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Messaggi di Giugno 2014
Post n°7964 pubblicato il 30 Giugno 2014 da psicologiaforense
New York... "IL SALTO DELLA GIOIA"... la stanza dei maxi seni gonfiabili... Chi non ricorda la gigantesca mammella che incombe come una ossessione sull'indifeso Woody Allen nel film "Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso (ma non avete mai osato chiedere)"?: Proprio per questo si ha l'impressione di un déjà vu guardando la stanza speciale creata dai food-designer Bompas & Parr per il New York Museum of Sex.... SOGNANDO AD OCCHI APERTI NELL' AFFASCINANTE MONDO DEL SENO FEMMINILE L'IMMAGINARIO DEL SENO FEMMINILE: enormi, straordinari, eccitanti (o terrifici) seni gonfiabili sulle pareti... Si possono toccare, palpeggiare ma anche lanciarsi e rotolarsi sopra : si chiama "Il salto della Gioia" l'installazione del duo creativo londinese per la mostra "Funland" (fino a primavera 2015), pensata per stimolare al meglio i cinque sensi. Il castello delle maxi tette di plastica è solo una delle cinque attrazioni insieme a "Grope Mountain", una parete di roccia fatta di orifizi e appendici, e "The Tunnel of Love", un labirinto speculare che porterà i visitatori al loro punto 'G'. NOTA INTEGRATIVA: Il seno è un grande business. E lo era anche in tempi preistorici. Il manufatto artistico con una rappresentazione del corpo umano più antico che si conosca raffigura una donna con dei seni enormi. Fu ritrovato nella grotta di Hohle Fels in Germania. Come per la Venere di Willendorf e molte altre successive, non v'è dubbio che questa piccola scultura risalente a circa quarantamila anni fa veniva usata nel culto di quel capolavoro della creazione che è il seno femminile, allora come adesso, ad incitare per sempre l' immaginazione maschile. Nell'industria della musica e non solo... tutti sanno che "niente tette, niente guadagni". Sembra che il seno femminile sia un ingrediente indispensabile se si vuole vendere il prodotto.
Post n°7963 pubblicato il 30 Giugno 2014 da psicologiaforense
L'UOMO SUL PONTE Un uomo la cui azienda si trovava in grosse difficoltà economiche non sapeva se continuare a lottare oppure dichiararsi fallito. Una sera mentre stava disperato su un ponticello e guardava in basso verso l'acqua spuntò dall'oscurità un signore che vedendolo così abbattuto, si fermò e gli chiese che cosa gli fosse capitato. L’imprenditore gli raccontò tutti i suoi guai. L'uomo lo ascoltò attentamente e quindi intervenne: «Credo di poterla aiutare». Estrasse dalla tasca il carnet degli assegni, gli chiese come si chiamava e ne staccò uno, glielo mise in mano e disse: «Prenda questi soldi. Ci incontreremo qui esattamente tra un anno da oggi e allora mi restituirà il denaro ». Quindi si voltò e scomparve nel buio. Tornato nel suo ufficio, l'imprenditore spiegò l'assegno e scoprì che si trattava di 1.000.000 di euro. Pensò che fosse uno scherzo sino a che non lesse la firma dell’uomo più ricco d’Europa: Bernard Arnault. In un primo momento pensò di incassarlo e di risolvere ogni suo problema finanziario. In seguito, invece, decise che avrebbe chiuso l'assegno in cassaforte, sapendo di poterlo riscuotere in qualsiasi momento. Avrebbe sfruttato l'idea di avere a sua disposizione quella somma di denaro per trattare con maggiore tranquillità con fornitori e creditori, e per rimettere in piedi l'azienda. Con rinnovato entusiasmo si rituffò negli affari e chiuse contratti, negoziò accordi, estese i termini di pagamento, concluse parecchie vendite importanti. Nel giro di qualche mese la sua azienda era di nuovo al top, era uscita dai debiti e generava profitti. L'anno dopo ritornò al ponte nel parco con in mano l'assegno non ancora incassato: non vedeva l'ora di raccontare al suo benefattore che cosa era successo. Precisamente all' ora convenuta l'uomo emerse ancora una volta dall' oscurità. Proprio mentre stava per restituirgli l'assegno, e raccontargli del suo entusiasmante successo e dei risultati ottenuti nei precedenti dodici mesi dal buio due infermieri si precipitarono di corsa verso l' uomo, afferrandogli le braccia. Poi si scusarono con l’ imprenditore dicendo: « Meno male che l' abbiamo ritrovato. L’ha disturbata? Continua a scappare dalla casa di cura e va a dire in giro di essere Bernard Arnault, l’uomo più ricco d’Europa». Quindi, caricato l'anziano su un’autoambulanza, lo condussero via. Sbalordito, l'uomo d'affari non riusciva a muoversi. Per tutto l'anno si era dato da fare, aveva gestito acquisti e vendite, aveva ricostruito l'attività con la calma e la sicurezza che gli derivavano dal sapere di avere in cassaforte un assegno da cinquecentomila dollari incassabile in qualsiasi momento. Improvvisamente comprese che il successo negli affari era dipeso dalle sue convinzioni, anche se l’ informazione su cui si basavano era falsa. La causa della svolta era stata la fiducia in se stesso. NOTA:Ogni riferimento a persone o fatti realmente avvenuti è puramente casuale. Questa storia nasce solo dalla fantasia ed è tratta dal web
Post n°7961 pubblicato il 26 Giugno 2014 da psicologiaforense
La magia dell'incontro, la paura delle differenze e dei cambiamenti, il fascino dell'intimità, i sentimenti e le conflittualità..... VIVERE INSEME Nella vita esistono due tipi di giochi: «I GIOCHI A SOMMA ZERO» e «I GIOCHI A SOMMA DIVERSA DA ZERO». Nei giochi a somma zero la vittoria di uno coincide con la sconfitta dell'altro, i due sono in competizione diretta e per vincere è necessario che l'altro perda: un esempio sono tutti i giochi con le carte. I GIOCHI A SOMMA DIVERSA DA ZERO sono assolutamente differenti: o SI VINCE INSIEME O SI PERDE INSIEME, e anzi tentare di sopraffare l'altro conduce entrambi alla sconfitta; DI QUESTA SPECIE SONO MOLTE RELAZIONI INTERPERSONALI E IN SPECIAL MODO QUELLE DI COPPIA. Molti guai nascono dal vivere le relazioni interpersonali come se fossero dei giochi a somma zero, ricercando quindi la propria vittoria sull'altro e costruendo in tal modo la comune sconfitta. Il segreto per vincere è vincere insieme.
Post n°7960 pubblicato il 26 Giugno 2014 da psicologiaforense
Aprirà il primo luglio, presso il Policlinico Federico II di Napoli, il primo pronto soccorso per il benessere sessuale della coppia e subito dopo lo stesso servizio verrà attivato anche a Milano, Modena e Bari. Sono SEDICI MILIONI gli italiani che soffrono di problemi o disfunzioni sessuali… SESSUALITA' E TERAPIA DI COPPIA ARRIVA IL PRONTO SOCCORSO SESSUALE PER COPPIE IN CRISI. 16 MILIONI DI ITALIANI SOFFRONO DI PROBLEMI E INCOMPRENSIONI SOTTO LE LENZUOLA. LUI HA DIFFICOLTÀ DI EREZIONE O EIACULAZIONE PRECOCE, LEI ANORGASMIA, DISPAREUNIA… PROBLEMI TUTTI CHE COMPROMETTONO LA VITA SESSUALE E QUINDI LA SERENITÀ DELLA COPPIA.
Il “pronto soccorso sessuale”, promosso dalla Società Italiana di Urologia e dall'Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani, proietta l'Italia all'avanguardia nel mondo per questo specifico servizio. La terapia per i disturbi sessuali maschili e femminili prevede la gestione della coppia. LUI E LEI ASSIEME verranno seguiti con un’unica cartella clinica e PAGANDO UN SOLO TICKET. Le disfunzioni sessuali, infatti, "viaggiano sempre in due" e difficilmente riguardano solo uno dei due componenti della coppia. Per questo, bisogna farsi carico di entrambi i partner e che lo si possa fare in un ospedale pubblico costituisce "un cambiamento rivoluzionario nell'approccio e nella gestione delle più comuni patologie e dei disturbi sessuali di cui soffrono 16 milioni di italiani". Allo stato chi ha necessità di una terapia di coppia o di interventi curativi da parte di un sessuologo, troppo spesso, è costretto a rivolgersi a strutture private... e sempre a pagamento.
Post n°7959 pubblicato il 25 Giugno 2014 da psicologiaforense
Riconoscere l'altro ... Facile a dirsi! Passi ancora per l'altro che mi scelgo come compagno di strada. Ma «l'altro anonimo», gli altri della «folla anonima» che esistono al mio fianco e di cui non so nulla. Mi coinvolgono veramente? No, io sono qui, loro sono là..... ALTRI NOI Gli altri spesso mi sono di ostacolo e di ingombro. Se non posso ignorarli, accetto che esistano accanto a me, a condizione che anch'essi accettino la mia esistenza. In fondo, non chiedo che un patto di non-aggressione per vivere, dico un patto di non-aggressione perché sono costretto a confessare che l'altro, gli altri, mi fanno paura. L'altro - «corpo estraneo» - ruba il mio lavoro, il mio salario, il mio alloggio, il mio posto al sole, la mia libertà, la mia vita, mi corrode come un cancro..... Il riflesso razzista è un riflesso dettato dall'istinto di sopravvivenza, un riflesso di disperazione che avvelena coloro che sentono minacciata la loro vita. lo non posso sopportare l'altro se non mi interessa. E il solo modo di trovare l'altro interessante, per me, è di interessarmi io, di non subire più la sua differenza né la distanza che mi separa da lui. Forse io arriverò così a esorcizzare la paura dell'altro, una paura ancestrale, una paura assassina. È sconcertante e insieme appassionante costatare che l'umanità non ha mai finito di uscire dalla disumanità di cui non riesce a liberarsi, come l'oro dalla ganga.
Post n°7958 pubblicato il 22 Giugno 2014 da psicologiaforense
Razionalità ed emotività, passione e calcolo, cuore e ragione sono aspetti contrapposti e al tempo stesso l'uno d'intralcio all'altro. Ma è vero che le decisioni migliori sono quelle a mente fredda? O che le passioni fanno commettere errori? IL segreto è questo: l'emotività deve essere compresa e comunicata agli altri attraverso un codice, una forma, un linguaggio come la poesia, la letteratura e la filosofia....
La vita è come un puzzle: attimi, sensazioni, emozioni e scelte che attendono solo la loro collocazione. Le emozioni hanno bisogno di spazio. Se pretendi di soffocarle in un angolo, sappi, le emozioni impazziscono. E te lo dicono un giorno, all'improvviso. Ti esplodono dentro e tu nemmeno sai come. Senti soltanto un gran peso e quello strano, profondo disagio... "E' colpa mia -mi chiede Carmelina- se sono emotiva?" "No, ma è colpa tua se non cerchi di comunicare correttamente le tue emozioni, di trasformarle in forze positive". L'emotività falsa spesso la nostra relazione con la realtà. Eravamo in un felice periodo di adesione alla vita, ed ecco che un incidente ci sconvolge al punto che non pensiamo più che a quello, drammatizzandolo, deformandolo. Di colpo, perdiamo la nostra pace e la nostra forza di adesione. Cerchiamo anzitutto di farci un'idea allettante della resistenza agli urti psicologici. Si tratta di conservare più facilmente il controllo di se stessi, non lasciarci sballottare dalla violenza delle nostre reazioni istintive. E soprattutto controllare l'alleanza pericolosa tra la difficoltà che spunta e la nostra emotività. I frutti della nostra lotta per la serenità sono sorprendenti. Diventiamo molto più simpatici per la nostra uguaglianza di umore. Alla gente non piace aver a che fare con quelli che si irritano per un niente, che passano dalla gioia alla tristezza senza che nemmeno se ne sappia il perché. Noi dobbiamo conquistare poco per volta il grande pregio di essere quasi sempre benevoli, sorridenti e diffondere attorno a noi la pace e il buon umore. Se siamo un istrice, dobbiamo diventare un sole. L'elenco degli urti che ci turbano è abbastanza umiliante. Perdiamo la padronanza di noi stessi per sciocchezze! Ebbene: guardare in faccia le cause delle nostre reazioni emotive sarà già un buon passo verso un maggior dominio di sé. Una contrarietà. Un oggetto rotto, guastato. Si può farne una malattia o riderci sopra.
Post n°7957 pubblicato il 22 Giugno 2014 da psicologiaforense
In Cina la carne di cane viene mangiata da migliaia di anni, e in alcune parti del paese è considerata una pratica da incentivare anche dalle amministrazioni locali. Si pensa che la carne di cane abbia proprietà curative così per il solstizio d'estate è tradizione, in alcune regioni, mangiare i quattrozampe. L'immagine del Paese ne esce fortemente offuscata ma nulla sembra fermare gli organizzatori. Animalisti in rivolta in tutto il mondo È una sorta di ossessione popolare che si manifesta con particolare evidenza al FESTIVAL DELLA CARNE DI CANE che si svolge a Yulin, nella provincia autonoma cinese del Guangxi. Come è antichissima tradizione, all’alba i venditori hanno esibito i cani in gabbie ponendo in essere una specie di asta per la vendita delle bestiole. Il "mercato" ha avuto un grande successo perché, come si vantano gli organizzatori, si tratta della " più grande fiera di carne di cane del mondo". In questo modo e per la realizzazione di “una giornata speciale all’insegna del cane e della buona tavola” sono stati sgozzati e fatti dissanguare più di 2000 cani.
Post n°7956 pubblicato il 21 Giugno 2014 da psicologiaforense
Si chiama X.pose ed è un corpetto intimo da donna che diventa trasparente se si passa troppo tempo sul web, per esempio in community o in Twitter e Facebook....
X.pose: il vestito che più sei social più ti spoglia Il primo test del corpetto digitale X.pose è avvenuto a New York. L'hanno inventato i designer Xuedi Chen e Pedro Oliveira. L'idea è nata pensando che ogni giorno milioni di ragazze nel mondo celebrano Internet, attraverso la propria presenza in rete e con "legami virtuli" sia per le trasformazioni socioculturali che l'era digitale ha generato nel modo di vivere il tempo e lo spazio sia per l'emergere di condotte di "ritiro sociale" specialmente nelle donne. La loro invenzione, che come detto si chiama X.POSE, è un indumento stampato in 3D, che all’interno ha un sistema di registrazione dei dati collegati a un’applicazione sullo smartphone. Il corpetto è diviso in diverse zone che vanno a ricreare la mappa della città in cui vi trovate. Più dati condividete, più la parte del vestito corrispondente alla zona cui siete diventa trasparente, fino a mostrare completamente il seno, la schiena o l’addome. “X.pose è un’esplorazione dell’attuale cultura di internet” – si legge sul sito ufficiale del progetto - “Una cultura nella quale gli individui sempre connessi a servizi come Facebook e Google hanno accettato, spesso molto superficialmente, di approvare la politica di questi giganti della tecnologia che utilizzano i dati personali su vasta scala”.
HOAX, TRUFFATORI ALLO SBARAGLIO, COSTUME, SOCIETA', TRUFFE, TRUFFATI, TRUFFATORI NELL'ITALIETTA 2014
Post n°7955 pubblicato il 21 Giugno 2014 da psicologiaforense
Hoax, parola non ancora entrata nell'uso comune, equivale a: beffa, burla, canzonatura, scherzo di cattivo genere, tiro mancino.
HOAX
HOAX significa imbroglio, mistificazione, inganno, frode e truffa. Ma è una parola polisemica, ambigua, ambivalente … che può indicare a) il gusto della beffa; b) la scelta di temi più o meno credibili, ma sempre capaci di rispondere a sotterranee aspettative da parte del pubblico; c) un vasto successo iniziale dell'imbroglio prima dell'imbarazzante scoperta. Come dire: un giocoliere svelto di mano e un pubblico pronto a essere preso in giro. E VENIAMO AL CONCRETO. Una coppia di italo-italiani ha chiesto un risarcimento milionario per scambio di embrione all’ospedale romano che nei mesi scorsi era incorso nello spiacevole equivoco. L’idea dei truffatori, scrive MASSIMO GRAMELLINI, mostrava lampi dell’antico acume: qualsiasi sconquasso attribuito a un nosocomio nostrano gode di una presunzione di credibilità. Ma lo svolgimento è stato di un’approssimazione imperdonabile. Ma quale Hoax ??? Referti taroccati, e taroccati male, persino un prelievo di sangue con la data di domenica, l’unico giorno della settimana in cui non si fanno prelievi. Superficialità e sciatteria dilagano anche nelle truffe via web. CHE MONDO!
Post n°7954 pubblicato il 20 Giugno 2014 da psicologiaforense
REGNO UNITO. KIM MILLS HA CHIESTO L'INTERVENTO DI RIDUZIONE DEL SENO, MA IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE HA RISPOSTO PICCHE.... Ha chiesto una riduzione del seno che, a causa delle sue dimensioni, le impedisce di svolgere le normali attività quotidiane, ma il Servizio sanitario nazionale inglese ha risposto picche. E' la storia di Kim Mills, 32enne inglese, raccontata sul portale SWNS. FONTE: portale SWNS.
Post n°7952 pubblicato il 19 Giugno 2014 da psicologiaforense
TEMPESTINE DI FUTILITA', POST ACERBI: A VOLTE FUTILI A VOLTE GREVI.... E' IL FALLIMENTO DELL'INTELLIGENZA?
IL GIOCO DELLE NUVOLE Tutto, o quasi, nel blog del cazzeggiatore professionista, resta ancora da scrivere, da spiegare.... Per esempio, argomentare a lungo e in più post, con allusioni, doppi sensi, sottintesi, ammiccamenti, che i fiumi, prima o poi, incontrano il mare è semplice, immediato, ma non porta da nessuna parte. La community e i blog sono pieni di logiche apparenti come questa, di ovvietà, di sentenze troppo semplici da emanare e da sputare, da vendere come verità assolute… Si afferma che i blog sono stati creati contro la violenza, l'ignoranza, la stupidità e servono proprio per mettere in discussione le ovvietà, le notizie e i significati dati per scontati dai media "ufficiali" o dal Potere. Ma forse non è così...
Post n°7951 pubblicato il 19 Giugno 2014 da psicologiaforense
RIPOSO E INTROSPEZIONE, TAPPE OBBLIGATE NELLA LOTTA CONTRO IL "MALE DI VIVERE". Quando si avverte il senso di tristezza e di vuoto interiore si corre il rischio di buttarsi in un'attività febbrile e in progetti di ogni genere, di accogliere indiscriminatamente qualunque distrazione. Nel momento in cui ci si ferma, infatti, l'inquietudine, l'angoscia e il senso di colpa riemergono alla superficie della coscienza. Ma a un certo punto occorre avere il coraggio di sospendere l'attività febbrile o la ricerca di distrazioni superficiali per riposarsi un po'. I sentimenti tenebrosi allora riemergono, si manifesta il vuoto interiore, ma si cerca di trovare la calma in un modo nuovo. Si escogitano così piccoli interessi che infondono tranquillità: cucinare, passeggiare, ascoltare una musica dolce, entrare in una chiesa, dedicarsi a un'attività che dia un po' di gioia, parlare con un amico, giocare con un bambino; piccole cose che danno un po' di pace e di tranquillità interiore. Le proprie fragilità sono note, ma si scopre che esistono anche spazi di pace. Occorre saper gustare questi momenti di pace: respirare tranquillamente, lasciar scendere nel cuore stille di gioia, lasciar entrare nel corpo il calore del sole, vivere momenti di benessere. Scopri allora che la tua vita, il tuo corpo e la tua psiche costituiscono una realtà fragile e delicata. Bisogna prendersi cura di sé, badare alla distensione, agli incontri, ai momenti di pace e di riflessione che aiutano a rimanere lontani dalle tenebre della depressione.
Post n°7950 pubblicato il 19 Giugno 2014 da psicologiaforense
Tiffany & Pet è la prima boutique in franchising di prodotti di qualità e servizi esclusivi pensata per i nostri amici a quattro zampe. Lì si trova abbigliamento, accessoristica, gioielleria, complementi d’arredo, profumeria, pasticceria e tanto altro… Una boutique di prodotti esclusivi e su misura dove puoi acquistare un capo unico che consente di valorizzare e ripagare la sua fedeltà, facendo si che il suo stile sia affine al tuo, dentro e fuori casa, in pendant perfetto al tuo modo di vestire. Tiffany & Pet ti offre inoltre un esclusivo servizio di onoranze funebri per animali d’affezione, per garantirgli la massima cura e dignità sempre.
IL LUSSO... MAGIA E MARKETING. PRESENTE E FUTURO DEL SUPERFLUO INDISPENSABILE TIFFANY AND PET propone per i tuoi animali il lusso inaccessibile, quello intermedio..... ma mai quello del popolux. Inoltre lancia la sua scommessa sul futuro del lusso, che gioca le sue chance proprio sulla capacità d'inventarsi un nuovo marketing… E si espande... da Trieste a Udine a Pordenone e presto a Las Vegas. Tiffany and Pet, la prima catena nazionale di boutique del lusso interamente dedicata agli animali d'affezione, continua con un successo strabiliante. Dopo il primo store aperto nell'aprile scorso a Trieste, oggi inaugura il secondo store regionale, quello di Udine, in via Mantica 7, alle ore 18, e a breve seguirà una terza apertura a Porcia, in provincia di Pordenone. Ma Tiffany and Pet non si ferma più e il 22 settembre 2014 sbarcherà anche negli Stati Uniti: 300 mq. ospitati nel complesso dedicato al lusso di Henderson (Las Vegas), dove sarà l'unica boutique del lusso dedicata agli animali, accanto ai più prestigiosi marchi del Made In Italy.
Post n°7949 pubblicato il 18 Giugno 2014 da psicologiaforense
Il giovane adulto, apolide del nostro tempo, non trova una sua collocazione: da una parte la famiglia, refrattaria alle richieste di autonomia, prigioniera di pulsioni egoistiche che frenano la maturazione dei figli con genitori che ne ritardano colpevolmente il distacco, per paura di sentirsi più vecchi; dall'altra parte, la società, poco pronta ad accogliere, con le sue luci consumistiche accecanti che nascondono il vuoto sociale, intriso di individualismo e ricerca del successo.... Si sentono sole, le ragazze italiane: 57 su cento lo hanno dichiarato all’Associazione Italiana Educazione Demografica, (VEDI), che ha appena presentato un’indagine su quattromila adolescenti, confrontando i dati con quelli del 1986. «All'epoca abbiamo fatto scalpore, interrogando per la prima volta gli adolescenti su sessualità o famiglia. Abbiamo replicato l'impresa per celebrare i nostri 60 anni di attività, nel 2013» spiega Marco Puiatti, presidente dell'Aied.
Post n°7947 pubblicato il 18 Giugno 2014 da psicologiaforense
MILO MOIRÉ ANCORA NUDA PER L'ART BASEL. DOPO AVER SCIOCCATO ALL'ART COLOGNE DI COLONIA, ESPELLENDO UOVA DALLA VAGINA, L'ARTISTA E PSICOLOGA SVIZZERA È PRONTA A DARE NUOVAMENTE SCANDALO E A FAR DISCUTERE... MILO MOIRÈ, LA VENERE DESNUDA. ESPERIMENTI DI UNA PERFORMER SENZA VELI
Il portale del Ticino si occupa oggi dell'artista svizzera, MILO MOIRÉ che, lo scorso aprile all'Art Cologne di Colonia, era stata protagonista di un'esposizione artistica - dove completamente nuda gettava dalla vagina alcune uova contenenti vernice rossa -, è pronta per scioccare il pubblico che in queste ore si sta recando ad Art Basel. Con un comunicato stampa l'artista ha fatto sapere che sarà presente alla fiera artistica ed esporrà il suo corpo nudo ricoperto da elementi di scrittura. La creazione si chiamerà "THE SCRIPT SYSTEM". Per ora la direzione dell'evento fieristico mondiale non ha voluto commentare la notizia. E’ intervenuta, invece, la polizia cantonale di Basilea ricordando che : "Il nostro codice penale non condanna un'esposizione nuda all'aperto del corpo umano, purché non abbia fini sessuali" MA CHI È MILO MOIRÉ? È una 31enne svizzera che di mestiere fa l'artista. L'oggetto della sua arte è proprio il suo corpo, del quale ha fatto il centro della sua ricerca. Laureata in psicologia, è conosciuta per l’esuberanza delle sue performance. Avvantaggiata da una fisicità notevole, Milo Moiré si esprime attraverso rappresentazioni quasi teatrali che sono un po' sfida e un po' provocazione. Il risultato è come sempre qualcosa che riesce a far discutere, che divide, ma che attira sempre l'attenzione. L’ultima sua esibizione risale allo scorso 12 aprile, quando, durante l’opening di Art Cologne, all’ingresso della fiera, l'artista espelleva dalla vagina uova piene di colore su di una tela bianca. “Creo e utilizzo la fonte originale della femminilità”, aveva detto in quell'occasione. Il risultato? UNA SORTA DI GIGANTE MACCHIA DI RORSCHACH. In passato si era fatta ritrarre seppellita dalla neve. Nuda. Una sorta di venere di ghiaccio coperta da una maschera dorata. Il significato? Non pervenuto. Si ricorda anche l'episodio in cui l'artista (ovviamente sempre nuda) aspetta il suo treno. Sul corpo, scritti sulla pelle, i nomi dei vestiti che avrebbero dovuto esserci, ma che di fatto non ci sono. Indosso solo un paio di decolleté a spillo, una borsa, degli occhiali. In questa tenuta l'artista si era seduta sul convoglio tra le reazioni sbigottite della gente.
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49