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« L'AMORE TI VERRA' A CERCAREUna risata ci salverà »

PSICOLOGI E PSICOTERAPEUTI

Post n°105 pubblicato il 08 Giugno 2014 da lapiccolastellina2

Parecchie persone durante i corsi mi chiedono la differenza fra psicologo e psicoterapeuta..
Con questo post mi auguro di essere  esauriente ...
Un pensiero di luce a tutti quelli che passeranno di qui!
Chi è lo psicologo?
Lo psicologo è una persona che ha conseguito la laurea in psicologia dopo un percorso di studi di durata quinquennale. In seguito a un anno di tirocinio pratico-formativo può sostenere l'esame di stato. Solo dopo aver superato tale esame può iscriversi al relativo albo professionale (ai sensi dell'art. 7 della Legge 18 febbraio 1989, n. 56.) e diventare un professionista la cui attività è mirata al benessere della persona.
 
Cosa può fare lo psicologo?
 
Articolo 1. Definizione della professione di psicologo
La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità.
Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.
In pratica lo psicologo può svolgere attività di consulenza e prevenzione, sostegno psicologico e riabilitazione, rivolte a persone, organismi sociali e comunità.
È in grado di utilizzare specifici strumenti diagnostici per formulare valutazioni e diagnosi.
Opera sia nel settore privato che pubblico e può svolgere attività didattica, di ricerca e di sperimentazione.

cosa non può fare lo psicologo:
  • non da farmaci; i farmaci sono esclusiva competenza del medico
  • non può intraprendere percorsi psicoterapeutici
 
Chi è lo psicoterapeuta?
In seguito al conseguimento della laurea e dell'iscrizione al relativo albo professionale, lo psicologo può proseguire il suo percorso di studi, frequentando una Scuola di Specializzazione (legalmente riconosciuta dal MIUR) della durata di 4 anni che prevede una specifica formazione professionale in psicoterapia.
Ogni psicologo-psicoterapeuta può scegliere diverse strategie e tecniche di intervento a seconda dell'orientamento teorico scelto.
 
 
Cosa fa lo psicoterapeuta?
E' colui che, in un clima non giudicante e di reciproco ascolto, lavora per eliminare il disagio e aiutare la persona a tornare ad una condizione di benessere, magari migliore di quello precedente.
NON DA CONSIGLI: aiuta la persona a vedere soluzioni ai problemi che da sola non è riuscita a vedere e insieme a lei valuta quale soluzione è la più adatta ed efficace per il suo caso.
NON CERCA DI RISOLVERE TUTTI I PROBLEMI DEL SUO PAZIENTE: aiuta il paziente ad attivare le sue risorse interiori per risolvere i problemi o cerca di svilupparne altre e nel caso questo non sia possibile, lo aiuta ad accettare le cose che non si possono cambiare.
cosa non può fare lo psicoterapeuta:

Non da farmaci; i farmaci sono esclusiva competenza del medico benchè è possibile prevedere la combinazione di psicoterapia e farmacologia dietro consulto di uno psichiatra.

 


 
Chi è lo psicoterapeuta cognitivo e quali strumenti usa:
Uno psicoterapeuta cognitivo utilizza tecniche che fanno riferimento al modello cognitivo di Ellis e Beck nato negli anni 60. Tale modello postula una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti, sottolineando come molti dei nostri problemi (tra i quali quelli emotivi) siano influenzati da ciò che facciamo e ciò che pensiamo nel presente, il qui ed ora.
Essa è, per definizione, una psicoterapia breve e basata sulla collaborazione attiva fra paziente e terapeuta, entrambi impegnati con le proprie competenze nel superamento del problema.
Mira ad ottenere dei cambiamenti positivi, suggerendo valide strategie per poter attivare tutte le risorse che le persone stesse possiedono per affrontare e superare ogni difficoltà.
Il compito del terapeuta è quello di aiutare l'individuo ad individuare certi pensieri ricorrenti, certi schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà, che sono concomitanti alle forti e persistenti emozioni negative, a correggerli, ad arricchirli, ad integrarli con altri pensieri più oggettivi, o comunque più funzionali al benessere della persona.

In questo senso la terapia cognitivo-comportamentale prevede un ruolo molto attivo per il paziente. Infatti, tra un seduta e l’altra, vengono spesso concordati degli homework (compiti a casa) in cui il paziente deve mettere in atto le abilità e le tecniche apprese in seduta, per poterle testare ed allenare con il fine di modificare le convinzioni e i comportamenti disfunzionali.
Questo vuol dire che agendo attivamente ed energicamente sui nostri pensieri e sui nostri comportamenti attuali, possiamo liberarci da molti dei problemi che ci affliggono da tempo.


Perchè rivolgersi a uno psicologo-psicoterapeuta?
Nel momento in cui una persona riconosce di avere un problema, di provare disagio e vuole tentare di risolverlo, ma si rende conto di non avere i mezzi per riuscirci da solo. In questo caso la persona che decide di intraprendere un percorso terapeutico ha una buona capacità di analisi della propria situazione è consapevole delle proprie difficoltà ed è consapevole che andare dallo Psicologo significa prevenire l'aggravarsi di problemi che potrebbero condurre ad un disagio psicologico o fisico più grave di quello attuale.
e quando consultare uno psicologo - psicoterapeuta?
  • difficoltà genitoriali nell'educazione dei figli
  • per affrontare difficoltà legate allo sviluppo di bambini e ragazzi
  • difficoltà legate a precisi momenti della nostra vita (adolescenza, età adultà, vecchiaia …)
  • problemi di coppia
  • difficoltà a prendere decisioni importanti o momenti di confusione (scelte scolastiche, scelte lavorative, scelte personali ...)
  • disagio psicologico (problemi legati all'ansia, allo stress, problemi legati all'umore … )
  • per rielaborare esperienze traumatiche (lutti, separazioni, malattie, incidenti … )
  • per migliorare l'apprendimento scolastico
  • per migliorare la comunicazione personale
  • per imparare a gestire lo stress
Queste, e molte altre, sono tutte situazioni che rientrano nella normalità di ognuno di noi

 
 
 
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