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« Riciclo artisticoMessaggio #8 »

Bentornata Napoli.

Post n°7 pubblicato il 29 Luglio 2008 da napoli.cult
 

 

E così sembra che la nostra Napoli sia finalmente uscita dall'emergenza rifiuti. I milioni di sacchetti che si spalmavano per tutta la città e per una parte della nostra bella regione, hanno lasciato di nuovo il posto alle strade, ai marciapiedi, alle aiuole. Erano arrivati finanche ad assediare le entrate delle scuole o degli ospedali, delle fabbriche e delle case.

Alcune città della Campania - come Pozzuoli e Casoria, giusto per fare degli esempi - sono state letteralmente sommerse per mesi da sporcizie e fetori nauseabondi; le immagini della nostra città e di altre famose località come Pompei ed Ercolano, hanno fatto, come in poche altre occasioni, il giro del mondo quasi ogni giorno, procurando un dispiacere immenso e una ferita praticamente insanabile al cuore di chi ama questa città e questa regione, persone queste non necessariamente napoletane o campane come abbiamo potuto appurare dalle numerose testimonianze di solidarietà arrivate da tantissime personalità del mondo dello spettacolo, dell'arte, della letteratura, della musica, del giornalismo e dello sport. Insomma, credo che Napoli, abbia attraversato un periodo nero, forse il più infelice della sua millenaria storia che pure è intrisa di eventi tristi, terremoti, epidemie, guerre.

Adesso, come dicevo in apertura, sembra che il peggio sia passato: i volti delle persone e dei cittadini coinvolti in questa incredibile situazione, appaiono finalmente più sereni e la speranza ha preso il posto della disperazione.

Il Presidente del Consiglio, cui bisogna dare atto di aver, almeno apparentemente, prestato la giusta attenzione alla faccenda, ha illustrato il piano del Governo per fare uscire definitivamente dall'emergenza Napoli e la Campania: dopo essersi autocelebrato per la ripulitura delle strade e l'asporto dei rifiuti conferendoli - ricordo! - o in alcune discariche riaperte o in inceneritori di quelle regioni che solo qualche mese fà si erano dette contrarie, il Cavaliere punta all'apertura parziale del termovalorizzatore di Acerra entro la fine dell'anno e a quella totale per giugno dell'anno prossimo. Inoltre, ha stanziato somme ingenti per la costruzione di almeno altri quattro termovalorizzatori in tutta la Campania che dovrebbero renderla autosufficiente. Infine, è stato deciso che le cave di Chiaiano sono un sito adatto ad ospitare un milione di tonnellate di rifiuti nei prossimi anni.

Non è mia intenzione polemizzare con il Presidente del Consiglio, chi mi conosce sa che non ho alcuna stima di lui. Però, alcune domande sono inevitabili.

La prima: perché puntare sugli inceneritori e non iniziare da subito una sana politica della raccolta differenziata che, in tante zone della nostra regione è talmente all'avanguardia da far meritare ad alcuni comuni premi e riconoscimenti?

La seconda: perché destinare Chiaiano ad una così infima utilizzazione quando sarebbe stato opportuno addirittura investire su quel sito sotto l'aspetto turistico e paesaggistico?

La terza: lo sa Berlusconi che nel raggio di un chilometro dalla cava di Chiaiano vi sono quattro ospedali grandi ed importanti?

La quarta: dove verranno smaltite le tonnellate di residui tossici e polveri che verranno prodotte dai cosiddetti termovalorizzatori?

Infine, senza voler colpevolizzare nessuno, men che meno i cittadini settentrionali che in tutta questa faccenda non c'entrano niente, vi è però da riconoscere che la grandissima quantità di rifiuti tossici che sono stati sversati in Campania è la concausa del disastro ambientale cui questa regione è andata incontro.

Orbene, messo un punto fermo sul fatto che le famiglie camorriste che hanno orchestrato tutto ciò si è nelle condizioni di poterle sgominare - cosa che tra l'altro, in alcuni casi, sta già avvenendo - appare altresì chiaro che i rifiuti velenosi venuti alla luce, provenienti nella stragrande maggioranza dalle regioni italiane del Nord, hanno anche un nome ed un cognome e, quindi, non dovrebbe essere particolarmente complicato risalire all'antico proprietario.

Non ci resta, cari amici, che sperare in un futuro che ci offra altre possibilità e, vi è da aggiungere ad onor del vero, che per ottenere questo, bisogna prima di tutto che i napoletani si riapproprino del loro orgoglio, che mostrino al mondo intero l'amore che nutrono per la loro città. Molte cose sono effettivamente peggiorate nel comportamento dei nostri concittadini e questo l'ho già detto anche in altri post: l'incuria, il degrado, l'abbandono in cui versano alcuni luoghi non necessariamente marginali o secondari del nostro centro antico, non sono dovuti solo all'indifferenza dell'Amministrazione comunale, ma anche a chi vive quei luoghi, a chi dovrebbe dar loro vita e gli regala invece una lenta, inesorabile agonia giornaliera.

Ancora una volta, Napoli, deve far appello ai napoletani e, da questi, è venuto il momento di attendersi una reazione civile, che lasci un segno finalmente positivo, che sia in grado di restituire dignità all'immagine di una città che, negli ultimi tempi ha conosciuto - e fatto conoscere al mondo intero - il suo volto peggiore.

Abbiamo ancora spazio nei nostri cuori per la speranza? Credo di sì, ma io non faccio testo perché vivo lontano e sono troppo innamorato di Napoli per non cadere nella parzialità. La risposta dovrebbero riuscirla a dare gli eventi dei prossimi mesi con un punto fermo da tenere bene in evidenza: non dovrà mai più accadere quello che è accaduto.

Ci riusciremo? Speriamo.

Un abbraccio a tutti.

Claudio.

 
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Commenti al Post:
Marquez36
Marquez36 il 30/07/08 alle 13:06 via WEB
Beh, io credo che la differtenziata come dici tu, comunque partirà e bene, vedo che in parecchi luoghi hanno rimesso i cassonetti appositi e molta gente ha imparato la lezione. L'amministrazione dovrà solo però tenere sempre alta la guardia e smaltire per bene quello che c'è da smaltire, senza rifare l'errore di sempre di buttare poi cmq tutto in un calderone, perchè questa è stata la vera motivazione per la quale napoli è rimasta indietro nella raccolta differenziata. Per quanto riguarda il Berlusca, beh, stima o meno, bisogna dargli atto che cmq si è mosso e l'emergenza è finita, per il momento ha avuto ragione lui, in seguito vedremo. Ciao m31
(Rispondi)
bimbadepoca
bimbadepoca il 31/07/08 alle 14:56 via WEB
Apparentemente il problema sembra risolto, le strade in città sono tornate pulite, ma concretamente ci sono ancora le tante, troppe discariche illegali, nelle quali riposano pericolosi rifiuti tossici. Inoltre non sappiamo se il riciclaggio sia realmente partito, la comparsa dei contenitori per la differenziata non significa che si sono trovate le società legali che si occupano del riciclaggio. Da quello che ho sentito il presidente del consiglio si rifiuta di prendere in considerazione soluzioni alternative ai termovalorizzatori, nonostante siano stati presentati progetti che puntavano proprio sul riciclaggio. Intendiamoci io credo che un termovalorizzatore in Campania ci voglia, esistono in quasi tutte le altre regioni d'Italia... ma 4 di punto in bianco mi sembrano troppi e sospetti. E so questo si stanno battendo delle associazioni di napoletani, che hanno compreso di voler salvaguardare la propria terra. E su questi ragazzi io spero per il futuro di Napoli.
Riconoscerò a Berlusconi il merito d'aver risolto l'emergenza rifiuti, solo quando i rifiuti tossici saranno eliminati a norma di legge. Oggi posso solo dire, con una punta di cattiveria, che l'emergenza rifiuti (che non dimentichiamolo a Napoli esiste da più di 20 anni), si è acuita nella sua fase peggiore, guardo caso, in periodo preelettorale ;-))
(Rispondi)
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