Creato da stelladimare_711 il 08/09/2010

PASSO DOPO PASSO

parole in libertà

 

L' ATTIMO FUGGENTE

Post n°2 pubblicato il 14 Settembre 2010 da stelladimare_711

Sei e trenta del mattino, suona la sveglia, la spengo e mi rigiro dall’altra parte, il dolce tepore del letto mi circonda con il suo abbraccio e sto ricadendo nell’oblio dei sogni......ma quel trillo fastidioso riparte, già le sette!

Salto dal letto, sveglio Riccardo e in mezz’ora siamo fuori da casa.

Il suo primo anno di superiori, il liceo non è distante, ma stamattina piove, decido di accompagnarlo invece di lasciarlo andare in bici come al solito.

Entrano tutti presto questi ragazzi del liceo, alle 7,30 del mattino sono tutti su quella strada con i loro libri, i jeans, le scarpe da ginnastica .

Guardo i loro visi, dai ragazzi più piccoli come il mio a quelli del quinto anno, percorrono quel lungo marciapiede che li porta all’ingresso della scuola chiacchierando e ridendo, qualcuno cammina con gli occhi chiusi, le ragazze sono sempre in gruppetti di tre o quattro mentrei ragazzi si muovono da soli o in due.

Mi incanto a guardarli, cercando di spiare cosa si raccontano a quell’ora del mattino, cercando di carpire i loro sogni , le loro aspettative, i loro progetti.........

vite che ancora devono affacciarsi e immergersi nella realtà del mondo,

vita,tutta da fare, tutta da desiderare, tutta da costruire....

Riccardo scende dall’auto

“ Ciao ‘Ma, se non piove vengo a piedi!”

“ Ciao Amore, non mi dai un bacio ? “

Mi fulmina con lo sguardo e se va.

Lo segue con lo sguardo, è arrivato nel grande giardino del liceo, prima delle porte di ingresso alla scuola, lo perdo e si confonde con tutti gli altri.

Resto ancora lì, immobile, il via vai delle auto aumenta, stanno arrivando anche i ragazzi delle medie, chiudo gli occhi e prego, la stessa preghiera di tutte le sere dopo che li ho baciati e ho augurato la buonanotte ad entrambi :

Oh Dio, ti prego, non mi interessa che Riccardo diventi un ingegnere e Irene un avvocato, non mi interessa che abbiano un posto al sole nella società di domani, l’unica cosa per cui ti prego e che ti chiedo è che possano realizzare i loro sogni !

– Non tradirli!

E in quest’attimo fuggente, giro l’auto, mi dirigo in ufficio, vado a farmi quattro risate, ben lontane dai miei sogni di ragazza liceale !

 

 
 
 

IL VIZIO DI SCRIVERE

Post n°1 pubblicato il 10 Settembre 2010 da stelladimare_711

Bene, eccomi qui di nuovo, eppure mi ero ripromessa di togliermi questo viziaccio di scrivere, ma non ce la faccio proprio, è come con le sigarette ogni sera vado a dormire e giuro a me stessa che l’indomani non ne toccherò una, ma poi al mattino quel sapore vellutato del caffè nella bocca.....la chiama a gran voce e senza pensarci tanto, ho la sigaretta accesa !!!!

Scrivere è uguale! Ma che avrò mai da dire? Da raccontare ?  Bohhh!

Tanto scrivere è solo un parlarsi addosso, però raccontarsela e suonarsela non è mica da tutti, no! Se ci aggiungo che da quando ho cambiato lavoro, non faccio altro che scrivere, lettere commerciali, proposte d’acquisto, offerte di vendita, il bello è che ho dovuto spolverare nei cassetti antichi della memoria i miei ricordi di inglese , francese e dello spagnolo approssimativo, che faticata, mamma mia !

Bonjour , Buones dias , Dear Sir, a bientot, Saludos, regards, insomma scrivo in tre lingue e non ne parlo nemmeno una bene, fortuna i traduttori simultanei!

Però, cavolo come mi diverto, ho uno stipendio da fame, quasi da vergogna, se non ci fossero i premi sulle vendite sarei all’accattonaggio, però mi diverto, devo essere proprio scema!

Devo tener duro, come tutti quanti, ma che palle tener duro, però appena imbocco l’affare giusto allora si che mi rifaccio di tutti i mesi passati in miseria, speriamo che non sia come la vincita al superenalotto, che ci si spera e ci si spera e ci si spera..............

I miei interlocutori? Tutti uomini, ed è proprio da sbellicarsi dalle risate.

I clienti si sono ormai abituati alla mia presenza femminile in questo settore, ma quando ne arriva uno nuovo, abituato a trattare solo con uomini e sente la mia voce al telefono....... beh se avessi un vivavoce per mettere tutti  in ascolto lo farei.

Esitano, incespicano, poi diventano scortesi, pensando che non capisco un cavolo di autogru, e cominciano a fare domande tecniche, mi mettono alla prova ed io...........me la godo.

Mi distendo bene sulla sedia, poggio i piedi sulla scrivania, rispondo gentilmente, sorrido

e alla fine sparo la bomba, il prezzo, e loro svengono!

Quando si riprendono, hanno cambiato completamente atteggiamento per avere una trattativa.

Come si fa a non divertirsi?

Sulla porta del mio ufficio-sgabuzzino ho deciso di appendere una targa :

DOMATRICE DI LEONI SDENTATI.

Ma si, perché in fondo, non sono cattivi, e dopo la sorpresa iniziale diventano gentilissimi,

ti offrono il caffè, il pranzo, la cena, e ci provano.

Questi uomini! Non si chiamerebbero uomini se non fossero tali.

Insomma è così, che ricomincia l’avventura, messe da parte le stelle di mare, guardo

i miei passi, quelli percorsi e quelli da fare, e....e sono arrivata ormai quaggiù......

Nel Giardino del Mago!

 
 
 
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