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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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C'era una volta una vecchia barzelletta: "Bambino non devi fare la pipì in piscina...". Il bagnino redarguisce il piccolo monellaccio: "...Ma signor bagnino tutti i bambini la fanno!". Replica frignando il piccolo teppista: "Vero...", risponde furioso il bagnino: "...ma no dal trampolino!". Vecchia storiellina ma molto indicativa e significativa per quanto desidero riportarvi. Si è sempre ritenuto che la causa degli occhi rossi quando si frequenta una piscina, sia dovuta alla presenza del cloro. Ora, da ricerche effettuate dall'ASL americana, finalmente una notizia che depone a favore del cloro e fissa un punto fermo sulla causa reale che "infetta" in particolare gli occhi facendoli arrossare sensibilmente. Raga' è la pipì, le urine che vengono puntualmente depositate in acqua tra una immersione e l'altra: spezzo subito una lancia a favore dei bambini perché gli adulti non sono da meno! Allora sappiatelo, finché si continuerà a fare i propri bisogni fisiologici in piscina, gli occhi rossi saranno una normale conseguenza. Il cloro comunque fa la sua brava partecipazione straordinaria: mixandosi con il nitrogeno contenuto nelle urine, forma la cloramina, una specie di ammoniaca. Svelato l'arcano, sappiamo esattamente come difenderci: direi essenzialmente di non soddisfare bisogni in piscina, farebbe anche un po' schifo, poi, basta seguire poche ma importanti regole per limitare i danni fisici. Fare sempre la doccia prima di entrare in acqua, non orinare e infine, poiché anche le feci concorrono alla miscela assassina, evitare di nuotare se sofferenti di...diarrea!!!
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