MARLA'S PHILOSOPHY

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CITAZIONE DELLA SETTIMANA

"Albert Hubbard ha scritto: nessuno ha bisogno di una vacanza quanto uno che ci è appena stato"

 
 

 

L'ANNO DELLA FUGA

Post n°229 pubblicato il 12 Gennaio 2009 da singer_marla

Il lunedì non fa per me.
Sono al lavoro da un quarto d'ora (UN QUARTO D'ORA)  e già non ne posso più. Vorrei andare via. Oltretutto, sto lavorando senza contratto, così... sulla fiducia. E se penso che a quest'ora potevo essere ancora in montagna... mi viene una rabbia!
Senza contare che oggi è lunedì. E già questo fatto basterebbe a massacrarmi l'umore. Così... di default.
Sono giornate come queste che mi spingono a chiedermi: la vita è così? Intendo, è tutto qui il vantaggio di essere cresciuti? Ti svegli, vai al lavoro, torni a casa e ricominci tutto daccapo? Tutto qui? Non ci dovrebbe essere dell'altro? Tipo, che so, un qualche straccio di soddisfazione?

...ho dovuto interrompere. Ora sono le tre e mezza. Manca un'eternità alla fine della giornata. Voglio scappare. Il 2009 sarà l'anno della fuga?

 
 
 

LA BEFANA BIANCA

Ovunque ti giri c'è neve!
Io amo la neve. Anche se in questo caso specifico mi ha creato qualche problema. Abbiamo dovuto anticipare il rientro dai monti... ormai sono a Milano da più di un giorno e non ha mai smesso di nevicare! E le previsioni dicono che altra neve cadrà questa notte.
Uff... non so come riuscirò a raggiungere l'ufficio domani. Qualcuno ha una slitta e un paio di renne da prestarmi???
Il periodo natalizio sui monti è stato positivo. Poco riposante, ma positivo. Mi sento piena di idee e di entusiasmo. Forse è merito della neve. Chi lo sa. Forse è merito della quintalata di dolci che mi ha portato la befana! Chi lo sa.

Domani si torna in ufficio, come dicevo. E l'unico modo che mi viene in mente per ammortizzare lo shock è... SHOPPING. Devo fare shopping. Prima di andare in ufficio. Devo approfittare di questi saldi fenomenali di cui tutti cianciano. Ho bisogno di stivali verdi e pantaloni viola. Guanti di pelle e una borsa marrone. Ho una lista, cosa credete?!?!?
Sì, questa sarà una buona annata. Me lo sento.

 
 
 

UN FIORE DI NERVI

Post n°227 pubblicato il 04 Gennaio 2009 da singer_marla
 

Il 2009 procede senza scosse.
La vacanza purtroppo è agli sgoccioli. Ancora un paio di giorni e si torna a casa. Al lavoro. Alla routine.
Però questi giorni sui monti mi hanno messo allegria, non so nemmeno perchè. Vorrei poter dire che quassù mi sono riposata e rilassata, ma non è andata così. Ho dormito poco e male, praticamente ogni notte. Ho i nervi tesi... li sento fremere sotto pelle. Evidentemente c'è qualcosa che mi preoccupa e che non riesco ad identificare. Ma non me ne cruccio più di tanto. A che scopo? Il bello è che mi sento bene. Mi sento allegra. Un fiore. E questa sì che è una novità!
Forse dipende dai mille porgetti a cui sto già pensando. Forse dipende dai miei nuovi stivaletti. Che ne so! Mi sento felice, sorridente. Vorrei solo riuscire a stare un po' più tranquilla... e magari a dormire un po' di più. Comunque. Per essere solo il 4 di gennaio non mi lamento proprio.

 
 
 

E ANCHE IL CAPODANNO...

Post n°226 pubblicato il 02 Gennaio 2009 da singer_marla
 

...ce lo siamo levato di torno.
Il capodanno mi mette tristezza. Da sempre. Anche quando ero ragazzina, ogni anno finiva che non mi divertivo mai. Da un certo punto in poi, era più che altro una scocciatura da smaltire rapidamente. Ora è soltanto il giorno in cui cambio le agende e i calendari di casa.
Dunque siamo nel 2009. Per ora non vedo grossi cambiamenti. A me piaceva anche il 2008, ad essere onesta. Ma per dare la giusta impronta a questo nuovo anno appena iniziato, nel pomeriggio vedrò di comprarmi un paio di scarpe. Qui sui monti i saldi iniziano oggi... benedetti friulani! Sono certa che qualche buon acquisto contribuirà a rendere più dolciastro il mio umore. E se poi ci scappasse pure una borsa... credo potrei aspirare al nirvana. Almeno per oggi.
E mi pare già un successo.
Buon 2009 a tutti. Qualora passaste da queste parti.

 
 
 

CHIACCHIERE E DISTINTIVO

Post n°225 pubblicato il 28 Dicembre 2008 da singer_marla
 

...è un po' questa l'idea che ho dei maschi. Solo chiacchiere e distintivo.
Bravi a parlare. A raccontarti le favole. A prometterti mari e monti. Ma poi, all'atto pratico, un po' deludenti. Svogliati e stanchi. Refrattari a mettersi in gioco, a rischiare qualcosa.
Mi guardo attorno, ascolto le storie delle mie amiche... e vedo ripetersi sempre la stessa storia. Maschi che attendono, che tentennano. Che non osano più.
I sociologi dicono che è tutta colpa nostra. Di noi femmine. Siamo diventate più aggressive ed intraprendenti. Di conseguenza i maschi si sono intimoriti. Spaventati.
Poverini...

Ma io non ci credo. Mi rifiuto di credere che sia sempre e comunque colpa mia (in senso lato, s'intende). Insomma, il maschio si rattrappisce e la colpa è della femmina??? Ma perchè??? Sono talmente stanca di sentirmi dire che metto paura... che il semplice fatto di sapere cosa voglio mi renda spaventevole per il maschio medio!
Ho 35 anni. Sono in gamba, indipendente e intelligente. So cosa mi piace e cosa no. So come vestire e come comportarmi. Pretendo buona educazione e cortesia da chi mi circonda. Non tollero volgarità e stupidità. E se nessuno è in grado di gestire tutto questo... bè, pazienza. Non so che farmene di maschi tutti chiacchiere e distintivo. Davvero non so che farmene.

 
 
 

LA MISANTROPA INCALLITA

Non posso farci nulla: io odio la gente.
E non lo sto dicendo in senso metaforico. No, no. Io non sopporto proprio nessuno.
Esempio. Sono appena venuti a trovarci mia cugina con il suo fidanzato (compagno e/o convivente e/o quello-che-è). Ecco, io non lo reggo. Lui, il fidanzato, intendo. Mi irrita alla sola vista. A Milano esiste una parola precisa per define i tipi come lui: tamarro. Indossa pantaloni di due taglie in meno della sua... che poi fa pure fatica a sedersi sul divano. Ha i capelli lunghi legati in una coda... perchè nessuno gli ha detto che non si usano più dal 1997. E' uno di quelli che tiene gli occhiali da sole in bilico sulla fronte. E' entrato in casa mia con addosso cappello e giubbotto e se li è tenuti addosso per tutto il tempo. La parola "educazione" non sa nemmeno come si scrive. Ride come un demente e ha la massa neurale di un demente. E io, ovviamente, lo detesto.
Altro esempio. Il mio vicino di casa... quello che d'estate mi delizio ad osservare di soppiatto mentre taglia l'erba del giardino a torso nudo. Un caro ragazzo. Ebbene, ora pare sia tornato con la sua ex. E da quel momento, cito letteralmente mio padre: "Si è completamente rincoglionito". Dovete sapere che mio papà è uomo di poche parole e ancora meno giudizi. Perciò, se dice che uno si è rincoglionito è perchè si è DAVVERO rincoglionito. Ma di brutto. Insomma, questo caro ragazzo, che vive da sempre nella casa dopo la mia, ora si permette di non salutare. Di fingere di non conoscermi. Di tirare dritto. Insopportabile.
Infine. Il mio ultimo pretendente, mr. Fenomenal. Che, dietro segnalazione della mia amica fatina, d'ora in poi chiamerò ORSETTO LAVATORE (vista la sua fissazione di lavare la macchina TUTTI i sabati che Iddio manda su questa terra). Ebbene. Sono qui sui monti da due giorni e mi ha già scritto tre messaggi chiedendomi di uscire con lui. Ho risposto cortesemente, glissando sulla richiesta di uscita. Speravo capisse il linguaggio "tra le righe". Niente da fare. Non lo capisce. Ha ri-scritto mezz'ora fa. Che devo fare? Mi toccherà essere esplicita. Voi vi chiederete: ma perchè non ci esci una volta e la fai finita? Eh, io anche lo farei, ma... Mi è capitato di incontrarlo per caso, proprio il giorno di Natale, tutto lustro e tirato a lucido. Indossava un completo MARRONE con camicia bianca. Orrorifico. Dunque non mi è possibile uscire con lui, almeno finchè non riesco a togliermi dalla mente l'immagine di quel completo da vecchio bacucco che si era messo.

Sì, sono una misantropa incallita. Lo ammetto. Mi sono trattenuta ieri che era Natale, ma oggi... dovevo sfogarmi! Amen.

 
 
 

SONO SAZIA

Post n°223 pubblicato il 26 Dicembre 2008 da singer_marla
 

Ogni anno il mio Natale è un po' così.
Un misto di convivialità e lacerazione. Gioia per le persone ritrovate e dolore per i ricordi mai sopiti. Calore per la vicinanza di chi amo e gelo per la mancanza di chi non c'è più.
Ogni anno, appena dopo la mezzanotte, guardo alla giornata trascorsa e non capisco come mi sento. Sazia, probabilmente. Sazia di cibo e di emozioni. Sazia di baci e strette di mano. Sazia di tutto.
Qui sui monti ha pure nevicato. Una neve secca e sottile. Che scricchiola sotto gli stivali. Sono uscita di casa, poco più di un'ora fa, a scattare qualche foto. Alla neve. Gli alberi sembravano ricoperti di un soffice ricamo. Ne ero entusiasta. A differenza del mio cane che non si è nemmeno degnato di mettere il naso fuori dalla porta!
Ora me ne vado a letto. Sazia di neve e di meraviglia. Sazia di dolci e di strazianti memorie. Forse mi leggo qualche pagina di McCarthy. Un folle solitario, proprio come me. Così poi sarò sazia anche di parole.

 
 
 

MAH...

Post n°222 pubblicato il 22 Dicembre 2008 da singer_marla

Sono successe tantissime cose. Ma a me manca il tempo di raccontarle, come sempre.
A Milano ha finalmente smesso di piovere. E di nevicare. Mi sembra già questa una gran cosa, dato che mi stava crescendo il muschio addosso...
Al lavoro mi hanno confermata per il 2009, sottolineando che in tempi grami come questi, dovrei solo essere grata alla mia buona stella. Mah.

L'altro giorno mi ha mandato un messaggio mr. Fenomenal. Non so quale nomignolo usassi per lui nel passato... è stato più di un anno fa. Ad ogni modo, tanto per rinfrescare a tutti la memoria, si tratta di quel fenomeno di ragazzo, ossessionato dalla pulizia e dalla macchina. Quello che prima di farti entrare in casa sua controlla se hai addosso scarpe con il tacco. E se le indossi, te le fa togliere!!!
Dunque. Dai due messaggi che mi ha inviato, si desume chiaramente che il giovanotto è in uno stato di penosa astinenza sessuale. Mah. Non è che io sia qui a fare la schizzinosa, ma ci sono alcune cosette che davvero non sopporto. Per esempio. La mania per l'ordine e la pulizia. L'ossessione per la macchina. E poi mr. Fenomenal ha mani orribili. E una devastante ignoranza di fondo. Anzi, peggio. La sua non è semplice ignoranza, ma assenza totale di interesse per ciò che lo circonda. A meno che non abbia quattro ruote e un motore. Oppure abbia la forma di un flacone spray.
Lo so. La mia amica fatina dice che non me lo devo mica sposare... nè per forza guardargli le mani o farci delle conversazioni. Vero. Però. Mah.

Il fatto è che sono stanca. Ho bisogno di riposare. Non voglio neppure pensare. Solo rilassarmi.
Quindi. Se qualcuno vuole in qualche modo contibuire a questo mio intento rilassante, ben venga. Se altri invece vogliono complicarmi la vita, allora che se ne vadano pure al diavolo.
E tra questi ultimi, un posto d'onore se lo merita il nostro contabile pazzo. Che oggi è particolarmente scatenato. Continua a barbottare tra sè e sè... e dice che lui assolutamente NON è gay. Mah.

 
 
 

BACK TO REALITY (SHOW?)

Post n°221 pubblicato il 03 Dicembre 2008 da singer_marla

Sono tornata domenica sera da Madrid. E ancora mi devo riprendere.
Ogni volta che mi allontano da casa è così. Ho bisogno di qualche tempo per riprendermi dal fuso orario, anche quando non c'è fuso orario. Come nel caso di Madrid.

Quando ci si concede una vacanza, è come se il tempo si dilatasse... è come se le prospettive cambiassero. Improvvisamente si ha a disposizione una quantità di tempo inaudita. Improvvisamente le cose che nel quotidiano sembrano fondamentali perdono di sostanza e passano in secondo piano.
Internet, facebook, la posta elettronica, il computer, il cellulare... tutti questi aggeggi essenziali nella vita di tutti i giorni, oggetti senza i quali ci sentiamo sperduti e disorientati... ecco, all'improvviso non ci servono più a nulla.
Nei tre giorni trascorsi a Madrid non ho pensato neppure per un secondo al pc. Non me ne fregava niente di controllare gli status di facebook. Ho usato il cellulare solo un paio di volte, per tranquillizzare mamma e papà.
Tutto il resto del tempo l'ho passato a girovagare per la città con la macchina fotografica in mano, lasciandomi riempire di meraviglia. Consultando la mappa per non perdermi neppure un angolo caratteristico. Respirando aria gelida e ridendo. Sono stati tre giorni sublimi.

Ora invece sono in ufficio. Come ieri e l'altroieri. Chiusa tra quattro mura che sembrano il set di un pacchiano reality show. Tra contabili impazziti e direttori che scordano gli appuntamenti e presidenti che non sanno far funzionare la macchinetta del caffè.
Odio questa vita.

 
 
 

MOVIDA MIA

Post n°220 pubblicato il 26 Novembre 2008 da singer_marla

Me ne vado.
No. Non per sempre e non in Alaska, come vorrei. Ma solo per tre giorni. In Spagna. Nella capitale.
Io e un'amica partiamo venerdì mattina da Malpensa. Ci attende una tre giorni di intenso girovagare e fotografare. Mangiare schifezze ad orari improbabili. Entrare in qualunque negozio. Comprare originalità a prezzi interessanti. Ormai siamo due specialiste in questo tipo di "operazione".

Ho un tale bisogno di allontanarmi dalla vita quotidiana, che sto letteralmente contando le ore che mi separano da quel benedetto volo IBERIA. Non ce la faccio più. Non sopporto più nessuno.
Le mie non sono belle sensazioni.
Senza contare che mi è già partita la girandola natalizia... nel senso che vedo lucine e addobbi ovunque, babbi natale arrampicatori, abeti dorati e brillantinati... e tutto questo mi fa letteralmente andare fuori di testa. Mi viene l'istinto di rifugiarmi in una baita isolata fino a che quella gran stronza della befana non si sarà tolta dalle scatole.
Capite come sono combinata?

Sì, devo andare via per un po'. Magari a vedere le luminarie di un altro paese mi calmo. O magari anche no. Se non altro mi evito i mezzi pubblici milanesi per qualche giorno. E la televisione. E il computer. E mi faccio di paella e sangria da mattina a sera.
Evviva la movida!

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: singer_marla
Data di creazione: 20/08/2006
 

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LA FILOSOFIA DI MARLA

Fu così che conobbi MARLA SINGER. La sua filosofia di vita era che poteva morire da un momento all'altro. La tragedia, diceva, era che non succedeva
 

THIS IS MY LIFE...

 

DIALOGO DELLA SETTIMANA

-"Da quant'è che non ti prendi una vacanza?"
-"Non lo so, c'era ancora Clinton...
"

 

FILM DELLA SETTIMANA

 

 

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