La voce di Megaride

Da più parti si sente blaterare che a Napoli, nonostante certe gravi problematiche, ogni occasione offre sempre lo spunto incosciente per una festa. Si spendono e si spandono fondi milionari per centinaia di manifestazioni, anche per quelle che non prevedono grande affluenza di festaioli…addirittura, anche per quelle che restano meri progetti stampati sulla carta. A Parigi, per esempio, per la Notte Bianca è bastato sprecare un po’ di impalcature in  filo di ferro e lumini di cera per allestire suggestive scenografie, molto più emozionanti e belle degli effetti speciali delle macro-proiezioni sui palazzi e dei protagonisti robotizzati delle nostre miliardarie notti bianche, come raccontano le cronache. E’ sempre una questione di buongusto, di cultura, di profondo radicamento sul territorio degli organizzatori a fare il successo di un evento, soprattutto quando trattasi di Festa Popolare che, affermiamo dignitosamente, non ha nulla a che vedere – come si è soliti pensare politicamente da “classisti” - con le sagre paesane intitolate ora alla caciotta, ora alla porchetta, perché il Popolo è il progenitore della Cultura e delle Tradizioni, delle Arti e del Costume di un luogo; è il "genius loci" di una Civiltà e non va confuso, come capita spesso, con il gregge cui ammannire la Farina, la Festa e la Forca, a seconda delle fole del governo. Nel panorama festaiolo di Napoli, la realtà del Premio Masaniello non può assolutamente confondersi con i tanti improvvisati "Premi & Cotillons" che si sprecano in piéces banali e volgari, senza costrutto ne’ spirito intrinseco...ma con dovizia di danaro; il Premio Masaniello, vuoi per le sue motivazioni culturali, vuoi per la sua voluta raffinatezza… per quel “cammeo” di Napoli che intende rappresentare… vuoi, soprattutto, per la sua onesta economia che da il giusto valore alle cose ed il giusto orgoglio ai cittadini, è un appuntamento lieto in piazza del Carmine, sacrario storico della nostra Identità. Anche quest’anno, rapida e piacevole è trascorsa la serata della premiazione di tanti Napoletani-Protagonisti, con tanti ospiti di riguardo, figli legittimi o adottivi di Napoli, che si sono donati a Napoli, alla sua Cultura, alla sua elevazione, semplicemente facendo il proprio lavoro, svolgendo normalmente con uguale passione la propria professione. Una festa identitaria in piena regola. Napoli che ringrazia i suoi figli più meritevoli, in una festa di Popolo per il Popolo, che si svolge sull’ideale palcoscenico tra le solenni quinte della storica Piazza Mercato che veglia austera e saggia alle spalle, della Basilica della Madonna del Carmine, la più venerata,del campanile più alto della città, quello di fra’Nuvolo, sulla piazza del Carmine che, dalla sua fondazione, ha sentito risuonare secoli di  passi di sandali, zoccoli, calzari, stivali... di uomini, soldati, popolani, eroi, martiri, geni delle tante epoche che hanno caratterizzato il volto di Napoli, la sua vasta, millenaria, Storia. Ci complimentiamo sinceramente con gli organizzatori ed i patrocinatori della raffinata manifestazione; soprattutto, ci complimentiamo con i premiati e con quel Popolo genuino, tanto antico, generoso e semplice dell'affatata Piazza del Carmine.

La redazione ringrazia per la graziosa disponibilità il consigliere provinciale Luigi Rispoli ed il prof. Umberto Franzese ambedue “anima” del Premio Masaniello e l’ufficio-stampa del Premio in persona del dott. Mario Carillo di NapoliNews, per la squisita collaborazione. Alla prossima edizione!