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ORTICA

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Miracolo, fede o suggestione?

Post n°82 pubblicato il 29 Marzo 2007 da spes74
 

Chi arriva a Gallinaro, paesino della Ciociaria, trova il «Bambinello» all'interno di una cappella frequentata soprattutto nei fine settimana da alcune decine di migliaia di fedeli provenienti da tutto il Centro-Sud Italia. Pare che ci sia un'affluenza di circa mezzo milione di persone all'anno, con una maggiore concentrazione nell'ultima domenica di giugno, giorno in cui si festeggia la prima apparizione di Gesù Bambino ad una tale Giuseppina Norcia avvenuta nel 1947, poco tempo dopo la sua prima comunione. Nel 1974, colpita da una grave malattia che pare continui anche ora, Giuseppina ebbe di nuovo le visioni e nel 1975 volle che si costruisse la cappella.
L'ultimo "
accadimento miracoloso" legato al 'Gesù Bambino di Gallinaro' pare abbia per protagonista un bambino di sei anni, Giovanni Pio Di Fiore, che ha improvvisamente ripreso a camminare, tra lo stupore dei genitori Giovanni e Raffaella e di parenti e amici che lo accompagnavano, arrivati con un pullman da Carpino, in provincia di Foggia. Il piccolo da settembre scorso non camminava più a causa di una grave malattia motoria, accompagnata ad un altrettanto grave deficit visivo. Secondo gli specialisti dell’Istituto Neurologico di Milano che lo hanno avuto in cura, Giovanni Pio è affetto da atassia (mancanza di coordinazione dei movimenti muscolari volontari) sensitiva e atrofia ottica. Il bambino ha raccontato di aver visto «un signore con la barba» vicino a un albero e ha quindi chiesto ai genitori di essere messo per terra; tra lo stupore dei presenti ha iniziato a camminare.
La Chiesa ufficialmente ha sempre mostrato grosse perplessità attorno al luogo e agli eventi. Il vescovo di Sora, nella cui diocesi ricade il paese, nel 2001 firmò una «notificazione» per smentire qualsiasi evento sovrannaturale (paranormale) nella cappellina, negando ogni riconoscimento ai gruppi di preghiera che invece continuano a sorgere numerosi in varie regioni. La Curia ha, inoltre, precisato la sua totale estraneità a qualsiasi raccolta di fondi per la costruzione di una «
Nuova Gerusalemme», un luogo di preghiera che un comitato sta portando avanti.
Pare che
la fede riesca a smuovere le montagne: "una fede intensa fornisce la perseveranza, l’energia e le risorse che permettono di vincere gli ostacoli", ovvero lucidità di pensiero che fa scorgere la meta alla quale si tende e i mezzi per arrivarci. La potenza della fede trova la sua applicazione diretta e speciale nell’azione magnetica; grazie ad essa, l’uomo influisce sui fluido, agente universale, ne modifica le qualità e gli trasmette un impulso che si può dire irresistibile. Questa è la ragione per la quale colui che, ad una grande potenza fluidica che ha normalmente, aggiunge una fede ardente, può, mediante la sola volontà intesa al bene, operare quegli strani fenomeni di guarigioni ed altri dello stesso genere che, una volta, erano considerati prodigi, ma non sono altro che le conseguenze di una legge naturale".
Secondo A. Voldben in "
La Magica Potenza Della Preghiera"  avere fede significa vedere realizzato quello che si vuole ottenere, con certezza senza ombra di dubbio il pensiero forte è concentrato e agisce in maniera creativa. Senza questa base della fede, la preghiera è soltanto desiderio o speranza di scarso valore. Ciò sbalordisce soltanto quelli che ignorano la potenza della nostra mente nel creare la felicità e l'infelicità della nostra vita, la gioia o il dolore. Infatti la  fede è credenza ferma e certa che si fonda su un interiore convincimento o su un'adesione all'autorità di altri, senza bisogno di prove di fatto o di dimostrazioni logiche.
Del potere terapeutico della preghiera parla anche il
Cicap: la fede e la pratica religiosa potrebbero favorire, secondo alcuni, una migliore condizione di salute.
Un aspetto interessante dell'argomento però ci è dato dal dottor Mariano Bizzarri nel suo libro "
La Mente e il Cancro": parla del caso del Signor Wright, affetto da linfoma, una neoplasia maligna che interessa i linfociti T, cellule specializzate del sistema immunitario e che tende a localizzarsi a livello delle stazioni linfonodali dando luogo a sviluppo di masse spesso imponenti. Dopo avere sperimentato con risultati scarsi o nulli le terapie convenzionali, i medici si erano resi conto che al paziente restava ben poco da vivere. Le masse a livello dei linfonodi superficiali avevano raggiunto le dimensioni di una arancia, le metastasi avevano attaccato numerosi organi vitali, in particolare il polmone. Le cure dei sanitari si limitavano ormai al minimo, in attesa della inevitabile fine. Il signor Wright aveva letto di un nuovo farmaco sperimentale e voleva provarlo ma i medici sapevano che era privo di qualsiasi efficacia; nel frattempo si era diffusa la voce che potesse assicurare guarigioni miracolose e riuscì a convincere il medico di reparto a includere il suo nome nella lista degli ammalati sottoposti a sperimentazione con il nuovo preparato. Il sanitario gli iniettò il farmaco un venerdì sera e se ne andò a casa; il lunedì mattina si aspettava di trovare il paziente già morto e invece le masse superficiali si erano ridotte del cinquanta per cento e la respirazione non era più affannosa. Dopo 10 giorni dalla prima somministrazione del preparato “miracoloso” il paziente non presentava più alcun segno visibile di malattia e potè essere dimesso con la diagnosi di “remissione completa”; il placebo aveva funzionato. Purtroppo di lì a poco cominciarono a comparire sulla stampa i servizi sull’inefficacia del farmaco e il signor Wright ebbe una paurosa ricaduta; il medico pensò di sfruttare ancora l’effetto placebo e disse al paziente che sarebbe stato sottoposto a una nuova sperimentazione con un nuovo derivato rinforzato e più potente. Entro pochi giorni dall’iniezione le masse linfonodali cominciarono a regredire e il versamento pleurico a scomparire. Wright era stato restituito di nuovo alla vita. Lasciò l’ospedale e per i mesi successivi godette di ottima salute. Questa nuova tregua si interruppe drammaticamente quando fu dato un annuncio ufficiale: il farmaco era del tutto privo di efficacia nel trattamento del cancro. A distanza di pochissimi giorni dalla lettura di quel comunicato il signor Wright ricomparve in ospedale con il corpo disseminato di tumefazioni. Come ebbe a dire il medico curante “la sua fede era perduta, l’ultima speranza svanita “. Il paziente morì due giorni dopo. Di fatto la fede e la speranza, due parole chiave nella biologia delle guarigioni straordinarie e inspiegabili, crollarono di colpo all'annuncio ufficiale; il signor Wright non aveva più trovato nulla, né fuori, né dentro di sé cui aggrapparsi. L’esempio riportato dal libro è indicativo di come una credenza, una fede, un forte convincimento, un fatto mentale, induca trasformazioni tali nella mente e nel corpo da attivare potenti ed efficaci difese contro una malattia considerata inguaribile, del tutto naturali e non sovrannaturali
Quest'ultima tesi, anche dalle sperimentazioni fatte, è la più credibile: non conosciamo ancora appieno il potere della nostra mente e su cosa riesce realmente ad influire, ma sembra più che plausibile quanto descritto nella storia del Signor Wright, ovvero il potere della suggestione.
Accompagnai, qualche anno fa, alcune vecchie mie vicine di casa al "Gesù Bambino di Gallinaro". Si era sparsa la voce di un fatto insolito (paranormale): sulla parete frontale era apparso il volto di Gesù. C'era una lunga fila e tutti (potere della suggestione) appena arrivati davanti alla cappellina vedevano questo volto, in modo particolare le vecchie che, già avanti con gli anni avevano, forse, l'incoscia speranza di continuare ad incassare la pensione ancora per un po'. Il tutto accompagnato da un altro fenomeno strano (pare): il sole pulsante colorato di verde! Ero l'unica a non vedere né il volto né il sole pulsante, anche perchè non mi andava di fissare il sole col rischio di perdere anche la vista (oltre alla beffa anche il danno)! Le vecchie, dall'alto della loro presunta saggezza data dai molti anni, mi dissero: "Tu non vedi nulla perchè non sei degna!". Non sei degna, frase ricorrente! Tu non credi e non sei degna... Ma degna di che cosa? Di fissare il sole e una parete e di vederci solo il sole ed una parete? Mi ricorda una storia: il re è nudo!
L'unica cosa che ho visto realmente con i miei occhi sono stati i ristoranti, bar e pizzerie spuntati come funghi lungo la strada che porta alla cappellina.
Altro ottimo motivo per restare atea.
Fede, superstizione, miracolo o suggestione: anche se atea, sono contenta che il piccolo Giovanni Pio stia meglio....


Fonti: ilGiornale, Cicap, wikipedia, senosalvo, ediz.medit., universoespirita 

 
 
 
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