Il mondo dei libriOgni lettore, quando legge, legge sé stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che è offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso. [Il tempo ritrovato-Proust Marcel ] |
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ULTIMI COMMENTI
DACIA MARAINI
Se amando troppo
si finisce per non amare affatto
io dico che l’amore è una amara finzione
quegli occhi a vela che vanno e vanno su onde di latte
cosa si nasconde mio dio
dietro quelle palpebre azzurre
un pensiero di fuga
un progetto di sfida
una decisione di possesso?
la nave dalle vele nere
gira ora verso occidente
corre su onde di inchiostro
fra ricci di vento
e gabbiani affamati
so già che su quel ponte
lascerò una scarpa, un dente e buona parte di me
« La cattedrale del Mare -... | Joe Lansdale » |
Premesso che lo considero un libro che, al contrario della stragrande maggioranza degli scritti di Lansdale, è difficile da leggere, a me pare anche il più visionario, metaforico e filosofico tra i suoi libri.
Il libro in realtà è composto da due diversi racconti, pubblicati in tempi successivi, ma concatenati l’uno all’altro senza soluzione di continuità.
Ha come concetto di fondo l’esposizione del comportamento umano che, di fronte a situazioni estreme e in assenza di regole da rispettare, si rivela di feroce, egoista e privo di ogni scrupolo.
Potrebbe essere visto come il trionfo delle peggiori teorie Hobbsiane dove l’uomo è “homini lupus”.
La storia si origina da un passaggio di una cometa che isola coloro i quali si trovano all’interno di un drive in dal resto del mondo, costringendoli ad una convivenza forzata senza un’apparente possibilità di ritorno alla vita normale.
La vita all’interno del drive in diviene progressivamente sempre più lontana da qualsiasi modello di comportamento civile e gli uomini danno sfogo alle loro paure ed alle loro pulsioni, secondo la più feroce delle sequenze. Ed ecco che, con abbondanza di sangue e di indifferenza, si susseguono omicidi, stupri, atti di cannibalismo ed incesti.
Il tutto mentre le proiezioni dei film programmati (una trilogia dell’orrore) continuano ininterrottamente e fanno da colonna sonora (ma anche da sfondo) a questo happening truculento.
E’ come se l’azione si svolgesse all’interno di un Colosseo e gli spettatori fossero degli Dei perversi e divertiti.
Ed ecco la nascita di personaggi tremendi come Il Re del Popcorn e Popalong: mostruosi, violenti e rappresentativi delle peggiori espressioni della nostra società. E gli uomini, divorati dal Dio, vengono da questi nutriti.
Lo stile di scrittura è il solito: immediato e in prima persona, semplice da sembrare quasi infantile, imprevedibile e onirico.
Sull’importanza per la cultura americana del drive in, del popcorn, dell’ossessione del consumo è inutile scrivere.
Concludo con ciò che Niccolò Ammaniti ha detto di questo scrittore: “Io consiglierei ad un’analfabeta di imparare a leggere solo per poter conoscere Lansdale”.
La mia citazione:
”Il Re: Sono tornato. Vi offro la manna delle viscere del messia. Dopo di che spalancò in maniera fenomenale le due bocche. I denti si ripiegarono contro i palati come la porta telecomandata di un garage, e con un rumore di tuono e un fetore di metano che potevamo fiutare anche dal nostro punto di osservazione, dalle bocche uscì popcorn.”
by ROSSOBARRICATO
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“Non ti muovere”
di Margaret Mazzantini
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E COSÌ VORRESTI FARE LO SCRITTORE
Se non ti esplode dentro
a dispetto di tutto,
non farlo.
a meno che non ti venga dritto dal
cuore e dalla mente e dalla bocca
e dalle viscere,
non farlo.
se devi startene seduto per ore
a fissare lo schermo del computer
o curvo sulla
macchina da scrivere
alla ricerca delle parole,
non farlo.
se lo fai solo per soldi o per
fama,
non farlo.
se lo fai perché vuoi
delle donne nel letto,
non farlo.
se devi startene lì a
scrivere e riscrivere,
non farlo.
se è già una fatica il solo pensiero di farlo,
non farlo.
se stai cercando di scrivere come qualcun altro,
lascia perdere.
se devi aspettare che ti esca come un
ruggito,
allora aspetta pazientemente.
se non ti esce mai come un ruggito,
fai qualcos'altro.
se prima devi leggerlo a tua moglie
o alla tua ragazza o al tuo ragazzo
o ai tuoi genitori o comunque a qualcuno,
non sei pronto.
non essere come tanti scrittori,
non essere come tutte quelle migliaia di
persone che si definiscono scrittori,
non essere monotono o noioso e pretenzioso, non farti consumare dall'auto-compiacimento.
le biblioteche del mondo hanno
sbadigliato
fino ad addormentarsi
per tipi come te.
non aggiungerti a loro.
non farlo.
a meno che non ti esca
dall'anima come un razzo,
a meno che lo star fermo
non ti porti alla follia o
al suicidio o all'omicidio,
non farlo.
a meno che il sole dentro di te stia
bruciandoti le viscere,
non farlo.
quando sarà veramente il momento,
e se sei predestinato,
si farà da
sé e continuerà
finché tu morirai o morirà in
te.
non c'è altro modo.
e non c'è mai stato.
Charles Bukowski
UNA STORIA DI AMORE E DI TENEBRA – AMOS OZ
Capivo il suo dolore: papà aveva un rapporto quasi carnale con i libri. Amava toccarli, frugarli, accarezzarli, annusarli. Era infoiato per i libri, incapace di trattenersi, allungava subito le mani, fossero anche stati libri altrui. In effetti, i libri di allora erano molto più sexy di quelli di adesso: c’era di che annusare, accarezzare, tastare. C’erano libri con le scritte dorate sulla copertina che ancora profumavano, un po’ ruvide al tatto, così che dalle mani passava tutto un brivido sulla pelle, come quando si tocca qualcosa di intimo e inaccessibile, qualcosa che un po’ freme e trema, sotto le tue dita. C’erano poi libri con la copertina in cartone rivestita di stoffa, appiccicata con una colla dall’odore incredibilmente sensuale. Ogni libro aveva il suo odore segreto ed eccitante. A volte la copertina di stoffa si staccava un poco dal cartone, si scompigliava come una gonna sfacciata e che fatica non gettare l’occhio verso l’interstizio buio fra il corpo e il tessuto, non attingervi sentori da vertigine.
gentilmente offerto da Vaniapocket
Inviato da: adrian
il 14/12/2011 alle 16:04
Inviato da: adrian
il 14/12/2011 alle 16:04
Inviato da: adrian
il 14/12/2011 alle 16:04
Inviato da: adrian
il 14/12/2011 alle 16:03
Inviato da: adrian
il 14/12/2011 alle 16:03