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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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CHE BANCHE!!!
Con le banche ormai non c'è più feeling. Un tempo vi era l'obbligo del rapporto cordiale e compiacente: "Tu mi dai i soldi e io ti propongo servizi, curando i tuoi interessi". La fiducia era sufficiente per fidarsi e bene o male, i rapporti erano sopportabili, specie per chi con le banche ci doveva lavorare. Oggi, dopo aver subito per anni decisioni unilaterali da capestro e trattamenti da strozzini, siamo giunti agli scandali: il classico vaso di Pandora che una volta aperto, ha mostrato tutto il marciume che era nei loro..."caveau". Insopportabili situazioni banditesche e malandrine, hanno portato sul lastrico risparmiatori che hanno affidato i loro piccoli capitali nelle mani bucate di arraffoni senza scrupoli producendo gravi danni all'economia di tante famiglie. Non c'è nessuno, a parte i ricchi con i soldi, che non entri in banca col muso, uno sforzo sovrumano obbligatorio perché costretti, ma l'umore va sempre peggio, è come entrare in un girone dantesco da cui si sappia già come si uscirà: con le mani al culo! Questa è purtroppo la penosa situazione odierna con tanti problemi gravi e ancora da risolvere. Eppure, sarebbe bello avere un rapporto scevro da ogni sospetto, leale e schietto, sincero e senza giochi di prestigio. Un rapporto rispettoso e diretto, con un servizio che badi essenzialmente alla sicurezza del cliente. Uno dei gesti più usuali della clientela è appunto, l'uso dello sportello Bancomat. Date un occhiata e ditemi se non sarebbe bello se funzionasse veramente così la nostra banca.
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