fragorosi silenziraccolta provvisoria di pensieri, parole, passioni, contraddizioni e quant'altro di una PORTATRICE (IN)SANA DI PERSONALITA' COMPLESSA |
Messaggi del 16/03/2014
Post n°2105 pubblicato il 16 Marzo 2014 da quinoa1977
Ida Regia: Pawel Pawlikowski Con: Agata Kulesza - Agata Trzebuchowska - Joanna Kulig - Dawid Ogrodnik - Adam Szyszkowski - Jerzy Trela - Halina Skoczynska Anno: 2013 Polonia, 1962. Anna è una giovane orfana cresciuta tra le mura del convento dove sta per farsi suora: poco prima di prendere i voti apprende di avere una parente ancora in vita, Wanda, la sorella di sua madre. L’incontro tra le due donne segna l’inizio di un viaggio alla scoperta l’una dell’altra, ma anche dei segreti del loro passato. Anna scopre infatti di essere ebrea: il suo vero nome è Ida, e la rivelazione sulle sue origini la spinge a cercare le proprie radici e ad affrontare la verità sulla sua famiglia, insieme alla zia. All’apparenza diversissime, Ida e Wanda impareranno a conoscersi e forse a comprendersi: alla fine del viaggio, Ida si troverà a scegliere tra la religione che l’ha salvata durante l'occupazione nazista e la sua ritrovata identità nel mondo al di fuori del convento. |
Post n°2104 pubblicato il 16 Marzo 2014 da quinoa1977
Mostri. Creature fantastiche della paura e del mito Oltre cento reperti archeologici, provenienti da musei italiani ed esteri - Atene, Berlino, Basilea, Vienna, Los Angeles e New York - illustrano l’evoluzione iconografica di Minotauro, Grifi, Chimere, Gorgoni, Pegaso, Sfingi, Arpie, Sirene, Satiri, Centauri, Idra di Lerna, Scilla ed altri mostri marini, dall’Oriente alla Grecia, fino al mondo etrusco, italico e romano. A ricordarci che l’arte classica non ritrae esclusivamente la bellezza ideale di dèi ed eroi, ma anche una serie di creature dell’orrore, nelle quali da sempre gli uomini proiettano gli aspetti più oscuri di sé. La mostra si articola lungo un percorso labirintico, come la forma antica del viaggio iniziatico che ogni eroe deve affrontare prima di “uscire a riveder le stelle”. La persistenza delle figure mitologiche nella cultura moderna e contemporanea è illustrata dalle tele Creta (di Alberto Savinio), Medusa (di un pittore fiammingo anonimo della prima metà del XVII secolo), Perseo libera Andromeda (del Cavalier d’Arpino). In continuità con l’evento del 2011, intitolato “Usciamo a riveder le stelle”, sul tema della scultura ideale raffigurante gli dei e gli eroi, quest’anno si approfondisce l’aspetto complementare: per ogni eroe c’è sempre un mostro da affrontare, simbolo dei lati oscuri dell’animo umano. I mostri degli antichi racconti, al pari degli dèi, costituiscono da sempre un termine di confronto per gli esseri umani, lungo un percorso che ha permesso all’uomo di costruire la propria identità. Museo Nazionale Romano Palazzo Massimo Largo di Villa Peretti 1 |
Inviato da: cassetta2
il 13/04/2020 alle 11:18
Inviato da: RavvedutiIn2
il 24/07/2019 alle 15:23
Inviato da: quinoa1977
il 08/01/2018 alle 09:35
Inviato da: Roberta_dgl8
il 22/12/2017 alle 10:54
Inviato da: quinoa1977
il 21/12/2017 alle 21:24