LA SCOMMESSA

OSCAR FIGUS: IL PD PADERNESE STA LAVORANDO BENE

Ricevo da Oscar Figus, coordinatore cittadino del PD, la seguente lettera in risposta al mio post di ieri:

Caro Giovanni

Con tutta la stima che ho per te questa volta non sono d’accordo.
Non solo sulla tua valutazione circa l’incapacità di far politica “alta” da parte dell’opposizione, che più volte hai espresso sul tuo blog, ma anche sul merito stesso del comunicato stampa dei Consiglieri del Quartiere di Cassina Amata.

Ho letto i commenti ma, pur condivisibili, affrontano solo un pezzo del problema.

Noi abbiamo un’idea della Città che vogliamo e più ancora di quello che potremmo dire (sono capaci tutti di promettere opere che non verranno mai fatte) lo dimostra quello che abbiamo fatto – e anche se veramente io non ne ho nessun merito – permettimi di parlare con orgoglio e senso di appartenenza di quella Città che mi ha adottato e che ha dato i natali alle mie figlie.

Noi siamo i costruttori di biblioteche, di piste ciclabili, di appartamenti per chi è in difficoltà, di centri di aggregazione, abbiamo attivato la raccolta differenziata, gli accordi con le città vicine (Afol, Parchi) solo per dirne alcune.

I Cittadini hanno scelto – sia chiaro legittimamente - una proposta diversa, una proposta che diceva che gli assessori erano troppi, la Biblioteca una cattedrale nel deserto, che non servivano piste ciclabili ma parcheggi, che la Città era un dormitorio, che noi usavamo gli spazi pubblici per fare politica.

Una volta al governo non hanno diminuito gli assessori (se li sono spartiti invece, insieme ai dirigenti comunali), hanno riscattato i mutui spacciando una scelta miope, in un periodo di grave crisi, per risanamento di bilancio e tagliandosi la possibilità di investire nella Città, oggi pianificano di vendere gli appartamenti del comune e i centri di aggregazione (che non essendo interventi strutturali renderanno – forse - solo questa volta), tagliano ovunque, soprattutto sulla spesa sociale (Cologno ha messo a bilancio 200.000 euro per le emergenze, Paderno - se ne discuterà stasera – mi sembra ne abbia previsti 70.000) mentre aumentano tariffe e costi in conto ai cittadini (anche il costo degli assessori) spacciati per aumenti  ISTAT.

L’unico strumento che questa amministrazione utilizza, in continuazione e strumentalmente, è il patrocinio del Comune su attività svolte da altri per far credere – soprattutto sui giornali - che loro stanno facendo qualcosa.

Ma la realtà sotto gli occhi di tutti è che noi questa città l’abbiamo fatta ricca economicamente e culturalmente, loro la stanno impoverendo.

Certo erano altri tempi, lo riconosco, ma quale è oggi il progetto che a questa città permetterà di superare la crisi?

Noi crediamo che si debba smettere di pensare Paderno Dugnano come una realtà autonoma,per uscire dalla crisi si deve fare sistema e quindila rinascita di tutta la fascia periferica di Milano deve andare di pari passo con la creazione della città metropolitana in un’ottica multicentrica.

Dobbiamo smettere di essere la periferia della periferia e diventare invece un polo attrattivo, per la cultura, il lavoro, l’ambiente, e per far questo abbiamo bisogno di percorsi sostenibili compiuti e trasporti pubblici efficienti in tempi ragionevoli (anche a me piacerebbe la Metro ma oggi non è pensabile metterla all’ordine del giorno).

Abbiamo bisogno di collegare i nostri parchi con vie verdi, finendo un lavoro iniziato da noi, e collegare le nostre cento  piazze con un progetto che le valorizzi e le renda centri di aggregazione (metterci il WiFi ad esempio)

Abbiamo bisogno di coordinamento e sinergia fra biblioteca, scuole, cinema, verde pubblico.

Si potrebbe fare un ragionamento – necessariamente diverso da quello di Sesto – anche sulla salute (non è una idea mia ma la sposo in pieno)

Si deve fare un ragionamento con i commercianti (non litigarci) perché il commercio di vicinato è una delle molle che mantiene viva la Città.

Sono sogni? Forse, ma noi la nostra parte la stiamo già facendo.

Non ancora come programma dell’opposizione (mancano due anni alle elezioni)ma come alcuni dei temi su cui ci confrontiamo tutte le settimane a Paderno e non solo, discutendo e facendo.
Il programma arriverà a tempo debito e non sarà la mia idea, la tua o la sua, ma sarà la sintesi del confronto con tutti coloro, forze politiche, forze sociali, società civile, comitati, associazioni e cittadini che vorranno dare il proprio contributo in chiave organica.

Da tempo ragioniamo della Città Metropolitana, a livello di zona faremo un evento a Sesto credo in aprile e su questo ci stanno lavorando anche alcuni dei nostri ex-amministratori la cui competenza è riconosciuta da tutti.

Tutti i sabati mattina facciamo, e continueremo a fare fino a giugno, formazione politica al Pirellone con relatori del calibro di Gianfranco Pasquino, Mauro Ceruti, Tiziano Treu, Michele Salvati, Cristian Vaccari, Francesca Zajczyk, Simona Beretta solo per citarne alcuni.

Sul tema del lavoro posso rivendicare con orgoglio (anche personale) quello che abbiamo fatto sul territorio pur essendo all’opposizione e senza nessun aiuto, buon ultimo il convegno di venerdì scorso alle Tilane in cui esponenti di livello nazionale politici, sindacali e della cooperazione a Paderno Dugnano hanno discusso di futuro del lavoro, ben sapendo che anche questo è un tema che non possiamo affrontare da soli ma va affrontato in una dimensione territoriale più ampia: però va affrontato.

Come vanno affrontate le istanze proposte dai comitati di cittadini, delle associazioni, dei lavoratori e delle imprese, unendo e non dividendo, sostenendoli senza sentire il bisogno di metterci la bandiera.

Capisco le necessità della comunicazione ma io non amo comparire sui giornali o in televisione, mi rendo conto di esser basso, brutto e senza ciuffo, ma il mio cuore (e le mie scarpe) sanno bene come “fare politica”: andare dalle persone e cercare di capire i loro problemi per provare a uscirne insieme, privilegiando sempre i più deboli.

Se questo non è fare politica “alta”, abbi pazienza, spiegami tu cosa intendi.

E chiudo con il comunicato stampa dei Consiglieri di Cassina Amata che ho avvalorato perché, anche se non amo le polemiche sterili, non ci sto a farci prendere in giro.

Nel comunicato si citano quattro esempi tutti importanti, l’ultimo è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso perché denota un disprezzo, anche per come è stata gestita dopo le proteste dei consiglieri di opposizione, per la democrazia, per il ruolo dei Quartieri e, più in generale, per l’intelligenza delle persone.

Non credo si possa mettere in discussione il nostro impegno e il nostro contributo sulla questione della legalità ma diciamocele tutte:  quando parliamo di legalità non possiamo pensare sempre e solo alla criminalità organizzata e alle stragi di mafia per poi, magari, non affrontare il problema culturale che c’è dietro.

Sono le abitudini di tutti i giorni a creare gli anticorpi contro l’illegalità ed il rispetto puntuale delle regole democratiche e di convivenza è il primo di questi comportamenti.

E anche stabilire la verità è altrettanto importante:

Siamo noi che abbiamo strumentalizzato o sono loro che hanno censurato un verbale?

Esiste o non esiste un problema interno tra amministrazione, dirigenti e dipendenti comunali?

Esiste o non esiste una proposta del comitato Caraterramia sui condomini 167?

E’ permesso oppure è vietato dalla legge e/o dai regolamenti comunali appestare i cartelli stradali con gli adesivi di partito?

Anche denunciare queste cose è fare politica “alta” perché indica esattamente da che parte stiamo.

Con immutata stima

Oscar Figus
Coordinatore Cittadino
Partito Democratico
Paderno Dugnano