Creato da Giuranna il 05/07/2008
Blog di Giovanni Giuranna - consigliere comunale della lista civica Insieme per cambiare di Paderno Dugnano

AREA METROPOLIS 2.0

CALDERINA (LUGLIO)

 

Area personale

 

Scommettiamo?

Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.

 

La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).

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Testi e immagini

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Le mie radio

 

Messaggi del 02/12/2015

FRANCESCO DI RITORNO DALL'AFRICA LANCIA UN APPELLO AI GIOVANI

Post n°7124 pubblicato il 02 Dicembre 2015 da Giuranna
 

 

Riprendo la conclusione dell'udienza odierna di Papa Francesco. Dopo aver fatto un rapido bilancio sullo straordinario viaggio in Africa il Vescovo di Roma ha pronunciato questo elogio dei missionari, che ha poi trasformato in un appello vibrante ai giovani:

Vorrei dire una parola sui missionari. Uomini e donne che hanno lasciato la patria, tutto… Da giovani se ne sono andati là, conducendo una vita di tanto tanto lavoro, alle volte dormendo sulla terra. A un certo momento ho trovato a Bangui una suora, era italiana. Si vedeva che era anziana: “Quanti anni ha?”, ho chiesto. “81” – “Ma, non tanto, due più di me”. - Questa suora era là da quando aveva 23-24 anni: tutta la vita! E come lei, tante. Era con una bambina. E la bambina, in italiano, le diceva: “Nonna”. E la suora mi ha detto: “Ma io, proprio non sono di qua, del Paese vicino, del Congo; ma sono venuta in canoa, con questa bambina”. Così sono i missionari: coraggiosi. “E cosa fa lei, suora?” – “Ma, io sono infermiera e poi ho studiato un po’ qui e sono diventata ostetrica e ho fatto nascere 3.280 bambini”. Così mi ha detto. Tutta una vita per la vita, per la vita degli altri. E come questa suora, ce ne sono tante, tante: tante suore, tanti preti, tanti religiosi che bruciano la vita per annunciare Gesù Cristo. E’ bello, vedere questo. E’ bello.
Io vorrei dire una parola ai giovani. Ma, ce ne sono pochi, perché la natalità è un lusso, sembra, in Europa: natalità zero, natalità 1%. Ma mi rivolgo ai giovani: pensate cosa fate della vostra vita. Pensate a questa suora e a tante come lei, che hanno dato la vita e tante sono morte, là. La missionarietà, non è fare proselitismo: mi diceva questa suora che le donne mussulmane vanno da loro perché sanno che le suore sono infermiere brave che le curano bene, e non fanno la catechesi per convertirle! Rendono testimonianza; poi a chi vuole fanno la catechesi. Ma la testimonianza: questa è la grande missionarietà eroica della Chiesa. Annunciare Gesù Cristo con la propria vita! Io mi rivolgo ai giovani: pensa a cosa vuoi fare tu della tua vita. È il momento di pensare e chiedere al Signore che ti faccia sentire la sua volontà. Ma non escludere, per favore, questa possibilità di diventare missionario, per portare l’amore, l’umanità, la fede in altri Paesi. Non per fare proselitismo: no. Quello lo fanno quanti cercano un’altra cosa. La fede si predica prima con la testimonianza e poi con la parola. Lentamente.

 
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LAVARSI LE MANI DI COP 21

Post n°7123 pubblicato il 02 Dicembre 2015 da Giuranna
 

Più persone mi hanno chiesto: "Ma come ha fatto la maggioranza a respingere l'ordine del giorno su COP 21?". Quando dico che l'ha fatto per bocca di Alberto Ghioni, i miei interlocutori non nascondono lo stupore, cui si aggiunge un certo disappunto.  

Motivazioni addotte: piantare mille alberi costa e il Comune non può permetterselo (poco importa se l'ordine del giorno prevedeva il coinvolgimento e il concorso attivo dei cittadini e non indicava una scadenza temporale per raggiungere l'obiettivo); "dare ampio risalto nelle scuole e nella comunità civile alla Festa dell'Albero (21 novembre)" non è una buona idea... Ci sono già troppe ricorrenze: nello stesso periodo c'è già la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne... (poco importa se dal 2013 la Giornata nazionale degli Alberi è riconosciuta da una legge dello Stato e potrebbe diventare l'occasione per mettere in evidenza tante iniziative che già si fanno nelle scuole....).

Alla maggioranza gli alberi non interessano.

Lo denuncia senza mezzi termini e con immagini efficacissime il blog Cara Terra Mia.

 
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DUE TERRENI OROMBELLI, UNA CITTA'

Post n°7122 pubblicato il 02 Dicembre 2015 da Giuranna
 

Enzo De Giorgi, Ingranaggi-exergia

 

Il Consiglio Comunale di lunedì sera ha adottato la Variante n.1 e messo a bilancio 480mila euro per l'acquisto del Parco De Marchi. Entrambi i terreni sono di proprietà Orombelli.

Relativamente alla Variante abbiamo a disposizione circa 60 giorni (30 giorni di pubblicazione e 30 giorni per depositare osservazioni).

Rilancio un articolo del consigliere comunale Marco Coloretti, pubblicato sul blog Qui Paderno Dugnano:

La vicenda del Parco di Incirano (sia l’attuale parco aperto ai cittadini, sia le aree verdi dietro destinate a parco del Seveso) hanno come protagonisti un’unica proprietà (Orombelli) decisa a difendere i propri interessi (di cui nessuno discute la legittimità) e un’amministrazione pubblica chiamata a difendere gli interessi generali della comunità.

Il punto entra in ben due deliberazioni di consiglio: nella variante finanziaria (perchè si inserisce l’acquisizione della area parco aperta ai cittadini pe run importo di 480mila euro) e nella variante al PGT (perchè si amplia l’uso di proprietà dell’area adiacente all’abitazione Orombelli sottraendola al Parco).

Il motivo che spinge l’amministrazione a compiere questi due atti è legato ad un contenzioso aperto dalla proprietà e che potrebbe chiudersi a breve a loro favore. L’argomento vincente degli Orombelli sarebbe la reiterazione dell’area a standard relativa ai terreni del Parco del Seveso, non avendo proceduto da parte dell’amministrazione al compimento di tale Parco; in più, essendo scaduta la convenzione per il parco di Incirano (dal 2013) minacciano di chiudere il parco ai cittadini.

Quindi, da qui la decisione di inserire a bilancio la cifra per comprare il parco (480mila euro) e una variante ad hoc per “soddisfare” la proprietà sul versante Parco del Seveso, così da provare a far decadere i termini del contenzioso, “salvaguardando” il Parco. Uso il virgolettato perchè a me queste motivazioni non convincono. Credo che si sia imbastita nel modo peggiore da parte dell’amministrazione la partita per garantire l’interesse pubblico a cui è legata tutta questa vicenda.

Intanto, perché si sarebbe dovuto depotenziare il ricorso sull’area parco del Seveso non cedendo alla richiesta della proprietà (che è ambigua, soprattutto per il futuro, in quanto “il giardino davanti a casa” di cui si è parlato ha più le dimensioni del campo da calcio che del girdinetto) ma semmai prevedendo - qui sì - l’acquisizione delle aree mettendo sul bilancio triennale le risorse occorrenti.

Sul versante parco di Incirano la minaccia di chiusura è tutta relativa:la convenzione ,pur scaduta da ben 2 anni (e domandiamoci anche che cosa è stato fatto prima e dopo la scadenza da parte di questa giunta almeno per garantire la continuità che data dal 1973) non ha ancora comportato nulla. In più, su questo versante, l’amministrazione può vantare un’azione nel tempo di cura e sistemazione dell’area che può pesare anche nella determinazione del prezzo di acquisto (l’obiezione rispetto a eventuale mancato rispetto di alcuni obblighi previsti mi pare un pò capziosa da parte della proprietà: o esiste un fascicolo di puntuali contestazioni di inadempimento, o non si capisce oggi dopo più di 40 anni cosa si viene a lamentare).

Sul fatto cheil ricorso in atto ”sicuramente lo perdiamo” rimane tutto da vedere: intanto perchè già anni fa la proprietà ne perse uno, poi con il nuovo PGT (votato dalla stessa amministrazione con motivazioni che allora erano inossidabili, ora invece sono fragili...) l’area, pure essendo riproposta come parco del Seveso, prevedeva anche la possibilità di sviluppo come area a servizi (da cui il famoso indice 0,35 a cui i proprietari rinunciano- sottolineo che quello a cui si rinuncia è un beneficio  “virtuale” mentre quello che si chiede con l’acquisizione dell’area parco di Incirano è moneta). Due affari in uno: legittimo da parte della proprietà, peccato però che l'”equilibrio tra gli interessi della proprietà e l’interesse pubblico” la conclamata “compenetrazione” di cui si è parlato io proprio non ce la vedo.

Come non vedo, con le soluzioni proposte, la fine della vertenza sull’area del parco del Seveso, che anche soddisfacendo in parte al richiesta del “giardino di casa” (anche se poi potrebbe venirci a giocare il Milan) non risolverebbe in senso favorevole il destino delle aree del parco del Seveso,per il quale si dovrebbe dare inzio ad una terza partita, con premesse del tutto sfavorevoli per un parco (pubblico) del Seveso.

Marco Coloretti

 
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