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Post n°122 pubblicato il 07 Gennaio 2015 da lapiccolastellina2
Qual è il nostro vero volto, quello sotto tutte le maschere della nostra personalità, quello immortale, quello che appartiene alla nostra vera natura? Chi siamo senza il nostro volto spaventato, arrabbiato, insoddisfatto? Chi siamo senza i nostri pensieri tristi? Avete mai provato a immaginare il vostro vero volto felice? Imparare a Vederlo vuol dire dargli vita. Dovremmo dedicare molto tempo a questa pratica poiché ha un potere creativo molto grande. Proviamo a immaginare il nostro vero volto, quello che sprigiona amore e gioia. Com’è? Il più bell’augurio per il nuovo anno che posso farvi è proprio quello di imparare a Vedervi felici, poiché così lo sarete. Ma ricordiamo sempre che la felicità senza amore è qualcosa di vano e impermanente. Quindi dovremmo imparare a Vedere prima di tutto il nostro volto amorevole. Com’è il nostro sguardo pieno di amore? Per Amore intendo quella forza, quella particolare frequenza dell’essere che parte dalla tenerezza per ogni essere del creato. Quando prendiamo consapevolezza della sofferenza del mondo, il nostro cuore si apre spontaneamente. Spesso sfuggiamo dal sentire quanto dolore provano gli esseri viventi, ma in questo modo ci chiudiamo all’amore e quindi alla felicità. È così difficile amare per il nostro ego! Proprio non ci riesce perché nell’amore si dissolve… e dove non c’è più quell’io inizia proprio a emergere il Dio che siamo. Per conoscerci veramente dobbiamo imparare a Vedere il nostro volto d’amore. Proviamo a immaginare e a sentire tenerezza nel nostro sguardo. Proviamo a Vederci amorevoli con tutto e con tutti. Creiamo con pazienza questa bellissima Visione e sarà il più bel regalo che potremmo farci. E se non riusciamo a vederci amorevoli immaginiamo vicino a noi Dio in qualunque forma ci piaccia e portiamo attenzione al modo in cui ci guarda. Quello è lo sguardo dell’amore. Guardiamoci come Lui ci guarda. Guardiamo tutti come Lui guarda noi. Chiediamo con il cuore al divino di portarci la Visione del nostro volto amorevole e gioioso, poiché è quello vero, quello che ci appartiene da sempre. E Dio non vede l’ora di mostrarcelo! Ognuno di noi è fatto d’amore… tutto il resto che pensiamo di essere non è vero. Quindi dovremmo abituarci a Vederci, immaginarci e sentirci in amore con tutto il creato. Questa è la causa di ogni felicità. Vi auguro per il nuovo anno di Vedere il vostro vero volto amorevole e gioioso, e di godere quindi di tutta la felicità che questo vi porterà. Buon 2015 a tutti voi! |
Post n°121 pubblicato il 11 Dicembre 2014 da lapiccolastellina2
La Visione che i nostri genitori hanno avuto di noi ci ha condizionato tutta la vita. Il modo in cui ci vedevano ha probabilmente determinato il modo in cui vediamo noi stessi ora, e il modo in cui ci vediamo contribuisce a creare la nostra realtà. Allo stesso modo è importantissimo come noi vediamo i nostri figli. La Visione è un’immagine simbolica del nostro sentire noi stessi o un particolare ambito o una persona, che ci permette di prendere consapevolezza delle forze che stanno creando la nostra realtà. Se ci accorgiamo di avere Visioni di mancanza, cioè immagini simboliche non felici di noi stessi o di un particolare ambito o di una persona, è buona cosa trasformarle in Visioni di pienezza nelle quali cioè ci sentiamo e ci vediamo appagati e felici. Quando vi chiedo di guardare la vostra Visione dovete descriverla come fosse una fotografia: i personaggi, l’ambiente, le espressioni, gli atteggiamenti e le sensazioni di tutti i coinvolti. Non interpretate le immagini che emergono, limitatevi a osservarle, ad ascoltarle senza giudicarle. Per esempio una madre può avere una Visione del proprio figlio di 10 anni come di un piccolo bambino fragile che ha bisogno di essere sempre aiutato in tutto. Per essere utile a suo figlio dovrebbe invece vederlo e sentirlo non in questo modo ma come un ragazzino luminoso, forte e indipendente. Facendo così lo aiuterà a tirar fuori la sua pienezza. Se vogliamo aiutare veramente i nostri figli dobbiamo vederli nella loro fioritura e credere che possa prendere vita ora.
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Post n°120 pubblicato il 25 Novembre 2014 da lapiccolastellina2
Hai un desiderio nella tua vita? Un sogno che vorresti realizzare? Bene, sappi che nel momento stesso in cui l’hai pensato, significa che esiste e che è realizzabile (altrimenti non ti sarebbe stato possibile pensarlo). E nel momento in cui l’hai desiderato, significa anche che è già dentro di te e di te fa parte (altrimenti l’avrebbe desiderato qualcun altro). Walt Disney diceva che se puoi sognarlo, allora puoi farlo. La differenza tra un sogno e un obiettivo, è una data. Nel momento in cui poniamo una data di realizzazione entro il quale vogliamo che questo nostro sogno si realizzi, facciamo una sorta di patto con noi stessi. Prova a pensare alla parola “sogno”. Cosa provi?………………………… Ora pensa allo stesso sogno, e usa la parola “obiettivo” pensando ad una data entro la quale vuoi realizzarla, ad esempio “obiettivo entro 31/12/ 2014 . Ora cosa provi?
Indipendentemente da quello che puoi provare, sono sicuro che hai emozioni diverse! E per quanto tu possa considerare il tuo desiderio lontano o irraggiungibile, ricordati che esso fa già parte di te, è già tuo ed esiste già.
Il primo passo è dunque porti una data, cominciando così a trasformare il sogno in obiettivo: facendo questo creiamo inconsciamente un atteggiamento diverso riguardo l’argomento. Il secondo passo è capire che, se il tuo obiettivo esiste già e già di te fa parte, si tratta solo di trovare le risorse e le strategie giuste. Realizzare il tuo obiettivo quindi si riduce alle cose che devi fare per raggiungerlo: la distanza fra te e il tuo obiettivo è dunque l’azione. Nel Kiudo (l’arte giapponese del tiro con l’arco) si insegna che tu, il tuo arco, la tua freccia e il bersaglio, siete la stessa cosa e parte dello stesso sistema. Visualizzando la freccia nel bersaglio, farai in modo di centrarlo senza sforzo. La PNL ci insegna che il sistema nel quale sei inserito, il contesto di riferimento è direttamente influenzato da te e dalle tue intenzioni: questo farà la differenza tra successo e insuccesso.
Ogni possibilità realizzabile è già esistente, che l’esito sia positivo o negativo. E’ l’atteggiamento con il quale affrontiamo la cosa che fa la differenza. È quindi necessario sviluppare la certezza che l’obiettivo è già centrato (attenzione, non che SIA già centrato.. ma che E’ già centrato). Entrambe le possibilità esistono già, quale scegli? La certezza su un esito o l’altro trasformerà la possibilità in una probabilità. Questa probabilità sarà tanto più alta quanto lo sarà la certezza a riguardo.
Non esiste motivo per cui il tuo obiettivo non si possa realizzare, l’unica differenza è credere o non credere. La realtà che viviamo tutti i giorni è data solo da ciò che crediamo sia vero, ed è diverso per ognuno di noi. Le persone che realizzano grandi cose, semplicemente credono! Il sistema di convinzioni e credenze che ognuno di noi vive, è l’unica strada o ostacolo che può porsi tra noi e i nostri obiettivi. È importante quindi sviluppare convinzioni utili che possano aiutarci nel nostro cammino. E la prima convinzione utile che ha cominciato ad insinuarsi nella tua testa è che il tuo obiettivo raggiunto esiste già, devi solo capire come fare!
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Post n°119 pubblicato il 18 Novembre 2014 da lapiccolastellina2
Molti mi chiedono come fare per eliminare dal corpo i metalli tossici pesanti assorbiti attraverso lo sprying degli aerei chimici. Parlando con alcuni naturopati, abbiamo scoperto che esiste in natura la Zeolite, un minerale microporoso di origine vulcanica che provvede proprio a questo scopo.
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Post n°118 pubblicato il 06 Novembre 2014 da lapiccolastellina2
In qualunque situazione tu sia, fidati della Vita: c’è un senso anche se non lo cogli ora. Non sei solo; anche se ti senti tale, non sei solo lo stesso. Quel Dio che forse ancora non senti è sempre con te. Accetta che sia così e muoviti di conseguenza.
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