Creato da lafarmaciadepoca il 13/10/2010

La farmacia d'epoca

Raccolta di scatole e flaconi di farmaci di ieri - di Giulia Bovone

Messaggi di Giugno 2015

Emazian B12

Post n°432 pubblicato il 26 Giugno 2015 da lafarmaciadepoca
 

Per continuare l’argomento Bioindustria di Novi Ligure oggi ho deciso di presentarvi il prodotto di punta dell’azienda negli anni Cinquanta / Sessanta: l’Emazian B12.

Come dice il nome l’Emazian B12 era uno sciroppo vitaminico per sopperire alla carenza di vitamina B12, o cobalamina, il cui deficit è alla base dell’anemia perniciosa.

Generalmente la deficienza di vitamina B12 è piuttosto rara in chi segue diete onnivore o latto – ovo – vegetariane, e compare solo in individui con situazioni metaboliche caratterizzate da mancato assorbimento di questa vitamina,  mentre le diete vegane necessitano di un’integrazione tramite capsule o iniezioni, in quanto la mancata assunzione di derivati animali ne implicano la totale assenza.

L’anemia perniciosa ha un quadro patologico caratterizzato da anemia megaloblastica e disturbi del sistema nervoso, che possono portare a danni permanenti o peggio se non correttamente diagnosticata e trattata.

L’Emazian comparve sul mercato nel 1942 e per l’epoca era un medicinale rivoluzionario, perché colpiva l’anemia perniciosa nel segno, permettendo un trattamento che anche solo vent’anni prima era considerato impossibile.

L’Emazian B12 è rimasto in commercio fino agli anni Novanta, quando la Pfizer (quella del sildenafil per intenderci), il colosso di cui ora fa parte la Bioindustria di Novi Ligure e lo stabilimento di Fresonara ( dove producono il sildenafil), ha rivisto il farmaco integrando la formulazione e cambiandogli il nome, ma l’Emazian B12 sopravvive nel cuore di ogni alessandrino per bene.

Ecco la foto del flacone:

Emazian B12



Misura 12,3 cm di altezza x 4,9 cm di diametro come il Biolip del post precedente, perché la Bioindustria, come molte altre case farmaceutiche del passato, utilizzavano lo stesso flacone per più preparazioni, rendendo così un inferno la vita della sottoscritta, in quanto risulta difficile risalire al contenuto in mancanza di etichetta o di un marchio nel vetro. Infatti, in questi casi io posso offrire solo un elenco di possibili candidati, a meno che la confezione presenti ancora tracce del farmaco e abbiate voglia di spendere almeno un biglietto viola con raffigurati palazzi d’avanguardia in analisi scientifiche. Tenetelo a mente la prossima volta che andate per mercatini e vi troverete a contrattare dei prezzi di bottiglie senza etichetta.

L’Emazian B12 in foto risale agli anni Cinquanta / Sessanta, e la posologia prevedeva un cucchiaino due o tre volte prima dei pasti.

Grazie per aver letto il post!

 
 
 

Biolip

Post n°431 pubblicato il 24 Giugno 2015 da lafarmaciadepoca
 

Anche se il territorio alessandrino è più rinomato per essere la fabbrica delle zanzare d’Italia, non bisogna dimenticare che anche esso può vantare una rinomata tradizione farmaceutica, infatti, una delle molte aziende di prodotti galenici di questa provincia è la Bioindustria di Novi Ligure.

La Bioindustria nacque nel 1932, ma fino al dopoguerra non iniziò la produzione di ormonoterapici che l’ha resa famosa tra gli anni Cinquanta e Sessanta, di cui il Biolip è un ottimo rappresentante della categoria.

Il Biolip altro non era che fattore lipotropo del pancreas con colina e inositolo: il primo ha la caratteristica di prevenire l’accumulo di lipidi nel fegato ed era ottenuto tramite estrazione da pancreas bovino deinsulinizzato, mentre la coppia colina – inositolo amplificava l’azione dell’ormone lipotropo, in quanto anch’essi possiedono proprietà che favoriscono la demolizione dei grassi.

Questo farmaco era impiegato nei casi di steatosi, in particolare di quelli più gravi, epatopatie precirroiche causate dall’assunzione di bevande alcooliche, steatosi diabetica, e intossicazioni del fegato.
Colgo l’occasione per ricordare che la steatosi a differenza della cirrosi è reversibile, in quanto si tratta di un accumulo di trigliceridi nelle cellule epatiche, che può essere risolto, mentre nella cirrosi la perdita di tessuto per necrosi è definitiva.

Ecco la foto del flacone:

Biolip



Misura 12,3 cm di altezza x 4,9 di diametro  e risale all’inizio degli anni Sessanta. La posologia prevedeva 2 – 3 cucchiaini al giorno prima dei pasti. Ciascun flacone costava 900 Lire.

Grazie per aver letto il post!

 
 
 

Le Pillole Svizzere dello Speziale Ric Brandt

Post n°430 pubblicato il 17 Giugno 2015 da lafarmaciadepoca
 

 

Direttamente dalla fine dell’Ottocento, eccovi le Pillole Svizzere dello Speziale R. Brandt, la cui efficacia è comprovata non solo da centinaia di migliaia di testimonianze di medici, ma anche da uomini di chiesa.

Il parroco Giuseppe Ferni di Arcidosso scrive così delle Pillole Svizzere:

“ Ho esperimentato delle Pillole Svizzere di R. Brandt in quattro parrocchiani affetti da catarro intestinale che cessò immediatamente appena fatto uso delle medesime. Tanto era dovere di significarle, mentre coi segni  della massima osservanza mi dichiaro.”

Ah, l’Ottocento! Quando la peer- review era fatta dai parroci, non si sapeva cosa fossero gli effetti collaterali e mai e poi mai ci si sarebbe sognati di fare qualche test preliminare per valutarne la sicurezza!

Lo speziale Ric. Brandt aveva strutturato le sue pillole per essere il farmaco "massimo" per i sofferenti alle vie digestive. Avevano effetto lassativo grazie all’estratto di aloe e sedano selvatico, digestivo per via dell’estratto di genziana e assenzio, proprietà antinfiammatorie conferite dall’achillea, e un tocco di estratto di trifoglio che aumenta il numero degli ingredienti, per via delle sue proprietà di “far presenza”.

Ecco la foto della scatola:

 Pillole svizzere

Misura 3,5 cm di diametro per 1,2 cm di altezza e risale alla fine dell’Ottocento. Le Pillole Svizzere erano distribuite in Italia dalla Farmacia Tedesca  A. Janssen, sita in Firenze. Ogni scatola costava 1,25 Lire del Regno. Non sono presenti indicazioni circa la posologia, ma credo bastasse chiedere al parroco.

Grazie per aver letto il post!

 

 
 
 

Dite la vostra!

Post n°429 pubblicato il 12 Giugno 2015 da lafarmaciadepoca
 

Il 10 Ottobre 2015 sarà il quinto anno di attività del blog la Farmacia d'Epoca, e per festeggiare mi piacerebbe realizzare qualcosa di "materiale e tangibile" come qualche poster, agenda o calendario ( a meno che voi non proponiate altro!) a pagamento (per finanziare un po' la mia creazione).

Per questo motivo mi piacerebbe sapere cosa vorreste: dal momento che dovrò investire del denaro nella loro realizzazione, vorrei proporvi qualcosa che vi piaccia e che desideriate per arricchire la vostra wunderkammer farmaceutica.

Avete carta bianca!

 
 
 

Sapone medicato allo zolfo

Post n°428 pubblicato il 10 Giugno 2015 da lafarmaciadepoca
 

Uno dei primi rimedi contro l’acne ad essere prodotto in maniera massiccia furono i cosiddetti “saponi medicati” allo zolfo.
 
I primi comparvero sul finire dell’Ottocento, quando la scienza medica accettò, non senza qualche reticenza, che lavarsi poteva essere una prassi igienica e non un modo per “squilibrare” gli umori e dare origine alle malattie, e man mano che il sapone lasciava le sale operatorie degli ospedali per diventare un oggetto da tutti i giorni, iniziarono a comparire le variazioni sul tema.
 
Il sapone ottocentesco è stato il primo sapone della storia ad essere prodotto industrialmente, grazie all’intuizione di Michel-Eugène Chevreul, il quale individuando i processi che portavano alla saponificazione del grasso, capì come sfruttarli per ottenere grandi quantità di prodotto a partire da materie prime come il sego. Ovviamente il sapone così ottenuto non aveva alcuna attrattiva per il pubblico, così i produttori iniziarono ad addizionarlo con oli ed estratti, fino ad arrivare ai saponi medicati, al borace o allo zolfo da impiegare nel trattamento delle malattie della pelle.
 
Ad oggi, anche se non più comuni come un tempo, esistono ancora alcuni di questi saponi, come per esempio il Sapone d’Aleppo per la psoriasi oppure il Supersapone Tabiano per l’acne, il quale mantiene volutamente il suo design un po’ retrò.
 
Ecco la foto della scatola:

 

Sapone medicato

 

Misura 7,5 cm x 5,2 cm x 2 cm e risale agli anni Cinquanta / Sessanta del Novecento e contiene ancora il suo sapone, anche se nel tempo si è un po’ sciolto. Era prodotto dalla Farmaco Merano, che non ha niente a che vedere con il Trentino o i mercatini di Natale, in quanto era sita a Milano in via Zanella 5.

Grazie per aver letto il post!


 
 
 

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