La voce di Megaride

GELSOMINA E' MEGLIO DI HARRY POTTER!

da redazione

C’è una tale Gelsomina ch’è originaria dell’agro aversano - noto alle cronache più per la malavita delle cosche locali che per i presunti nobili natali della sunnominata – che non si avvede che sul portale online del comune di Villa di Briano (per dirne uno) ella ed i suoi illustri antenati non sono riportati neppure tra gli striminziti  cenni storici del luogo, laddove cognomi meno regali ma molto più famosi sono all’ordine della cronaca nera e del “rispetto” del volgo…  Consigliamo alla Diva Gelsomina, dotata di grande allure ed esperta di P.R. “de rang” di denunciare l’imperdonabile censura al Ministro dei Beni Culturali, persona molto sensibile al recupero del patrimonio identitario italico Anche se i nostri interessi tematici concernono  fatti e cronache più serie, di Gelsomina abbiamo purtroppo dovuto occuparci ( rif.:  Lettera a Sua Altezza Vertiginosa ) di recente per via della decennale persecuzione diffamatoria – alquanto volgare – ai danni di Marina Salvadore, immortalata e sovradiffusa per tutto questo tempo in rete in una foto di servizio che la ritrae ad una festa di Halloween in Emilia, spacciata per adunata satanica, sabba, messa nera e quanto altro la corposa fantasia suggerisce a Gelsomina imperatrice, la quale starnazza a proposito di troni dai quali sarebbe stata scalzata ad opera di personaggi che la nostra Marina non ha avuto mai il piacere di incontrare. Informati da nostri abituali lettori e simpatizzanti che quasi quotidianamente, ad oggi, Sua Graziosa Altezza Immaginifica insiste come una mosca cavallina a denigrare ed a riproporre la solita solfa e la medesima foto d’epoca, con l’aggravante di un nuovo elemento mancante alla saga gelsominiana: ai nani, ballerine, maghi zurlì e principi più o meno azzurri si è aggiunto – com’ella pomposamente lo definisce – il Gotha MAFIA con, addirittura, Provenzano, Badalamenti, Peppe ‘o Zelluso, Riina, Putipù, Caciocavallo & Mammasantissima, che “sarebbero” soci della Massoneria-Mafia-Monarchia… e chi più ne ha più ne metta… quindi adepti delle messe nere sciamanico-borboniche ai suoi danni, nella missione di recupero di UNO dei TANTI Troni, quello di Sicilia, L’algida creatura dichiara che quest’accozzaglia di Miseria & Nobiltà avrebbe addirittura avvelenato con la soda caustica la Procuratrice Gerunda, esattamente il giorno dopo l’invio di una sua mail di denuncia a questa illustre donna magistrato; non solo, ora farebbe parte della congiura anche un altro magistrato, tale Firrao, colpevole di non averle dato credito ma anche di omonimia ovvero del fatto di chiamarsi come un vecchio ministro di casa Borbone Due Sicilie (beh! di Sangro di Sansevero non ve ne sono più da secoli ma di Castro, Ruffo, Firrao, Gonzales, Salvador, Camerlengo ed Esposito ve ne sono ancora...)   … Da un po’ di tempo il dottore/ssa? Firrao, ora in buona compagnia anche della collega togata Gerunda (in spirito di par condicio) popola, inconsapevolmente, le fantasie e – purtroppo – i siti in rete di Gelsomina che evidentemente non si rende conto di quanto e come sia pericoloso diffamare e calunniare chi, per ufficio e dignità statuita, è tenuto  a difendere l’unico Sovrano, il Popolo, proprio da calunniatrici folli come lei! Non esistono paggetti, conti e visconti da ella acclamati e conclamati che possano difenderla dalla scure della Giustizia che, follemente, come una zappa, si sta dando sui regali piedi. Del resto, non si capisce perché Gelsomina si affanni tanto violentemente ad acclarare i suoi quarti di nobiltà: abbiamo conosciuto, per professione ed anche per amicizia personale, autentici sangue-blu oltremare e teste coronate, sedendo con estrema naturalezza anche al loro desco e li abbiamo trovati molto umili e per nulla compressi in armature o ingessati in manti regali e, ciò ch’è il vero segno distintivo di nobiltà, presentatisi a noi con il solo primo nome di battesimo, nello stringerci la mano e senza ostentazione di titoli! Tornando al toponimo di Villa di Briano, solo Wikipedia, più edotta del portale casertano online, ci dice che Il Paese in passato era conosciuto con il nome di Frignano minore (piccolo), fin quando il consiglio comunale del 17 novembre 1950... presieduto dal Sindaco Costantino Vanacore, decise di cambiarlo in quello attuale che deriva dal latino 'vallis' valle e dal nome di persona 'Ambriano' che con il tempo è divenuto Mbriano poi Briano… ergo, al massimo Gelsomina potrebbe fregiarsi del simpatico appellativo di Bella ‘Mbriana, dovuta alla  nostra generosità di  sinceri estimatori dei suoi romanzi fantasy, implorando anche i colleghi della più famosa redazione di REPUBBLICA di affidare alla sua penna i prossimi capitoli della Saga di Noemi… ma vogliamo strafare e ci prendiamo la briga anche di segnarla alla redazione cultura del Giornale di Sicilia, reputando il copioso lavoro di Gelsomina più colto del feuilleton sui Beati Paoli (detti Vendicosi) frutto del loro collaboratore del secolo scorso Luigi Natoli; ad oggi, il romanzo più letto in Sicilia… anche e soprattutto dagli illetterati mafiosi dei quali le opere contemporanee di Gelsomina subiscono il novello fascino. Da wikipedia apprendiamo anche in due laconiche righe dell’economia di Villa di Briano, legata in particolare all’agricoltura ed all’allevamento di bufale; quelle vere, a quattro zampe, e non di quelle che lancia in rete l’imperatrice dell’agro casertano! Deve aver fatto confusione...  In un attacco improvviso di liberalità, proponiamo gratuitamente a Gelsomina – poiché ne abbisogna per l'impaginazione dei suoi romanzi - anche un mezzo mazzo di "tarocchi" con le privatissime immagini della nostra Marina Salvadore, tratte da altri album carnevaleschi, perché possa meglio documentare in rete i suoi feuilleton fantastici… sennò la Polizia Postale si annoierebbe mortalmente a leggere chilometri di “word” senza l’ausilio di diversivi ottici!
Che dire? Gelsomina è un virus liberato in ambulatorio, come l'aviaria e la suina, se la conosci non ti uccide... basta un piccolo antidoto consigliato dal virologo: l'ironia... e nei momenti di perniciose crisi che fluttuano sull'onda delle sue tempeste ormonali, una denuncina alla autorità locali è in grado di debellarla, con tutti i suoi blog e forum dalla rete, per sempre... ma finiremmo col rimpiangerla. Gelsomina è ormai diventata un'abitudine, un vizietto masochista... una perfida consuetudine, come un pungente materasso di lana sotto lenzuola di seta, come il chewing gum sotto le suole sull'asfalto arso dal sole... come la puntura del calabrone sotto l'ombrellone... come un sassolino nella scarpa.... come l'aglio nelle polpette!

(immagini: 1) Gelsomina; 2 e successive) Marina Salvadore in tutte le salse!