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La Francia maschilista sceglie un uomo per sfidare Sarkozy
Post n°1819 pubblicato il 17 Ottobre 2011 da massimocoppa
Alle primarie del Partito Socialista è stata sconfitta È stata un’altra occasione perduta per dare una svolta all’ingessata politica del Vecchio Continente. Una donna avrebbe potuto diventare il nuovo presidente della Francia (le elezioni sono previste per l’anno prossimo), ma non è riuscita ad ottenere la candidatura del suo partito: la stessa cosa che accadde ad Hillary Clinton negli Stati Uniti. Alle primarie del Partito Socialista francese, che hanno visto una grossa partecipazione dei simpatizzanti, è stato scelto colui che sfiderà Sarkozy: François Hollande. Ad essere clamorosamente sconfitta (e con distacco) è stata la signora Martine Aubry. Siccome la scelta è avvenuta nell’ambito del partito e con criteri obiettivamente democratici, bisogna dire che sono proprio i francesi a non aver voluto una donna alla sfida con Sarkozy. Onestamente bisogna pure considerare che, alle ultime elezioni presidenziali, era stata una donna ad essere scelta dai socialisti: Segolene Royal (ex compagna di vita di Hollande). E sappiamo com’è finita. Però non riesco a scrollarmi di dosso la sensazione che abbia vinto ancora una volta un riflesso condizionato di maschilismo. Del resto questa cosa accade in Paesi assai avanzati, come gli Stati Uniti: all’epoca mi rammaricai pubblicamente del fatto che a vincere la candidatura del Partito Democratico fosse stato ancora una volta un uomo, benché di colore, invece che la Clinton, una donna ed una professionista di elevatissimo livello.
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