MORIRE a 22 anniucciso nel Marassi Genova |
MANUEL ELIANTONIO
nato a Pinerolo TO, nel Giugno 1986.
Deceduto il 25.07.2008 a GENOVA nel carcere Marassi
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09.06.2010
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A proposito del post " Con quale criterio " pubblicato il 3 marzo 2009 dalla signora Maria , con le generalita' di Manuel Eliantonio, si evince quanto segue :
Il Professor G. M. di Roma ha preso visione dei dosaggi di Talofen, Rivotril, Lorazepam, Valdorm. Nozinan,Sereupin , alle dosi visionabili nel post " Con quale criterio ", e' giunto alle seguenti conclusioni :
" Trattasi di un trattamento farmacologico intensivo , e sicuramente prescritto per problematiche di sedazione su casi gravi di agitazione , ma comunque non indicato in pazienti con patologie epatiche e di tipo C. Trattamenti psicofarmacologici come quelli prescritti per Manuel , con patologia di epatite C, possono avere anche effetti letali , comunque solo le cartelle cliniche dello psichiatra potrannio svelare il grado di agitazione psicomotorio di Manuel , per poterne giustificare un dosaggio comunque altissimo e in mixer con tutta una serie di farmaci , che presentano serissimi effetti collaterali , che in questo caso se sinergici possono portare un paziente al decesso , da verificare la storia del butano , sulla quale non ho elementi per esprimere un parere medico , ma difficilmente una bomboletta di 300 ml di butano puo' da sola essere mortale per inalazione".(n.d.r. la bomboletta di butano puo' essere mortale, se sbattuta piu' volte violentemente nella zona temporale delle ossa del cranio ".oiligriv.pschiatria in carcere
LE FIABE DI SALVATORE IN TV
...FIABE
......Caro Dott, Salvatore Mazzeo,e' qui' che siamo nel cuore della favoletta,e qui che il lupo mangia la nonna di cappuccetto rosso e si traveste da nonnina buona,perche' MANUEL E' STATO FOTOGRAFATO IN OBITORIO DOPO CHE LO AVETE IN QUALCHE MODO RESTAURATO E TRUCCATO CON DELL'OTTIMO MAQUILLAGE,AVETE USATO DI TUTTO ,PER NASCONDERE LE LESIONI I LIVIDI E IL MASSACRO AL VOLTO, PER NON PARLARE DEL RESTO E ALLORA CARO SALVATORE COME POTETE ASSERIRE CHE E' MORTO DI MORTE ACCIDENTALE?TUTTE QUELLE LESIONI VISIBILI IN VISO CHI GLIELE HA FATTE? MANUEL ERA DAVVERO TRANQUILLO SI STAVA AD UN PASSO DALLA LIBERTA' GLI MANCAVANO POCHE ORE PER RIVEDERE SUA MADRE E VOI GLIELO AVETE CONSEGNATO MORTO.Vedete che dovete fare perche' Manuel qualcuno deve pagarlo a caro prezzo,non si puo' morire cosi in un carcere. E SE FOSSE STATO VOSTRO FIGLIO ,MANUEL ,VOI CARO SIGNOR DIRETTORE QUELLE MINCHIATE IN TELEVISIONE LE AVRESTE DETTE O VI SARESTE INCAZZATO COME UNA BESTIA DI FRONTE ALLA MORTE INAUDITA DI VOSTRO FIGLIO?MANUEL NON E' MORTO ACCIDENTALMENTE E GLI INDIZI SONO FORNITI DALLA VOSTRA INTERVISTA TELEFONICA A QUEI DUE DI SABATO E DOMENICA CHE DEFINEREI IL GATTO E LA VOLPE , AI PRESENTATORI,A LORO CI PENSEREMO DOPO.INTANTO VI FACCIO I MIEI COMPLIMENTI PER LA LETTURA DEL VOSTRO COPIONE ERAVATE FREDDO MA PROFESSIONALE.LE FIABE COMUNQUE SI DOVREBBERO RACCONTARE CON UN PO' DI EMPATIA MA VOI NEMMENO QUELLA CI AVETE MESSO.
CI AVETE DETTO CHE AVEVA MIDRIASI;(n.d.r.dilatazione delle pupille,il suo contrario e' miosi ,restringimento delle pupille),ED AVETE AGGIUNTO CHE LA MIDRIASI E' COMPATIBILE CON LA MORTE PER ASFISSIA IN ASSENZA DI LESIONI. E QUA CASCA L'ASINO PERCHE' ESSENDOCI LE LESIONI ,LA MIDRIASI VA A FARSI FOTTERE NON PUO' REGGERE. NEANCHE UNO STUDENTE DI MEDICINA AL PRIMO ANNO SAREBBE CADUTO NEL BARATRO DI QUESTA CONTRADIZIONE, MA VOI SI CI SIETE RIUSCITO A SCIVOLARE SULLA CLASSICA BUCCIA DI BANANA; AVETE DETTO "LA MIDRIASI DELLE PUPILLE CHE E' COMPATIBILE CON LA MORTE PER ASFISSIA IN ASSENZA DI LESIONI TUTTI SEGNI CONCORDANTI NEL SENSO DELLA MORTE ACCIDENTALE;NIENTESUICIDIO NIENTE OMICIDIO?MA IL MEDICO LEGALE DEL CASO MANUEL, VI HASENTITO IN TV?SAPETE PERCHE'?PERCHE' AVETE DETTO DELLE MINCHIATE PAZZESCHE IN CONTRADDIZIONE CON GLI ELEMENTI DI BASE DELLA MEDICINA LEGALE, VI SIETE CONTRADDETTO ALLA GRANDE,ED ERA PROPRIO PERCHE' DOVEVA USCIRE COME VOI AVETE AFFERMATO.....MANUEL ERA TRANQUILLO MA QUALCOSA GLI HA IMPEDITO DI TORNARE LIBERO ,UNA MORTE MISTERIOSA LO HA FERMATO ,LE VOSTRE DICHIARAZIONI IN TV CARO MAZZEO SONO PESANTI E NON SCAGIONANO IL CARCERE DI MARASSI DA NESSUNA RESPONSABILITA'.MA NOI LO LIBEREREMO A MANUEL PER SEMPRE,LEI CI HA TRACCIATO LA STRADA CON LE SUE FIABE. A PROPOSITO IN TV LA TRANQUILLITA' CON CUI PARLAVATE ERA SOLO APPARENTE;E DA QUELLO CHE AVETE AFFERMATO AVETE SECONDO ME ABUSATO DI PRATICA SANITARIA ALMENO A LIVELLO DIVULGATIVO, ED IN ITALIA LA PRATICA SANITARIA ABUSIVA E' DA CODICE PENALE.MA,LIBEREREMO MANUEL CON LA VERITA'.oiligriv
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ASSOCIAZIONE PER I DIRITTI UMANI VIOLATI
Spett.Ordine dei Medici c.a Presidente dott.Egisto Bagnoni Viale Adua, 172 - 51100 Pistoia TUTTO IL MONDO DEVE SAPERE ! EGREGIO PRESIDENTE DR. BAGNONI, Torniamo sulla spinosa e dolorosa questione del caso “Veronica” in tema di psicofarmaci, farmaci prescritti “off-label” senza consenso informato, SENZA LAVORI SCIENTIFICI e RICORDIAMO BENE, il “18 GIUGNO 1999”, su ricettario “rosso” regionale, az. Sanitaria di Pisa !!! Come ricorderà la psichiatra Donatella Marazziti era stata tratta a giudizio e condannata sia in primo che in secondo grado per la somministrazione ad una ragazza di 11 anni di farmaci “off-label”, in dosi superiori alle prescrizioni standard e senza il consenso informato dei genitori su nessuna base scientifica. La Corte di Cassazione aveva dichiarato l'intervenuta prescrizione per essere trascorsi troppi anni dall'epoca dei fatti mantenendo però ferme tutte le statuizioni e le responsabilità civili e conseguentemente si attendeva con ansia il provvedimento punitivo da parte dell'Ordine professionale di appartenenza della psichiatra condannata. Invece, come sapete benissimo, il Vs\ Ordine ha chiuso il procedimento disciplinare con una “assoluzione all'unanimità”. Il giorno 8 aprile di quest'anno il vice-presidente della nostra associazione, Vincenzo Di Gangi, si è recato, insieme all'avv. Gianpiero Bianchi, presso la sede del Vs\ Ordine per prendere visione degli atti del procedimento e ottenere chiarimenti e spiegazioni sul motivo dell'assoluzione......
Dall'esame dei verbali emergeva che il collegio che ha giudicato la psichiatra si era allineato in toto alla tesi difensiva,
disconoscendo, altrettanto in toto, le sentenze del Tribunale di Pistoia, della Corte d'Appello di Firenze e della Corte di
Cassazione che pur lungamente e con dovizia di particolari, spiegazioni e motivazioni avevano censurato l'indubbio
comportamento illecito della stessa.
Sostanzialmente il Vs\ Ordine ha stabilito che nessuna violazione deontologica sarebbe stata commessa dalla Marazziti.
All'esame delle carte Voi, caro Dr. Bagnoni, eravate presente e avete fatto chiaramente capire che l'assoluzione della
psichiatra Marazziti è stata un atto provocatorio, come peraltro già riportato anche da “Giù le mani dai bambini”, teso a
sollevare la questione dinanzi agli organi preposti alla discussione della responsabilità professionale per colpa dei
medici e dei chirurghi.
Tali affermazioni hanno lasciato sconcertati e basiti il vice-presidente Di Gangi e l'avv. Bianchi (così come un gran
numero di medici informati della Vs\ decisione e delle motivazioni addotte) in quanto suonavano come una sorta di
dichiarazione di guerra.
Coerentemente con il provvedimento Voi, Dr. Bagnoni, presidente dell'ordine, avete difeso l'operato della psichiatra
......pistoiese arrivando a sostenere seri dubbi sulla serietà delle risultanze processuali, sulla indipendenza e obiettività di
tutti coloro che si sono occupati della questione nei vari gradi di giudizio, dai periti ai magistrati, riprendendo
sostanzialmente quanto avreste affermato in precedenza al portavoce di “Giù le mani dai Bambini”, che si trattava di
una “montatura”.
Dopo tutti questi anni di battaglie francamente ci saremmo aspettati di tutto, ma non fino a questo punto.
L'8 aprile, a Pistoia, si è avuto la conferma, se ce ne fosse stato bisogno, che la casta esiste, eccome.
Leggeinviolabileumanieanimali@yahoo.it Cell: 338-8382209
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Post n°77 pubblicato il 07 Luglio 2010 da maria_eliantonio
Tag: Bledar Vukaj, Camera, Cassinelli Roberto, Federico Aldrovandi, Federico Meli, Francesco Mastrogiovanni, Gabriele Sandri, Gianluca Di Mauro, Gianluca Manca, Giulio Comuzzi, Giuseppe Uva, Manuel Eliantonio, Marcello Lonzi, Massimiliano Carbone, Niki Aprile Gatti, omicidi, Pinelli, Riccardo Rasman, Saladino, Simone La Penna, Stefano Cucchi, Stefano Frapporti, Stefano Gugliotta, Vito Daniele ALL’ILL.MO GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI PRESSO IL TRIBUNALE DI GENOVA MEMORIA EX ART. 121 C.P.P. Proc. Pen. n ------/08/44 R.G.N.R., P.M. Dott. Francesco CARDONA ALBINI Ill.mo G.I.P. Dott.ssa Annalisa GIACALONE Il sottoscritto Avvocato Francesco TRAVERSI, quale difensore di fiducia di ELIANTONIO Maria, madre di ELIANTONIO Manuel, persona offesa, come da procedimento penale in epigrafe specificato, con la presente memoria ex art. 121 C.p.p., espone: Dall’ esame degli atti d’indagine e dalla relazione del C.T.U. medico legale Dott. Andrea GIANELLI CASTIGLIONE, si osserva quanto segue: In ordine all’ora della morte di ELIANTONIO Manuel. Il C.T.U. Dott. Andrea GIANELLI CASTIGLIONE, nelle conclusioni della sua consulenza medico legale, afferma che “la morte è avvenuta nella notte del 25/07/2008, circa 6-8 ore prima del rinvenimento della salma”. Il Medico – Legale, nella narrativa della relazione (per ben due volte, a pag. 32 e 34), indica il rinvenimento del cadavere alle ore 01.00 del 25/07/2008, pur riferendo, sempre a pag. 32, che ELIANTONIO Manuel era stato visto vivo dai compagni di cella alle ore 2.00 del 25/07/2008. Dalle annotazioni della Polizia Penitenziaria e dalle dichiarazioni rese dai compagni di cella, risulta invece che il corpo esanime di ELIANTONIO Manuel è stato rinvenuto, in data 25/07/2008, alle ore 06.50 circa. Stando alle conclusioni del medico legale (e non alla sua narrativa, frutto di un probabile mero errore), la morte di ELIANTONIO Manuele, dunque, sarebbe avvenuta in un arco di tempo compreso tra le ore 22.50 del 24/07/2008 e le ore 00.50 del 25/07/2008. Invero, tale orario è assolutamente incompatibile con le dichiarazioni rese dai compagni di cella del deceduto. Si evidenzia, infatti, che: - AYANRU Abiodun, in data 25/07/2008, ha dichiarato: “L’ultima volta che ho visto l’ELIANTONIO vivo è stato alle ore 02.00 circa del mattino, in quanto addormentandomi verso le ore 22.00 circa, mi sono poi alzato intorno a quell’ora e assieme ad altri due miei compagni (DIOUM Goumbo e PISSARELLO) abbiamo preso il caffè…”. - DIOUM Goumbo, in data 25/07/2008, ha dichiarato “Sono andato a dormire intorno alle ore 02.00 del mattino in quanto ho preparato del caffè…In quel momento l’ELIANTONIO era sul suo letto che dormiva”. - PISSARELLO Simone, in data 25/07/2008, ha dichiarato “Intorno alle ore 02.00 sono andato a dormire. ELIANTONIO era a dormire nel suo letto”. A fronte di quanto sopra, si ritiene, inoltre, improbabile e/o impossibile che, in detta cella, di pochi metri quadrati, nessuno dei detenuti abbia udito, per un’intera notte, alcun rumore (stando alla versione ufficiale: di Manuel che si alzava per andare in bagno, prelevava il fornellino dalla cucina, staccava la bomboletta dal medesimo e li portava nel bagno, inalava il gas ivi contenuto, subiva gli effetti dell’assunzione del gas ed ancora, con tutta evidenza, si lamentava per il dolore, provava a chiedere aiuto, cadeva con le braccia e la testa verso terra ecc.). Così come si ritiene improbabile che nessuno dei detenuti della cella si sia recato in bagno nelle 6 – 8 ore che precedettero il rinvenimento del corpo di ELIANTONIO Manuel. Inoltre, si rileva, che i compagni di cella, hanno dichiarato di aver avvertito odore di gas nel bagno, al momento del rinvenimento del cadavere. Quanto dichiarato da detti detenuti si ritiene inverosimile: non é’ possibile che il poco gas contenuto in una piccola bomboletta (e dunque il suo odore) sia rimasto per più di 6 – 8 ore presente nel locale in oggetto (visto che, risalendo la morte del ragazzo a quell’ora, l’inalazione deve essere avvenuta necessariamente prima). Si noti, peraltro, che il gas butano ha un’ estrema volatilità, come affermato anche dallo stesso medico legale a pag. 34 della prima consulenza depositata. Il “forte odore di gas”, inoltre, non è stato rilevato dall’agente FERRAIOLI Antonio, entrando nel bagno. Se detto odore è rimasto per un’intera notte nel locale, perché i compagni di cella non lo hanno mai avvertito per tutto l’arco della stessa, dato che, come riferito da CONTORNO Giuseppe, la porta del bagno non era chiusa, ma solo accostata? Sul rinvenimento del corpo di ELIANTONIO Manuel. L’Ispettore Capo Carlo CARTA, intervenuto in loco a seguito della comunicazione dell’Agente Antonio FERRAIOLI, rinveniva ELIANTONIO Manuel “seduto sul bidet, appoggiato con la schiena alla parete, con il capo e gli arti superiori riversi sul lato sinistro ed entrambi gli arti inferiori puntati contro la parete metallica (lato destro), divisoria del locale cucina, che contrapponendo il peso del corpo evitavano la caduta dello stesso”. I detenuti della cella dichiaravano di aver visto ELIANTONIO Manuel seduto sul bidet con le braccia e la testa piegata verso sinistra che toccava il pavimento. Nessun compagno di cella ha riferito di aver visto gli arti inferiori del deceduto “puntati” contro la parete metallica sul lato destro. A fronte di quanto sopra, si evidenzia che risulta essere praticamente impossibile che un corpo senza vita possa restare, per molte ore (6 – 8 stando all’esito della consulenza), “seduto” su un bidet con la testa appoggiata a terra sul lato sinistro. E’ evidente, infatti, che, nell’arco di un’intera notte, il peso della testa, toccante terra, avrebbe dovuto certamente causare la caduta del corpo di Manuel, anche laddove le gambe fossero rimaste in qualche modo “puntate” (ma, si noti, non incastrate) contro la parete del lato destro. Peraltro, il detenuto AYANRU Abiodun, nell’immediatezza del rinvenimento del cadavere, riferiva di aver visto per terra delle macchie di un rosso strano. Detta affermazione non risulta essere stata oggetto di indagine da parte del P.M. ed esaminata dal C.T.U.. In ordine alla bomboletta di gas, presuntivamente utilizzata dal deceduto.
Il C.T.U. ha ritenuto che la causa del decesso sia stata: “ arresto cardiaco conseguente ad inalazione da butano”. Secondo il consulente tecnico, ELIANTONIO Manuel avrebbe inalato il gas contenuto nella bomboletta di uno dei tre fornellini utilizzati dai detenuti per cucinare, previo il distacco della stessa dal relativo fornellino. Il P.M., da quanto acquisito, ha ritenuto che il fornellino e la bomboletta, al momento del ritrovamento del cadavere, si trovavano nel bagno, a terra, vicino al corpo di ELIANTONIO Manuel. Sul punto, deve invece evidenziarsi che il detenuto della cella BARBAS Alex, in data 25/07/2008, dichiarava: “Il ragazzo teneva in mano una bomboletta e a terra ho visto il fornello. Ho subito tolto la bombola e l’ ho gettata nel bidone della spazzatura nel bagno. Un altro compagno ha poi rimesso il fornello a posto”. Dunque, tale testimone oculare, nell’immediatezza dei fatti, riferiva, differentemente dagli altri compagni di cella, che ELIANTONIO Manuel aveva la bomboletta in mano (essa, dunque, non si trovava a terra); e non vi è motivo di dubitare in ordine a tale versione, in quanto lo stesso detenuto associa tale ricordo ad una sua ben precisa azione, compiuta immediatamente dopo: “ho subito tolto (dalle mani) la bombola e l’ ho gettata nel bidone della spazzatura nel bagno”. Orbene, come è possibile che un cadavere abbia potuto stringere nelle proprie mani un oggetto (la bomboletta) per 6 – 8 ore, senza che essa sia caduta a terra? Inoltre, non si comprende come mai la Polizia Penitenziaria, in data 25/07/2008, alle ore 09.30, procedeva al sequestro di un fornellino di colore verde e di una bomboletta di colore blu, staccata dal fornellino, rinvenuti sul lavandino del cucinino della cella. Trattasi della medesima bomboletta che sarebbe stata utilizzata da ELIANTONIO Manuel e che, dunque, avrebbe dovuto essere rinvenuta nel bidone della spazzatura del bagno? Perché non sono stati sequestrati anche gli altri due fornellini presenti nella cella, in uno con le relative bombolette? Ma soprattutto, perché tale bomboletta non è stata analizzata? E’ del tutto evidente, infatti, che da una sua analisi si sarebbe potuto appurare se (e se sì in quale quantità) il gas contenuto nella stessa fosse stato effettivamente spruzzato. Sul punto, deve peraltro evidenziarsi che, come fatto prontamente rilevare dai familiari, ELIANTONIO Manuel “ non si sarebbe neppure avvicinato ad una bomboletta di gas” in quanto aveva una vera e propria fobia verso tale sostanza, dovuta ad un evento traumatico patito dallo stesso nell’infanzia: l’incendio del forno di casa a seguito dello scoppio del medesimo.
La madre del deceduto ELIANTONIO Maria ha evidenziato, nella denuncia, che, a causa di tale fobia, Manuel utilizzava accendini ricaricabili che, una volta scarichi, lasciava a casa della mamma, riprendendoli soltanto dopo che la stessa li aveva ricaricati. ELIANTONIO Manuel, inoltre, preparava la caffetteria e poi chiedeva alla madre di accendere il gas, allontanandosi nel frattempo; piuttosto che accendere i fornelli, infatti, preferiva mangiare i cibi freddi e se non c’era nulla di pronto addirittura non mangiava. A fronte di quanto sopra, appare dunque alquanto improbabile che il deceduto ELIANTONIO Manuel abbia utilizzato la bomboletta di cui sopra, maneggiando senza alcun timore il fornellino a cui la stessa era collegata. Ad ogni modo, la circostanza ora riferita avrebbe dovuto essere comunque vagliata dagli inquirenti, ma così non è stato. Si fa, inoltre, evidenziare che nessun compagno di cella ha mai visto ELIANTONIO Manuel “sniffare gas”. |
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Alcuni dei nostri cari uccisi ,
una piccola parte di VITTIME
della catena quotidiana,
distruttiva attuata da vari enti :
Sanità,
Carceri,
Forze dell'Ordine,
Tribunali,
mafiosi,
prepotenti,
una rete ben strutturata nel
nascondere innumerevoli
macabri crimini.
PANTA REI PER MANUEL ELIANTONIO
Giustizia lenta come una lumaca
quando e' lo Stato a risponderne
Ammesso che ci vedi e ci ascolti
Manuel
Panta rei
tutto scorre
per Eraclito
ma per Manuel
tutto e' fermo
lento
Un direttore frena
medici insabbiano verita'
nelle loro
cartelle
segni di morte crudele
Panta rei
nessuno si getta
in tuffo sulla verita'.
Esami sbiaditi
risposte velate
lente truccate
Al Marassi
nessuno collabora
tutto tace.
Nel silenzio
qualcuno sente ancora
i tuoi sospiri
ma nessuno parla.
Panta rei
sulle tue ferite
sui segni della violenza dell'uomo
Panta Rei
su tutte le morti
del carcere
La tua fine
Manuel
immola forte
l'ingiustizia della giustizia
Panta rei
sull'indifferenza di chi sa
Panta rei
sul dolore di una madre
Panta rei
sulle contraddizioni
di un mondo che urla
la sua disperazione
Panta rei
Manuel
ascolta le nostri voci
non ci fermeremo mai
Pietrificheremo a fuoco
la lava della memoria
non permetteremo a nessuno mai
di dimenticarti .
Panta Rei
Manuel.
oiligriv
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22/12/07 @ SHOCK SUPER MARCO MAY
Questa notte ti è costata la vita !
AGGIORNAMENTO SU MANUEL (N°4)
UN ALTRA MAMMA CHE ATTENDE VERITA E GIUSTIZIA
http://nikiaprilegatti.blogspot.com/2009/07/niki-aprile-gatti-manuel-eliantonio-e.html
Quando sentii la notizia di te(non ti conoscevo, anche geograficamente molto lontani), il cuore mi si strinse in una morsa, io, era un mese che piangevo disperatamente il mio adorato
Niki e pensai: "No, un altro...!!!"
Poi io e tua madre ci siamo messe in contatto, e spero che anche tu e il mio Niki
lo siate!! Spero che li su' voi abbiate trovato l'Amore vero e possiate essere compensati da tutto quello che vi è stato fatto sulla terra!! Si dice che i fiori più belli Dio li voglia nel suo giardino ed è per questo che vi ha voluto con sè!!
Io e tua madre Manuel, siamo nel dolore piu' profondo, ci mancano i vostri occhi, ci manca la vostra voce, i vostri scherzi, ...le vostre mani...
Ma noi non ci arrenderemo, combatteremo ed, alta, faremo sentire la nostra voce,
perchè è la vostra voce!! Manuel , tu e Niki, avrete la Verità e la Giustizia a Voi dovute!! E' una promessa!!!
Ti abbraccio e abbraccia tu il mio Niki, fallo per me!!
Sai, si dice che l'Anima con la morte ritrova la sua bellezza iniziale ed il momento di passaggio sia solo questo attimo chiamato "vita", per cui aspettateci solo un attimo e ci riabbracceremo tutti insieme, per una festa che non avrà mai fine!!!
Un grande bacio
MOMENTI INDELEBILI,CANTICCHIAVI ARROSSENDO
FLOP DI MAZZEO IN TV
CONTINUA FLOP DI MAZZEO IN TV
6)IL CONTRARIO DI MIDRIASI E' LA MIOSI,RESTRINGIMENTO DEL DIAMETRO PUPILLARE,PROVOCATO DALLA COSTRIZIONE DELL'IRIDE,DOVUTO ALLA COSTRIZIONE DEL MUSCOLO COSTRITTORE DELL'IRIDE INNERVATO DA FIBRE NERVOSE PARASIMPATICHE,IN TAL CASO SI PARLADI MIOSI PARALITICA,INVECE QUANDO ESISTE UNA DIMINUZIONE DEL TONO DEL MUSCOLO DILATATORE DELL'IRIDE INNERVATO DAL SIMPATICO,SIAMO IN PRESENZA DI MIOSI PARALITICA,IN CONDIZIONI FISIOLOGICHE SI HA MIOSI QUANDO L'OCCHIO E? COLPITO DA LUCE INTENSA,IN CONDIZIONI PATOLOGICHE SI VERIFICA PER LESIONI DEL SIMPATICO CERVICALE .ED INOLTRE LA "M I O S I " SI VERIFICA IN CASO DI ALCUNE INTOSSICAZIONI PER ESEMPIO DA MORFINA, ECC...ECC..,QUINDI SE MANUEL FOSSE MORTO PER INALAZIONE DI BUTANO SAREBBE TUTTA UN ALTRA STORIA.LA MIDRIASI SI PUO' PRESENTARE IN CASO DI ASFISSIA SE PER ESEMPIO QUALCUNO DOPO AVER PESTATO MANUEL LO AVESSE FINITO E FATTO MORIRE CON UN CUSCINO SULLA FACCIA ONDE EVITARE LA RESPIRAZIONE.
7)PER CONCLUDERE LA MIOSI PUO' ANCHE ESSERE PROVOCATA DA FARMACI PARASIMPATICOMIMETICI ( O PER ASSUNZIONE DI COCAINA)OPPURE DEL GRUPPO DEI SIMPATICOLITICI.MENZIONO LA COCAINA PER GLI EFFETTI PARASIMPATICOMIMETICI.
8)LE ASSERZIONI IN TV DEL DOTTOR MAZZEO NON SONO SUPPORTATE DA COGNIZIONI SCIENTIFICHE, NON SI PUO' PARLARE IN TERMINI TECNICI E RISOLUTIVI SU UNA CAUSA DI MORTE COMPLESSA DEL CASO MANUEL COME HA FATTO CON GRANDE SUPERFICIALITA,IL DOTTOR MAZZEO IN TV.