ASD Città di PescaraCampionesse d'Italia! |
UN PO' DI STORIA...
Campionesse regionali negli ultimi 4 anni.
I primi successi nazionali nel 2004/2005 con il nome Ponzio Pescara.
Le ragazze raggiungono le Final Eight piazzandosi alla fine settime nel raggruppamento di Vasto.
Nel 2005/2006, con il nome di Polisportiva Montevelino, sotto la guida del Responsabile Luigi Palladino, vincono a punteggio pieno il Campionato Regionale e nelle fasi finali nazionali disputano la finale scudetto piazzandosi al secondo posto.
Durante la stagione cambio in corsa del Mister: allo storico Maurizio Blasetti subentra Francesca Salvatore nella duplice veste di giocatrice/allenatrice.
Maurizio Blasetti diventa Direttore Sportivo della squadra e contribuisce, in maniera determinante, in questo suo nuovo ruolo, ai successi della squadra.
La stessa Francesca Salvatore dimostra di avere tutte le carte in regola per una carriera di allenatrice che sarà sicuramente strabiliante.
Quest'anno nuovo cambio di denominazione: la squadra prende il nome di ASD Città di Pescara C5 con la presidentessa Liliana Noemi Lia ed al momento è a punteggio pieno in Campionato ed ha vinto la Coppa Italia Regionale e si appresta a disputare la fase nazionale.
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Sono 3 partite che stiamo giocando bene, ma abbiamo portato a casa solo un punto. Anche oggi, dopo aver lasciato alla Lazio i primi 10 minuti che ci sono costati il doppio svantaggio, abbiamo dominato. Da stropicciarsi gli occhi il secondo tempo con le avversarie chiuse nei 10 metri che liberavano in tribuna sperando che il tempo scorresse velocemente. Troppe le occasioni da rete sbagliate e troppe ed importanti le parate del loro portiere. Peccato perchè questo trittico di partite così difficili ( Jordan, Cus Palermo e Lazio) con un pò di fortuna ed accortezza in più poteva e doveva finire con due vittorie ed un pareggio che ci avrebbero permesso di riagganciare il gruppo e giocarci una salvezza diretta. Così purtroppo ci rimane la speranza di quella salvezza faticata da raggiungere, presumibilmente, tramite i play out.
La partita inizia con la Lazio che impone il suo gioco e la superiorità del blasone. Ma siamo noi che abbiamo l'occasionissima per andare in vantaggio. Veronica Di Natale brucia in velocità sulla destra la diretta avversaria e si presenta sola davanti al portiere; primo tiro respinto ma tap in che sembrava vincente. Invece la palla coglie il palo interno e danza sulla linea prima che il portiere riesca ad intercettare. E mentre noi recriminiamo immediato rilancio su Brenda Moroni che tutta sola non ha difficoltà a portare in vantaggio la sua squadra. Mazzata tremenda e non riusciamo ad esprimerci. La Lazio imperversa ed al 9° raddoppia su un ineccepibile rigore (fallo di mano in area) trasformato da La Rosa ed in rapida successione coglie anche una traversa a portiere battuto. Ma La Lazio finisce qui. Da allora in poi è solo un nostro monologo con azioni ficcanti ed in velocità che avrebbero potuto già prima dell'intervallo almeno dimezzare lo svantaggio. Secondo tempo, come detto ad una sola porta. Ricordo un solo intervento di Jessica Barbetta e poi solo qualche rimessa dal fondo; per noi ogni azione un potenziale pericolo con tante occasioni sbagliate per imprecisione e per le parate del portiere di cui una su tiro libero con palla indirizzata ( e levata) all'incrocio. Purtroppo il gol di Cristina Olivieri a metà del tempo non basta per conquistare almeno un punto che sarebbe stato sacrosanto.
Siamo in serie A e chiaramente ci vengono chiesti sforzi in tutti i sensi per adeguarci a questa nuova realtà sicuramente più "professionistica". Ma questo sforzo dovrebbero farlo tutte le componenti, compreso chi organizza. Vorrei che qualcuno mi spiegasse come vengono fatte le designazioni arbitrali. E' possibile che ci mandino ad arbitrare due arbitri campani di cui uno di Marigliano quando noi la prossima partita la giochiamo proprio a Marigliano? L'arbitraggio non ha influito sul risultato ma sull'andamento della prossima gara si. Pessima e superficiale gestione dei cartellini che ci condizionerà la trasferta in terra campana. Una delle massime di Andreotti, illuminato politico della prima repubblica, diceva: a pensare male si fa peccato, ma spesso si indovina...
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