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Messaggi di Luglio 2015

 

RISOLUZIONE STORICA, L’ONU CONTRO I CRIMINI DI NATURA, NON SOLO IL LEONE CECIL, NESSUNO TOCCHI...

Post n°8365 pubblicato il 31 Luglio 2015 da psicologiaforense

Questa risoluzione «segna una nuova fase nella lotta contro il crimine che danneggia la fauna selvatica, una minaccia che colpisce sempre più non solo innumerevoli specie, ma mette sempre più a rischio la sicurezza nazionale e lo sviluppo sostenibile di interi Paesi».  A partire dal 2016, il segretario generale dell’Onu avrà il compito di presentare una relazione annuale sui crimini contro la fauna selvatica e l’attuazione della risoluzione nei vari Paesi, insieme alle raccomandazioni per ulteriori azioni...


ANIMALI IN VIA DI ESTINZIONE

 


L’assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato ieri, all’unanimità, una risoluzione contro il traffico di fauna selvatica, che punta a porre fine al fenomeni del bracconaggio e del commercio illegale. La risoluzione arriva a poca distanza dalla vicenda, finita sotto i riflettori mondiali, del leone Cecil, simbolo del parco nazionale Hwange nello Zimbabwe ucciso da un dentista statunitense (a sx nella foto).


Promossa da Gabon e Germania e sostenuta da oltre 70 nazioni tra cui l’Italia, la risoluzione, non giuridicamente vincolante, sollecita tutti i Paesi a «FARE PASSI DECISIVI A LIVELLO NAZIONALE PER PREVENIRE, COMBATTERE ED ERADICARE IL COMMERCIO ILLEGALE DI FAUNA SELVATICA». Insieme al rafforzamento dei processi giudiziari e delle forze dell’ordine, la risoluzione incoraggia i Paesi a coinvolgere attivamente le comunità locali nella lotta contro il traffico illecito, migliorando i loro diritti e la capacità di gestire e trarre beneficio dalle risorse naturali dei loro territori. Nel testo si fa riferimento a come tali crimini, di natura transnazionale e organizzata, contribuiscano al finanziamento di reti criminali e di conflitti armati.

 
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STOP ALLE ACCUSE INFAMANTI DI STUPRO, VIOLENZA SESSUALE, ABUSI, RICATTI, COME DIFENDERSI CON UN APP

Post n°8364 pubblicato il 30 Luglio 2015 da psicologiaforense

App nata in Usa, dove il solo sospetto di una violenza può bastare a distruggere carriere e patrimoni, WeConsent permette di registrare un video in cui i partner si dichiarano consenzienti...

 

 

 

CONTRO LE FALSE ACCUSE DI STUPRO ARRIVA L’APP PER IL SESSO FELICEMENTE CONSENSUALE

 

 


False accuse di stupro? Da oggi avranno minori possibilità di riuscita se due persone che vogliono fare sesso, anche per una sola volta, useranno l’app WeConsent. Scaricabile sul cellulare permette di girare un video di 20 secondi in cui le persone coinvolte potranno registrare il loro libero assenso prima dell’atto sessuale.   Per funzionare WeConsent dotata di tecnologia di riconoscimento facciale, ha bisogno che il soggetto mostri il suo volto davanti alla videocamera, pronunci il suo nome, ed esprima il proprio consenso con un “Sì”. Senza che si realizzino queste due condizioni, la procedura di registrazione non potrà essere completata e il filmato, eventualmente girato in modo non corretto, si autodistruggerà. I video di entrambi i partner, condotti a buon fine, saranno invece protetti da un sistema di crittografia dei dati e conservati, ma non sul telefonino. Verranno, difatti, archiviati in un database offline per 7 anni e usati soltanto in caso di contestazione e di controversia giudiziaria. 
 

WeConsent, creata da Michael Lissack, direttore esecutivo dell’Institute for the Study of Coherence and Emergence, nonostante le buone intenzioni, ha suscitato discussioni e polemiche.  Chi è favorevole sostiene che l’applicazione contribuisce a rafforzare la sicurezza dissuadendo i malintenzionati e favorendo più trasparenza. Sotto questo aspetto, anche l’impiego della registrazione video, introdotta per la prima volta rispetto ad app simili come Good2Go, ne aumenta l’efficacia

 
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SUGARBABIES CERCANO SUGARDADDIES,

Post n°8363 pubblicato il 30 Luglio 2015 da psicologiaforense

Smodato successo dei siti che mettono in contatto giovani ragazze e signori danarosi


AAA MIGLIAIA DI RAGAZZE (SUGARBABIES) CERCANO UN SUGARDADDIES

 

CON UN POCO DI ZUCCHERO, LA PILLOLA VA GIÙ

Seeking Arrangement è un sito Web per persone che  cercano un’amante a tempo pieno, alla quale pagano tutto, dall’affitto dell’appartamento alla retta dell’università. Quindi è anche un sito per ragazze belle desiderose di  realizzarsi. Seeking Arrangement  mette in contatto domanda e offerta. Gli uomini facoltosi sono i “Sugar Daddies“ . A loro il sito offre “relazioni perfette, senza legami e problemi di sorta” relazioni in cui tutto è ben chiaro fin dall’inizio, nessuna sorpresa. Dall’altra parte ci sono loro, le “Sugar Babies“, a loro il sito offre la possibilità di raggiungere una stabilità finanziaria incontrando “experienced men” che  sanno come si corteggia una donna, coccolandola e viziandola…

 Un esempio, Lei è MeHappyAngel, giovane studentessa universitaria. Cerca un «gentiluomo con cui godersi il lato soleggiato della vita. Un’intesa sul lungo periodo, un po’ di amore, romanticismo ed eccitazione». C’è anche un p.s: «Per favore, scrivimi se sei così gentile da portare un regalo al primo appuntamento. È tutta questione di impressione, consapevolezza e rispetto». Lui è il Dott. Sebastian. Un ricco chirurgo 43enne «generoso, intelligente, atletico, spiritoso, colto e muscoloso». Cerca una «sugarbaby under 31, con aspettative chiare e realistiche, che voglia essere coccolata, viziata e protetta da un signore divertente». Alle giovani promette shopping, viaggi in Europa e Stati Uniti orientali e un’amicizia... «particolare».
Lo sugardaddy medio ha  intorno ai 50 anni ed è disposto a spendere 3000 euro al mese per la sua protégé.  Sessuologi e psicologi  non sono sorpresi da questo impressionante  boom: «La mentalità da centro commerciale, ormai, si estende anche alle relazioni». (…)  «Nelle relazioni di coppia che devono confrontarsi alla vita di tutti i giorni, lo squilibrio finanziario ha spesso un enorme potenziale di conflitto». Tra sugardaddy e  sugarbaby, invece, sembra proprio che sia questo a portare stabilità. Sarà vero?

 
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ERA GIÀ NELLA LEGGENDA ORA È LA LEGGENDA, TANIA CAGNOTTO, TUFFO NELLA STORIA

Post n°8362 pubblicato il 29 Luglio 2015 da psicologiaforense

Era già nella leggenda ora è la leggenda. Lo è diventata  nel giorno perfetto staccando le cinesi e costringendole a rincorrere. Cinque tuffi da incorniciare compreso quello che è stato “il mio tuffo mondiale"....


VITTORIA STRAORDINARIA E COMMOVENTE


 

E' il giorno perfetto di Tania Cagnotto, figlia d'arte, bolzanina, 30 anni, metà dei quali passati a testa in giù a conquistar medaglie dai trampolini ai quattro angoli del pianeta. Per salire sul tetto del mondo sceglie quello più basso, quello da un metro, specialità non olimpica, che ne esalta reattività e perfezione tecnica. A Kazan sono proprio le cinesi a farle da vallette, una volta tanto, sul podio iridato. L'ultimo tuffo, l'uno e mezzo carpiato, è la gemma che resta negli occhi, che scaccia la delusione di pochi giorni fa vissuta nel sincro con l'amica Francesca Dallapé, che iscrive il nome nella Cagnotto nella leggenda di questo sport. Adesso manca solo una medaglia olimpica. Tania la cinese dà appuntamento a tutti fra un anno, a Rio de Janeiro.


 
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LA NOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO, SEXY PORNOSTAR "GUIDA" L'AEREO DI LINEA, FOTO SUL WEB,

Post n°8361 pubblicato il 28 Luglio 2015 da psicologiaforense

E' bufera su un pilota della Kuwait Airlines che durante un volo Londra-New York ha invitato in cabina di pilotaggio la modella erotica Chloe Khan, nota anche come Ms Mafia. A mettere nei guai il 'uomo è stata la stessa ragazza che, una volta atterrata, ha pubblicato il video di quanto successo sull'aereo. Come ha raccontato, lei e una sua amica si sono sedute sulle ginocchia dell'uomo, fumando e bevendo champagne...


 

PILOTA INVITA PORNOSTAR NELLA CABINA, LE OFFRE CHAMPAGNE E LE FA GUIDARE L'AEREO NEL  VIAGGIO DA HEATHROW A NEW YORK


 

Provate voi a chiedere al pilota di un aereo in volo tra Londra e New York, con 300 passeggeri a bordo, di lasciarvi fumare, bere alcolici, cantare in cabina di pilotaggio, armeggiare con la plancia di comando. Nel migliore dei casi, vi ordinerà bruscamente di tornare al vostro posto; nel peggiore vi farà legare al sedile, consegnandovi alla polizia una volta atterrati. Invece, sul volo intercontinentale Chloe Khan, ("Mafia" è il suo nome d'arte) modella e coniglietta playboy, che ha basato la sua fortuna economica su un business di ragazze che si spogliano davanti alla webcam, l' ha  potuto fare.

E così racconta l'esperienza vissuta: «Mi ha mostrato tutto e ha lasciato che toccassi tutto, facendomi portare il suo cappello da pilota. Ha chiesto e ottenuto di vedere il mio seno e si vantava di andar a letto con la metà delle hostess. Era proprio un maiale, mi diceva che sono sexy e voleva che lo chiamassi 'birichino', si vedeva proprio che ci stava prendendo gusto»


 
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ULTIMO MINUTO, BILL COSBY, LE 35 DONNE MOLESTATE DAL “DOTTOR CLIFF ROBINSON” NELLA NUOVA COPERTINA DEL NEW YORK MAGAZINE

Post n°8360 pubblicato il 27 Luglio 2015 da psicologiaforense

 

Compaiono in una foto in bianco e nero. Sono sedute una accanto all'altra. E per ultima c'è una sedia vuota. Trentacinque donne, 35 interviste, sei anche in video. Storie diverse, ma alcuni punti in comune. Come le accuse che rivolgono al 78enne Cosby, che ora rischia tra l'altro di essere chiamato a deporre in California in una causa intentata da una donna che sostiene di essere stata molestata quando aveva 15 anni......

Una nuova accusa che fa seguito alla pubblicazione da parte del New York Times di una deposizione rilasciata da Cosby dieci anni fa, in cui l'attore ammise di aver avuto relazioni sessuali con almeno cinque donne che aveva sedato e che poi pagò per cercare di nascondere i fatti alla moglie e al mondo intero. 35 donne che sarebbero state molestate e violentate da Bill Cosby sono apparse nella foto di copertina del nuovo numero del New York Magazine. Un’immagine in bianco e nero, simbolicamente potente, che come in un’inquadratura di Matrix moltiplica all’infinito l’identità del dramma che avrebbero vissuto per oltre 30 anni decine di donne, all’epoca perlopiù ragazze, adescate, drogate e abusate dell’insospettabile “dottor Cliff Robinson”. Sedute una accanto all’altra, vestite di nero, con il titolo (“Cosby: The Woman”) che se ne sta in basso a destra, dopo l’ultima sedia vuota probabilmente per la prossima vittima che ancora non ha parlato, le accusatrici del comico americano si affrancano dal totale anonimato e ci mettono la faccia, raccontando ciò che hanno vissuto. Storie diverse, ma alcuni punti in comune. Come le accuse che rivolgono al 78enne Cosby, che ora rischia tra l'altro di essere chiamato a deporre in California in una causa intentata da una donna che sostiene di essere stata molestata quando aveva 15 anni.

 

 
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Curiosità, Giornata no? In rete spunta una poesia che ti cambia l'umore in un minuto

Post n°8359 pubblicato il 27 Luglio 2015 da psicologiaforense

Si usa dire:  "Tutto dipende dal punto di vista...." Una simpatica dimostrazione di quanto questo sia vero la si ha, anche, leggendo la poesia che riporto qui sotto. Questo "elaborato poetico" sta letteralmente spopolando sui social network: da Facebook a Twitter passando per Instagram.  Il componimento che inizia con il verso "Oggi è stata la giornata più brutta di sempre" sta riscuotendo un successo planetario.

 
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ATTUALITÀ IN MENO DI 20 RIGHE

Post n°8357 pubblicato il 26 Luglio 2015 da psicologiaforense

 

Smartphone, pc portatili e tablet rischiano di diventare i padroni dell'intimità se ci si lascia andare ad un uso esagerato. A farne le spese è la vita di coppia, secondo un'indagine pubblicata nel volume “Sex by Numbers” di David Spiegelhalter, docente all'università di Cambridge....

LA CONNESSIONE CHE FA MALE ALLA COPPIA
SESSO, ECCO COSA  SUCCEDE SE SI È SEMPRE CONNESSI



Documenta il prof. Spiegelhalter che l'essere continuativamente collegati a internet ha diminuito negli ultimi cinque anni del 20% i rapporti sessuali: «Un tempo c'era un'enorme separazione tra la nostra vita pubblica e quella privata. Ora queste due cose sono assolutamente integrate  Le persone controllano continuamente gli sms, i messaggi di posta elettronica e le chat non esiste più quella sorta di tempo libero silenzioso che avevamo un tempo». Quindi si assiste ad una distrazione cronica tra messaggini di whatsapp e facebook, che finisce anche tra le lenzuola . Un problema che diventa uno dei motivi principali per i quali si chiede aiuto al sessuologo. In realtà,  diventa complicato capire se il ricorso alla tecnologia è la causa o la conseguenza di un rapporto che vacilla per motivi più seri e anche di salute. In questi casi molti uomini per superare la "disfunzione erettile" che impedisce il rapporto sessuale, ricorrono ad una nuova arma made in Italy: Avanafil (Spedra) con effetto in 15 minuti e una durata d'azione considerata «ottimale». Sono 1,2 milioni le pillole vendute nel nostro Paese in un anno, circa 4mila al giorno.

 
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IL CASO DEL GIORNO IN MENO DI 20 RIGHE,FARE LA CHEERLEADER SARÀ UN LAVORO VERO E PROPRIO

Post n°8356 pubblicato il 23 Luglio 2015 da psicologiaforense

Cheerleading è il termine che indica una attività sportiva  “coreografica” fatta di ginnastica artistica, danza  e acrobazia. Il Cheerleading   è praticato, specialmente per incoraggiare sul campo di gioco le squadre durante competizioni sportive e partite. Con oltre 1 milione e mezzo di partecipanti (esclusi i milioni di atleti delle scuole e dei college), il cheerleading è  uno degli sport più praticati negli Stati Uniti…

 

LE RAGAZZE CHE FANNO SOGNARE I TIFOSI

 


 

Per la prima volta nel mondo   una legge stabilisce che le ragazze che curano la coreografia delle squadre Nfl saranno dipendenti dei team… Quindi fare la cheerleader sarà un lavoro vero e proprio. Per questo  in California è stato firmato un disegno di legge che equipara chi si occupa di cheerleading ad un lavoratore dipendente. Il provvedimento per ora riguarda il campionato Nfl, la maggiore lega professionistica di football americano del Paese. Così  le ragazze che si occupano delle coreografie durante i match saranno vere professioniste dell'intrattenimento. Lorena Gonzalez, che si è occupata della stesura della legge che entrerà in vigore nel 2016, ha dichiarato: "La legge protegge le cheerleaders in California, ma questo è un problema a livello nazionale. Non avremmo mai tollerato imbrogli alle lavoratrici in qualsiasi altro posto di lavoro. In Nfl non dovrebbe essere diverso".


 
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L’ETÀ MIGLIORE PER SPOSARSI, STUDI & RICERCHE, CURIOSITÀ IN MENO DI 12 RIGHE

Post n°8355 pubblicato il 22 Luglio 2015 da psicologiaforense

L'età migliore per sposarsi e con meno rischi di divorzio entro i primi 5 anni dalle nozze? La svela una articolata analisi dell'èquipe di Nicholas H. Wolfinger, psicologo dell'Istituto per gli studi sulla famiglia della Utah University.......


 

MATRIMONIO FELICE, UNA RICERCA AMERICANA RIVELA L'ETÀ GIUSTA PER SPOSARSI


A calcolare la 'regola del matrimonio perfetto' è Nicholas Wolfinger,  docente all'Università dello Utah.  La sua ricerca si fonda sui  dati dell’ "Indagine nazionale Usa sulla crescita delle famiglie".  In buona sostanza  chi si è scambiato gli anelli  intorno ai 20 o dopo i 35 anni è ad alto rischio di veder naufragare il suo matrimonio. Quindi l’ideale è non essere precipitosi ma neppure tirarla troppo per le lunghe. L’ETÀ GIUSTA È QUELLA COMPRESA NELLA FASCIA TRA I 29 E I 33 ANNI. In questi casi le possibilità di un 'vissero per sempre felici e contenti' sono decisamente maggiori rispetto a quelle di chi ha contratto matrimonio in altra età. Da ultimo va sottolineato che anche scambiarsi i voti coniugali  quando si è avanti negli anni riduce (sempre statisticamente) ugualmente il rischio di divorziare.


 
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UOMO DI PANZA UOMO DI SOSTANZA? , NON SOLO LA BIRRA FA VENIRE LA PANCIA

Post n°8354 pubblicato il 21 Luglio 2015 da psicologiaforense

Uomo di panza uomo di sostanza? Chissà... Quel che è certo è che uno su tre ha la cosiddetta pancia da birra. Per capire quanto sia diffuso il fenomeno basta un esempio: il Manchester United ha introdotto di recente la vendita di magliette con taglia XXXXXL nei suoi fanshop. Una decisione, quella dei "Diavoli Rossi", che ha suscitato l'ilarità dei tifosi delle squadre avversarie. Ma, come scrive il die Welt nella sua versione online, sul tema non c'è nulla da ridere......

LA MIA PANCIA UN MAPPAMONDO



 

Tutti sanno che  la cosiddetta "pancia da birra" rappresenta un grave pericolo per la salute sia  per gli uomini, sia per le donne.  A rischio "panza" non sono soltanto i forti bevitori di birra, ma anche, ad esempio,  chi consuma prodotti a base di soia la quale stimola la produzione di estrogeni e ciò favorisce la formazione del grasso. Lo stesso discorso vale per le le bibite gassate, le pietanze zuccherate  e/o contenenti carboidrati. Per la "lotta contro la pancia" è necessario munirsi di costanza e autodisciplina. La battaglia è dura ed è fondamentale l'alimentazione e il movimento fisico, dallo jogging all'andare in bicicletta. Chi crede che bastino degli esercizi fisici concentrati unicamente sul ventre sbaglia perchè  così  non si bruciano i grassi, se non in maniera limitatissima.

 
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Scelti per voi, Attualità in 15 righe, Fumo negli occhi

Post n°8353 pubblicato il 21 Luglio 2015 da psicologiaforense

Scrive MASSIMO GRAMELLINI: Sarà perché considero la paura un veleno più intossicante degli altri, ma non mi convince la scelta di stampare sui pacchetti di sigarette una serie di foto truculente che sbattano in faccia all’incauto acquirente i danni del fumo. L’immagine terroristica produce assuefazione....


FUMO NEGLI OCCHI



Le orribili foto sui pacchetti di sigarette sono pensate soprattutto per i ragazzini, che però sono anche i più attratti e i meno impressionabili dall’horror. Esistono le premesse, continua MASSIMO GRAMELLINI, per la fioritura di un mercato di collezionisti: «Ce l’hai il tizio con la trachea bucherellata?» «Te lo do in cambio della ragazza che sputa sangue dai polmoni». Quanto ai fumatori adulti, faranno finta di non vedere, come finora hanno fatto finta di non leggere le scritte minacciose e vagamente iettatorie. Il limite dell’immagine è che non fa scattare l’identificazione: pensi sempre che quella trachea o quel polmone sia di qualcun altro. A sfondare la corazza delle difese umane non è mai il terrorismo mediatico, ma il messaggio subliminale che nelle migliori pubblicità-progresso si rivolge al subconscio e ti induce a smettere un vizio per goderti la vita, non per paura di perderla.  


 
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ECCO COSA UCCIDE LA COPPIA, SPEGNE IL MATRIMONIO, DIVIDE LE FAMIGLIE, PRODUCE PERFETTA INFELICITÀ

Post n°8352 pubblicato il 20 Luglio 2015 da psicologiaforense

A volte succede all'improvviso. Scattano dinamiche psicologiche cristallizzate che proiettano inesorabilmente verso l'infelicità, l'insoddisfazione, la morte della coppia, il naufragio del matrimonio. E' una sindrome che fa progredire a passo serrato verso la catastrofe esistenziale e relazionale tra partner.... Parlo di una sindrome molto diffusa, ma dalla difficile disamina, soprattutto non quantificabile in termini numerici, proprio perché chi ne soffre, evita di affrontare la problematica e soprattutto evita di andare in consultazione; sono spesso i partner, delusi ed ancora innamorati, che si rivolgono allo specialista...

I LEGAMI DISPERANTI


 

Con questo post vorrei accennare ad  una condizione clinica chiamata  DAS caratterizzata da una persistente avversione “fisica” verso il partner che sfocia poi in un totale evitamento dello stesso in ambiti sessuali. DAS significa “DISTURBO DA AVVERSIONE SESSUALE”.  I criteri diagnostici del DSM V per tale disturbo sono: a) persistente o ricorrente avversione verso la sfera intima ed evitamento di tutti i contatti genitali con il partner; b) questa problematica causa notevole disagio relazionale ed interpersonale.
c) la disfunzione sessuale non è attribuibile ad altre patologie fisiche (...)

In sintesi, il paziente con questa problematica non ricerca l’intimità, né la riceve, ma palesa, “improvvisamente” (a volte dopo anni di serena e normale convivenza) avversione, disgusto e paura per tutto quello che concerne un possibile amplesso. Il “problema” può manifestarsi con l’evitamento del rapporto sessuale o con l’evitamento di alcune pratiche, vissute per il paziente come troppo destabilizzanti (incontro con le mucose, odori, liquidi corporei…), fino ad arrivare alla fobia vera e propria nei confronti della visione dei genitali del partner, con sensazioni correlate di nausea, tremori e talvolta vomito. Alcuni provano una repulsione generalizzata verso tutti gli stimoli sessuali, inclusi baci e toccamenti. In altre occasioni, i soggetti possono evitare i contesti sessuali o i potenziali partner sessuali con strategie di copertura (per es., andando a dormire presto, viaggiando, trascurando l’aspetto della propria persona, usando sostanze, dedicandosi in modo eccessivo ad attività lavorative, sociali, ecc..).

 
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COME È NATURALE ALLATTARE AL SENO, FOTO, «WOMEN IN WILD», ERIN WHITE

Post n°8351 pubblicato il 17 Luglio 2015 da psicologiaforense

L’allattamento al seno rappresenta la prima forma di comunicazione in grado di condizionare le successive esperienze comunicative e relazionali del neonato. Non si tratta semplicemente di offrire del latte ma di creare un legame....

 

 

 

"WOMEN IN THE WILD": ALLATTARE ALL'APERTO SI PUÒ. 51 FOTO PER INCORAGGIARE LE DONNE AD AVERE FIDUCIA IN SE STESSE

 


La fotografa Erin White è l'autrice del progetto «WOMEN IN WILD»: ritrae le neomamme che allattano i loro bimbi all'aperto. Per incoraggiarle a sentirsi a proprio agio ERIN WHITE, fotografa, sta sviluppando un progetto artistico per aiutare le mamme a trovare la carica di cui hanno bisogno. Tutto è cominciato quando si era offerta volontaria per fotografare le donne, per un'iniziativa promossa dall'associazione per l'allattamento al seno della sua città (Kaiserslautern, Germania).

In quell’occasione, le neo mamme hanno parlato della loro esperienza personale sull’allattamento, sui cambiamenti del loro corpo, sulla percezione dei loro vissuti. Per arricchire questa iniziativa, Erin ha chiesto alle donne di farsi fotografare singolarmente, mentre allattano il loro bambino, vestite (o svestite) come preferiscono, per sentirsi più a loro agio.


Il risultato, ottenuto con la collaborazione delle colleghe Liliana Taboas e Megan Flanagan, è il progetto «Women in wild», un’iniziativa in divenire, che continua ancora oggi, fatta di ritratti di donne che allattano all’aperto i loro piccoli.

 
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TRENTO, VACANZE, PER SALVARSI DAGLI ORSI MEGA SPRAY AL PEPERONCINO, POLEMICHE

Post n°8350 pubblicato il 16 Luglio 2015 da psicologiaforense

Nel 1999 per salvare il piccolo nucleo di orsi sopravvissuti da un’ormai inevitabile estinzione, e grazie ad un finanziamento dell’Unione Europea è nato il progetto Life Ursus finalizzato alla ricostituzione di un nucleo vitale di orsi nelle Alpi. Il progetto ha avuto un grande successo tanto che oggi si conta una popolazione di circa 60  esemplari di orso bruno, popolazione in aumento di anno in anno....

 

 

"TROPPO PERICOLOSI, LASCIATECELI  UCCIDERE"



Simbolo di spazi selvaggi e inviolati, ma anche dei più teneri giochi infantili, l'orso ha stregato l'uomo sin dalla preistoria. Uomini e orsi hanno mantenuto, nel tempo, un rapporto burrascoso, fatto di cacce, inseguimenti, fughe, ma anche di rarissimi e preziosi momenti di condivisione. OGGI IL TRENTINO HA DICHIARATO GUERRA AGLI ORSI. LA PAROLA D'ORDINE È "CATTURA" O "SOPPRESSIONE".Si chiede che il governo  accordi alle autorità del Trentino  il diritto di  dimezzare il numero degli esemplari di orso che attualmente popolano il territorio di Trento e Bolzano. Poco fa inoltre è stato presentato in Senato un disegno di legge per consentire a residenti e turisti di portare in zone frequentate da orsi, come boschi o luoghi montani, spray al peperoncino in bombolette fino a 500 ml di prodotto e con gittata fino a 12 metri. In questo modo si intende: «permettere ad escursionisti e lavoratori della montagna di muoversi nelle aree infestate da orsi e lupi con un equipaggiamento adeguato», in considerazione del moltiplicarsi di casi di aggressioni ad umani da parte di orsi e lupi segnalati nel NORD EST.


NOTA INTEGRATIVA

Finisce il sogno della convivenza possibile tra uomo e orso sulle Alpi? Il ministro dell'ambiente ha confermato l'avvio di un confronto con la provincia di Trento: «Ma è necessaria la massima cautela, evitando reazioni emozionali e che si crei un clima negativo per gli animali». Saranno ora gli esperti delle regioni alpine e del ministero a stabilire come gestire quella sessantina di orsi che vivono attorno alle Dolomiti di Brenta. Si tratta delle montagne dove una decina di esemplari importati dalla Slovenia ha ritrovato la "casa" da cui erano stati "sfrattati" nell'Ottocento, l'epoca della grande caccia all'orso, quando l'uomo decise di condannare a morte questo grosso carnivoro. Erano gli anni in cui ai cacciatori veniva riconosciuto un premio: 40 fiorini per un'orsa femmina, ricompensata in misura più ampia anche del lupo.

 
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