Creato da stelladimare_711 il 08/09/2010

PASSO DOPO PASSO

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IL VIZIO DI SCRIVERE

Post n°1 pubblicato il 10 Settembre 2010 da stelladimare_711

Bene, eccomi qui di nuovo, eppure mi ero ripromessa di togliermi questo viziaccio di scrivere, ma non ce la faccio proprio, è come con le sigarette ogni sera vado a dormire e giuro a me stessa che l’indomani non ne toccherò una, ma poi al mattino quel sapore vellutato del caffè nella bocca.....la chiama a gran voce e senza pensarci tanto, ho la sigaretta accesa !!!!

Scrivere è uguale! Ma che avrò mai da dire? Da raccontare ?  Bohhh!

Tanto scrivere è solo un parlarsi addosso, però raccontarsela e suonarsela non è mica da tutti, no! Se ci aggiungo che da quando ho cambiato lavoro, non faccio altro che scrivere, lettere commerciali, proposte d’acquisto, offerte di vendita, il bello è che ho dovuto spolverare nei cassetti antichi della memoria i miei ricordi di inglese , francese e dello spagnolo approssimativo, che faticata, mamma mia !

Bonjour , Buones dias , Dear Sir, a bientot, Saludos, regards, insomma scrivo in tre lingue e non ne parlo nemmeno una bene, fortuna i traduttori simultanei!

Però, cavolo come mi diverto, ho uno stipendio da fame, quasi da vergogna, se non ci fossero i premi sulle vendite sarei all’accattonaggio, però mi diverto, devo essere proprio scema!

Devo tener duro, come tutti quanti, ma che palle tener duro, però appena imbocco l’affare giusto allora si che mi rifaccio di tutti i mesi passati in miseria, speriamo che non sia come la vincita al superenalotto, che ci si spera e ci si spera e ci si spera..............

I miei interlocutori? Tutti uomini, ed è proprio da sbellicarsi dalle risate.

I clienti si sono ormai abituati alla mia presenza femminile in questo settore, ma quando ne arriva uno nuovo, abituato a trattare solo con uomini e sente la mia voce al telefono....... beh se avessi un vivavoce per mettere tutti  in ascolto lo farei.

Esitano, incespicano, poi diventano scortesi, pensando che non capisco un cavolo di autogru, e cominciano a fare domande tecniche, mi mettono alla prova ed io...........me la godo.

Mi distendo bene sulla sedia, poggio i piedi sulla scrivania, rispondo gentilmente, sorrido

e alla fine sparo la bomba, il prezzo, e loro svengono!

Quando si riprendono, hanno cambiato completamente atteggiamento per avere una trattativa.

Come si fa a non divertirsi?

Sulla porta del mio ufficio-sgabuzzino ho deciso di appendere una targa :

DOMATRICE DI LEONI SDENTATI.

Ma si, perché in fondo, non sono cattivi, e dopo la sorpresa iniziale diventano gentilissimi,

ti offrono il caffè, il pranzo, la cena, e ci provano.

Questi uomini! Non si chiamerebbero uomini se non fossero tali.

Insomma è così, che ricomincia l’avventura, messe da parte le stelle di mare, guardo

i miei passi, quelli percorsi e quelli da fare, e....e sono arrivata ormai quaggiù......

Nel Giardino del Mago!

 
 
 
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