MARLA'S PHILOSOPHY

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CITAZIONE DELLA SETTIMANA

"Albert Hubbard ha scritto: nessuno ha bisogno di una vacanza quanto uno che ci è appena stato"

 
 

 

TENETEVI LE VOSTRE MIMOSE

Post n°239 pubblicato il 08 Marzo 2009 da singer_marla
 

Diceva un meraviglioso scrittore americano: "Prendi il tuo amore e ficcatelo su per il cuore!"...
...è un po' questo il mio sentimento prevalente degli ultimi giorni. Tutto il parlare che si fa delle donne, delle discriminazioni, delle diseguaglianze, delle violenze... ecco, tutto questo chiacchericcio mi innervosisce. Perchè mi sembra che tutti facciano a gara per raccontarci lo status quo (che perlatro già conosciamo fin troppo bene), ma DOPO... IN CONCRETO... nessuno muove un dito. Discriminazioni, diseguaglianze, violenze sono all'ordine del giorno. Lo erano anni fa, lo erano ieri, lo sono oggi e lo saranno anche domani. Perchè nessuno fa niente. Nessuno di quelli che hanno il potere fa niente. Nessuno di quelli seduti sullo scranno fa niente.
Gli stupratori continuano ad uscire impuniti di galera. Gli stalkers vengono ignorati finchè non ammazzano qualcuno. I datori di lavoro continuano a pagare meno le donne.
Dunque mi domando cosa ci sia mai da festeggiare. Mi chiedo cosa ci potrei mai fare con tutte le parole buoniste che si sprecano in occasione dell'8 marzo. Tutti a dire: basta alle violenze! Tutti a dire: più sicurezza nelle città! Poi però loro se ne vanno a casa con l'autista, mentre io devo prendere la metropolitana. Che rabbia!
No, non c'è proprio un accidenti da festeggiare.

 
 
 

LOSING MY RELIGION

Post n°238 pubblicato il 22 Febbraio 2009 da singer_marla

Ho smesso di credere all'esistenza di un Dio buono e misericordioso molto tempo fa...
Mi ricordo anche quando. Era l'agosto del 1999 e io ero costretta a guardare mia nonna morire, un tantino ogni giorno. Le
 infilavo minuscole pillole sotto la lingua, che le attenuavano il dolore per qualche ora... sentivo i suoi lamenti giorno e notte. E mia nonna, in 26 anni che la conoscevo, non si era mai lamentata. E' lì che ho perso la mia fede... quando ho cominciato a soffrire di insonnia perchè passavo le notti ad ascoltare il suo respiro pesante, nel terrore che chiedesse aiuto e nessuno la sentisse. Lì il mio rapporto con la religione si è incrinato... quando sentivo mia nonna pregare e chiedere di morire. E Lui non l'ha esaudita. L'ha tenuta lì a soffrire come un cane per mesi. In quell'occasione mi sono arrabbiata con Dio e i nostri rapporti non sono più stati gli stessi.
Immaginate come mi sono sentita quando, sei anni dopo, Lui si è portato via la mia migliore amica. Così, senza preavviso. Un giorno lei era qui con me e il giorno dopo era morta. La mia rabbia è montata a tal punto che credevo si scoppiare. Ero furiosa. Livida. Non so nemmeno come sono riuscita a sopravvivere. Probabilmente grazie alle persone che mi hanno voluto bene, nonostante i miei sbalzi d'umore improvvisi e le mie giornate nere.
Se da allora io continuo ad andare in chiesa è solo perchè, per motivi insodabili, mi mette addosso una sensazione di pace. L'atmosfera, la luce fioca, l'odore delle candele, il silenzio... mi fanno stare bene. Entrare in chiesa mi trasmette una serenità che non trovo in altri luoghi.
Ma oggi no. Oggi è stato orribile. Sono appena tornata da un funerale e sono a pezzi. Tramortita dal dolore. Perchè a morire è stato un uomo buono... come non ne fanno più. Una persona umile e sincera, che aveva sempre una parola di conforto per tutti. Un uomo che sapeva toccare le corde giuste nelle persone. Un uomo che di mestiere faceva il prete e che considerava il suo lavoro una missione. Un uomo d'altri tempi, che si ricordava di tutti.
Oggi al suo funerale c'erano migliaia di persone e ognuna di loro aveva parole di stima nel ricordarlo. Ma l'unica cosa alla quale riuscivo a pensare era la profonda ingiustizia dell'accaduto. E la rabbia degli ultimi anni si è accresciuta. Sono così incazzata che vorrei spaccare tutto. Ho dentro una rabbia cattiva che mi corrode e non so come sfogarla. Meglio che non vi dica cosa penso oggi di Dio... visto che ci ha privati di un uomo generoso e altruista. Di un uomo buono, come non ne fanno più.

 
 
 

STATUS: ELETTRIFICATO

Post n°237 pubblicato il 19 Febbraio 2009 da singer_marla

Sono due notti che finalmente riesco a dormire.
Non mi sveglio più urlando nel cuore della notte, nè con i muscoli contratti dalla paura. Sono ancora nervosa e arrabbiata, però almeno riposo per qualche ora. Mi sembra già un notevole passo avanti.
Certo. Il vento di questi giorni non mi sta aiutando. Io sono intollerante al vento. Divento isterica se fuori tira il vento. Mi si trasferisce addosso un'elettricità cattiva e pungente, che mi rende insopportabile.
Gli indicatori di questo mio status elettrificato sono dei frequenti innalzamenti della voce, una soglia di irritabilità molto bassa e degli incontrollabili spasmi da shopping compulsivo.
Da oggi lascio a casa la carta di credito. Deciso.

 
 
 

UNA CRUDELE CURA LUDOVICO

Post n°236 pubblicato il 16 Febbraio 2009 da singer_marla

Oggi davvero non va. Sono un rottame.
Il dolore accumulato negli ultimi giorni ha raggiungto il suo picco massimo. Non dormo, mi sveglio in preda al terrore, sento male in angoli del corpo che non sapevo di possedere. E' come guardare un brutto film di cui si conosce già il finale, ma dal quale non è possibile staccare gli occhi. Avete presente la Cura Ludovico? Ecco. Su quel genere lì.
Ieri sera sono andata a letto con il cuore in frantumi e l'ansia galoppante. Poi mi sono svegliata urlando in piena notte. Per un attimo ho creduto che fosse un brutto sogno, ma non era così. Sentivo dolore in ogni cellula dell'organismo. Mi sono riaddormentata all'alba.

Vorrei proprio sapere chi cavolo è quel coglione che ha detto che il dolore si attenua, con il tempo. E' una di quelle stupide frasi che dicono tutti, quando perdi qualcuno a cui vuoi bene. La gente ti dice che il tempo guarisce le ferite. Col cazzo! L'unica cosa che accade è che razionalizzi tutto. E di conseguenza stai ancora peggio di prima. Certo, poi impari anche a compartimentare la sofferenza. La spingi in un angolo e ci metti davanti una credenza bella pesante. Però il dolore è lì, intatto. Non se ne va mai via. MAI.
Tre anni fa a quest'ora ero stesa sul letto, al buio. Stringevo forte in mano il cellulare. Non riuscivo nemmeno a piangere. Ero sicura che fosse uno scherzo crudele e folle. Non credevo che potesse essere reale una cosa tanto brutta. Aspettavo un messaggio che non sarebbe mai arrivato. Urlavo contro chiunque mi si avvicinasse per chiedermi come stavo. Mi sembrava un incubo.
Oggi, tre anni dopo, è esattamente la stessa cosa. Lo stesso incubo. La stessa rabbia. La stessa sofferenza. La stessa crudele Cura Ludovico.

 
 
 

MOLESTATORE ANONIMO

Post n°235 pubblicato il 09 Febbraio 2009 da singer_marla

Questa cosa è buffa. Parecchio buffa.
La scorsa settimana ho ricevuto una quantità innumerevole di telefonate. Ogni sera, tra le 18.30 e le 19.30. Il cellulare si metteva a squillare. Numero anonimo. Io, che già odio i cellulari di mio, non ho mai risposto. Le telefonate si susseguivano a distanza di 10-15 minuti. Due o tre telefonate ogni sera.
Strano. Perchè se sono miei amici, conosco i loro numeri. Se è per lavoro, mi lasciano un messaggio in segreteria. Se hanno sbagliato numero, non chiamano per 6 giorni di fila alla stessa ora. Il picco l'ho raggiunto venerdì sera. Cinque chiamate. L'ultima alle 21.30.
Poi nel weekend: niente. Strano anche questo, dato che la prima telefonata l'ho ricevuta domenica sera (domenica 1 febbraio, intendo).
Le ho pensate tutte.
So che la cosa più semplice sarebbe stato rispondere al telefono. Ma come dicevo poc'anzi: odio i cellulari. E non rispondo mai alle chiamate anonime. Quindi ora il mistero si infittisce: il mio molestatore anonimo chiamerà anche stasera? Oppure si è stancato e la smetterà di importunare il mio angolo di etere?
Non c'è che da aspettare le 18.30 per saperlo...

 
 
 

UNA COPIA DI UNA COPIA DI UNA COPIA....

Post n°234 pubblicato il 06 Febbraio 2009 da singer_marla

Lo so che ripeto questa frase con frequenza allarmante.
Il fatto è che mi si addice. Soprattutto in questo periodo di insonnia galoppante. E vorrei averla 'inventata' io quella frase... "quando soffri d'insonnia tutto diventa una copia di una copia di una copia..."
Invece posso solo virgolettarla e riportarla, bruciando di invidia. Amen.
L'unica cosa che mi consola oggi è che tra un'ora sarò sulla via di casa. Lontana dall'ufficio per due giorni e mezzo. Lontana. Non ne posso più. Il capo è di un umore color pece... e se ne esce con qualche nuova cagata ogni giorno! Ogni due per tre mi sbuca alle spalle (in genere quando ho aperta davanti a me la mia pagina di facebook) e dice: "Mi scusi, le potrei parlare un attimo? Perchè avrei pensato a una cosa..."
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!
Paura!
Così mi devo alzare, seguirlo nel suo ufficio, annuire pazientemente quando snocciola le sue "idee" geniali. Ogni tanto ci butto dentro un "Certo!", tanto per farlo contento. Che vitaccia...
Il guaio è che sono stanca. Non dormo da secoli. Mi sveglio nel cuore della notte, agli orari più improbabili. Convinta di aver sentito qualche rumore molesto. Rumore che è solo nella mia testa, ovviamente. Mi riaddormento dopo ore e quando poi arriva la mattina, non so convincermi ad uscire dal letto. Sto rimbecillita per tutto il giorno, ma quando si fa di nuovo sera... non ho più sonno. Per esempio, ieri sera sono andata  a letto alle due e mezza.
Ora lo capite anche voi come mai tutto mi sembra una copia di una copia di una copia...

 
 
 

NON CAPISCO

Post n°233 pubblicato il 02 Febbraio 2009 da singer_marla
 

Giuro che non capisco.
Le persone, intendo. Io le persone non le capisco. Certe volte le persone hanno dei comportamenti così surreali che...
Non lo so. Mi sembra di parlare una lingua straniera, che gli altri non capiscono. Mi sento così diversa da loro. E ne sono felice. Amo la mia diversità.
Dovrei semplicemente lasciare che le azioni delle persone mi scivolino addosso. E nella maggior parte dei casi è così. Solo che sono nervosa in questi giorni... e non sopporto l'ipocrisia. Non ce la faccio.
Ne ho le palle piene. Di tutti quanti.

 
 
 

KISSENEFREGA

Post n°232 pubblicato il 02 Febbraio 2009 da singer_marla
 

Sta nevicando. Di nuovo.
Mi rifiuto di spalare. Mi auguro che i mezzi pubblici funzionino, perchè non ho nessuna intenzione di partire prima per arrivare in orario al lavoro. Al diavolo!
Ho deciso di fregarmene un po' di più. In generale, come idea di base. Anche se tra il dire e il fare ce ne corre. Da giorni e giorni mi sento addosso un nervoso che non vi so spiegare. Che non capisco. Mi impongo di fregarmene, ma poi succede qualcosa che mi fa incazzare. E allora: addio a tutta la fatica fatta! Cerco di fare le cose che mi rilassano... ma anche questo funziona fino ad un certo punto.
E dire che avevo iniziato l'anno nuovo con le migliori intenzioni. Ma non riesco a scrollarmi di dosso questa tensione che mi stringe lo stomaco. Forse è colpa dei cattivi pensieri. Del fatto che le persone che non sopporto sono troppe, mentre quelle a cui voglio bene sono troppo poche. Mi mancano quelle che non ho più accanto. A volte la sensazione di assenza è talmente forte che mi sembra di venire risucchiata in un buco nero. Sono costantemente bloccata alla fase di negazione. E non ho nessuna intenzione di muovermi.
Quindi capite anche voi che, quando questi sentimenti prendono il sopravvento, la mia filosofia del kissenefrega va a farsi benedire.
Continua a nevicare. Al diavolo!

 
 
 

BAD KARMA

Post n°231 pubblicato il 26 Gennaio 2009 da singer_marla

Karma cattivo.
Quello che hai fatto di male, prima o dopo ti torna indietro. Con gli interessi.
Che sia così oppure no, io comincio a sentirmi circondata. Qual maledetto facebook mi si sta ritorcendo contro. Improvvisamente tutti vogliono essermi amici, anche persone dalle quali mi ero faticosamente e dolorosamente allontanata. Ora ricompaiono. E mi vogliono bene. Tutto ad un tratto.
Guardo le loro foto e per poco non li riconosco. Ingrassati o dimagriti. Oppure con pargoli di cui non sapevo nulla. E allora mi pento di averli accettati. So che ne pagherò le conseguenze. So che mi romperanno le scatole. Lo so.
Dunque mi interrogo sul karma. Devo aver fatto qualcosa di orrendo e raccapricciante in una mia vita precendente. Altrimenti non si spiega tutta questa ondata di amore fasullo nei miei confronti. Tutta questa ansia di tornare ad essere amici-di-facebook.

Boh. Forse è solo che sono di cattivo umore. Non dormo da giorni. Il cane dei miei vicini non ha fatto che piangere, 24 ore su 24, da quando loro se ne sono andati in vacanza per qualche giorno. Sono tornati ieri sera. Finalmente. La prima notte in cui il cane  non ululava e io... non ho dormito comunque. Sono a pezzi. Stanca e depressa. Ho bisogno di zuccheri in maniera costante e continuativa. Ho bisogno di dormire. Tutto comincia a sembrarmi una copia di una copia di una copia...

 
 
 

UNA PETIZIONE

Post n°230 pubblicato il 15 Gennaio 2009 da singer_marla

Com'è che non ho mai tempo di fare niente?
Ho lunghe liste di idee e di obiettivi, ma non dispongo mai di tempo sufficiente. Capita anche a voi?
Uff! Se non altro sono riuscita a comprare un paio di cosette sfiziose con i saldi... e quando dico "un paio" ovviamente sto approssimando per difetto. Diciamo che siamo intorno alla decina di beni di consumo... approssimando. Fatemi pensare. Stivaletti. Poncho. Pantaloni. Scarpe 12. Maglietta. Smalto. Libri...
Nel prossimo weekend pensavo di cucinare un pochino. Magari faccio la pinza. Così poi ne porto assaggi ad amici e parenti. Poi ho una gonna da finire. E un vestito da ideare insieme alla mamma/sarta. Senza contare che la mia lista di film da vedere al cinema è lunga come i primi sei canti dell'inferno di Dante! E quella di dvd ancora intonsi sullo scaffale altrettanto.
Capite anche voi che così non si può andare avanti.

Non si potrebbe firmare una petizione per allungare la giornata a 36 ore?

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: singer_marla
Data di creazione: 20/08/2006
 

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LA FILOSOFIA DI MARLA

Fu così che conobbi MARLA SINGER. La sua filosofia di vita era che poteva morire da un momento all'altro. La tragedia, diceva, era che non succedeva
 

THIS IS MY LIFE...

 

DIALOGO DELLA SETTIMANA

-"Da quant'è che non ti prendi una vacanza?"
-"Non lo so, c'era ancora Clinton...
"

 

FILM DELLA SETTIMANA

 

 

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