Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Messaggi di Settembre 2014

 

TU IN CHE SITUAZIONI SEI? QUELLI CHE... IL MURO, IL BIVIO, LA NEBBIA, PSICOLOGIA, SCIENZA DELLA VITA, IL MALE DI VIVERE

Post n°8016 pubblicato il 12 Settembre 2014 da psicologiaforense

Ti trovi ad avere a che fare con problemi che sei incapace di gestire? Avverti confusamente una mancanza di autocomprensione e  di costruttività? Ti stai domandando: «Cosa mi capita?»; «Ora cosa faccio?»; «Come faccio?».

 

SCEGLIERE DI ESSERE RESPONSABILI DELLA PROPRIA VITA PER TROVARE LA FELICITÀ?

 

In  situazioni esistenziali di difficoltà solitamente si focalizza il pro­prio disagio su una richiesta circoscritta e abbastanza superficiale  rispetto al problema che si sta vivendo. Problema  la cui soluzio­ne, spesso,  viene demandata  a terzi con un atteggiamento delegante che si può  sintetizzare in TRE  fattispecie:

IL MURO.
Una persona che dopo un certo cammino si trovi davanti ad un muro per­ché la strada percorsa l'ha condotta in un vicolo cieco, non se la sente di invertire la marcia, tornare indietro, ricominciare daccapo. Chiede allora ad altri  che rimuovano o forzino l'ostacolo, che vi aprano comunque un varco o gli indichino un varco, che trovino almeno un'altra "via di uscita". PER SE STESSA INFATTI SOSTANZIALMENTE CHIEDE DI NON CAMBIARE NÉ LA PROPRIA STRADA NÉ LA PROPRIA DIREZIONE E DI NON "FATICARE" ULTE­RIORMENTE.

IL BIVIO.
La persona che si trova ad un bivio senza indicatori o con indicatori gene­rici ("per di qua - per di là") o equivalenti (ambedue le strade porteranno ... a Roma non sa decidere quale strada prendere). Chiede allora ad altri  la direzio­ne; che almeno questo soggetto a cui ci si rivolge faccia - come forse egli ha già fatto - un bilancio ma aggiungendo qualcosa su uno dei due piatti in modo che sia lui a far pendere la bilancia da un lato; e al limite che sia lui  a "sbilanciarsi" rispondendo al quesito: «Ma tu, quale strada prenderesti?». PER SE STESSO INFATTI  CHIEDE CHE NON SIA SUA, COMUNQUE, LA RESPONSABILITÀ DI SCEGLIERE.

LA NEBBIA.
Quando ci si trova in una nebbia fitta non è più questione di indeci­sione: non si sa nemmeno dove si è e non quale sia la via migliore. E chi non sa dove è, è come se almeno un poco non sapesse "chi" egli è. Allora, come un bambino, si chiede di essere presi per mano e portati fuori dalla nebbia, guida­ti.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

COSTUME, SOCIETÀ, SESSUALITÀ, AMORE , SINGLE DI RITORNO, EROTISMO, QUANDO UN AMORE FINISCE, CROCEVIA DI FRAGILITÀ

Post n°8015 pubblicato il 11 Settembre 2014 da psicologiaforense

Sei di nuovo single, magari alle soglie dei quarant'anni o cinquanta...  Quando una storia importante, coinvolgente, sensuale, appagante, a volte addirittura "travolgente",  finisce è tempo di riprendere in mano la propria vita... e il proprio corpo.... Percepire di nuovo il proprio essere sensuale, l'appeal epidermico in grado di scatenare emozioni dimenticate...  E' una conquista non sempre facile che si raggiunge giorno dopo giorno.....

DALLA FINE UN NUOVO INIZIO... IN TRE MOSSE

 

Quando, dopo scossoni e sofferenze, avrai finalmente elaborato il lutto della separazione e della perdita  puoi cominciare a  chiederti: “Di cosa ho bisogno adesso per tornare a sorridere e a creare una  vita a due  costruttiva e felice?”

1)      Circondati di persone positive e amici fidati, permetti a te stesso di aprirti lentamente, con tutto il tempo di cui hai bisogno, alla possibilità di entrare di nuovo in intimità con qualcuno.

2)      Riappropriati  del  tuo corpo: un'ottima idea può essere iniziare a praticare uno sport, la palestra o il ballo. Sentire i muscoli che tornano a essere sodi e scattanti va di pari passo con una ritrovata sintonia con se stessi, utile per l'autostima e la consapevolezza di sé.

3)      Non lanciarti in avventure al grido di “chiodo scaccia chiodo”! Il sesso per una notte può essere eccitante, ma solo quando sei pienamente convinto di questa scelta e l'altro riesce a scatenare, a prescindere dal fatto che ci si riveda o meno, un senso di serenità e di benessere.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

LA RIFLESSIONE, FERITE DELL’ESSERE, IL NON SENSO DELLA SOFFERENZA, CAMBIARE LO SGUARDO CHE RIVOLGIAMO A NOI STESSI

Post n°8014 pubblicato il 10 Settembre 2014 da psicologiaforense

Libertà, uguaglianza, fraternità…  vulnerabilità e sofferenza. Così fragili, così umani...


 

LA FRAGILITÀ È OVUNQUE,
LA SOLIDITÀ DA NESSUNA PARTE.

Dici che la sofferenza non serve a nulla, ma non è così. Serve a far gridare, per avvertire dell'insensato. Per avvertire della fragilità e del disordine. Per avvertire della frattura del mondo.Tu dici che la sofferenza non serve a nulla, ma non è così. Serve a dare testimonianza del corpo spezzato.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

IL CASO DEL GIORNO, IL FANTASMA GALANTE, UN FANTASMA FA SESSO CON MIA MOGLIE, STORIE DELL'ALTRO MONDO

Post n°8013 pubblicato il 09 Settembre 2014 da psicologiaforense

Il tema della casa "infestata" o "stregata", della dimora invasa dai fantasmi, è ricorrente nella letteratura fin dall'antichità ed è diventato un genere  cinematografico . Dell'argomento però - e questo è poco noto - si interessano anche i tribunali. Infatti, se un appartamento venduto e affittato  è “disturbato dai fantasmi”  il suo valore commerciale diminuisce o viene messo in dubbio… 
 

IL BEL FANTASMA INNAMORATO 

La scienza  ribadisce con forza che  non vi è alcuna prova dell'esistenza del soprannaturale e/o di una forma di vita ultraterrena; tali concetti sono privi di fondamento razionale, empirico e sperimentale; ovvero, restano semplice oggetto di fede o credenza. Invece, due coniugi, di cui si parla in tutto il mondo, sostendgono che l'anima esiste e con le  i fantasmi  o "presenze" o "spiriti"....  Sono entità fluide e vaganti, alla ricerca di quiete, di pace o di "affetti e amori perduti".  Lo sanno più di ogni altro Deborah e Kevin Rawson. I due  erano quella che si definisce una coppia felice e stabile, collaudata  da più di 20 anni di unione senza ombre. A sconvolgere la loro tranquilla e serena convivenza  è giunto però un "ospite" che li ha resi protagonisti di una storia straordinaria, illogica, inverosimile che ha superato ogni altra esperienza: devastante, dolorosa, rara, inimmaginabile per LUI, meravigliosa e, a volte, esaltante per LEI. I fantasmi e gli spiriti vivono nel mondo che ci circonda. E possiamo udirli e vederli, se solo siamo sufficientemente sensibili, o psichicamente vigili, per accorgerci della loro presenza. Questo che si è messo tra moglie e marito:  "Si chiama Mark, è bello e fa sesso con me nei momenti più inaspettati", racconta la donna spiegando che LA COSTRINGE A RAPPORTI IN OGNI MOMENTO E LUOGO DELLA CASA E UNA VOLTA ANCHE IN PRESENZA DEL MARITO. In conclusione, Mark  è un fantasma che da qualche tempo infesta l'appartamento e ha sedotto Deborah al punto da mettere pesantemente in crisi il suo matrimonio. "Una notte ha sollevato le coperte dal letto e ha costretto il mio compagno ad allontanarsi", ha detto la donna che sarebbe riuscita anche a fotografare lo spiritello, "Abbiamo chiesto aiuto anche ad esorcisti e medium, ma non c'è stato nulla da fare". Alla fine Kevin ha costretto Deborah a cambiare casa e a lasciare Mark e le sue sessioni sotto alle lenzuola per sempre... E secondo qualcuno la signora Rawson, in cuor suo, non ne sarebbe stata molto contenta, e come darle torto se il suo "Ghost" magari somigliava a quello dell'omonima pellicola interpretata da un giovane Patrick Swayze nel pieno del suo vigore.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

LA NOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO,

Post n°8012 pubblicato il 09 Settembre 2014 da psicologiaforense

Questi strumenti elettronici  sono stati adottati perché il rapimento dei neonati, o dei minori in generale, è un fenomeno che interessa l’intera collettività, a livello mondiale...

REPARTO MATERNITÀ, BAMBINI CON ANTIFURTO GPS

 

 

Il meccanismo anti rapimento di bambini arriva in Svizzera. Dopo gli Stati Uniti, Canada e Francia, è ora il CHUV di Losanna a testare questo sistema, come riporta il quotidiano "Le Matin". Lo scopo del progetto è soprattutto preventivo. Il badge, un braccialetto da mettere al polso o sulla caviglia, funziona da geolocalizzatore, con diversi livelli di allerta, che comunica con le antenne dell’ospedale. Sarà possibile valutare se il bambino esce dalle zone consentite. In particolare sarà possibilebloccare le porte e gli ascensori. "Lo testeremo su una ventina di bambini. Abbiamo già altre misure di sicurezza, questo sistema è supplementare, dobbiamo agire prima che accada qualcosa di grave", ha detto Lawrence Meier, capo della sicurezza dell’ospedale. Tuttavia il sistema, che potrebbe entrare in funzione in pochi mesi, non è infallibile: in Portogallo un padre è stato in grado di tagliare la cinghia del braccialetto con un coltello per portare via il suo bambino. Motivo per cui l'Ospedale cantonale di Neuchâtel ha abbandonato questa tecnologia. Il tema è comunque caldo. Altre strutture sono ansiose di conoscere i risultati del test, come nel caso dell'Ospedale universitario di Basilea, che ad oggi è privo di sistemi di questo tipo: "Lo stiamo tenendo in considerazione - ha spiegato la portavoce Martina Beranek - siamo in procinto di valutare le possibilità di utilizzo. Terremo conto dall'esperienze di Losanna".

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

SESSO CON ANIMALI, E' BOOM DI OFFERTE IN DANIMARCA, ZOOFILIA, ZOOERASTIA, IL MONDO PERVERSO DEL SESSO

Post n°8010 pubblicato il 06 Settembre 2014 da psicologiaforense

In DANIMARCA la zooerastia è legale e l’offerta di sesso a pagamento con animali in continua crescita. Esistono organizzazioni, più o meno clandestine, che facilitano,  a scopo di lucro, le  violenze sessuali su animali di diverse specie pagando una quota che va dai 70 ai 150 euro.... 


AMORE E ZOOFILIA  EROTICA CON GLI ANIMALI

TIO, il portale del Ticino, affronta oggi   una tendenza (tecnicamente una parafilia) sempre più marcata: le RELAZIONI SESSUALI CON GLI ANIMALI. Qui parliamo della Danimarca dove è molto attivo il movimento germanico  “IMPEGNO ZOOFILO PER LA TOLLERANZA E L’ILLUMINISMO" (Zeta), che lotta per i diritti degli zooerasti. "Io ho un debole per le cavalle e divento anche un po’ voyeur quando le donne fanno sesso con i cani",confessa compiaciuto Patrik Drohn che  è quel che si definisce uno zooerastauna persona che ha rapporti di natura sessuale con animali. Già  l'anno scorso, alcuni Paesi europei che non lo avevano ancora fatto come  la Germania, la Norvegia e la Svezia hanno proibito il sesso fra esseri umani e animali. In Danimarca però – dove continuano a vigere solo leggi generali contro il maltrattamento degli animali e il sesso con gli stessi è legale – l’inasprimento delle leggi nei Paesi vicini  ha causato un boom del turismo sessuale dei cultori della bestialità, trasformando  questo Paese  in una vera e propria Mecca  per chi esercita la perversione (parafilia) di accoppiarsi con gli animali. Già nel 2007, la rete danese Tv2 News testimoniava della presenza di Tour del sesso con animali nello Jütland, la parte continentale della Danimarca, che confina con la Germania. Anche il portale danese Metroexpress ha documentato la presenza in internet di operatori che offrono sesso con  animali per cifre che non superano i 150 euro.

MIA NOTA INTEGRATIVA
ZOOERASTIA. È l'accoppiamento sessuale, completo o parziale, con una bestia; questo ti­po di erotismo primitivo riguarda anche le donne. In molti MITI EGIZIANI E AFRICANI il rapporto sessuale donna-cane è, ad esempio,  molto rappresentato. Nel MITO ELLE­NICO troviamo, oltre a LEDA, EUROPA e DAFNE, la regina di Creta, PASIFAE, che, invaghitasi di un toro, si fece costruire da Dedalo una finta vacca di le­gno, la quale venne ricoperta con una pelle vera dell'animale e, nella parte posteriore, fu bagnata con secrezioni di una mucca in calore. Pasifae si infi­lò dentro il simulacro e pose in giusta posizione i genitali. Il toro la montò, ingannato dall'odore e dalla vista. Si narra, ma non è una leggenda, che  sulle coste dell' AFRICA orientale sia diffuso l'accoppiamento dei mari­nai con la femmina del dugango (mammifero marino sirenide) non appena è portata a riva. Nel PERÙ si congiungevano uomini e lama; nei PAESI ARABI, uomini e equini; in SICILIA, uomini e capre; in ITALIA SETTENTRIONALE, uomini e cagne. Insomma, questo indirizzo erotico (che fa parte delle PARAFILIE)  pare diffuso in tutto il mondo. Era conosciuto dagli ebrei del Vecchio Testamento, che condannavano a morte sia lo zoofilo sia la povera bestia. I centauri della mitologia greca, metà uo­mini e metà cavalli, simboleggiavano appunto la BESTIOFILIA. Il codice ittita stabiliva la pena di morte se l'atto veniva compiuto con un cane, una mucca o un maiale, mentre il contatto sessuale con gli equini comportava, come punizione, la proibizione di adire ad alte cariche dello Stato. Nel mito di Gilgamesh (2000 a.c.) Enkidu si accoppia con animali del suo gregge. Spesso gli zoofili erano dei pastori che non disdegnavano i rap­porti eterosessuali.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

SOS TATO, IL MASCHILE, IL FEMMINILE, INVENZIONE VIRILITA', IDENTITA' NASCOSTE, OSTETRICO, MUTAMENTI COMPLESSI

Post n°8009 pubblicato il 04 Settembre 2014 da psicologiaforense

Maestri di scuola dell'infanzia, infermieri, badanti, ostetrici, per non parlare di baby sitter.... molte delle professioni che un tempo erano considerate tipicamente femminili vedono impegnati sempre più uomini. SONO GLI EFFETTI DELLA CRISI O IL SEGNO DI UNA SOCIETA' CHE STA CAMBIANDO? 

LAVORO: TENDENZE EMERGENTI E NUOVE SFIDE

In America li chiamano pink collar, col­letti rosa ad indicare lavori tipicamente femmini­li che oggi, sempre più spesso,  fanno gli uomini pur  in un contesto tradizionale, familista come quello italiano. Infatti, anche qui da noi, alcuni maschi stanno re­cuperando quella parte della loro identità legata alla cura, all'affettività, che esiste da sempre ma che è culturalmente occultata e si sperimentano  come baby sitter, maestri di scuola materna, infermieri, badanti, ecc...  Senza contare i lavorato­ri extracomunitari che rivestono ruoli profes­sionali tipicamente femminili. In questo ca­so ogni gruppo etnico segue percorsi diversi.  Perché il lavoro ha un ruolo essenziale nel­la costruzione dell'identità, soprattutto ma­schile. E nel nostro immaginario l'identità maschile è legata alla forza, all'aggressività, a un certo mo­do di muoversi, perfino ai vestiti da lavoro.  Senza dimenticare che tradizionalmen­te gli uomini sono socializzati a usare il cor­po come arma, perfino nelle interazioni ami­chevoli, che spesso prendono la forma di una scherzosa aggressione.  In conclusione, il problema non si lega tanto ai generi ma­schile o femminile in quanto tali, quanto al­le caratteristiche stereotipate che attribuiamo a un determinato lavoro. In genere la mascolinità si esprime in un lavoro al di fuori delle mura domestiche, e spesso in un lavoro che comporta fatica fisica, mentre le donne sono considerate più adat­te a sopportare stress emotivi, legati, per esem­pio, al coinvolgimento con anziani, bambini o malati. Si spiega così, per esempio, come il lavoro di operatore ecologico, co­munque legato alla pulizia, sia considera­to socialmente più accettabile per un uomo rispetto a un ruolo di cameriera o badante.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

TEMI TRASCURATI, AFRICAN GIGOLÒ, CRONACA DALLA SARDEGNA, COSTUME & SOCIETA', "TANTI CI CHIEDONO SESSO"

Post n°8008 pubblicato il 02 Settembre 2014 da psicologiaforense

Cagliari. A volte sono quasi bambini, altre volte giovani...  ma tutti immigrati che decidono di vendere il proprio corpo a uomini ma specialmente a donne mature o addirittura anziane...


PROSTITUZIONE MIGRANTE. UN MONDO CHE ATTRAVERSA IL MONDO

Dei c.d. "CORPI VAGANTI" oggi ne parla su L'UNIONE SARDA  anche l'editorialista Massimo Ledda, con un reportage dal titolo "AFRICAN GIGOLÒ" a cui rimando per la specifica realtà della prostituzione dei migranti in Sardegna.  Più in generale le cronache italiane quotidiane  ci danno conto di tante storie di illusioni, violenza, rassegnazione, avidità, miseria, sfruttamento. Tragedie rese possibili  dalla connivenza di chi quei corpi li usa per poche decine di euro senza farsi domande e di politiche migratorie restrittive che favoriscono il traffico clandestino di esseri umani. Notte dopo notte   si ripete sempre lo stesso copione. Qui parliamo di Cagliari nei parcheggi Carrefour, centro commerciale Le Vele. Uno dei luoghi d'incontro più frequentati.  Oppure di piazza Matteotti il “paradiso” di  clienti omosessuali o pedofili. Però potremmo, allo stesso modo, parlare di Milano, di Bologna, di Napoli o di Palermo. Le storie sono tutte uguali:  nel vorticare delle testimonianze dirette, crude e crudeli, prende corpo il colore delle voci di strada, in un territorio che è al confine tra il quotidiano e lo straordinario... 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

QUELLO CHE SUI GIORNALI E IN WEB NON POTETE LEGGERE, GIUSTE NOZZE, IL MATRIMONIO ISTERICO, LEI ISTERICA, LUI ISTEROFILO

Post n°8007 pubblicato il 01 Settembre 2014 da psicologiaforense

La donna isterica appare spesso esaltata, si mette in  scena,  cerca di sedurre e conquistare. Si è cucita una personalità addosso e deve incessantemente recitare un ruolo. L'attenzione dell 'ambiente deve concentrarsi su di lei con sensazioni sempre nuove. Riesce a perce­pirsi solo fintantoché intorno a lei c'è movimento ed agitazione. Ve­nendo meno l'attenzione dell'ambiente, essa cade in un sentimento depressivo di abbandono ed è assalita dall'angoscia di sentirsi persa...


IL MATRIMONIO ISTERICO

 

 

La convivenza tra ISTERICA ed ISTEROFILO assume un atteggiamento caratteristico: da un lato, la moglie si lamenta della mancanza di temperamento, interesse e virilità del ma­rito; dall'altro, quest'ultimo si rifugia sempre più nel suo comporta­mento di santo e martire. Alla lunga, questa forma di rapporto non basta più alla moglie, che, rassegnata alla situazione coniugale, non­dimeno ha necessità di sentire l'affetto del mondo circostante, per non cadere nella disgregazione e nel caos interiori. Quindi, comin­cia a cercare al di fuori del matrimonio l'attenzione, il sostegno per­sonale, la considerazione di cui ha bisogno. Un modo di raggiungerli è quello di produrre sintomi di malattia che suscitino l'attenzione di medici, ospedali e altre figure di aiuto sociale. Un altro modo di raggiungerli è quello delle relazioni extraconiugali…  o di fare amicizia e filtrare online ( guarda caso, non mancano mai uomini che si sentono portati a salvare dal loro infelice legame coniugale queste donne così bisognose di amore!) Nel rapporto con l'amante, la donna isterica proietta nuovamente su di lui la realizzazione delle immagi­nazioni legate al desiderio: in contrasto con il marito debole e privo di iniziativa, l'amante è virile, la sostiene e sa tenere a freno con la dovuta energia il suo temperamento. La donna se ne sente confortata e guidata. Racconta entusiasticamente che è solo nella relazione con l'amante che ha compreso cosa significhi vivere e amare. Ma se si riesce a conoscere meglio la personalità dell'amante, il più delle volte esso non appare che come la caricatura del marito. La moglie sceglie un partner amoroso dal quale vuole coscientemente lasciarsi guidare; nondimeno, anche in questo caso, è sempre lei che decide quando, dove e fino a che punto. Chiaramente ripete con l'amante lo stesso gioco attuato con il marito. Davanti al marito vanta le sue capacità di orgasmo, rendendolo così ulteriormente impotente e determinando una situazione in cui egli rinuncia a ogni rivendicazione sessuale e abbandona rassegnato questo campo all'amante. Per quanto si trovino in una situazione penosa, questi mariti non si lamentano, anzi si di­chiarano pronti a sposare la stessa donna una seconda volta, pur sa­pendo che la conclusione sarebbe la stessa. Riaffermano l'amore in­distruttibile per la moglie. Ma non mancano quelli che cadono in uno stato depressivo di esaurimento cronico, con una sensazione ge­nerale di stanchezza e debolezza, con lamentele nevrasteniche e inde­bolimento delle capacità professionali. Ed accettano tutto ciò con un sorprendente atteggiamento di rassegnazione davanti al destino che lo ha voluto.  Problemi non indifferenti scaturiscono dal coinvolgimento dei figli, spesso informati dalla madre isterica di tutti i dettagli del conflitto. D'altronde, pure il padre, disperato, si sfoga con essi e suscita la loro commiserazione: specie quella delle figlie. Questo comporta­mento dei genitori costituisce per i figli un sovraccarico davvero ec­cessivo. Ma, soprattutto, essi fanno la prematura esperienza da cui apprendono che, sapendo manovrare i due partner l'uno contro l'al­tro, si possono sfruttare a proprio vantaggio le relazioni tra le per­sone. Apprendono che si possono manipolare le relazioni tra partner, il che inficia la fiducia nei rapporti autentici, stabili e solidi. Special­mente le figlie si danno spesso arie saccenti ed atteggiamenti affet­tati. L’intimità insana e contraddittoria con i genitori spesso è il fon­damento d'una futura relazione coniugale isterica o, comunque, fallimentare.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963