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Messaggi del 14/05/2014

 

RIFLESSIONE DELLA SERA

Post n°7902 pubblicato il 14 Maggio 2014 da psicologiaforense

Se l'erotismo mette in scena il mistero del corpo e dell'incontro con l'altro, la pornografia riduce tutto a oggetto, confondendo dimensione interiore ed esteriore e facendo scadere anche il desiderio alla dimensione del consumo..... 

 

 

 

HARD DA MORIRE

La pornografia è lo sfruttamento commerciale della genitalità per mezzo dello scritto, della fotografia e dei mezzi audiovisivi. Essa  ag­gredisce  l'utente attraverso le vie fragili della sua fantasia erotico-sentimentale, imprimendo nelle profondità del suo cuore messaggi ambigui, devianti e/o fuorvianti. Da qui il tentativo di plasmare, attraverso l'azione del­l'immagine, ad una mentalità di approccio dell'atto sessuale come mezzo di piacere ottenuto attraverso una soffusa e morbosa violenza contro l'altro/a. Di solito l'attore principale di questa violenza è l'uo­mo, che è posto al centro di tutta l'azione sessuale. La donna è sostanzialmente ri­dotta al ruolo di semplice oggetto di piacere, su cui realizzare le pro­prie fantasie erotiche e sfogare la libidine scatenata, nei mille modi presentati da questa mercificazione del sesso.
IN CONCLUSIONE: L'immaginario porno rende attuale il passaggio dall'eros a un godimento che fissa i soggetti alla ripetizione del consumo frammentato della merce, qualunque essa sia. L'immaginario porno ci dice come dobbiamo godere. Rende economico il godimento e determina la fine del desiderio. Il porno diventa cosi quella condizione nella quale lo sguardo si esaurisce nel consumo - una sorta di nuova animalità culturalizzata

 
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