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Il ponte tra la disperazione e la speranza, è una buona dormita. Poi scopri che la speranza è una buona prima colazione, ma una pessima...cena!
Qualcuno ci rammenta che il tempo passa, ma non ci accorgiamo che siamo noi a...passare.
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Mi permetto giocare in casa e parlarvi della mia città. A Bari, Via Sparano resta, senza ombra di dubbio, la via centrale più importante della nostra città: attraversa il famoso quadrilatero murattiano in linea retta partendo dalla stazione centrale e finendo su Corso Vittorio Emanuele. Una strada lunghissima vanto della nostra economia e luogo di ritrovo in centro per passeggiare (le famose vasche da fare su e giù) e centro popolato da uffici, banche, attività professionali e commerciali; tanto commercio con negozi elegantissimi e la presenza delle griffes più importanti del mondo. Oggi dopo tanti anni, via Sparano ha subito un restyling necessario e importante, un rinnovo di facciata: pavimentazione stradale rifatta, marciapiedi tutti cambiati e portarti a livello stradale, ancora più pedonale rispetto al passato e finalmente, hanno installato le famose panchine che tanti abbiano chiesto per intrattenersi e sedersi per riposare durante lo shopping e/o le passeggiate. Ebbene, puntualmente, come accade sempre quando vi sia un ripristino, una ricollocazione e un rinnovamento, la polemica doveva pur scattare, accade in tutte le città, e quindi perché non prendersela con le panchine molto dubbie sia per stile che per costituzione geometrica? Eccola qua, ideata presumo da un architetto visto che non posso immaginare altri che passino il tempo per farsi venire in mente qualcosa per poi stilizzarla e disegnarla dopo anni e anni di università, con gusto e originalità. Ditemi, non vi sembra una cassa da morto? No? Ebbene, date un occhiata qua e fatemi sapere la vostra pregiata opinione, non vorrei che a Bari, qualcuno debba cambiare pusher prima di mettersi al lavoro.
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