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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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SIAMO SUI SOCIAL...MA DA SOLI
Sarà per il maledetto covid, sarà per l'eccesso di connessione digitale, i giovani tra i 18 e i 34 anni, impegnati nel programmare il loro futuro, sono quelli che nel progettare come affrontare il loro domani, sono inficiati dalla solitudine nel valutare le loro prospettive. Ebbene, la fregatura sta proprio in quella predisposizione ormai diffusa che citavo prima: l'iperconnessione con i social per avere ampie disponibilità di contatti. Qualunque siano le effettive ragioni, quell'essere presenti li porta a passare molto tempo libero, intorcinati e aggrappati al web, al grande trappolone che dovrebbe coinvolgerli, ma che alla distanza, li rende sempre più soli! Siamo tutti spinti alla falsificazione di noi stessi, ci presentiamo al mondo virtuale no come siamo, ma come vorremmo essere, ossia nascondiamo al mondo la nostra unicità e ciò che veramente siamo. Questa è verità, questa è la trappola in cui puntualmente caschiamo tutti prima o poi: quando siamo, le poche volte che ce lo permettiamo, nel mondo reale con altri nostri simili, ci accorgiamo che non siamo veri, siamo "finti" e no reali, fuori siamo ansiosi e la solitudine pesa. La grande banalità che ci affligge è che la vita è più facile per noi, perché dobbiamo avere a che fare solo con "l'on line e i login". Sintetizzando: siamo in rete con altri e siamo soli, siamo su FB o altri social e ci aspettiamo che tutti ci diano ragione. Niente confronti, niente relazioni basate sul dialogo, lo evitiamo perché corriamo il rischio di avere torto. Noi ora siamo su LIBERO e che ci stiamo a fare? Avrete notato come le bacheche vadano alla grande, i blog sono in caduta libera e obsoleti (come il mio), tutti a cambiare aria altrove. La testata della pagina iniziale di Libero, è bloccata da mesi, dall'anno scorso è ferma e...che è successo? Booh!!!! Gli "amici" non esistono più e se ci si incontra, non ricordiamo più i loro nomi, tanto è il tempo passato. La solitudine incombe e avvilisce un bel po' di gente e noi, quattro gatti, non abbiamo capito un cazzo di come funziona il giocattolo. Ma forse, siamo gli unici colpevoli che debbano porsi delle domande!
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