Creato da hesse8 il 04/02/2007
Federazione della sinistra di Lentini
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: hesse8
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 63
Prov: SR
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 

Federaz.giovani comunisti italiani

 

Ultime visite al Blog

urlodifarfallaalterogalasso_raffaelezoppeangeloideaculturaleTomassiniPieroabagnalevincenzo1983alessandro.de.angeliunafatastregamax_6_66elomanlubopomesdiaiellovivianagreta.rossogeraniosilviomassari
 

Archivio messaggi

 
 << Marzo 2008 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
31            
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Peacereporter

 
 

Un quadro

                                                                                                                                   

Stefano Lattanzio

Tel.095.7835328(Lentini)


Investimenti nell'arte

 

Non-violenza

L'immagine “http://nonviolenti.org/images/bandiera.jpg” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.
 

San Precario

San Precario



 
 

Tag

 

La piazzarossa-video




 
 
blog di spazioblog

Blog di libero
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Web tv interessante

Welcome to Arcoiris Web TV
 

rosso vivo

immagine
 

settimanale del pdci


 

Ultimi commenti

Contro la pena di morte nel mondo

Fdca federazione dei comunisti anarchici

 

Messaggi del 06/03/2008

Il decreto della sicurezza è passato, sperando nel bene

Post n°532 pubblicato il 06 Marzo 2008 da hesse8

Morti bianche, passa il decreto Prodi: diritto al lavoro sicuroMontezemolo: ultimo atto della sinistra

Il
decreto è passato. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto di
attuazione della legge delega 123 dell'agosto scorso, che regolamenta
la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il provvedimento passerà ora alle
commissioni parlamentari e alla conferenza Stato-Regioni e tornerà poi
in Consiglio dei Ministri per l'approvazione definitiva.

«L’ultimo
atto di una sinistra anti-industriale e demagogica». A parlare è il
presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo. E l’atto in
questione è proprio il testo unico sulla sicurezza. Nonostante i tre
morti al giorno che in media cadono sui luoghi di lavoro per la carenza
di misure di sicurezza, perché si ha furia di risparmiare, per il
presidente degli industriali «bisogna uscire da questo clima nel quale
si sta facendo largo e non si capisce perché con questa urgenza, un
inasprimento delle sanzioni che poco o nulla hanno a che vedere con
politiche attive, di prevenzione e di formazione».

A
Confindustria risponde direttamente il presidente del Consiglio Romano
Prodi: il decreto, ha spiegato, «non ha intenti punitivi, non mette nel
mirino le imprese, ma mette al centro la tutela della persona e il
diritto al lavoro sicuro». E le polemiche? «Sollevare contrapposizioni
– taglia corto Prodi – è un'offesa nei confronti dei lavoratori».
Contro
Confindustria anche il ministro Damiano: «Non condivido l'opinione di
Montezemolo – ha detto – e non rappresento una logica
anti-industriale». Le dichiarazioni dell’industriale «sono
sproporzionate rispetto ai contenuti del decreto e mi auguro che nel
tempo ci siano i necessari chiarimenti». Soddisfatto per l’approvazione
del decreto il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, che
esprime comunque «rammarico per la scelta fatta dalle imprese».

L’intesa
sembrava vicina, o quantomeno il ministro del Lavoro Cesare Damiano la
auspicava: il sistema di sanzioni è «estremamente calibrato rispetto
alle violazioni», spiegava, e l’auspicio era che «le parti sociali
apprezzino l'impegno profuso dal governo per definire questa delega con
un lungo lavoro di concertazione».

D'altronde, qualche
mediazione c’è già stata: nel decreto legislativo non è più solo
l’arresto nei casi di violazioni più gravi ma, se l'imprenditore si
mette in regola, dovrà solo pagare una multa da 8 mila a 24 mila euro.
«È un incentivo per la prevenzione e per emendare la propria condotta»,
spiega il ministro della Giustizia Luigi Scotti. «L'arresto – chiarisce
– è previsto solo per i casi più gravi, ossia per inadempimenti nella
relazione sui rischi dell'attività imprenditoriale nei settori più
pericolosi, con sostanze infiammabili o inquinanti».

Ma
Confindustria grida battaglia: «Il provvedimento – riflette Montezemolo
– punta tutto e solo su un inasprimento delle sanzioni, senza niente di
attivo, nuovo, come supporto alla formazione e prevenzione, unica
strada per ridurre davvero i rischi. L'impianto – prosegue – è tutto
spostato sulle sanzioni, non c'è chiarezza sulle regole. Così si fa
demagogia».
In realtà, spiegano i sottosegretari al Lavoro,
Antonio Montagnino, e alla Salute, Gian Paolo Patta, nel testo appena
approvato dal governo, si garantiscono «una più adeguata prevenzione,
un potenziamento della formazione, un coordinamento della vigilanza,
maggiore sostegno alle imprese per mettersi in regola, il potenziamento
del ruolo dei rappresentanti per la sicurezza». E le sanzioni sono
«concepite come ultima ratio, assolutamente equilibrate, che non
rispondono affatto ad alcun intento punitivo». Concorda il ministro
Damiano, secondo il quale le sanzioni «si muovono da una logica
semplice: la proporzionalità alla violazione».

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963