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Messaggi di Ottobre 2014

 

VOGLIA DI AMMAZZARE, EREDI DI CAINO, IL MOVENTE, ODIA IL PROSSIMO TUO, NATI PER UCCIDERE, FEMMINICIDI,

Post n°8069 pubblicato il 31 Ottobre 2014 da psicologiaforense

I LABIRINTI DEL MALE: FEMMINICIDIO

A ben guardare, tutti i moventi  per un omicidio sono sintetizzabili in quattro parole:

AMORE,
LUSSURIA,
DENARO,
ODIO.

Si dice che la più pericolosa sia l'odio.
Ma la più pericolosa è l'amore.
 

 
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RIFLESSIONE DELLA SERA, INFAMIA, MARTIN LUTHER KING, MALCOM X, DONNE COME FEMMINE DEL MASCHIO, PREDATORI, HOMO SAPIENS

Post n°8068 pubblicato il 29 Ottobre 2014 da psicologiaforense

Un mondo di predatori e di predati dove prostituzione, stupro e pedofilia rischiano facilmente di confondersi con una sessualità libera e istintiva, sottratta a ogni senso di colpa...
MA I TEMPI DELL'INFAMIA SONO DAVVERO PASSATI?

 Subito dopo la seconda guerra mondiale e fino almeno ai tempi di Martin Luther King e di Malcolm X, era difficile per le donne di colore non esser viste come puttane e per i loro figli, disseminati senza speranze per le strade, non esser presi per teppisti. Le une, usate come femmine dai maschi delle loro stesse comunità, ghetti urbani o sobborghi rurali che fossero, e trattate come merce di scambio da padri/padroni in ogni senso miserabili. Gli altri, educati dalla solitudine e dall'abbandono a coltivare l'arte di sopravvivere, prima ancora che quella di arrangiarsi. Un mondo di predatori e di predati dove prostituzione, stupro e pedofilia rischiavano facilmente di confondersi con una sessualità libera e istintiva, sottratta a ogni senso di colpa. Un mondo nel quale i peccati e i reati erano semmai altri: cercar di realizzare per sè e per i propri cari il Sogno Americano, anche se si era neri di pelle; reclamare i propri diritti o almeno non sottomettersi in silenzio ai soprusi dei bianchi; rendersi autonomi dagli antichi padroni; o darsi semplicemente da fare per avere un briciolo in più di quel poco che già si possedeva.

 
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TROPPO NON È MAI ABBASTANZA, BEDSURFING, COUCHSURFING, MIRROR, PROPOSTA INDECENTE, SESSO, OSPITALITÀ

Post n°8067 pubblicato il 29 Ottobre 2014 da psicologiaforense

Tutti conoscevamo il “COUCHSURFING – la rete di scambio di ospitalità tra viaggiatori – ma che dire del BEDSURFING? Ospitami e passo la notte con te!  Spiega la 19enne cinese Ju Peng:  è il mio  sogno di ribellione e  di libertà...  non temo nè il machismo  nè la  violenza sessuale.... è come una specie di autostop...  e non c'è nulla di cui vergognarsi"…


 

"OSPITAMI E PASSO LA NOTTE CON TE", L'ANNUNCIO CHOC DI UNA 19ENNE ATTRICETTA CINESE SUL WEB

E' OVVIAMENTE UNA CALLIDA OPERAZIONE DI MARKETING. LA NOTIZIA,  PARTITA  DAL POTENTE MOTORE CINESE WEIBO,  HA FATTO SUBITO IL GIRO DEL MONDO E SI È DIFFUSA A MACCHIA D'OLIO IN OCCIDENTE TRA  GLI ASPIRANTI “FIDANZATI TEMPORANEI” PRONTI AD APRIRE LA PORTA ALLA SCANDALOSA CINESINA DI PROFESSIONE ATTRICE

 “Se mi ospiti sarò tua per tutta la notte”. Questo  l'astuto annuncio di una 19enne attrice cinese  che dice di voler in questo modo visitare gratis città e mete turistiche di tutto il mondo. La notizia è stata data dal Mirror e si è diffusa in un lampo nel web. In pratica, la graziosa  Ju Peng, che ha  pubblicato la sua “proposta indecente” sulla potente  piattaforma di microblogging cinese WIBEO,  si dice  disposta a consumare  rapporti sessuali con un uomo per ogni città che vorrebbe visitare. In realtà è un annuncio per molti ma non per tutti, infatti i PARTNER TEMPORANEI  da cui vorrebbe essere ospitata l'attricetta che, allo stato, lavora per Youjia (una app cinese che cerca di entrare nel business del dating online) : "Devono essere carini, benestanti, giovani  (max 30 anni) e più alti di 1 metro e 75". Questi i requisiti richiesti da  Ju Peng che "lancia" la tendenza del bedsurfing, un saltare di letto di letto per andare di città in città. Viaggiare, fare sesso, e  girare piacevolmente il mondo. La  ragazza nel suo annuncio provvede a specificare le modalità dell' "accordo" di bedsurving: "I partner temporanei dovranno provvedere alle spese di viaggio, ospitarmi,  essere molto generosi con me. In cambio - continua Ju Peng - potranno avere la possibilità di fare sesso con me per una notte, di ricevere le mie attenzioni, e anche di mostrarsi in pubblico con una bellissima ragazza". Ma se è vero che  non mancano le polemiche su questo annuncio hot, pubblicato e diffuso dal tabloid britannico Mirror, è anche vero che l’iniziativa pare avere un successo strepitoso  non solo con migliaia di risposte ma anche con vari editori  che le hanno offerto di pubblicare in un libro, che sta tra autobiografia, indagine sociale e road movie, la sua esperienza di viaggio.

 

 
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FAHRENHEIT, AMICIZIE VIRTUALI, DROMOMANIA, NEVROSI DA VAGABONDAGGIO, NAVIGATORI-BLOGGER, ULISSE,COMMUNITY

Post n°8066 pubblicato il 28 Ottobre 2014 da psicologiaforense

IDENTITÀ VIRTUALI O IDENTITÀ PERSONALI?

 

Di AMICIZIE VIRTUALI (amicizie, complicità, passioni) ho avuto occasione di parlare più volte in questo stesso blog,  meno spesso ho trattato il tema della DROMOMANIA  o NEVROSI DA VAGABONDAGGIO.  Si tratta, in parole semplici, del  desiderio irrefrenabile di uscire dal proprio ambiente (reale o virtuale), fuggendo dalle proprie angosce e dalle proprie paranoie. Tutto questo senza alcun piano, senza mete pre-fissate. Un puro vagabondare...  proprio come navigare in Internet dove le distanze si accorciano, ogni timidezza si attenua e anche chi vive un'esistenza emarginata può trovare lo spazio ambito.  Ma che tipo di navigatori-blogger siamo? Irrequieti e astuti come Ulisse, oppure  utopisti in cerca dell'isola che non c'è? Fuggiamo dalla realtà o ne cerchiamo una solo diversa? E VIVERE NEL VIRTUALE È ANALOGO A VIVERE NEL REALE? Il web  è un ambiente freddo e irreale, in cui però si svolgono attività e si dipanano affetti  in misura crescente. Perchè, ad esempio, i blogger  assumono spesso identità diverse da quelle reali? E CHE GENERE DI “LEGAMI” SI CREANO NELLA COMMUNITY: DURATURI, INSTABILI O COMUNQUE INESORABILMENTE FRAGILI? Quale immagine - soprattutto - diamo di noi stessi, se ci nascondiamo dietro l'anonimato o comunque dietro uno schermo, che è insieme   SPECCHIO ma soprattutto MASCHERA?

 
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DAL CORPO PLURALE AL NUDO, AI TRAVESTIMENTI, AL TRASFORMISMO, AI DIPINTI, VIDEO, FOTO, TATUAGGI, PERFORMANCE

Post n°8065 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da psicologiaforense

Prenderà il via al Castello di Susans di Majano (UD) il 31 ottobre 2014 alle ore 19 con ben 6 mostre, 4 eventi inaugurali e 5 incontri   il  "MARAVEE CORPUS", l’arte contemporanea sull’ immaginifica e suggestiva scena del trasformismo. Il tripudio del corpo plurale, messo in scena dall’arte contemporanea con  l’entusiasmante  trasformismo che pulsa da fotografie, dipinti, video, costumi, performance e tatuaggi……

 

“MARAVEE” METTE A NUDO CORPI E ANIME  


La 13° edizione della rassegna Maravee promette nuove meraviglie sul tema dell’identità con richiami al mondo dei tatuaggi nello scenario  del design e  della  moda, ponendo al centro di tutto l’evento il tema del Corpo inteso come luogo di mutazione identitaria, mediante la ritualità del travestimento, del trucco, del tatuaggio, della performance e della creazione ambientale che sottende il principio della maschera, "Maravee Corpus" affronta su basi sociologiche e filosofiche la questione del trasformismo con opere di  autori di fama mondiale. La rassegna promuove la disposizione mentale al cambiamento, quindi la potenzialità di versarsi in ruoli e identità differenti, per suggerire un antidoto alla crisi esistenziale generata dalla crisi economica. Perché la versatilità individuale, la volontà e la capacità di cambiare - opponendosi alla rigida identità monolitica - possono aprire gli scenari di una nuova accoglienza, di un riscatto esistenziale che dall’arte sfocia nel sociale. 

 
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Vivere senza crudeltà contro gli animali, Sequestro-choc, Circo degli orrori, leoni, zebre, orsi. L'inferno di 19 animali,

Post n°8064 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da psicologiaforense

Impossibile non pensare a tutti coloro che pagando un biglietto, continuano ad assistere divertendosi al dolore e all'umiliazione di animali ridotti in schiavitù. Circhi e zoo sono tutti posti da disertare. E quelli che ci portano i figli? Che insegnamento avranno da un simile orrore? 

DELITTI BESTIALI

Non si era mai visto, in Italia, un sequestro così importante di animali rinchiusi in un circo-lager  dove erano condannati, dopo essere stati addestrati chissà con quale violenza, ad esibirsi in pubblico. Incatenati, con museruole di ferro, costretti ad esercizi assurdi: come quello in cui un leone galoppava aggrappato in sella ad un cavallo. Scene da far venire i brividi per la spietata crudeltà inflitta a creature alle quali era stato rubato tutto: la dignità, la fierezza. Non solo la libertà. Altro che divertimento. Un inferno per 19 animali, fra cui una leonessa, un lama peruviano, un cammello, un pappagallo Ara, due dromedari, una zebra e un incrocio tra una zebra e un cavallo,sono stati prelevati dal circo Martin Show, ora a Tortolì in  Ogliastra, e dal circo Krones, a Sassari. Imbarcati in una sorta di «Arca di Noè» - nome dell'operazione - e trasferiti in strutture in grado di garantire loro spazi adeguati e cure, tra queste il Centro di recupero di fauna esotica di Semproniano. Nel viaggio saranno accompagnati dal personale della Lav, custode giudiziario che sta facendo fronte a tutta l'operazione impegnando migliaia di euro recuperati grazie ai contributi dei soci. Il sequestro preventivo degli animali, richiesto dalla Procura di Tempio Pausania dopo una serie di accertamenti riguardanti il modo in cui venivano trattati gli animali e gli spazi in cui erano costretti a vivere e dopo un primo sequestro di una tigre, di un orso e di un cavallo dell'anno scorso, è stato già confermato dal Tribunale del Riesame. A far scattare le indagini era stata proprio una denuncia della Lav per maltrattamenti. «Si tratta della più grande operazione di salvataggio di animali da un circo - evidenzia l'associazione - e il nostro intervento è fondamentale per assicurare una vita dignitosa a questi animali che finalmente potranno recuperare atteggiamenti tipici della propria etologia, liberi dalle costrizioni degli spettacoli». Al trasferimento ha partecipato anche l'associazione britannica Born Free Foundation, che ha adottato la leonessa Elsa per celebrare il suo 30/o anniversario, fondata su ispirazione del film «Nata libera» la cui leonessa protagonista aveva lo stesso nome.

 

 
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SCHIERE DI INNAMORATI PER DANIELA, VECCHIETTI ASSASSINATI, L'INFERMIERA DIVENTA VIP,LETTERE DAI FAN , AMMIRATORI SCATENATI

Post n°8063 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da psicologiaforense

Il sinistro "Angelo della Morte" Daniela Poggiali, l' infermiera dell’ospedale Umberto I di Lugo indagata per l'assassinio di vari pazienti anziani, appena reclusa nel carcere di Forlì vanta schiere di innamorati  che le   hanno scritto montagne di  lettere  piene di passione allegando dei francobolli per sollecitare una risposta...

INFATUATI DELL'INFERMIERA "NATA PER UCCIDERE"

Innamorati di un’assassina o di un assassino: capita sempre così ma ogni volta fa scalpore. Questa volta “oggetto di amore e di passione” è  l’infermiera accusata di aver  causato  la morte di alcuni ricoverati all’ospedale di Lugo  che riceve lettere e profferte d'amore da tutta Italia. Qualcuno tra i mittenti, per garantirsi più chance di risposta, ha addirittura allegato dei francobolli. L’infermiera, residente a Giovecca di Lugo, si trova nel carcere di Forlì  solo dal 9 ottobre scorso e rischia l’ ergastolo ma è già VIP. A favorire gli innamoramenti in questo caso non è, secondo me,  solo l’oscuro fascino del male. C’è anche l’immagine di una donna sicura e volitiva della quale avevano soggezione non solo molte colleghe, ma pure diversi medici. Una donna determinata e sfrontata che nei corridoi del Tribunale, tra un nugolo di carabinieri, sorride ai giornalisti allungando il collo quasi come per mettersi in posa.  Un po’ come in quelle foto che il  suo partner aveva pubblicato nel proprio profilo Facebook, fino a poco tempo fa aperto e ora non più rintracciabile. Si vedeva lei, elegante e felice, il giorno del suo 40esimo compleanno. Ma anche assieme a un celeberrimo campione dello sport, forse incontrato per caso durante una vacanza. E poi ancora sempre lei in una spiaggia tropicale, al carnevale di Rio o in altre location da sogno scovate nel corso degli innumerevoli viaggi - sua vera passione - che ha finora fatto. 

 
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RIFLESSIONE DELLA SERA, INQUIETUDINE, CRISI, OCCUPARSI E PREOCCUPARSI, PAURE QUOTIDIANE,

Post n°8062 pubblicato il 26 Ottobre 2014 da psicologiaforense

CRISI

La vita è una successione di crisi e di interrogativi. Che cosa si può fare per chi sembra così in crisi? Innanzitutto, è necessario lasciare la persona tranquilla e non porle domande. Giunge però il momento in cui occorre localizzare il conflitto con maggior precisione, discernere la causa del disagio.  I conflit­ti non localizzati, non comunicabili, assumono infatti proporzioni enormi, e le sofferenze che non si riesce a manifestare diventano insopportabili È innanzitutto opportuno riconoscere in sé o nell'altro la pre­senza di uno stato di sofferenza, accompagnato da un'incapacità di formularlo e di condividerlo, uno stato in cui la persona si sente in­feriore, povera e lacerata. Spesso chi vive queste situazioni non ha il coraggio di parlare di ciò che sta vivendo, perché pensa che nessuno possa comprendere il suo malessere. Si sente colpevole, come se non si avesse il diritto di parlare delle proprie ferite! Si pensa che, probabilmente, nessuno sarà in grado di capire e neppure di ascoltare. Molti fattori fan­no sì che la persona, invece di aprirsi e di condividere le proprie sof­ferenze interiori, si chiuda in se stessa, sulle sue tristezze e le sue fe­rite. Ci si chiude in una sorta di prigione.  La prima cosa da fare è parlare a qualcuno che possa compren­derci. La parola è comunicazione e comunione. Implica che si abbia fiducia in un altro essere, o almeno che questa fiducia stia per sor­gere. 

 
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HANNO UCCISO I GIOCHI AMOROSI, SÌ VUOL DIRE SÌ”?, STRATEGIE DI SEDUZIONE, IN AMORE VINCE CHI FUGGE,

Post n°8061 pubblicato il 25 Ottobre 2014 da psicologiaforense

L'universo sentimental erotico al tempo di facebook, blog, twitter, internet, videogiochi...  Avvicinamento, conquista, possesso: la seduzione, arte di guerra tra le più diaboliche, ha le sue progressioni, le sue tecniche, le sue strategie...


ABOLITE PER LEGGE LE TECNICHE DI SEDUZIONE? 

In America, il governatore della California J. Brown ha firmato una legge in tema di sessualità.  Questa nuova normativa,  tesa ad evitare sfumature e ambiguità di senso nei rapporti sessuali,  specialmente tra studenti nei college e nelle università dello Stato,   precisa che  “SÌ VUOL DIRE SÌ”  ovvero che per poter lecitamente consumare un congresso carnale: ci vuole “un consenso affermativo, consapevole e volontario” al sesso. Se non ti sei opposto o sei rimasto in silenzio, non vale. Devi dire sì, e lo devi fare con chiarezza ed  entusiasmo, altrimenti è una contravvenzione alla legge. Dunque,  “yes means yes” (sì significa sì)…  e detta così sembra più che semplice. Sembra addirittura banale. Eppure quando si tratta di corteggiamenti, quando si tratta di seduzione, di giochi amorosi, in cui tutto sta nel sapersi offrire e nel sapersi ritrarre, nell’accettare un appuntamento dicendo alle amiche “vediamo un po’ come se la cava questo”, nella delusione o nella conferma, ogni “percorso” diventa complesso e “yes means yes” contribuisce ad aumentare la complessità. Infatti, ad esempio, dove vanno a finire tutti quei “NO” che invece volevano dire sì? 

 
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VECCHIO TROLL HAI UN PIEDE NELLA FOSSA!, CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA, STALKER, MOLESTATORI, CYBERBULLI, PSICOPATICI

Post n°8060 pubblicato il 24 Ottobre 2014 da psicologiaforense

I molestatori  on line si estingueranno quando si affermerà per cultura e diritto che una donna  possa stare in rete senza essere considerata una preda disponibile per chiunque....

CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA  

Stalker, troll,  molestatori,  psicopatici, cyberbulli  che fanno fisiologicamente parte dell’umanità, in rete sembrano avere  i giorni contati. Infatti, già oggi,   rappresentano solo un’ombra fastidiosa  per la popolazione femminile on line.  La trollaggine alla fine imploderà esattamente come molti altri fastidi al sereno navigare che si sono nel tempo attenuati o addirittura sono scomparsi.   Che il  Troll  e i suoi compari  si stiano scavando la fossa da soli e siano irrimediabilmente destinati ad estinguersi lo afferma con forza anche Jake Swearing, uno dei massimi esperti  di cultura digitale ed editorialista di The Atlantic in un commento all'ultima valutazione del Pew Research Center, per cui una donna su quattro è in varie forme molestata on line....
E' vero,  sono tanti e agguerriti, ma i Troll moriranno, anche perché decrepiti e fuori tempo.

 
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“SONO UNA STUDENTESSA PROSTITUTA E ME NE VANTO”, PETRA, STUDENTESSA DI GIORNO ED ESCORT DI NOTTE,

Post n°8059 pubblicato il 24 Ottobre 2014 da psicologiaforense

Molto bella, seduttiva, un piccolo angelo con un fisico da Lolita  e i capelli biondissimi raccolti a coda di cavallo... Con lei porta qualche libro di economia. "Sono appena stata in biblioteca, sapete di giorno mi do da fare con gli studi". Ma di notte la storia cambia....

L'INTERVISTA

COSA FAI NELLA VITA?

"Sono una studentessa universitaria, frequento la facoltà di economia e sono tra le più brave del mio corso. Non per vantarmi ma lo studio è proprio la mia passione".
PETRA, DICIAMO CHE NON SEI SOLO UNA BRAVA STUDENTESSA. COSA FAI PER PAGARE LA RETTA?
"Beh... diciamo che faccio la Escort? O volete sentirmi dire che sono una studentessa prostituta? Per me è uguale, non me ne vergogno. Comunque non lo faccio solo per pagare l’iscrizione, anzi io mi prostituisco soprattutto per togliermi qualche sfizio".

COME SEI ENTRATA NEL GIRO?
"Grazie a una mia compagna di Università, lei lo faceva da anni. Una sera eravamo in discoteca e ho visto che avvicinava un uomo facendogli la classica proposta indecente. Mi sono incuriosita, poi ingolosita dal guadagno. Avevo bisogno di soldi, ne avevo piene le scatole di sopravvivere".
DA QUANTO TEMPO LO FAI?
"Ormai saranno due anni... anzi, quasi tre. Sono una veterana (sorride, ndr)".
COME FAI A SCHERZARE SU QUESTO? PSICOLOGICAMENTE DEVE ESSERE PESANTE…
"Dici?
Quando alla fine del mese vedi che hai guadagnato dai 6000 ai 10.000 franchi ti assicuro che stai bene: Per me è un vanto".
SCUSAMI MA QUANTO COSTA UNA TUA “PRESTAZIONE”?
"Vuoi sederti? No dai, scherzo. Dipende, diciamo che vado dagli 800 ai 2000 franchi".
2000 FRANCHI PER UN’ORA, UNA NOTTE O UNA SETTIMANA?
"Dai, non prendiamoci in giro. È stato per un fine settimana in Austria con un mio affezionato cliente di 65 anni. È stato molto rilassante, alle terme. Per certi versi anche romantico. Mi sa che lui un po’ la testa l’ha persa per me, io lo vedo come un papà".
COME PUOI PARAGONARE UN CLIENTE CHE FA SESSO CON TE A UN PADRE?
"Ho perso mio padre quando avevo 3 anni. Non ho mai avuto una vera e propria figura paterna al mio fianco. Mi ricordo alle elementari i papà delle mie amiche le venivano a prendere a scuola, io non avevo nessuno e soffrivo. Adesso, per assurdo, ho molti papà che mi coccolano".
QUALCUNO POTREBBE TROVARLO ASSURDO...
"Io no, ma dipende dalla sensibilità delle persone e dai loro punti di vista".
MA IL FUTURO NON TI SPAVENTA? COSA VUOI FARE DOPO L’UNIVERSITÀ?
"Io vorrei diventare una manager d’azienda, o perché no... una giornalista. Per un po’ continuerò ad avere clienti per avere un bel gruzzolo da parte. Magari potrò poi investire questi soldi per aprire un’azienda tutta mia".
A PROPOSITO DI IMPRESA, COME GESTISCI IL TUO BUSINESS?
"Incontro i miei clienti in alcuni bar o discoteche del luganese".
E IL TUO CLIENTE TIPO?
"I clienti hanno dai 30 ai 65 anni. Ormai ne ho una ventina fissi, ho un giro ristretto ma questo mi basta. A loro piace stare con una ragazza giovane".
NON DIMOSTRI I TUOI ANNI, SEMBRI ADDIRITTURA UNA MINORENNE. SONO ATTRATTI ANCHE DA QUESTO?
"Proprio così, anzi in molti mi chiedono di vestirmi da collegiale. Sai gonnellino scozzese, camicetta bianca... il classico stereotipo che si vede nei film porno. Gli uomini sono così, per fortuna. Il mio portafoglio ringrazia".
E LA TUA FAMIGLIA O I TUOI COMPAGNI NON SOSPETTANO NULLA?
"Per il momento no, anche se a volte mi vedono griffata dalla testa ai piedi. Qualche volta mi hanno infatti chiesto come facessi avere una borsa da 3000 franchi. Ho sempre risposto di avere un fidanzato molto generoso. Addirittura ho veramente un ragazzo da qualche mese ma… non sa nulla. Per ora amo di più quello che faccio, non voglio smettere".

Intervista  di Mauro Botti

 
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LA NOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO, ARGINIAMO IL FENOMENO DELLA PIPÌ SELVAGGIA, QUANDO NATURA PREMIT, COSTUME , NON LORDARE

Post n°8058 pubblicato il 23 Ottobre 2014 da psicologiaforense

Tolleranza zero per piscioni e incontinenti! Se, ad esempio,  andate  a  New York  state in campana. Chi  urina in pubblico viene arrestato sul fatto e rischia fino a un anno di galera. Anche in Italia è un reato.  Ma oggi c’è un rimedio…


QUANDO NATURA PREMIT

 

 

Fare  pipì in strada è reato, anche se di notte o in un luogo appartato. Lo ha deciso la Cassazione con la sentenza n. 40012/11 che bacchetta chi urina fra le macchine, uscito da un locale o dietro a un cassonetto. Nei raduni di popolo, come quello che si svolgerà sabato 25 a Roma e, comunque, nei concerti, in tutte  le manifestazioni di piazza, il problema dei bagni non è secondario. Le persone che urinano ovunque rappresentano una "complicazione" crescente per gli eventi e non solo... Se ne sono occupati i sindaci di moltissime città tra cui Padova, Verona, Milano, Roma, Venezia, ecc... con apposite  ordinanze  che prevedono sanzioni fino a  500 euro. Oggi si potrebbero ovviare al problema utilizzando  degli "ORINATOI TASCABILI". Una specie di "TOILETTE PORTATILI" che potrebbero ridurre significativamente il problema della "PIPÌ SELVAGGIA" in assenza dei costosissimi bagni chimici. Gli orinatoi portatili sono stati creati in tre differenti versioni: uomo, donna e bambino. Le tasche di plastica colorata sono lunghe circa 40 centimetri. Contengono un gel che solidifica l'urina e che neutralizza l'odore in pochi minuti. Dopo l’uso i contenitori possono essere gettati via. Questi orinatoi sono stati inventati da Marc Collinet, direttore della società tedesca Adamus Group: “Hanno una capienza di 750 millilitri, come due vesciche di uomo”.

 
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attualità, curiosità, Halloween, zucche di Halloween, addio, senti senti che clima, piove sul bagnato, la festa non è più qui,

Post n°8057 pubblicato il 22 Ottobre 2014 da psicologiaforense

La festa di Halloween ha origini nel mondo celtico  e le leggende su quella notte magica, che coincideva con il Grande Sabba Nero delle streghe, raccontano di spiriti, di morti che ritornano, di giovani contadini che hanno saputo ingannare addirittura il diavolo. La grande protagonista della serata era senza dubbio la zucca, invece quest’anno…


MALTEMPO: GB, NIENTE ZUCCHE PER HALLOWEEN



I cambiamenti di clima che si sono abbattuti anche  sul Regno Unito  avranno sicure ripercussioni anche su Halloween. Il raccolto di zucche è compromesso. In sostanza il maltempo ha 'deturpato' una vasta quantità di zucche, rendendole invendibili per i supermercati che in questo periodo cercano ortaggi dalla forma e dalla consistenza perfette per soddisfare le esigenze dei clienti che voglio festeggiare Halloween come tradizione vuole. E che in Gran Bretagna sono sempre di più, visto che la ricorrenza è la più celebrata dopo il Natale, soprattutto dal punto di vista commerciale. RISULTA INFATTI CHE DEI QUASI 10 MILIONI DI ZUCCHE PRODOTTE LOCALMENTE ALL'ANNO, IL 95% VENGA UTILIZZATO PROPRIO A QUESTO SCOPO, INTAGLIATE COME FOSSERO LANTERNE 'PAUROSE' mentre solo il 5% viene utilizzato come ingrediente di zuppe, stufati e torte.


NOTA INTEGRATIVA
Halloween è una festività anglosassone che trae le sue origini da ricorrenze celtiche (All-Hallows-Eve) che ha assunto negli Stati Unitile forme accentuatamente macabre e spesso violente con cui oggi la conosciamo e che si celebra la notte del 31 ottobre. L'usanza si è poi diffusa anche in altri paesi del mondo e le sue caratteristiche sono molto varie: si passa dalle sfilate in costume ai giochi dei bambini, che girano di casa in casa recitando la formula ricattatoria del dolcetto o scherzetto. Tipica della festa è la simbologia legata al mondo della morte e dell’occulto, così come l'emblema della zucca intagliata, derivato dal personaggio di jack-o'-lantern (ovvero una zucca lavorata a mano, tradizionalmente adoperata   durante la ricorrenza di Halloween. Privata della polpa interna, la zucca assume la forma di un involucro vuoto che, cesellato opportunamente, vuole richiamare la sagoma di un volto. Una fonte di luce, usualmente una candela, viene inserita all'interno della zucca. In seguito la calotta superiore, prima recisa, viene impiegata a mo' di coperchio, in maniera che il chiarore dello stoppino rischiari la sagoma dall'interno, mettendo in luce i tratti della sagoma intagliata).

 
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TESTI E PRETESTI, BLOG, BLOGGER, COMMUNITY, POST, PARADISO, VIAGGIO, SCRITTURA, BLOG GENERATION

Post n°8056 pubblicato il 21 Ottobre 2014 da psicologiaforense

IL BLOGGER VA IN PARADISO?

 

Io sono convinta che debba esserci un'altra vita per i blogger  "qui labourent de la plume", un Paradiso o comunque  un "al di là" ove sia riconosciuta l'oscura fatica che loro costa un post, una riga, una parola, un commento. Il blogger  potrà  esser celebrato, glorificato, ma nessuno si accorgerà che quella tal frase o parola risponde a uno strenuo impegno, nasce da una tensione dolorosa; le "affres du style", o soltanto il travaglio dell'espressione  restano senza compenso nella community, onde è logico che la retribuzione attenda il blogger militante in un altro mondo. 
Se vi è giustizia almeno nell'altro mondo. 

 
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FAMIGLIA E PAZIENTE DEPRESSO, COSA FARE?, SCIENZA DELLA VITA, PSICHIATRIA, PSICOLOGIA, DEPRESSIONE, ATTACCHI DI PANICO

Post n°8055 pubblicato il 21 Ottobre 2014 da psicologiaforense

La prima cura per il depresso sono i suoi familiari. Famiglia come luogo naturale di cura e di contenimento. Famiglia come risorsa ineliminabile.

 
CONVIVERE CON UN PAZIENTE DEPRESSO: ISTRUZIONI PER L'USO

 

Ad evitare errori psicologici talora molto pericolosi, è opportuno tenere presenti alcuni princìpi molto generici, ma di valore pratico, su come va trattato il depresso a livello psicologico.

IL DEPRESSO NON VA ANZITUTTO FRUSTRATO; è carente d'amore e questo amore non gli va negato; in preda alla disperazione, come si trova, deve essere scaricato da ogni responsabilità, decisione, attività; inutili le cosiddette « distrazioni» vissute - qualunque esse siano - come impegno angoscioso da chi, nelle forme più gravi, ha il solo desiderio di regredire alle fasi uterine, che tenta di realizzare rifugiandosi nel letto o nelle fantasie di morte.
 
MAI FARE APPELLO ALLA COSIDDETTA «BUONA VOLONTÀ» (“fatti coraggio e reagisci”, ecc.)  in quanto significa aumentare inutilmente i sentimenti di colpa. Anzi, nelle fasi più gravi della malattia, il malato va aiutato a realizzare pienamente il ruolo di «malato» che gli compete, non diversamente da un grave infartuato o tubercolotico, e deve essere consigliato a fare ancor meno di quanto non sentirebbe di fare: cioè spesso nulla. Solo durante la convalescenza è opportuno modificare questo atteggiamento e incoraggiarlo e sollecitarlo a riprendere gradualmente iniziative, cioè a riaffrontare la vita.

Il depresso va ascoltato con pazienza, con benevolenza e comprensione nelle sue doglianze e lamentele, nelle sue pretese ed esigenze di una rapida guarigione, nelle sue proteste più o meno esplicite perchè questa non si realizza immediatamente, spesso nei suoi rimproveri angosciosi quasi i parenti ne fossero i responsabili. Occorre fare attenzione che questo atteggiamento, più o meno mascheratamente aggressivo del malato, non provochi reazioni negative o punitive da parte dei familiari, i quali devono invece mantenere un atteggiamento fermo e conseguente, ma sempre oblativo e affettuoso. 

Assistere in famiglia  il depresso è avere a che fare con un paziente  estremamente esigente, ma assai poco gratificante, e, salvo eccezioni, inadeguatamente riconoscente dopo la guarigione.

 
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