Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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umorismo e satira

 

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TU,A CHI DEVI TUTTO?

Post n°8167 pubblicato il 02 Febbraio 2015 da psicologiaforense

Nonni, mamme, papà, certo, ma anche insegnanti, parenti, amici, religiosi, scrittori.... Sono loro i maestri di vita che si incontrano. Modelli diversi per insegnamenti diversi....

 

DEVO TUTTO A ...

 

RARAMENTE SI MIGLIORA SE NON SI HA ALTRO MODELLO DA IMITARE CHE SE STESSI diceva Oliver Goldsmith, dram­maturgo e saggista irlandese. Tutti noi abbiamo avu­to una figura di riferimento, qualcuno che ci ha tra­smesso un insegnamento o uno stile di vita. Una per­sona che, a volte inconsapevolmente, ci ha ispirati o guidati. Il più delle volte questi maestri di vita li troviamo in famiglia. È qui, infatti, che avvengono due proces­si fondamentali per la nostra crescita. La psicoanali­si li ha definiti di identificazione e di idealizzazione. Ci accompagnano dall'infanzia fino all'adolescenza e ci portano a vedere in un altro, o in più di uno, tutte le qualità che vorremmo fossero nostre. DA QUI A DE­SIDERARE DI ASSOMIGLIARE A QUESTE PERSONE IL PASSO È BREVE. Le figure di riferimento, viste con gli occhi dei bambini, si arricchiscono spesso di elementi di fantasia, di una libera interpretazione di ciò che fanno o dicono. lo, per esempio, devo gran parte dell'identi­ficazione alla mia bisnonna, mai conosciuta ma rac­contata in famiglia sempre a tinte molto forti. I miei, parlando di me, ripetevano: "È tutta la sua bisnonna!”. A me sem­brava un personaggio straordinario, av­venturoso. Aveva girato molto ed era sta­ta negli Stati Uniti a fine '800. A lei devo la mia voglia di avventura: da ragazza, ap­pena ho potuto, sono andata fuori dal­l'Italia a studiare. Nel mio caso dunque c'è stata un'identificazione positiva. Ma esiste anche una possibilità di un'identifi­cazione negativa: un modello che ha co­munque un ruolo determinante perché ci induce a fare scelte opposte alle sue.

 
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Commenti al Post:
alzanussi
alzanussi il 02/02/15 alle 11:52 via WEB
Siamo formati dai nostri pensieri; noi diventiamo quello che pensiamo, quando la mente è pura, la gioia segue come un'ombra che non ci lascia mai. (Buddha)
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/02/15 alle 12:35 via WEB
Sì, è una ipotesi molto suggestiva e ha in sè una parte di verità
(Rispondi)
 
Zara1115
Zara1115 il 02/02/15 alle 11:59 via WEB
devo tutto a mio marito Eugenio e sono orgogliosa di portare il suo cognome. Senza di lui non avrei mai trovato la fiducia in me stessa. Mi ha insegnato chi sono veramente e mi ha trasmesso valori veri. E' anche un uomo molto generoso e crede fermamente nella famiglia
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/02/15 alle 12:38 via WEB
Ogni tanto sentire di una coppia e di una famiglia felice non può che fare piacere
(Rispondi)
 
VER.ONICA
VER.ONICA il 02/02/15 alle 12:07 via WEB
Devo la mia determinazione a denunciare i soprusi e la disponibilità ad ascoltare gli altri a mio padre morto 5 anni fa. Anche quando si è trovato in situazioni che gli avrebbero permesso qualche agio economico in più, ha preferito impegnarsi a risolvere problemi di chi gli stava vicino.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/02/15 alle 12:37 via WEB
Perfetto! L'identificazione è favorita da rapporti positivi con una persona e soprattutto da un'interazione ricca di affettività.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 02/02/15 alle 12:16 via WEB
Sai, non riesco a identificare un'unica figura, o forse non l'ho avuta..tanti pregi e difetti..in figure di riferimento. Due o tre insegnanti bravi e importanti. A un certo punto volevo fare la rivoluzione, come mio nonno.., poi mi son calmata. E anche gli ideali sono cambiati
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/02/15 alle 12:36 via WEB
La sicurezza personale MARA si forma prima dell'adolescenza, ma subisce sempre una ristrutturazione in questa fase critica in seguito alla quale l'adolescente possiede la giusta immagine di sé, è in grado di programmare il suo futuro e di stabilire dei progetti a lunga scadenza per soddisfare i suoi bisogni fondamentali (lavoro, matrimonio, ecc.).
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/02/15 alle 12:41 via WEB
.... esattamente come hai fatto TU: matrimonio, prole, lavoro intenso e difficile ereditato dalla tradizione familiare, successiva laurea in legge, impegno nel mondo della cultura e della poesia......
(Rispondi)
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 02/02/15 alle 14:50 via WEB
allora mi son rifatta a mia mamma...poi ai miei insegnanti, in primis a quella di lettere, alla scuola media, che mi aveva bollato come impreparata anche quando lo ero, ma non poteva non mettermi otto allo scritto, ma era una dote "naturale". Devo molto a un altro insegnante che ha "creduto"nel mio impegno personale, lui, insegnante di Storia e Geografia, mi ha salvata dal "pregiudizio"! Poi ero abbastanza grande da me, e dal trovare il mio terzo "amore" nell'insegnante di filosofia. Se magari avessi incontrato te prima, avrei amato anche la psicoanalisi..a me fin qui sconosciuta
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 02/02/15 alle 14:51 via WEB
ops..anche quando non lo ero.
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monellaccio19
monellaccio19 il 02/02/15 alle 12:19 via WEB
Io non so esattamente da dove discendo, a parte l'albero su cui sono nato. Sono un coacervo, un concentrato di caratteri ereditati da mio padre a da alcuni zii molto vicini a me. Persone tutte capaci di essere semplici e divertenti, non mi sembra che abbiano mai avuto problemi di giovialità, di disponibilità e di carattere giocoso e ridanciano. Mah....non riesco a pensare ad altri se come tu dici, c'è sempre qualche punto di riferimento in famiglia. Buondì Giuliana.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/02/15 alle 12:42 via WEB
Buongiorno Carissimo PADRE DELLA SPOSA:-)))))
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/02/15 alle 12:43 via WEB
Tua figlia ha una identità molto ben strutturata, chissà con chi si è identificata...
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/02/15 alle 12:47 via WEB
In linea più generale, nei primi anni di vita il bambino assume come modello di riferimento la madre, in quanto risulta la figura psicologicamente più presente nel suo universo. A partire dalla seconda infanzia il bambino, dopo aver accettato il proprio ruolo sessuale ( mediante l'identificazione con il genitore dello stesso sesso, con l'arricchirsi dei rapporti sociali, ecc... fa riferimento a un numero sempre maggior di persone che ruotano intorno a lui: coetanei, insegnanti, vicini di casa, personaggi del mondo dello spettacolo, dello sport, eroi dei cartoni animati, adulti allevanti e così via. Egli ricerca fra questi, di volta in volta, i suoi «eroi» e modella su di essi il proprio comportamento. Finché queste identificazioni rimangono isolate e si sovrappongono senza integrarsi l'un l'altra, la personalità è immatura.
(Rispondi)
 
endchurch
endchurch il 02/02/15 alle 12:25 via WEB
sembrerebbe una spiegazione come Cesare Lombroso, se hai dei comportamenti negativi, è perché si discende da brutti ceffi ahahha... credo che ognuno di noi riceva un'impronta, ma l'estro, nasce da se, varie rielaborazioni tra mente e cuore, quindi ratio e sentimenti , che hanno indotto un carattere ed una personalità, a contatto o a non contatto con l'esterno.Per certi versi potrei assomigliare alla mia defunta mamma, ma la caratteristica dell'irruenza e del cavallo mai domato è tipica mia, a volte sferzante in satira assassina, lo ammetto, ma non c'è mai stato niente di più divertente.. :)
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/02/15 alle 12:53 via WEB
Cesare Lombroso? Assolutamente no! Non c'è chi non veda come il bambino viva una dispersione dei ruoli. L'adolescente è in cerca di una sua identità «adulta». Egli esamina una grande varietà di esperienze ideologiche, politiche e culturali, si dedica per breve tempo a numerose attività. Al termine dell'adolescenza, l'individuo che ha superato senza gravi scosse le varie tappe dello sviluppo psicofisico, assume la sua identità definitiva con una personalità unitaria e integrata, ed è preparato ad assumere impegni per tutta la vita.
(Rispondi)
 
 
endchurch
endchurch il 02/02/15 alle 16:21 via WEB
era una battuta quella su Cesare.. anzi come dice una mia amica napoletana era una schiacciata.. :D
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gabbiano642014
gabbiano642014 il 02/02/15 alle 13:43 via WEB
Buongiorno...Come tutti affermano, sicuramente la mia nonna materna. Una donna eccezionale, che con la sua cultura, saggezza, eleganza e semplicità è riuscita a trasmettermi dei valori di vita essenziale.Patty
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psicologiaforense
psicologiaforense il 02/02/15 alle 13:57 via WEB
Sì perchè l'IDENTITA' PERSONALE si forma da un lato per fattori ereditari, dall'altro per fattori ambientali che comprendono, appunto, influenze familiari, determinanti sociali (ossia ruoli che il bambino si trova a dover rivestire) e condizionamenti socio-culturali.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 02/02/15 alle 14:02 via WEB
Però, di solito, c'è una persona che influisce più delle altre. AD ESEMPIO, Giancarlo MAGALLI dice: " devo tutto a mia madre con la quale ho avuto e continuo ad avere un bellissimo rapporto. E' una persona simpatica e sempre molto spiritosa. E il mio senso dell'umorismo deriva proprio da lei.....
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diogene51
diogene51 il 02/02/15 alle 21:08 via WEB
Bella domanda, Giuliana! Non so a chi devo di più. E' ovvio che in me ci siano tratti di mia madre (alcuni negativi) e di mio padre (ma lo vedevo sempre troppo in alto per identificarmi veramente). Sicuramente ha influito su di me molto il mio vecchio psicanalista (vecchio perché ho fatto l'analisi moltissimi anni fa e perché è ormai piuttosto anziano), altri medici, ma anche qualche amico, o amica, anche mia moglie, anche se abbiamo caratteri molto diversi, anche autori che ho letto, insomma non lo so, e soprattutto non so dire chi ha influito di più
(Rispondi)
 
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