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Messaggi del 16/07/2014

Non attenderti la manna dall'alto, ma dai la tua mano per aiutare i bisognosi

Post n°112 pubblicato il 16 Luglio 2014 da pasquale.zolla

Insieme per sconfiggere miserie fame e malattie

Non aspettari miracoli dall’alto. È nell’aiuto del prossimo col tuo intervento che i miracoli diventano realtà!

Giornata dedicata alla Madonna del Carmine!

Ben presto squilla il campanello di casa! È il postino che porta una ventina di missive che portano date di mesi addietro!

Non c’è che dire: le poste italiane funzionano che è una meraviglia! Tra l’altro c’è l’avviso di pagamento del gas che doveva essere pagato entro il trenta di giugno!

Ma la cosa che mi ha lasciato l’amaro in bocca sono le tante richieste di donazioni per soccorrere, curare e nutrire bambini e famiglie che vivono in estreme povertà.

Di tanto in tanto, a seconda delle possibilità datemi dalla pensione, invio il mio contributo!

Ma oggi è particolare! Maria del Carmelo è una festa molto sentita a Lucera!

Che bello sarebbe se anziché sperperare quattrini per luminarie, fuochi artificiali e quant’altro quei quattrini potessero finire in quei posti ove fame, guerra e malattie la fanno da padroni.

Ma si sa che finiranno altrove! D’altronde le donazioni copiose fatte ai rappresentanti della Chiesa servono innanzitutto per necessità che non sono tali (auto di grande cilindrate, ad esempio) o per restaurare case (come il cardinale Bertone!).

Ma non voglio parlare di questo. Vorrei condividere con voi, che leggerete questo mio lavoro, ciò che alcune associazioni hanno scritto! Trascrivo parte dei loro scritti!

UNICEF – Gentile Pasquale, vuole unirsi a noi per salvare la vita di un bambino?

Una bustina (allegato un fac simile alla lettera) può salvare la vita di un bambino e costa solo 4 centesimi. Perché la miscela di acqua e zuccheri che essa contiene consente a un organismo debilitato di ricostituire il giusto livello di liquidi e di ripristinare le funzioni vitali …   una terapia semplice ed efficace accessibile a tutti i bambini. …. Eppure ogni anno 600.000 bambini continuano a morire … Morti inaccettabili proprio perché bastano pochi centesimi per evitarle.

… medici ed operatori del’Unicef hanno dato alla terapia un soprannome esemplificativo: il miracolo. … Ci aiuti a portare questo piccolo miracolo a tutti i bambini che ne hanno bisogno.

In un’altra lettera sempre dell’Unicef - … sono lieto di condividere con lei gli obiettivi che abbiamo raggiunto … vorrei ringraziarla perché dietro a questi risultati c’è anche il suo aiuto. … Eppure, nonostante i risultati raggiunti, c’è ancora molto da fare: i bambini delle aree del mondo particolarmente remote e difficili da raggiungere sono ancora in attesa di aiuto. … non volgiamo più essere costretti a scegliere quale bambino salvare: vogliamo salvarli tutti, indistintamente.

MEDICI IN PRIMA LINEA – Caro Pasquale, suor Marcella le chiede aiuto urgente per i bambini e le mamme di Haiti. … ad Haiti il tempo sembra essere fermo all’ora della devastazione … i milione e mezzo di haitiani si risvegliano ogni giorno in mezzo alle macerie, nella stessa tenda di fortuna dove hanno trovato rifugio all’indomani della catastrofe. … Debilitati dalla malnutrizione e da gravi malattie, i bambini hanno bisogno di immediato soccorso… Ci sono miracoli che hanno bisogno dell’aiuto concreto di tante persone … per compiersi. … La sua donazione diventerà il cibo che li nutrirà, l’assistenza che riceveranno e il sostegno che li aiuterà a crescere. Grazie ancora!

BANCO ALIMENTARE – Egregio …. Può un centesimo (allegato alla lettera) ridare speranza ad una persona? Sì, se oltre alla curiosità, riesce a destare in lei il desiderio di chi è nel bisogno. … la Rete Banco Alimentare è impegnata ogni giorno nel recuperare cibo in eccedenza, evitandone lo spreco e ridistribuendolo alle strutture caritative che assistono 1.900.000 persone bisognose. … Insieme possiamo dare un sostegno e una speranza a chi è nel bisogno e non ha nulla.

MISSIONI DON BOSCO – … Don Bosco diceva che” le vacanze portano via quel tantino di frutto che la parola di Dio ha fatto nascere”. Per evitare che ciò accada, il nostro viaggio e il nostro impegno per i più poveri continuano perché, anche in vacanza, non ci dimentichiamo di chi ha bi sogno del nostro aiuto e conforto. … Grazie per essere sempre al nostro fianco in questo viaggio che dona speranza e costruisce opportunità. Che il Sigbore ricolmi …. Grazie ancora di cuore.

Nel mio piccolo ho fatto anche in questa occasione ciò che ho potuto.

Ho voluto, comunque, rendere consapevole molti che vivono abbindolati alle parole dei politici che i miracoli si compiono se tutti si danno una mano per aiutarsi.

Non soffermiamoci alla manna che scende dall’alto! Ricordati che una mano lava l’altra e tuttedue lavano la faccia!

Spero che questo mio scritto riesca a suscitare in voi non solo curiosità, ma anche il desiderio di aiutare chi è in difficoltà.

Kume sarrìje bbèlle …

Si nd’u skurde d’a nòtt’asscì putarrìje

è dd’i bbrellòkke d’u cil’u sulènzje

sènde. Dòppe i paròle jettate

ò vinde, d’abbesuggne pròbbet’agghje

ka kuakkèvune nd’u sulènzje sòtte

i bbrellòkke d’u cile me nzengrjéje

d’ammóre, de kujéte, de pacènze,

de bbòna vulundà, de pakatèzze,

d’a pròbbete perzunale padronanze.

È nnò de vuce kum’a ppréte, sènze

tremulìje. Judizzje kum’a ttakkere,

sènza skambe, ka i facce d’a ggènde

ammassckuarèjene kuanne ‘a lustre

allassakrése manghe. De sendirme

è dde vedèrme  kume me sènde

è mme véde Ddìje.Nu Ddìje ka uarde

nd’u kóre mìje è ‘a lebbertà de ghèsse 

ìje stèsse me darrìje. Ka bbèlle sarrìje!...

 Ma éje ssckitte nu vulìje de nu vècchje rembambute!

 

Come sarebbe bello …

Se nel buio della notte potessi uscire

e il silenzio delle stelle

sentire. Dopo le parole dette

a casaccio, ho proprio bisogno

che qualcuno nel silenzio sotto

le stelle mi parli

d’amore, di pace, di pazienza,

di buona volontà, di mitezza,

di dominio di sé.

E non di voci come pietre, senza

sussulti. Giudizi come clave,

senza remissione, che i volti della gente

mascherano quando la luce

all’improvviso manca. Di sentirmi

e di vedermi   come mi sente

e mi vede Iddio. Un Dio che scruta

nel mio cuore e la libertà d’essere

me stesso mi desse! Che bello sarebbe!..

Ma è solo un desiderio di un vecchio

rincitrullito!


 
 
 
 

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