiana «Arte del vivere con Lentezza»,
in occasione della seconda Giornata mondiale del ritmo dolce. L’evento,
a cui hanno già aderito 200 città italiane, ha varcato i confini
europei ed è giunto a New York, dove è stato addirittura organizzato un
Festival della lentezza (dal 25 al 28 febbraio). “Facciamo tutto con il
passaparola e siamo riusciti ad avere migliaia di contatti (12 mila lo
scorso anno) – ha detto Bruno Contigiani, presidente dell’associazione
-. Ciò significa che tutti hanno voglia e bisogno di rallentare”.




MILANO CAPITALE LENTA - Capitale mondiale della lentezza, per un
giorno sarà Milano, dove al Teatro Parenti, Vittorio Sgarbi leggerà la
«Divina Commedia» (dalle 23 in poi). Dalla mattina al pomeriggio,
invece, in corso Vittorio Emanuele l’«Accademia del gioco perduto»,
inviterà i passanti a giocare per strada con gli Shangai giganti o al
Gioco dell’oca. In piazza San Babila, invece, finti vigili urbani
daranno il “Passvelox” una multa simbolica a chi camminerà troppo in
fretta, mentre gli apostoli della lentezza distribuiranno i dieci «comandamenti», consigli utili per andarci piano.
LA MARATONA SLOW - Al castello di Belgioioso di
Pavia verrà offerto un tè al gelsomino secondo un cerimoniale antico e
a Roma si «correranno» 300 metri in non meno di un’ora, nella seconda
edizione della Maratona lenta. Il Coordinamento nazionale degli asinai,
invece, aderirà alla giornata con escursioni a dorso d’asino, in
Toscana, Umbria, Lombardia, Veneto e Trentino. Non poteva mancare la
città di Fermo, che alle 17 inviterà i cittadini a «fermarsi», appunto,
alla Caffetteria 180 gradi, per ascoltare poesie e fare amicizia.













ANCHE NEW YORK FRENA - Da Lione a New York I profeti italiani
del vivere lento, si sono mossi fino a Lione, dove hanno coinvolto
alcune persone che imiteranno John Lennon e Yoko Ono in un bed-in
dimostrativo: un’intera giornata a letto a guardare diapositive, vedere
film, pranzare e giocare. A Londra, invece, Carl Honorè, giornalista
canadese e scrittore della lentezza, organizzerà una serata per
presentare il portale Slowplanet.com. Rallenterà addirittura per tre
giorni la Grande Mela, città frenetica e competitiva per eccellenza,
fra giochi per strada, letture all’Istituto culturale italiano e
dibattiti sul valore del tempo.


Ketty Areddia

 
 
 

ThyssenKrupp:Giustizia è fatta

Post n°517 pubblicato il 23 Febbraio 2008 da hesse8

La Procura di Torino chiude l'indagine sul rogo di dicembre costato la vita a 7 operai
Per la prima volta contestato un reato così grave ad un manager d'azienda
ThyssenKrupp, sei indagati
Omicidio volontario all'ad





BThyssenKrupp, sei indagatibrOmicidio volontario all'ad/B

Il padre di Bruno Santino, uno delle vittime del rogo, mostra la foto di suo figlio









TORINO
- I dirigenti delle acciaierie ThyssenKrupp sapevano che gli operai del
proprio stabilimento rischiavano la vita ogni volta che entravano a
lavorare, eppure hanno colpevolmente evitato di adottare le necessarie
misure di sicurezza antincendio. Uno di essi, addirittura, Harald
Espenhahn, l'amministratore delegato del gruppo italiano, avrebbe
mandato i lavoratori incontro alla morte con la piena consapevolezza
che, nei reparti sguarniti della fabbrica, un incendio sarebbe potuto
scoppiare da un momento all'altro.


Sono queste le conclusioni dell'inchiesta sul tragico rogo
della Thyssen, che la notte del 6 dicembre scorso provocò la morte di
sette operai, bruciati vivi dalle fiamme divampate all'improvviso da un
laminatoio e spirati uno a uno, dopo lunghe e terribili agonie, nei
giorni successivi alla sciagura.

Il pool di magistrati coordinato dal procuratore Raffaele Guariniello
ha chiuso in meno di tre mesi le indagini formulando nei confronti dei
sei manager indagati ipotesi di reato pesantissime: per Espenhahn
l'accusa di incendio e omicidio volontario con dolo eventuale, per gli
altri - a seconda delle condotte - omicidio colposo e incendio colposo
con colpa cosciente e omissione volontaria di cautele contro gli
infortuni. Oltre a Espenhahn sono indagati i consiglieri delegati Marco
Cucci e Gerald Priegnitz, un responsabile in servizio alla sede di
Terni della multinazionale, Daniele Moroni, il direttore dello
stabilimento di Torino Giuseppe Salerno, il responsabile del servizio
di prevenzione dei rischi sul lavoro Cosimo Cafueri. La ThyssenKrupp è
inoltre chiamata in causa come persona giuridica.

"Spero che li mettano in galera e buttino le chiavi", dice Sabina
Laurino, vedova di Angelo, uno dei sette operai morti nel rogo. Oltre
alle famiglie delle vittime anche gli operai della linea 5 intendono
costituirsi parte civile. "La procura contesta il dolo - spiega Giorgio
Airaudo, segretario torinese della Fiom - e questo significa che tutti
i lavoratori erano esposti. E' un precedente importante".

 
 
 

Passi in avanti per la messa al bando delle cluster bomb ...ma quando saranno non prodotte?

Post n°516 pubblicato il 22 Febbraio 2008 da hesse8

Bando cluster bomb: passi avanti, ma niente trattatoMassimo Franchi

Soldati italiani in Libano sminano una cluster bomb - foto Ansa - 160*220 - 26-11-07
Soldati italiani "sminano" il Libano
Passi
avanti sì, ma ancora niente accordo sulla messa al bando delle cluster
bomb. Dopo cinque giorni di trattative i rappresentanti di 122 paesi
(esclusi però i maggiori produttori: Stati Uniti, Russia, Israele, Cina
e Pakistan) riuniti a Wellington non sono riusciti ad accordarsi sullo
stop alle bombe a grappolo che nel solo Libano dopo la guerra con
Israele, secondo Human Rights Watch ha ucciso 24 civili e ferito altri 183.

Le cluster bomb
sono costituite da un contenitore principale all'interno del quale ci
sono centinaia di altri ordigni (da 10 a 300) che, al momento dello
scoppio, vengono sparpagliati in un raggio di diverse centinaia di
metri. Secondo gli esperti sminatori dell'Onu, le bombe a grappolo
inesplose nel sud del Libano sarebbero più di un milione.

Quella
della capitale neozelandese è la quarta tappa del cosiddetto processo
di Oslo, città che ospitò la prima conferenza internazionale contro la
produzione e l'uso delle cluster bomb.

Alla fine della
conferenza almeno 82 nazioni (molte altre hanno promesso di farlo nelle
prossime settimane) hanno comunque sottoscritto una dichiarazione a
sostegno della messa al bando.

Nonostante le resistenze e le
difficoltà anche le associazioni pacifiste si dicono fiduciose: dal 19
al 30 maggio a Dublino il trattato sarà finalmente firmato.

Leggi

 
 
 

Musica:un intervista a Boosta dei Subsonica

Post n°515 pubblicato il 21 Febbraio 2008 da hesse8







Il cielo su Torino


















image002Intervista a Boosta dei Subsonica



(21.2.08) - Boosta,
al secolo Davide Dileo, è il socio di Samuel, Max, Ninja, Vicio: i
Subsonica. Nati a Torino nel 1996 tra le mura di un ex laboratorio
cinematografico, Casasonica, sono oggi una band tra le più conosciute,
e riconosciute del panorama musicale italiano e non solo... ma
all'origine di tutto rimane lei: Torino





Voi nascete a Torino, una città «viva, che reagisce al tramonto del mito industriale». Qual è il rapporto con la vostra città?

E' un rapporto fondamentale e inscindibile. E' difficile immaginare i
Subsonica tali rispetto alla nascita in un'altra città. Siamo frutto
del nostro territorio e abbiamo sempre vissuto molto la città. Il
progetto è nato di notte sulle sponde dei Murazzi, nel momento tecnico
nel quale le ore rallentano e il tempo si dilata, c'è più tempo di
parlare, scambiare opinioni di far nascere progetti e questa condizione
è stata assolutamente salvifica per molti artisti. Sulle sponde dei
Murazzi, credimi, ho visto veramente succedere di tutto: formarsi
gruppi come noi, poeti e scrittori come Ragagnin lavorare a testi,
pittori come Galliano di cui abbiamo utilizzato i quadri per un
video... C'è sempre stata un'interazione molto forte e questo porto
franco della notte torinese ha concesso a molte idee di potersi
liberare in maniera molto serena.

Torino ha avuto una capacità di rigenerazione del tessuto sociale e
culturale incredibile negli ultimi trent'anni, dal blocco delle
assunzioni nella fabbrica in giù, fino a diventare una delle città
meglio connesse con il resto d'Europa; molte esperienze culturali
arrivano a Torino prima che nelle altre città d'Italia. Un posto
d'avanguardia nella cultura nazionale.



Il declino del mito della «città fabbrica» ha rivoluzionato la
città. Ma non ne ha modificato le tragedie, come l'orrore avvenuto alla
Thyssen Krupp a cui avete dedicato in uno dei vostri concerti «Il cielo
su Torino».


Durante il concerto era doveroso, il minimo che potevamo fare.

La terribile tragedia della TK è successa a Torino come poteva
succedere in qualunque altra parte d'Italia. Quello delle morti bianche
è un problema radicato, frutto della logica del far soldi a tutti i
costi.

Purtroppo non abbiamo un'alta voce in capitolo ma l'abbiamo per
raccontare ciò che vediamo ai nostri coetanei, che vivono una forma di
disaffezione nella politica e nel dovere sociale di essere cittadini
perché i giovani vivono una precarietà che non è solo lavorativa ma
anche morale. Le nuove generazioni non sono stupide ma sono bombardate
da un consumo a breve termine e utilizzano le ultime release in attesa
della prossima. Sempre più difficilmente guardano a ciò che succede.

Ci permettiamo di essere osservatori che raccontano ciò che vedono con
la musica, che è un metodo di acculturamento rapido. Cerchiamo di fare
il nostro per cambiare le cose e raccontiamo ciò che vediamo, perché
tutti abbiamo la coscienza che vivendo in un mondo superconnesso le
cose non sono lontane, la distanza chilometrica non implica una
distanza emotiva.

Il problema è che oggi viviamo un presente e una memoria a breve termine, invasi di input da tutte le parti.

L'eclissi, il vostro ultimo album lancia un messaggio «di
liberazione interiore da paure, mortificanti mediocrità e gabbie
quotidiane». Come è nato?

L'album è nato musicalmente nella nostra città sfruttando
tutto ciò che abbiamo visto, imparato, goduto nell'arco degli anni. A
livello di liriche abbiamo provato ancora una volta ad essere
osservatori di ciò che accade.Quindi per noi questo presente a breve
termine si lega molto spesso con la mediocrità; non necessariamente
questa è un'equazione però spesso i mediocri guardano ad un futuro a
breve termine. Pensa a come è cambiata la vita, per cui un giovane
invece di pensare a diventare uomo, punta ad arrivare un giorno in
televisione... questa forma di popolarità effimera che dà una botta di
ego clamorosa e che si esaurisce peggio di una dose di crack. Questo è
un discorso che ci sta a cuore. Ci siamo definiti osservatori e
testimoni di questo presente nel quale viviamo e che ci sentiamo in
dovere di raccontare.



La continua voglia e capacità di osare, sperimentare da dove nasce?

Siamo molto vivaci e cerchiamo di utilizzare al meglio quel
poco di intelligenza che abbiamo, di essere attenti a ciò che succede,
godiamo di tutta la fortuna che abbiamo, perché siamo dei privilegiati
e ne siamo consapevoli. Giriamo, dalle mostre alla musica, leggiamo
moltissimo, per me fonte di ispirazione clamorosa. E ci aiuta anche il
tempo che ci prendiamo da soli: dopo ogni tour in media ciascuno di noi
si prende un anno per potersi sfogare, testare il proprio livello di
crescita personale, che significa innanzitutto dar fiato al progetto e
avere la voglia di tornare a far musica insieme e portare quel poco che
hai imparato e metabolizzato e metterlo a disposizione del gruppo.
Forse è questa la chiave, l'alchimia dei Subsonica, che mi auguro
continuerà finché ognuno di noi avrà qualcosa da dire. Spero che
riusciremo ad essere così coraggiosi da smettere quando non avremo più
niente da raccontare.



Dal vivo, nelle vostre esibizioni, oltre a non risparmiarvi,
riuscite a trasmettere moltissimo al vostro pubblico. C'è
corrispondenza?

E' impossibile non vivere questa corrispondenza. Fare un tour
è spesso faticoso e per questo, a maggior ragione l'interrelazione col
pubblico è fondamentale. Vedere una persona, moltiplicata per tutti i
presenti al concerto, che decide prenderti come colonna sonora della
propria vita, o di un periodo della vita, o per il quale una tua
canzone ha segnato un momento particolare e decide di investire i
propri soldi e il proprio tempo per passarlo con te... per me dare
tutto ciò che ho è una forma di rispetto incredibile. E' il privilegio
di potere parlare alle persone e di condividere con loro delle
emozioni. E vedere la gente che ti vuole bene è una delle cose più
incredibili del mondo.

 
 
 

Gli invisibili

Post n°514 pubblicato il 20 Febbraio 2008 da hesse8














q-mirafiori

Editoriale del segretario del Pdci nel dossier dedicato a Torino



(20.2.08) - «Un
viaggio, quello di Rinascita, che inizia circa due mesi fa a Melfi,
allo stabilimento della Fiat, e che ora passa da Torino. Visiteremo
altri luoghi, altre capitali, per parlare con le lavoratrici e i
lavoratori di quel che succede nella loro fabbrica




dell’organizzazione del lavoro, degli
incidenti mortali, delle cause che hanno immiserito i salari, della
quotidianità della loro vita; per ridare centralità ad una condizione
che il capitalismo e le scelte moderate della politica hanno reso quasi
invisibile.

Abbiamo voluto che la prima iniziativa della nostra campagna elettorale
fosse a Torino, perché è qui che la classe operaia si è organizzata, ha
preso coscienza di sé, ha esercitato la sua egemonia su pezzi di
società ad essa anche distanti, ha coinvolto intellettuali, storici,
artisti. Ed è qui che ha avuto le sue più grandi vittorie ma anche
terribili sconfitte».

Questo l'inizio dell'editoriale del segretario dei Comunisti italiani,
Oliviero Diliberto, nel dossier intitolato “Torino: una mole di lavoro”
dedicato alle contraddizioni e alle innovazioni della condizione dei
nuovi invisibili: gli operai. Editoriale pubblicato sul settimanale la
Rinascita della Sinistra che sarà in edicola giovedì 21 febbraio.




 

 
 
 
 
 

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