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Parafrasando Dante e Kundera...
..."Conservate ogni speranza, o voi ch'entrate..." perche' qui forse troverete "La sostenibile pesantezza dell'avere"...
Hemingway non sbagliava quando sosteneva : "Gli italiani: una metà scrive e l'altra metà non legge" . Io, purtroppo, sono nella prima metà (ahimè) e cerco di mettermi in pari!
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Spesso la cosmesi ricorre a sostanze animali da usare come "fissativi" per approntare profumi con fragranze incisive e pregnanti. Già in un recente passato qualcuno e/o qualche azienda, ha approntato tali prodotti di cui non abbiamo saputo più del necessario. Poi con il tempo, qualche soffiata, qualche indagine più approfondita, ci ha portato a conoscenza di dettagli a dir poco scabrosi. Tanto per darvi un'idea si parla di sostanze come il castoreo che si trova tra gli organi sessuali dei castori, oppure l'ambra grigia che deriva dall'intestino di alcuni cetacei, o ancora il muschio presente sul glande di alcuni cervi. Insomma, per qualunque successo da conseguire, per ottenere l'originalità nei profumi, non ci si ferma davanti a nulla, si scomodano gli animali nelle loro parti più...intime. Oggi invece, per un prezioso profumo maschile, si incomoda una nostra collega inglese (sic), tale Allison Ramirez che ha pensato bene di testare una realizzazione azzardata e poco garantita. Stando a quanto abbia raccontato al "Csopolitan", la blogger ha pensato bene, visto che dagli organi sessuali degli animali si traggono le sostanze che assicurano la fragranza ovvero gli ferormoni, di impiegare quelli della sua vagina: uomini volete quei profumi che attizzino e diano esattamente di quel "femminile" che di più non si possa? Bene, la Allison ci mette del suo, il proprio liquido vaginale e avendo proceduto a test rigorosi (arisic) garantisce che: "Mischiata alle altre sostanze e agli altri aromi non si nota, ma fa impazzire gli uomini". Come cosa? Il suo liquido personale! Lo ribadisce a chiari lettere nel caso qualcuno avanzasse dubbi o pensasse ad una di quelle sciocchezze da web. Intanto ha infoltito gli appuntamenti e gli affari vanno a gonfie vele. Non è dato sapere il nome del profumo prezioso, ma suggerirei alla Ramirez di non chiamarlo "VULVA" che ci hanno già pensato i francesi alcuni anni fa: una cagata pazzesca all'epoca. Oggi non so cosa potrebbe ottenere la collega. Una "orinata" galattica?
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