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Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

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INCENERITORE, IN CONSIGLIO COMUNALE TUTTI INSIEME PER DIRE NO

Post n°594 pubblicato il 26 Marzo 2010 da Giuranna
 

Ieri sera in Sala Giunta si è tenuta la riunione congiunta delle Commissioni Capigruppo e Territorio del Comune di Paderno Dugnano per discutere la bozza di delibera contro l'Inceneriotore in vista del prossimo Consiglio Comunale.

Insieme ad altri tre cittadini del Comitato NO.I ho assistito alla discussione come uditore. Come è mia abitudine, ho preso tanti appunti che vi propongo qui sotto per farvi un'idea delle cose dette.

Faccio presente che si tratta di note stese rapidamente, senza limature redazionali. Mi scuso con gli interessati se talora ho scritto qualche imprecisione e resto a disposizione di tutti per repliche o integrazioni. Un grazie in anticipo per la pazienza a quanti vorranno leggere queste righe stilisticamente piuttosto noiose.


Bogani (Vicesindaco, Lega Nord): Come già anticipato, l'Amministrazione ha voluto presentare a questo punto (e solo ora, non prima) una proposta di delibera perché adesso si è chiarita la vicenda tormentata del termovalorizzatore.
In data 11/12/2009 è stata presentata istanza da parte della Società Paderno Energia, il 9/03/2010 si è svolta a Milano la Conferenza dei servizi, dove il procedimento di autotutela emesso dal Comune di Paderno è stato l'atto determinante che ha messo in difficoltà l'iter del termovalorizzatore.
La proposta di delibera presentata dalla Giunta in vista del prossimo Consiglio Comunale si intitola “Indirizzi per l'espressione di parere contrario all'autorizzazione integrata ambientale per la realizzazione di un termovalorizzatore sulle aree di via Beccaria – Quartiere Villaggio Ambrosiano”. Fondamentalmente la delibera contiene tre azioni: 1) prendere atto del provvedimento di autotutela e della conferenza dei servizi del 9 marzo; 2) dare indirizzi ad esprimere parere contrario sull’istanza per la localizzazione di un termovalorizzatore in via Beccaria nell’ambito della Conferenza di Servizi prevista per il 9 giugno, evidenziando le ragioni richiamate nelle premesse oltre alle osservazioni già proposte dal Sindaco con atto prot. N°12487 del 02/03/2010; 3) evidenziare che il presente atto non comporta impegni di spesa.

Massetti (ex Sindaco, PD): Prendo atto di un fatto nuovo. Per la prima volta l'Amministrazione non scrive sciocchezze. Nella bozza presentata non c'è accostamento tra atti amministrativi diversi. Finalmente si dice con chiarezza in che cosa consisteva l'atto di Giunta emesso il 16 aprile scorso (rilascio di un permesso di costruire relativo ad un nuovo complesso produttivo composto da 7 edifici con viabilità interna).
In questa prospettiva nuova che si è aperta ci assumiamo la responsabilità di collaborare, ma il clima deve essere sereno. Altrimenti è ovvio che la polemica continuerà. Dal testo risulta che in data 16 aprile non esisteva nessun procedimento avviato per la realizzazione di un inceneritore. Bene.
Sarebbe corretto però che Bogani informasse su quanti incontri ha avuto con la società Paderno Energia e su cosa vi siete detti. Occorre chiarire. Perché nessuna ditta commissiona uno studio come quello realizzato da Paderno Energia (che richiede un notevole investimento) senza avere qualche certezza circa la realizzazione dell'opera.
E se anche non ci sono stati accordi tra Paderno Energia e l'Amministrazione, è possibile che la società torni a presentare in futuro una nuova istanza per realizzare un inceneritore (magari nell'area Sasol di Cassina Amata o in altra area industriale del Comune). Il rischio dunque rimarrebbe.
Condivido le premesse della delibera, ma il contenuto di questa è insufficiente. L'autotutela non è sufficiente a scongiurare la possibilità che venga realizzato un inceneritore sul territorio di Paderno Dugnano. Secondo me, nella delibera bisogna scrivere tutti i motivi per cui siamo contrari all'inceneritore. Se Eldap presenta nei prossimi mesi la richiesta di un nuovo permesso di costruire sul terreno di sua proprietà può benissimo realizzare una strada sull'area di sua pertinenza. E' anche per questo che, secondo me, l'atto non andava revocato con l'autotutela. Questa di fatto era una garanzia perché prevedeva una strada approvata dal Comune sulla quale il Comune poteva far valere le proprie ragioni. In breve, ritengo che nella delibera si dovrebbe scrivere un no forte che possa bloccare ulteriori operazioni.

Bogani: Negli atti della Giunta Alparone non si dice che esisteva correlazione tra permesso di costruire e termovalorizzatore.

Massetti: leggo i giornali e le lettere del Dirigente Franca Rossetti.

Bogani: Negli atti non è scritto da nessuna parte, anche se la tempistica fa pensare che ci fosse una relazione tra il permesso di costruzione e il termovalorizzatore.
Per quanto riguarda gli incontri con Paderno Energia sono sincero: ho incontrato una volta sola Paderno Energia insieme a Eldap verso la fine di ottobre 2009.
Alle richieste presentate dalle due società che cosa ha risposto l'Amministrazione? Che non siamo contrari ideologicamente ad un termovalorizzatore. Abbiamo detto: presentate proposte in sede di Piano di Governo del Territorio (PGT) e poi valuteremo. Tutto, secondo noi, deve essere ricondotto all'interno del PGT.
La risposta di Paderno Energia è stata quella di presentare invece una richiesta ai fini del rilascio della Autorizzazione Integrata Ambientale per la realizzazione di un impianto di termodistruzione e recupero energetico di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi in via Beccaria.
Mi pare strano che da ottobre a dicembre Paderno Energia sia riuscita a presentare tutta quella documentazione!
I dubbi sono aumentati quando si è visto che l'area interessata era (guarda caso)  quella relativa al permesso di costruzione di Eldap. L'impressione è stata che il discorso fosse già avviato da tempo. Paderno Energia ha lasciato intuire che c'erano stati incontri con la passata Amministrazione.
Ho avuto un secondo incontro con Paderno Energia nel febbraio scorso quando l'Amministrazione ha comunicato di voler procedere all'autotutela e ha chiesto loro di ritirare la proposta fatta. Loro hanno risposto che avevano dei vincoli contrattuali con chi ha venduto la società Politermo (Inceneritore di Incirano) ed in particolare con l'azionista di riferimento. Hanno detto che se ritiravano la richiesta avrebbero dovuto pagare delle penali.

Massetti: Trovo strano che la Paderno Energia (una società che non ho mai incontrato perché si  deve essere costituita dopo) abbia detto queste cose... Nelle due Giunte Casati e nella mia Giunta abbiamo sempre fatto opposizione formale a Politermo. Nel tempo la società ha cambiato più volte nome: dopo Visconti è diventata West, poi Politermo. Noi sempre abbiamo fatto atti formali nelle conferenze di servizio e abbiamo anche fatto dei ricorsi. E' tutto documentato.

Grassi (ex assessore, PD): Nel 2005, dopo che la Provincia concesse il raddoppio dell'attività per l'inceneritore di Incirano (noi eravamo contrari!), ci furono dei problemi nell'impianto. Nel 2005 si ebbero evidentissimi problemi ambientali (dal camino usciva fumo nero). Erano problemi di combustione... Il fumo nero è segno di pericolo. L'Arpa regionale chiuse l'impianto sic et simpliciter perché non era possibile che continuasse a funzionare in quelle condizioni. Dal 2005 ad agosto 2009 hanno cercato di rabberciare l'impianto, che è stato così riaperto.

Bogani: Ma nel settembre 2007 c'è stata la famosa conferenza dei servizi dal cui verbale si ricava che l'amministrazione proponeva di delocalizzare l'impianto in altra zona. E il Comune di Paderno non ha potere di delocalizzare fuori dal proprio territorio...

Grassi: Quella del settembre 2007 è stata una conferenza dei servizi tenuta da tecnici, non c'erano politici. Non andò neanche il Dirigente.
Per quanto mi riguarda ho incontrato la Politermo una volta sola con Crapuzzo e Massetti. Vennero a chiedere di stipulare una Convenzione per facilitare il rapporto con l'Amministrazione. Ci offrirono migliorie di tipo ambientale (forestazione e partecipazione al monitoraggio dell'impianto) in cambio della loro attività. Abbiamo detto di no per evitare che si pensasse che accettavamo l'impianto in questione.

Massetti: I capannoni disegnati da Eldap dovevano servire inizialmente per ricollocare la Metalli Preziosi e Eldap, prima che intervenisse Astolfi. All'epoca avevo tentato di portare a Paderno un'azienda americana che produce componentistica per armamenti. Poi la cosa non andò avanti per problemi loro.
Comunque ribadisco che mi pare strano che Paderno Energia abbia fatto un investimento importante per la realizzazione di un inceneritore senza avere ottenuto delle assicurazioni.
Quanto alla delibera ripeto che le motivazioni presentate sono insufficienti. Bisogna fare come ha fatto il Comune di Cormano presentando le proprie osservazioni contrarie all'inceneritore.

Grassi: E' importante sottolineare nella delibera le motivazioni forti per cui ci opponiamo all'inceneritore (salute pubblica, vicinanza alle case, protezione ambientale, Parco della Balossa e Parco Seveso, ecc...) Occorre rafforzare questa parte del documento.

Bogani: Durante la conferenza dei servizi del 9 marzo le osservazioni del Comune di Cormano non sono state prese in considerazione. Invece quello che è stato determinante è stata l'autotutela del Comune di Paderno, la necessità di bonificare l'area, le varie osservazioni presentate dal Sindaco Alparone in merito alla situazione circostante (case del Villaggio Ambrosiano, scuola Bollate, mancanza di un accesso viario al sito, riqualificazione della Rho-Monza...). Nella stesura di questo progetto si sono dimenticati di tenere conto dell'ampliamento della Rho-Monza!!

Massetti: Ma questo ti sembra sufficiente per fermare l'inceneritore?! Una volta fatte le integrazioni richieste, Paderno Energia potrebbe ottenere l'autorizzazione ambientale...

Bogani: Il cancan sollevato in questi mesi non ha facilitato i rapporti né con Paderno Energia né con Eldap. Quell'area ha bisogno di essere bonificata per questo occorre mantenere buoni rapporti  con la proprietà...
C'è una convenzione in atto tra Sitindustrie e Ecobat che... [non ho capito]...

Grassi: Così continuiamo ad abbinare “attività industriale” e “smaltimento dei rifiuti”. Sono due cose diverse. “Attività industriale” non vuol dire “Inceneritore”. Inoltre bisogna ricordare che in Italia e in Europa non ha senso parlare di “termovalorizzatore” perché è un termine che non c'è nella normativa. In questo senso propongo che dalla delibera si sostituisca il termine termovalorizzatore con inceneritore.

Bogani: No, perché la delibera fa riferimento ad un atto presentato da Paderno Energia in cui si parla di termovalorizzazione. Dobbiamo conservare lo stesso linguaggio perché ci si riferisce a questa istanza specifica.

Papaleo (Presidente Consiglio Comunale, PDL): Bisogna ricordare però che la Giunta precedente aveva presentato una proposta di PGT al cui interno erano previsti i tipi di insediamenti industriali che si potevano fare. Un termovalorizzatore era incompatibile con le possibilità previste nel vostro PGT (che non è mai stato approvato)? A me non risulta. Per questo, bisogna riconoscere che da parte di chi amministrava... non siamo stati attenti. Smettiamola con questo scambio di accuse!

Coloretti: Relativamente al PGT, esiste una formula che si poteva inserire e che avrebbe risolto il problema alla radice? Se sì, ditela... così quando sarà il momento di scrivere il nuovo PGT la inseriremo.

Massetti: Il problema nasce dall'inizio. Quando uno imposta male una discussione politica, poi le cose degenerano. C'è stato un volantino (“Ambrosiani tranquilli”) che ha acceso lo scontro.

Bogani: Quel volantino del PDL è nato come risposta ad un ex assessore che è andato al Villaggio Ambrosiano vestito con una tuta bianca per terrorizzare la gente con la notizia dell'inceneritore. E poi [rivolto a Massetti] dopo quelle cose che hai scritto sui vari blog... Se uno usa i blog per dire falsità, non va bene. [qualche urlo tra Bogani e Massetti]

Anelli (ex assessore, Rif.CI): Io avevo presentato un ordine del giorno in cui non accuso nessuno. Volevo dire al Consiglio Comunale: prendiamo posizione contro l'Inceneritore!
Adesso sono d'accordo a rafforzare le motivazioni nella delibera: si può aggiungere qualcosa, citando i vari Comitati che hanno fatto tanto per cercare di arrestare l'inceneritore.
Come artigiano mi sono fatto questa idea: Eldap in un primo tempo aveva provato a costruire dei capannoni e aveva contattato diverse ditte per proporli, ma gli è andata male perché Cormano ha offerto dei capannoni a prezzi buoni e ha fatto concorrenza con prezzi più economici. A quel punto probabilmente Eldap ha pensato di realizzare un inceneritore.
Non serve a nessuno ripetere: “E' colpa mia, è colpa vostra...”. Cerchiamo di venire fuori dal problema.

Coloretti: Se la Giunta è orientata a mantenere questa delibera di indirizzo, chiediamo che si rafforzi questo atto per renderlo più efficace. In questo senso si potrebbe chiedere a Rifondazione Comunisti Italiani (Anelli) e al PDL (Delizi) di ritirare i due ordini del giorno sull'inceneritore per convergere tutti sulla stessa delibera.

Anelli: Non ho difficoltà, purché si esprima un'opposizione reale all'inceneritore. Non vorrei fare un passo indietro e poi un domani ritrovarmi tra i piedi l'inceneritore...

Rimoldi (PDL): Bisognerebbe parlare anche di “Merlino”, il Centro raccolta rifiuti speciali di Palazzolo.

Grassi: Smaltisce olî.

Rimoldi: Inceneritori nuovi non possono certo chiedere di entrare nel territorio di Paderno... Ma allora che diritto ha di sopravvivere l'inceneritore di Incirano? Perché non si fa un monitoraggio della situazione? A Varedo stanno progettando un centro per produrre energia attraverso le biomasse. E' nocivo? Potremmo costituire una commissione tecnica che valuti.
Sono d'accordo a eliminare i due odg per mostrare compattezza.
Noi non siamo contrari per principio al termovalorizzatore, perché ce n'è bisogno con tutti i rifiuti che produciamo...

Massetti: La delibera così come è per me va bene. Ma occorre rafforzare il punto 2 dicendo che in vista della prossima conferenza dei servizi di giugno si darà incarico a qualcuno di fare delle osservazioni di merito. Direi in modo chiaro che qui a Paderno non si può inserire un Inceneritore per una serie di motivi (da elencare). Punto. Su questo territorio un inceneritore non si può fare.

Coloretti: Se vogliamo rafforzare il ragionamento dobbiamo usare bene le parole. Stamattina ho letto su Repubblica un bellissimo articolo di Roberto Saviano in cui si dice che anche le parole possono esercitare una forza). Allora abbondiamo di parole che possano essere un ostacolo a chi ha una volontà diversa. Aggiungiamo anche un riferimento alla presenza storica di industrie che in quell'area hanno inquinato tanto. Io stesso, da piccolo, andavo in colonia per ridurre gli effetti del piombo. Si facevano gli esami del sangue per misurare il rischio... Queste cose vanno ricordate! Noi abbiamo pagato un prezzo per lo sviluppo industriale in questa zona. Il prezzo pagato è sufficiente! Un intervento ulteriore può solo “ammazzare” il nostro territorio!

Bogani: Però nella delibera si cita non solo l'autotutela ma anche le osservazioni fatte dal Sindaco in vista della Conferenza dei servizi. Non è che non si dice niente... Possiamo decidere di riportare per esteso le ragioni addotte dal sindaco per dire no all'inceneritore.

Caldan (Lega Nord): Ok al problema della qualità dell'aria... Non vorrei che fosse una questione di localizzazione... Io non demonizzo...

La discussione termina con l'accettazione di Anelli (Rifondazione C.I.) e Delizi (PDL) di ritirare i due ordini del giorno e di votare all'unanimità una delibera che metta maggiormente in luce i motivi che sostengono il no all'inceneritore. I lavori della commissione proseguono con gli altri punti all'ordine del giorno.

 
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