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Messaggi di Giugno 2014

 

"IL SALTO DELLA GIOIA", CURIOSITA', EVENTI, SENO, PSICOLOGIA, NIENTE TETTE, NIENTE GUADAGNI, SENO, GRANDE BUSINESS,

Post n°7964 pubblicato il 30 Giugno 2014 da psicologiaforense

New York... "IL SALTO DELLA GIOIA"...  la stanza dei maxi seni gonfiabili...  Chi non ricorda  la gigantesca mammella che  incombe come una ossessione  sull'indifeso  Woody Allen nel film "Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso (ma non avete mai osato chiedere)"?: Proprio per questo si ha l'impressione  di un déjà vu guardando la stanza speciale creata dai food-designer Bompas & Parr per il New York Museum of Sex....


SOGNANDO AD OCCHI APERTI NELL' AFFASCINANTE MONDO DEL SENO FEMMINILE

L'IMMAGINARIO DEL SENO FEMMINILE: enormi, straordinari, eccitanti (o terrifici) seni gonfiabili sulle pareti... Si possono toccare, palpeggiare ma anche  lanciarsi e rotolarsi sopra : si chiama "Il salto della Gioia" l'installazione del duo creativo londinese per la mostra "Funland" (fino a primavera 2015), pensata per stimolare al meglio i cinque sensi. Il castello delle maxi tette di plastica è solo una delle cinque attrazioni insieme a "Grope Mountain", una parete di roccia fatta di orifizi e appendici, e "The Tunnel of Love", un labirinto speculare che porterà i visitatori al loro punto 'G'.

NOTA INTEGRATIVA:

Il  seno è un grande business. E lo era anche in tempi preistorici. Il manufatto artistico con una rappresentazione del corpo umano più antico che si conosca raffigura una donna con dei seni enormi. Fu ritrovato nella grotta di Hohle Fels in Germania. Come per la Venere di Willendorf e molte altre successive, non v'è dubbio che questa piccola scultura risalente a circa quarantamila anni fa veniva usata nel culto di quel capolavoro della creazione che è il seno femminile, allora come adesso, ad incitare per sempre l' immaginazione maschile. Nell'industria della musica  e non solo... tutti sanno che "niente tette, niente guadagni". Sembra che il seno femminile  sia un ingrediente indispensabile se si vuole vendere il prodotto.

 
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DI STORIA IN STORIA, VITA, CORAGGIO, FIDUCIA, AUTOSTIMA, LA LEGGE DELLE CONVINZIONI, CONVINCERE SE STESSI

Post n°7963 pubblicato il 30 Giugno 2014 da psicologiaforense

L'UOMO SUL PONTE

Un  uomo la cui azienda  si trovava in grosse difficoltà economiche  non sapeva se continuare a lottare oppure dichiararsi fallito. Una sera mentre stava disperato su un ponticello e guardava in basso verso l'acqua  spuntò dall'oscurità  un signore che ve­dendolo così abbattuto, si fermò e gli chiese che cosa gli fosse capitato. L’imprenditore gli raccontò tutti i suoi guai. L'uomo lo ascoltò attentamente e quindi intervenne: «Credo di poterla aiutare». Estrasse dalla tasca il carnet degli assegni, gli chiese come si chiamava e ne staccò uno, glielo mise in mano e disse: «Prenda questi soldi. Ci incontreremo qui esat­tamente tra un anno da oggi e allora mi restituirà il de­naro ». Quindi si voltò e scomparve nel buio. Tornato nel suo ufficio, l'imprenditore spiegò l'assegno e scoprì che si trattava di  1.000.000 di euro. Pensò che fosse uno scherzo sino a che non lesse la firma dell’uomo più ricco d’Europa:  Bernard Arnault.  In un primo momento pensò di incassarlo e di risolve­re ogni suo problema finanziario. In seguito, invece, de­cise che avrebbe chiuso l'assegno in cassaforte, sapendo di poterlo riscuotere in qualsiasi momento. Avrebbe sfruttato l'idea di avere a sua disposizione quella somma di denaro per trattare con maggiore tranquillità con for­nitori e creditori, e per rimettere in piedi l'azienda. Con rinnovato entusiasmo si rituffò negli affari e chiuse contratti, negoziò accordi, estese i termini di pa­gamento, concluse parecchie vendite  importanti.  Nel giro di  qualche mese  la sua azienda era di nuovo al top, era uscita dai debiti  e generava profitti.  L'anno dopo ritornò al ponte nel parco con in mano l'as­segno non ancora incassato: non vedeva l'ora di raccon­tare al suo  benefattore che cosa era successo. Preci­samente all' ora convenuta l'uomo emerse ancora una volta dall' oscurità. Proprio mentre stava per restituirgli l'assegno, e raccontargli del suo entusiasmante successo e dei risultati ottenuti nei precedenti dodici mesi dal buio  due infermieri si precipitarono  di corsa verso l' uomo, afferrandogli  le  braccia. Poi si scusarono  con l’ imprenditore dicendo: « Meno male che l' abbiamo ritrovato. L’ha disturbata? Conti­nua a scappare dalla casa di cura  e va a dire in giro di esse­re  Bernard Arnault, l’uomo più ricco d’Europa». Quindi,  caricato l'anziano su un’autoambulanza, lo condussero via.  Sbalordito, l'uomo d'affari non riusciva a muoversi. Per tutto l'anno si era dato da fare, aveva gestito acquisti e vendite, aveva ricostruito l'attività  con la calma e la si­curezza che gli derivavano dal sapere di avere in cassa­forte un assegno da cinquecentomila dollari incassabile in qualsiasi momento. Improvvisamente comprese che il successo negli affa­ri era dipeso dalle sue convinzioni, anche se l’ informa­zione su cui si basavano era falsa. La causa della svolta era stata la fiducia in se stesso. 
 

NOTA:Ogni riferimento a persone o fatti realmente avvenuti è puramente casuale. Questa storia nasce solo dalla fantasia ed è tratta dal web 

 
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CONVIVENZA, MATRIMONIO, A CHE GIOCO GIOCHIAMO?, LA FOLLIA DELLA COPPIA, COMPLICITA' TRA PARTNER,LA FERITA DEI NON AMATI

Post n°7961 pubblicato il 26 Giugno 2014 da psicologiaforense

La magia dell'incontro, la paura delle differenze e dei cambiamenti, il fascino dell'intimità, i sentimenti e le conflittualità..... 

 VIVERE INSEME
L'AMORE E IL CONFLITTO

Nella vita esistono due tipi di giochi: «I GIOCHI A SOMMA ZERO» e «I GIOCHI A SOMMA DIVERSA DA ZERO».  Nei giochi a somma zero la vittoria di uno coincide con la sconfitta dell'al­tro, i due sono in competizione diretta e per vincere è necessario che l'altro perda: un esempio sono tutti i giochi con le carte. I GIOCHI A SOMMA DIVERSA DA ZERO sono assolutamente differenti: o SI VINCE INSIEME O SI PERDE INSIEME, e anzi tentare di sopraffare l'altro conduce entram­bi alla sconfitta; DI QUESTA SPECIE SONO MOLTE RELAZIONI INTERPERSONALI E IN SPE­CIAL MODO QUELLE DI COPPIA. Molti guai nascono dal vivere le relazioni interpersonali come se fossero dei giochi a somma zero, ricercando quindi la propria vittoria sull'altro e co­struendo in tal modo la comune sconfitta. Il segreto per vincere è vincere insieme.

 
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PRONTO SOCCORSO SESSUALE, RELAZIONI INTIME, DISTURBI SESSUALI MASCHILI E FEMMINILI, TERAPIA DI COPPIA, 16 MILIONI DI ITALIANI

Post n°7960 pubblicato il 26 Giugno 2014 da psicologiaforense

Aprirà il primo luglio, presso il Policlinico Federico II di Napoli, il primo pronto soccorso per il benessere sessuale della  coppia e subito dopo  lo stesso servizio verrà attivato anche a Milano, Modena e Bari.  Sono  SEDICI MILIONI  gli    italiani che soffrono di problemi o disfunzioni sessuali… 

SESSUALITA' E TERAPIA DI COPPIA

ARRIVA IL PRONTO SOCCORSO SESSUALE PER COPPIE IN CRISI. 16 MILIONI DI ITALIANI  SOFFRONO DI PROBLEMI E INCOMPRENSIONI SOTTO LE LENZUOLA. LUI HA DIFFICOLTÀ  DI EREZIONE O  EIACULAZIONE PRECOCE, LEI  ANORGASMIA, DISPAREUNIA… PROBLEMI TUTTI  CHE COMPROMETTONO LA VITA SESSUALE E QUINDI LA SERENITÀ DELLA COPPIA.

 

 

Il “pronto soccorso sessuale”, promosso dalla Società Italiana di Urologia  e dall'Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani,  proietta l'Italia all'avanguardia nel mondo per questo specifico servizio. La terapia per i disturbi sessuali maschili e femminili prevede la gestione della coppia. LUI E LEI ASSIEME verranno seguiti con un’unica cartella clinica e  PAGANDO UN SOLO TICKET.  Le disfunzioni sessuali, infatti, "viaggiano sempre in due" e difficilmente riguardano solo uno dei due componenti della coppia. Per questo, bisogna  farsi carico  di  entrambi i partner  e che lo si possa fare in un ospedale pubblico   costituisce  "un cambiamento rivoluzionario nell'approccio e nella gestione delle più comuni patologie e dei disturbi sessuali di cui soffrono 16 milioni di italiani". Allo stato chi ha necessità di una terapia di coppia o di interventi curativi da parte di un sessuologo, troppo spesso, è costretto a rivolgersi a strutture private... e sempre a pagamento.
 

 
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RIFLESSIONE DELLA SERA, IO, GLI ALTRI, XENOFOBIA, NEGRI, FROCI, GIUDEI, ETERNA GUERRA CONTRO "GLI ALTRI"

Post n°7959 pubblicato il 25 Giugno 2014 da psicologiaforense

Riconoscere l'altro ... Facile a dirsi! Passi ancora per l'altro che mi scelgo come compagno di strada. Ma «l'altro anonimo», gli altri della «folla anonima» che esistono al mio fianco e di cui non so  nul­la. Mi coinvolgono veramente? No, io sono qui, loro sono là.....

ALTRI NOI

Gli altri spesso  mi sono di ostacolo e  di ingombro. Se non posso ignorarli, accetto che esistano accanto a me, a condizione che  anch'essi accettino la mia esistenza. In fondo, non chiedo che un patto di non-aggressione per vivere, dico un patto di non-aggressione per­ché sono costretto a confessare che l'altro, gli altri, mi fanno paura. L'altro - «corpo estraneo» - ruba il mio lavoro, il mio salario, il mio alloggio, il mio posto al sole, la mia libertà, la mia vita, mi cor­rode come un cancro.....  Il riflesso razzista è un riflesso dettato dall'i­stinto di sopravvivenza, un riflesso di disperazione che avvelena co­loro che sentono minacciata la loro vita. lo non posso sopportare l'altro se non mi interessa. E il solo mo­do di trovare l'altro interessante, per me, è di interessarmi io, di non subire più la sua differenza né la distanza che mi separa da lui. For­se io arriverò così a esorcizzare la paura dell'altro, una paura ance­strale,  una  paura assassina. È sconcertante e insieme appassionante costatare che l'umanità non ha mai finito di uscire dalla disumanità di cui non riesce a li­berarsi, come l'oro dalla ganga.

 
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BLOGGER, BLOG, EMOZIONI PER CRESCERE, TRASFORMARE ANSIA ED EMOTIVITÀ IN RISORSE STRATEGICHE, RAZIONALITÀ, EMOTIVITÀ,

Post n°7958 pubblicato il 22 Giugno 2014 da psicologiaforense

Razionalità ed emotività, passione e calcolo, cuore e ragione sono aspetti   contrapposti e al tempo stesso l'uno d'intralcio all'altro. Ma è  vero che le decisioni migliori sono quelle a mente fredda? O che le passioni fanno commettere errori? IL segreto è questo:  l'emotività deve essere compresa e comunicata agli altri attraverso un codice, una forma, un linguaggio come la poesia, la letteratura e la filosofia....



IL TEMPO DELLE EMOZIONI

 

 

La vita è come un puzzle: attimi, sensazioni, emozioni e scelte che attendono solo la loro collocazione. Le emozioni hanno bisogno di spazio. Se pretendi di  soffocarle in un angolo, sappi, le emozioni impazziscono. E te lo dicono un giorno, all'improvviso. Ti esplodono dentro e tu nemmeno sai come. Senti soltanto un gran peso e quello strano, profondo disagio...  "E' colpa mia -mi chiede Carmelina- se sono emotiva?"  "No, ma è colpa tua se non cerchi di comunicare correttamente le tue emozioni, di trasformarle in forze positive". L'emotività falsa spesso la nostra relazione con la realtà. Eravamo in un felice periodo di adesione alla vita, ed ecco che un incidente ci sconvolge al punto che non pensiamo più che a quello, drammatiz­zandolo, deformandolo. Di colpo, perdiamo la nostra pace e la no­stra forza di adesione. Cerchiamo anzitutto di farci un'idea allettante della resistenza agli urti psicologici. Si tratta di conservare più facilmente il con­trollo di se stessi, non lasciarci sballottare dalla violenza delle nostre reazioni istintive. E soprattutto controllare l'alleanza pericolosa tra la difficoltà che spunta e la nostra emotività. I frutti della nostra lotta per la serenità sono sorprendenti. Di­ventiamo molto più simpatici per la nostra uguaglianza di umore. Alla gente non piace aver a che fare con quelli che si irritano per un niente, che passano dalla gioia alla tristezza senza che nemmeno se ne sappia il perché. Noi dobbiamo conquistare poco per volta il grande pregio di essere quasi sempre benevoli, sorridenti e diffon­dere attorno a noi la pace e il buon umore. Se siamo un istrice, dob­biamo diventare un sole.  L'elenco degli urti che ci turbano è abbastanza umiliante. Per­diamo la padronanza di noi stessi per sciocchezze! Ebbene: guardare in faccia le cause delle nostre reazioni emotive sarà già un buon passo verso un maggior dominio di sé. Una contrarietà. Un oggetto rotto, guastato. Si può farne una malattia o riderci sopra.

 
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CINA, FESTIVAL DELLA CARNE DI CANE, FIERA CHOCH, ORRORE E MORTE, IMMAGINI, GABBIE, VIAGGI DELLA MORTE, CANI SGOZZATI

Post n°7957 pubblicato il 22 Giugno 2014 da psicologiaforense

In Cina la carne di cane viene mangiata da migliaia di anni, e in alcune parti del paese è considerata una pratica  da incentivare  anche dalle amministrazioni locali. Si pensa che la carne di cane abbia proprietà curative così per il solstizio d'estate è tradizione, in alcune regioni, mangiare i quattrozampe. L'immagine del Paese ne esce fortemente offuscata ma nulla sembra fermare gli organizzatori. Animalisti in rivolta in tutto il mondo




LA  FIERA DELL'ORRORE CHE INDIGNA IL MONDO: CARNE DI CANE, FESTIVAL CHOC IN CINA

 È una sorta di ossessione popolare che si manifesta con particolare evidenza al FESTIVAL DELLA CARNE DI CANE che  si svolge a Yulin, nella provincia autonoma cinese del Guangxi. Come è antichissima tradizione,  all’alba  i venditori  hanno esibito  i cani in gabbie ponendo in essere una specie di asta per la  vendita delle bestiole.  Il "mercato" ha avuto un grande successo perché, come si vantano gli organizzatori, si tratta  della " più grande fiera di carne di cane del mondo". In questo modo  e per  la realizzazione  di  “una giornata speciale  all’insegna del cane e della buona tavola” sono stati sgozzati e fatti dissanguare più di 2000 cani.
"Quest'anno -ha raccontato con orgoglio un agricoltore del distretto di Fumian - ho portato tre bellissimi cani che erano stati allevati con molta cura dalla mia famiglia ...".
Ma questa volta c'è chi ha acquistato cani non per mangiarli. "Abbiamo comprato oltre 200 cani - ha raccontato una donna di nome Wang - non possiamo fermare il festival ma almeno cerchiamo di salvare quanti più cani possiamo, comprandoli". Wang ed altri come lei hanno speso circa 500 yuan (60 euro) per ogni cane.
E  questo  riflette il cambiamento nel punto di vista di alcuni cinesi, che hanno sempre più animali domestici e stanno cambiando le proprie tradizioni. Hanno partecipato alla grande “festa” 48 ristoranti coordinati tra loro su 65 presenti in zona  indicando “prelibatezze”  a base di carne di cane  nei loro menu.

Nelle settimane precedenti il festival numerose associazioni animaliste di tutto il mondo hanno cercato di impedire lo svolgimento dell'evento, senza successo. Però il governo di Yulin ha fatto sapere  che  per la prima volta   non  ha sponsorizzato quest'anno il festival.

 
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LA PROVOCAZIONE, SE ESAGERI CON IL WEB, DIVENTI NUDA, STATI UNITI, CORPETTO DIGITALE, FOTO, BLOG, COMMUNITY, SOCIAL NETWORK,

Post n°7956 pubblicato il 21 Giugno 2014 da psicologiaforense

Si chiama X.pose ed è un corpetto intimo da donna che diventa trasparente se si passa troppo tempo sul web, per esempio in community o  in  Twitter e Facebook....

 

X.pose: il vestito che più sei social più ti spoglia

Il primo test  del corpetto digitale  X.pose è avvenuto a New York. L'hanno inventato  i designer Xuedi Chen e Pedro Oliveira. L'idea è nata pensando che ogni giorno  milioni di  ragazze nel mondo celebrano Internet, attraverso la propria presenza in rete e con "legami virtuli" sia per le trasformazioni socioculturali che l'era digitale ha generato nel modo di vivere il tempo e lo spazio  sia per  l'emergere di  condotte di "ritiro sociale" specialmente nelle donne.

La loro invenzione, che come detto si chiama X.POSE,   è un indumento stampato in 3D, che all’interno ha un sistema di registrazione dei dati collegati a un’applicazione sullo smartphone. Il corpetto è diviso in diverse zone che vanno a ricreare la mappa della città in cui vi trovate. Più dati condividete, più la parte del vestito corrispondente alla zona cui siete diventa trasparente, fino a mostrare completamente il seno, la schiena o l’addome.  “X.pose è un’esplorazione dell’attuale cultura di internet” – si legge sul sito ufficiale del progetto - “Una cultura nella quale gli individui sempre connessi a servizi come Facebook e Google hanno accettato, spesso molto superficialmente, di approvare la politica di questi giganti della tecnologia che utilizzano i dati personali su vasta scala”.

 
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HOAX, TRUFFATORI ALLO SBARAGLIO, COSTUME, SOCIETA', TRUFFE, TRUFFATI, TRUFFATORI NELL'ITALIETTA 2014

Post n°7955 pubblicato il 21 Giugno 2014 da psicologiaforense

Hoax, parola non ancora entrata nell'uso comune, equivale a: beffa, burla, canzonatura, scherzo di cattivo genere, tiro mancino.

 

 

HOAX


Storie di imbroglioni, burloni, truffatori e semplici bugiardi
 

HOAX significa  imbroglio, mistificazione, inganno, frode e truffa.  Ma è una parola polisemica, ambigua, ambivalente …  che può indicare  a) il gusto della beffa;  b) la scelta di temi più o meno credibili, ma sempre capaci di rispondere a sotterranee aspettative da parte del pubblico;  c) un vasto successo iniziale dell'imbroglio prima dell'imbarazzante scoperta. Come dire: un giocoliere svelto di mano e un pubblico pronto a essere preso in giro. E VENIAMO AL CONCRETO. Una coppia di italo-italiani ha chiesto un risarcimento milionario per scambio di embrione all’ospedale romano che nei mesi scorsi era incorso nello spiacevole equivoco. L’idea dei truffatori, scrive MASSIMO GRAMELLINI,  mostrava lampi dell’antico acume: qualsiasi sconquasso attribuito a un nosocomio nostrano gode di una presunzione di credibilità. Ma lo svolgimento è stato di un’approssimazione imperdonabile. Ma quale Hoax ???  Referti taroccati, e taroccati male, persino un prelievo di sangue con la data di domenica, l’unico giorno della settimana in cui non si fanno prelievi. Superficialità e sciatteria dilagano anche nelle truffe via web. CHE MONDO!

 
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TEMI TRASCURATI, QUANDO LE DIMENSIONI CONTANO,

Post n°7954 pubblicato il 20 Giugno 2014 da psicologiaforense

REGNO UNITO. KIM MILLS HA CHIESTO L'INTERVENTO DI RIDUZIONE DEL SENO, MA IL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE HA RISPOSTO PICCHE....


"I MIEI SENI ENORMI MI HANNO ROVINATO LA VITA"

 Ha chiesto una riduzione del seno che, a causa delle sue dimensioni, le impedisce di svolgere le normali attività quotidiane, ma il Servizio sanitario nazionale inglese ha risposto picche. E' la storia di Kim Mills, 32enne inglese, raccontata sul portale SWNS.
La donna non dispone del denaro necessario per un intervento in una struttura privata, e quindi si è rivolta al sistema sanitario pubblico. I cui responsabili, però, non giudicano eccezionale il suo caso. Mills ribatte, sentendosi indignata per la disparità di trattamento rispetto a donne che si sono viste finanziare altri interventi di plastica. “Le persone pensano che non sia un problema, ma non sanno cosa significhi viverci. I miei seni sono così pesanti che m'impediscono di fare i lavori domestici, o di spazzolare i capelli di mia figlia di 4 anni”. Il seno sproporzionato le ha causato un duplice problema: fisico, con dolori alla schiena; emotivo, con la perdita di sicurezza e una totale mancanza di autostima. “Mi hanno rovinato la vita”.

FONTE:  portale SWNS.

 
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BLOG DI UN CAZZEGGIATORE, IL CAZZEGGIO È UN’ARTE?, BLA BLA BLA, VIVERE DI CHIACCHIERE, IL PENSIERO RISCHIA LA PARALISI

Post n°7952 pubblicato il 19 Giugno 2014 da psicologiaforense

TEMPESTINE DI FUTILITA', POST ACERBI: A VOLTE FUTILI A VOLTE GREVI.... E' IL FALLIMENTO DELL'INTELLIGENZA?

 

 IL GIOCO DELLE NUVOLE

Tutto, o quasi,  nel blog del cazzeggiatore  professionista,  resta  ancora  da scrivere, da spiegare.... Per esempio,  argomentare a lungo e in più post, con allusioni, doppi sensi, sottintesi, ammiccamenti,  che  i fiumi, prima o poi, incontrano il mare  è semplice, immediato, ma non porta da nessuna parte.  La community e i blog sono  pieni di logiche apparenti come questa, di ovvietà, di sentenze troppo semplici da emanare e da sputare, da vendere come verità assolute… Si afferma che i blog sono stati creati contro la violenza, l'ignoranza, la stupidità e servono proprio per  mettere  in discussione le ovvietà, le notizie e i significati dati per scontati dai media "ufficiali" o dal Potere. Ma forse non è così...

 
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RIFLESSIONE DELLA SERA

Post n°7951 pubblicato il 19 Giugno 2014 da psicologiaforense

 RIPOSO E INTROSPEZIONE, TAPPE OBBLIGATE NELLA LOTTA CONTRO IL "MALE DI VIVERE".

Quando si avverte il senso di tristezza e di vuoto interiore si cor­re il rischio di buttarsi in un'attività febbrile e in progetti di ogni ge­nere, di accogliere indiscriminatamente qualunque distrazione. Nel momento in cui ci si ferma, infatti, l'inquietudine, l'angoscia e il senso di colpa riemergono alla superficie della coscienza. Ma a un certo punto occorre avere il coraggio di sospendere l'at­tività febbrile o la ricerca di distrazioni superficiali per riposarsi un po'. I sentimenti tenebrosi allora riemergono, si manifesta il vuoto interiore, ma si cerca di trovare la calma in un modo nuovo. Si esco­gitano così piccoli interessi che infondono tranquillità: cucinare, passeggiare, ascoltare una musica dolce, entrare in una chiesa, de­dicarsi a un'attività che dia un po' di gioia, parlare con un amico, giocare con un bambino; piccole cose che danno un po' di pace e di tranquillità interiore. Le proprie fragilità sono note, ma si scopre che esistono anche spazi di pace. Occorre saper gustare questi mo­menti di pace: respirare tranquillamente, lasciar scendere nel cuore stille di gioia, lasciar entrare nel corpo il calore del sole, vivere mo­menti di benessere. Scopri allora che la tua vita, il tuo cor­po e la tua psiche costituiscono una realtà fragile e delicata. Bisogna prendersi cura di sé, badare alla di­stensione, agli incontri, ai momenti di pace e di riflessione che aiu­tano a rimanere lontani dalle tenebre della depressione.

 
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TIFFANY AND PET, CURIOSITA', LA BOUTIQUE PER ANIMALI DIVENTA DI LUSSO, FOTO, AMICI A 4 ZAMPE, GIOIELLI

Post n°7950 pubblicato il 19 Giugno 2014 da psicologiaforense

Tiffany & Pet è la prima boutique in franchising di prodotti di qualità e servizi esclusivi pensata per i nostri amici a quattro zampe. Lì si trova abbigliamento, accessoristica, gioielleria, complementi d’arredo, profumeria, pasticceria e tanto altro… Una boutique di prodotti esclusivi e su misura  dove puoi acquistare un capo unico che consente di valorizzare e ripagare la sua fedeltà, facendo si che il suo stile sia affine al tuo, dentro e fuori casa, in pendant perfetto al tuo modo di vestire. Tiffany & Pet ti offre inoltre un esclusivo servizio di onoranze funebri per animali d’affezione, per garantirgli la massima cura e dignità sempre.

 

IL LUSSO... MAGIA E MARKETING. PRESENTE E FUTURO DEL SUPERFLUO INDISPENSABILE

TIFFANY AND PET propone  per i tuoi animali  il lusso inaccessibile, quello  intermedio..... ma mai quello del popolux.  Inoltre lancia la sua scommessa sul futuro del lusso, che gioca le sue chance proprio sulla capacità d'inventarsi un nuovo marketing… E si espande... da Trieste a Udine a  Pordenone e presto a Las Vegas. Tiffany and Pet, la prima catena nazionale di boutique del lusso interamente dedicata agli animali d'affezione, continua con un successo strabiliante. Dopo il primo store aperto nell'aprile scorso a Trieste, oggi inaugura il secondo store regionale, quello di Udine, in via Mantica 7, alle ore 18, e a breve seguirà una terza apertura a Porcia, in provincia di Pordenone. Ma Tiffany and Pet non si ferma più e il 22 settembre 2014 sbarcherà anche negli Stati Uniti: 300 mq. ospitati nel complesso dedicato al lusso di Henderson (Las Vegas), dove sarà l'unica boutique del lusso dedicata agli animali, accanto ai più prestigiosi marchi del Made In Italy.

 
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DI CULTURA IN CULTURA, TEMI TRASCURATI,

Post n°7949 pubblicato il 18 Giugno 2014 da psicologiaforense

Il giovane adulto, apolide del nostro tempo,  non trova una sua collocazione: da una parte la famiglia, refrattaria alle richieste di autonomia, prigioniera di pulsioni egoistiche che frenano la maturazione dei figli con genitori che ne ritardano colpevolmente il distacco, per paura di sentirsi più vecchi; dall'altra parte, la società, poco pronta ad accogliere, con le sue luci consumistiche accecanti che nascondono il vuoto sociale, intriso di individualismo e ricerca del successo....



Il disagio dei giovani tra adolescenza e età adulta

Si sentono sole, le ragazze italiane: 57 su cento lo hanno dichiarato all’Associazione Italiana Educazione Demografica, (VEDI),  che ha appena presentato un’indagine su quattromila adolescenti, confrontando i dati con quelli del 1986.  «All'epoca abbiamo fatto scalpore, interrogando per la prima volta gli adolescenti su sessualità o famiglia. Abbiamo replicato l'impresa per celebrare i nostri 60 anni di attività, nel 2013» spiega Marco Puiatti, presidente dell'Aied.
Le risposte ottenute, nel caso della solitudine, sottolineano una disparità accentuata tra i due sessi: i ragazzi, infatti, in 66 casi su cento dichiarano di non soffrirne (nel 1986 erano 31 su cento).
Sul versante familiare va, invece, meglio per tutti: un terzo dei maschi e un quarto delle femmine sono d’accordo con i papà, metà dei maschi e un terzo delle femmine con le mamme (nella generazione precedente con nessuno dei genitori si superava il 20 per cento di “ottimi rapporti”). Questo anche perché i genitori sono pressoché l'unica fonte di finanziamento (nell’86 lavorava il 20 per cento dei maschi e il 12 delle femmine; ora meno del 10 per cento in totale) e accettano rapporti sessuali in casa (in oltre un terzo dei casi; 28 anni fa, uno su cinque).  Lo stesso Puiatti, laico professo, collega alla solitudine l’altra differenza fra i dati, quella che riguarda la fede religiosa. Non seguono alcuna religione 32 donne su cento (erano 14 in passato) , le cattoliche praticanti calano da 35 a 25 per cento. Inoltre le ragazze fanno meno sport (45 per cento contro il 54), mentre i coetanei amanti di palestra e campi da calcio restano sopra il 60 per cento. Tutti fumano di più.  «Un tempo, i giovani si impegnavano in chiesa o al partito: oggi sono sempre connessi, ma molto più soli». E dipendenti dagli adulti: alla domanda sulla cosa più importante, rispondono la famiglia 25 maschi e 31 femmine su cento, contro un otto o nove per cento del 1986. Cala, per contro, l'importanza di amore, salute, benessere, bellezza.

 
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LA NOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO, ARTE DEBOLE, MILO MOIRE', NUDO SCIOCCANTE, EVENTI, ART BASEL, BASILEA, FOTO

Post n°7947 pubblicato il 18 Giugno 2014 da psicologiaforense

MILO MOIRÉ ANCORA NUDA PER L'ART BASEL. DOPO AVER SCIOCCATO ALL'ART COLOGNE DI COLONIA, ESPELLENDO UOVA DALLA VAGINA, L'ARTISTA E PSICOLOGA SVIZZERA È PRONTA  A DARE NUOVAMENTE SCANDALO E A FAR DISCUTERE...  


MILO MOIRÈ, LA VENERE DESNUDA. ESPERIMENTI DI UNA PERFORMER SENZA VELI

 

 

 

Il portale del Ticino si occupa oggi  dell'artista svizzera, MILO MOIRÉ che, lo scorso aprile all'Art Cologne di Colonia, era stata protagonista di un'esposizione artistica - dove completamente nuda gettava dalla vagina alcune uova contenenti vernice rossa -, è pronta per scioccare il pubblico che in queste ore si sta recando ad Art Basel. Con un comunicato stampa l'artista ha fatto sapere che sarà presente alla fiera artistica ed esporrà il suo corpo nudo ricoperto da elementi di scrittura. La creazione si chiamerà "THE SCRIPT SYSTEM". Per ora la direzione dell'evento fieristico mondiale non ha voluto commentare la notizia. E’ intervenuta, invece, la polizia cantonale di Basilea  ricordando che : "Il nostro codice penale non condanna un'esposizione nuda all'aperto del corpo umano, purché non abbia fini sessuali"

MA CHI È MILO MOIRÉ? È una 31enne svizzera che di mestiere fa l'artista. L'oggetto della sua arte è proprio il suo corpo, del quale ha fatto il centro della sua ricerca. Laureata in psicologia, è conosciuta per l’esuberanza delle sue performance. Avvantaggiata da una fisicità notevole, Milo Moiré si esprime attraverso rappresentazioni quasi teatrali che sono un po' sfida e un po' provocazione. Il risultato è come sempre qualcosa che riesce a far discutere, che divide, ma che attira sempre l'attenzione. L’ultima sua esibizione risale allo scorso 12 aprile, quando, durante l’opening di Art Cologne, all’ingresso della fiera, l'artista espelleva dalla vagina uova piene di colore su di una tela bianca. “Creo e utilizzo la fonte originale della femminilità”, aveva detto in quell'occasione. Il risultato? UNA SORTA DI GIGANTE MACCHIA DI RORSCHACH.

In passato si era fatta ritrarre seppellita dalla neve. Nuda. Una sorta di venere di ghiaccio coperta da una maschera dorata. Il significato? Non pervenuto. Si ricorda anche l'episodio in cui l'artista (ovviamente sempre nuda) aspetta il suo treno. Sul corpo, scritti sulla pelle, i nomi dei vestiti che avrebbero dovuto esserci, ma che di fatto non ci sono. Indosso solo un paio di decolleté a spillo, una borsa, degli occhiali. In questa tenuta l'artista si era seduta sul convoglio tra le reazioni sbigottite della gente.

 
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