Creato da geko1963 il 24/04/2007
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Ultimi Commenti

gidoco
gidoco il 29/04/11 alle 18:27 via WEB
continua a farmi visita. In bacione.
 
gidoco
gidoco il 29/04/11 alle 18:25 via WEB
certi discorsi sembrano qualunquisti e forse lo sono. non è tanto il fatto di dover pagare le spese di mantenimento carcere, quanto ciò che vuol dire mantenimento. Lo stato paga circa 250 euro al giorno, è vero, ma non per far mangiare o dormire chi vi è ristretto, ma per il pagamento di tutti gli stipendi degli operatori, dell'elettricità e il mantenimento delle strutture. Per chi non lo sapesse lo Stato spende circa 2 euro al giorno per dare colazione, pranzo e cena ai detenuti. Vi sembra tanto? Provate a viverci con quei soldi. I priblemi sono altri: le strutture fatiscenti, il sovraffollamento, gli abusi di potere. é tutto compreso nelle 50 euro mensili che un detenuto paga...deve pagare! Il rispetto della persona è sacro, anche quando questa è in stato detentivo. Il carcere dovrebbe riabilitare la persona detenuta, invece gli insegna a come fare carriera nel crimine. Il crimine esiste perchè è funzionale a chi si reputa "sano". Non si dimentichi che potenzialmente tutti possono transitare dal carcere. nessuno è immune.
 
gidoco
gidoco il 29/04/11 alle 18:11 via WEB
forse i commenti di Sgarbi dovresti rivolgerli a te stesso. Non credo che tu conosca il carcere... e tantomeno le persone che sono rinchiuse. nessuni si lamenta per il fatto che è in carcere (è giusto che paghi per il reato commesso) ma la dignità della persona va rispettata anche dietro le sbarre.
 
Uniroma.Tv
Uniroma.Tv il 18/04/11 alle 13:26 via WEB
Buon pomeriggio, siamo della redazione di UniromaTV. Per approfondire e analizzare situazione delle carceri in Italia, Elsa Roma, l'associazione che si propone di incrementare la responsabilità sociale dei giovani giuristi, ha organizzato presso la Facoltà di Giurisprudenza di Roma Tre, un convegno intitolato "Dei diritti e delle pene - conferenza sulla situazione carceraria in Italia" Potrete trovare il nostro servizio al seguente link http://www.uniroma.tv/?id_video=18506
 
luca.xv
luca.xv il 16/01/11 alle 11:23 via WEB
Ma stiamo scherzando spero!!!!! Il carcere è un luogo destinato a scontare le pene ed alla riabilitazione sociale! Con che coraggio ci si può permettere di pretendere pure il mantenimento gratuito in carcere!!!! Da quando i delinquenti devono essere un costo docile!?!!!? Son fin troppo pochi 60 euro mensili per un hotel a 5 stelle!!!! La misura del giusto e dell'ingiusto e ben conosciuta nella società d'oggi!!!!! Vergogna a chi si permette pure di lamentarsi per il fatto di dover pagare per gli errori dei propri familiari/cari!!!! Ma quali diritti hanno negli altri stati???????!!!!??? Come direbbe il buon Sgarbi..... Capra capra capra capra... Informassi prima di parlare nn sarebbe male!!!! Manderei tutti i nostri delinquenti nelle carceri rumene e dopo vediamo come funziona!!!!
 
gennaro.dag
gennaro.dag il 08/01/11 alle 09:32 via WEB
Sei un detenuto? Contatta con fiducia lo studio legale associato Papa al 327-5393982
 
stefano.massa_3
stefano.massa_3 il 09/06/10 alle 20:09 via WEB
Ho da scontare un residuo pena di 66 giorni dopo 15 anni di processi rimandati non per mia volonta' e per i quali ero assolutamente estraneo, basti pensare che il Presidente della sezione durante il mio interrogatorio mi ha detto che qualsiasi cosa avessi detto non era interessato a sentirla, viva i diritti dell'imputato. Oggi dopo 15 anni ho societa' in tutto il mondo, mi e' nato un figlio 15 giorni fa e purtroppo vivo all'estero e dovro' tornare in italia per scontare 66 giorni di pena alternativa se me la concedono. Il totale pena era 3 anni e sei mesi di cui 4 in carcerazione cautelare. Cosa fare? Che soluzioni adottare per non far soffrire la famiglia ancora ingiustamente? La mia email e': stefano.massa_3@libero.it accetto consigli e suggerimenti oltreche' aiuto!!
 
geko1963
geko1963 il 28/03/09 alle 09:00 via WEB
è da molto tempo che non passo dal blog e mando un grosso abbraccio a te e ai tuoi detenuti. Ancora oggi la situazione carceraria è precaria: lo è già per noi semiliberi, figurati se non lo sia per tutti gli altri che hanno a che fare con una realtà chiusa. Spero che in questo momento sisia risolto il problema dei posti letto nel tuo carcere...ma ci credo poco!!! A torino la situazione non è migliore pensa che ci sono materassi a terra nei locali della palestra...ormai ex palestra. Ancora un abbraccio.
 
geko1963
geko1963 il 28/03/09 alle 08:55 via WEB
ciao pekiO è tanto che non passo dal mio blob. Sono molto impegnato con ilk lavoro...ma mi fa piacere che ancora ci sia qualcuno a pensarmi. Ti auguro tanta felicità e bona pasqua anche a te. un bacio
 
pekiO
pekiO il 19/03/09 alle 11:57 via WEB
buongiorno! ehy ma qui siamo fermi? é tanto ke nn ti sento. Ti auguro cm sempre il meglio x te e la tua famiglia . Un abbraccio x una felice Pasqua. ^^
 

IL MITO

 

HASTA SIEMPRE COMANDANTE GUEVARA

Il potere ha sempre paura delle idee e per arginare la lotta degli sfruttati comanda la mano di sudditi in divisa e la penna di cervelli sudditi. Assassinando vigliaccamente il Che lo hanno reso immortale, nel cuore e nella testa degli uomini liberi. Negli atti quotidiani di chi si ribella alle ingiustizie. Nei sogni dei giovani di ieri, di oggi, di domani!     

 

ART.1 L. 26 LUG 1975, N. 354

Il trattamento penitenziario deve essere conforme ad umanità e deve assicurare il rispetto della dignità della persona.

Il trattamento è improntato ad assoluta imparzialità, senza discriminazioni in ordine a nazionalità, razza e condizioni economiche e sociali, a opinioni politiche e a credenze religiose.

Negli istituti devono essere mantenuti l'ordine e la disciplina. Non possono essere adottate restrizioni non giustificabili con le esigenze predette o, nei confronti degli imputati, non indispensabili a fini giudiziari.

I detenuti e gli internati sono chiamati o indicati con il loro nome.

Il trattamento degli imputati deve essere rigorosamente informato al principio che essi non sono copnsiderati copevoli sino alla condanna definitiva.

Nei confronti dei condannati e degli internati deve essere attuato un trattamento rieducativo che tenda, anche attraverso i contatti con l'ambiente esterno, al reiserimento sociale degli stessi. Il trattamento è attuato secondo un criterio di individualizzazione in rapporto alle specifiche condizioni dei soggetti. 

ART. 27 COSTITUZIONE

La responsabilità penale è personale.

L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva.

Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato.

Non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalla legge (La pena di morte non è più prevista dal codice penale ed è stata sostituita con la pena dell'ergastolo)

 

TESTI CONSIGLIATI

Sociologia della devianza, L. Berzano e F. Prina, 1995, Carocci Editore.
Asylums. Le istituzioni totali: i meccanismi dell'esclusione e della violenza,
E. Goffman, Edizioni di Comunità, 2001, Torino.
Condizioni di successo delle cerimonie di degradazione
, H. Garfinkel.
Perchè il carcere?,
T. Mathiesen, Edizioni Gruppo Abele, 1996, Torino.
Il sistema sociale,
T. Parsons, Edizioni di comunità, 1965, Milano.
Outsiders. saggi di sociologia della devianza,
Edizioni Gruppo Abele, 1987,
Torino. La criminalità, O. Vidoni Guidoni, Carocci editore, 2004, Roma.
La società dei detenuti, Studio su un carcere di massima sicurezza,
G.M. Sykes, 1958. Carcere e società liberale, E. Santoro, Giappichelli editore, 1997, Torino.

 

 

 

 


 

 

 

 

 
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