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Messaggi del 02/03/2008

Mobbing:Umiliata una nigeriana con la testa nel water

Post n°526 pubblicato il 02 Marzo 2008 da hesse8

Milano, una peruviana di 44 anni, due figli, denuncia un'aggressione nello spogliatoio
Sciopero e presidio con la partecipazione dei clienti del supermercato
Mobbing, la cassiera in lacrime
"Umiliata, ho pensato di morire"





BMobbing, la cassiera in lacrimebr

La protesta davanti al supermercato in sostegno alla cassiera peruviana









MILANO
- Maltrattata e umiliata. Ma ha resistito anche se malata. Poi, quando
è stata aggredita fisicamente, ha deciso di reagire e ha denunciato la
violenza alla polizia. Protagonista di questa storia una cassiera
peruviana del supermercato Esselunga che tra le lacrime ha raccontato
l'aggressione di cui è stata vittima nel locale spogliatoio del negozio
di viale Papiniano, a Milano, da parte di una persona non ancora
identificata. "Quando mi ha messo la testa nel water", ha detto, "ho
visto i miei figli che mi salutavano per l'ultima volta e mi sono
raccomandata a Dio".





Oggi i sindacati confederali di categoria hanno proclamato lo sciopero
per tutta la giornata e hanno attuato un presidio di solidarietà che ha
visto la partecipazione oltre che dei lavoratori anche di clienti (400
persone, secondo gli organizzatori). Ma il motivo della protesta ha
origine anche nel fatto che si tratta della stessa dipendente che aveva
denunciato di essersi urinata addosso perché non le era stato data la
possibilità di andare in bagno e nemmeno di potersi cambiare fino alla
fine del turno.





E' il 2 febbraio: la donna, 44 anni, due figli di cui uno piccolo, un
contratto part-time di 30 ore settimanali per poco più di 1000 euro
netti al mese, soffre di problemi renali. Le capita di stare male, ma
non le è consentito di andare alla toilette. Finito il lavoro "umiliata
e piangente" va in ospedale dove, dice, le viene diagnosticata una
cistite emorragica: 15 giorni di malattia la prognosi. Non era iscritta
al sindacato ma decide di farlo con la Uiltucs-Uil: "Le colleghe che
hanno aderito all'organizzazione sono le uniche che hanno il coraggio
di raccontare come mi hanno fatto fare pipì addosso".
Leggi tutto
 

 
 
 

Bassolino: fai qualcosa di sinistra: Dimettiti !

Post n°525 pubblicato il 02 Marzo 2008 da hesse8
Foto di hesse8

Bassolino non molla: «Ho il dovere di andare avanti»


«Sento
il dovere di andare avanti per dare un contributo, al fianco del
commissario De Gennaro, per uscire dall'emergenza rifiuti e per
combattere a testa alta perché emerga la verità, quella politica e
quella giudiziaria. Perché io non ho fatto nulla di male». Il giorno
dopo il rinvio a giudizio, Antonio Bassolino torna a ripetere quello
che già lo scorso 12 gennaio, nel corso della videochat a l’Unità.it aveva espresso con forza: «Dire basta sarebbe una fuga dalla realtà».

Si
sgombra così il campo dall’ipotesi di dimissioni che per tutto sabato
aveva mobilitato buona parte del mondo politico. Antonio Bassolino
decida che cosa fare affidandosi alla sua coscienza, aveva detto Walter
Veltroni, segretario del Partito Democratico, durante un comizio a
Grosseto. A proposito del rinvio a giudizio del governatore della
Campania, appresa venerdì, Veltroni aveva detto: «È una notizia che a
me ha dato un grande dolore, è una persona per cui ho grande stima e
amicizia, e penso che abbia fatto nel corso della sua storia politica
cose di grandissima importanza per la sua città e la sua regione. Di
fronte alle cose dolorose di questi giorni, l'unica è affidata alla
coscienza individuale: sono sicuro che Bassolino - ha concluso Veltroni
- la cui coscienza civica conosco bene, farà la scelta più giusta».

Molto più dura invece la posizione dell'Italia dei Valori, tramite
il suo leader Antonio Di Pietro, che era tornata a chiedere le
dimissioni di Bassolino dopo il rinvio a giudizio, perché la vicenda
rischierebbe di pesare sulle prossime elezioni politiche.

Il
neo assessore campano al Turismo, Claudio Velardi, invece attacca la
magistratura. Per Velardi, nominato proprio in questi giorni nella
giunta Bassolino, «Sono del tutto evidenti gli elementi politici
dell'inchiesta: come spesso accade ed è accaduto in Italia, la
magistratura esce dal suo ruolo istituzionale e diventa giustiziera.
Insomma, si arroga il diritto di fare politica».Leggi tutto

 
 
 
 
 

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