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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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E me lo dite così a bruciapelo? Senza una minima introduzione rassicurante, una perifrasi tale da recepire lentamente la notizia? Quindi io e altri milioni di persone sparsi sul pianeta, siamo una manica di coglionazzi che finora ha perso solo tempo, pigiando come forsennati il tasto "chiudiporta" degli ascensori pubblici? Vabbè, allora ditelo che siamo una massa di sprovveduti ignoranti e spocchiosi. Scusateci, ma a che kakkio serve quel maledetto tasto che ci ostiniamo a pigiare per non perdere tempo e anticipare la chiusura automatica delle porte? Se non avessi dato un occhiata al "New York Times", avrei scioccamente continuato a premere un tasto che non serve a nulla? Questa è la notizia, questa è la verità! Quel famigerato tasto altro non è che un "medicinale" tecnico per scaricare ansia da fretta e spingendolo, avviene perfettamente ciò a cui crediamo, ovvero, che siamo stati noi a chiudere le porte. Quindi, la spiegazione tecnica fornita da esperti del settore, indica il ritardo della chiusura come inderogabilmente previsto da norme del 1990 che calcolano un'apertura prolungata dell'ascensore per consentire l'eventuale ingresso di persone disabili. Pertanto un tasto che serve a noi perché ci infonda calma e rilassamento e inoltre, una necessità per permettere ai diversamente abili, il sereno ingresso nel vano. Il solito saputello poi, ci mette anche il carico da undici: pare che la nostra vita stressata, oggi ci induca a spingere bottoni dovunque: lo facciamo anche per curiosità, per vedere l'effetto che fa, ma in realtà pare sia un effetto placebo che metta tutti coloro che premono, in uno stato illusorio di pieno controllo: in quei momenti siamo padroni della nostra vita e capaci di controllare i nostri movimenti, le nostre aspettative e tutte le situazioni da affrontare! Ma siamo ridotti proprio male se andiamo premendo tutti i bottoni che ci capitano sotto mano? Pare che anche quelli posizionati sui semafori, siano fasulli: non servirebbero a un bel tubo se no a permetterci di attraversare la strada convinti che nessuno in quel momento ci butterà all'aria e....SCKREEECH!!! Beccati in pieno!
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