Creato da flaverd il 08/04/2010 |
ratòrysciacca
"L' Italia, senza la Sicilia, non lascia alcuna immagine nell' anima: qui è la chiave di tutto". Goethe
Il tramonto (peraltro scontato) della cucina fusion ha portato alla riscoperta dei piatti tradizionali, regionali e territoriali. Niente mescolanze e accostamenti maldestri e fuori luogo, ma sapori decisi, unici, sensorialmente freschi. In tempo di fave verdi fresche, la pasta con le fave è d'obbligo. Io la faccio così: Sbuccio le fave due volte, togliendo anche la pellicina interna. Le butto nell'acqua bollente salata per 5 minuti. Quindi metto in un tegame olio evo, cipolletta e uno spicchio di aglio. Aggiungo le fave con un po' della loro acqua di cottura e cuocio per altri 5 minuti. In una pentola con acqua bollente metto la pasta e rametti di finocchietto selvatico (cuoceranno insieme). A cottura della pasta, molto al dente, spadello pasta, fave e grana grattugiato. Condisco con una quenelle di ricotta. Il gusto delle fave è assicurato. Non volevamo una pasta con le fave? |
Ora sono di nuovo insieme...Pippo e la sua Lia. Come in questa foto scattata nel loro casale di Torrerara. Lei lo guarda compiaciuta mentre lui dipinge. Lia era la sua musa, la sua forza, il suo alito vitale. E quando lei, per un tragico caso , e'rimasta muta nel fondo di un letto, lui si e ' spento...in tutti i sensi. Dopo otto interminabili e crudeli anni di sofferenza, Lia venerdi scorso ci ha lasciati per ricongiungersi al suo Pippo. |
Il sapore della primavera in questo risottino con gli asparagi selvatici e le favette fresche. Tutto verde, tutto rigorosamente vegetale (non uso burro ma olio evo). Gli asparagi vanno spuntati e lavati. Le punte le soffriggiamo leggermente con olio e cipolletta. Prepariamo un brodo vegetale con cipolla , carota e sedano e vi buttiamo dentro anche i gambi degli asparagi. Delle fave che abbiamo sbucciato e risbucciato ne mettiamo metà con gli asparagi nella pentola del risotto e metà le frulliamo. Procediamo alla preparazione del risotto come si fa di solito. A fine cottura uniremo le fave frullate e una manciata di grana padano. Tutto qui. |
Il 19 marzo in coincidenza con l'arrivo della bella stagione, si manifesta in Sicilia la venerazione verso San Giuseppe, il Patriarca, santo tutelare degli orfani e dei poveri, con altari devozionali tutti ornati di pane modellato, chiamati Altari di San Giuseppe, denominazione che vuole ricordare l'ultima cena di Gesù con gli apostoli, il sacro banchetto che istituì l'Eucarestia.
|
Adorabili le erbette fresche del nostro territorio. Cominciamo dal finocchietto selvatico che mio marito raccoglie in questo periodo nei sentieri di campagna. Un ortaggio che molti ci invidiano e che dalle nostre parti si trova anche nei banchi dell'erbaiolo o nei negozi di frutta e verdura a pochissimo prezzo. Introvabile nelle grandi città. Carissimo anche quello coltivato nei giardini e venduto nella grande distribuzione. In una delle ultime puntate di Masterchef Italia, ho visto che il prezzo era di 40 euro al chilo! Dalle nostre parti diventa l'ingrediente principe, oltre che per la pasta con le sarde, anche per il connubio con le fave fresche o le acciughe per condimenti e secondi dal meraviglioso profumo. Se qualcuno vi dice che lo ritiene "invasivo" per il suo gusto forte, diffidate. Sicuramente non è siciliano verace. Anche la cicorietta selvatica ha un suo gusto preciso e un posto di riguardo sulla tavola. Semplicemente bollita e condita con olio e limone o saltata in padella con aglio e acciughe è una vera prelibarezza. Infine il magnifico mazzetto odoroso fatto di rosmarino,salvia, alloro. Lo preparo con uno spicchio di aglio, del sale e li trituro per bene per farne il condimento per gli arrosti e le salse, conservandolo in vasetti di vetro. Altro che condiarrosto in bustine! |
Uno dei piatti prìncipi della nostra cucina. Facile, economico, saporito. Il profumo e il sapore di una Sicilia felix, fatta di gente buona, onesta operosa.Tutto questo suggerisce il piatto di fave secche con una noce di ricotta fresca e un filo d'olio d'oliva.Il tocco di finocchietto selvatico è sublime. Se poi è stata un'amica a prepararlo per me...allora la magia é raggiunta a pieno. Grazie, Elisa. |
Negli anni della multimedialità sfrenata, avere un Presidente come Sergio Mattarella rappresenta certamente una stranezza. Schivo e finora lontano dalle prime pagine dei tabloid, serio e professionale, non starò qui a sprecare aggettivi sul nuovo Presidente della Repubblica. Lo ha già fatto mezzo mondo. Ma in blog semiserio come il mio, a volte, si ha la tentazione di dire la propria. Dico la mia. Vi ricordate la famosa frase di Niccolò Machiavelli" Il fine giustifica i mezzi" ? Ebbene queste sono le parole che mi frullano in mente sull'operazione condotta da Matteo Renzi per arrivare a far eleggere Mattarella. Il fine giustifica i mezzi.Il nuovo "Segretario fiorentino" (così definivano Machiavelli) ha vinto. Lo scopo è stato raggiunto. Abbiamo una persona ineccepibile, moderata, competente come prima carica dello Stato. Per mettere fine alle continue diatribe tra partiti, correnti, partitini e movimenti vari, servono le maniere forti. Altrimenti la nostra nazione affonderà sempre di più di fronte alle incalzanti richieste dell'Europa, al bisogno di dare una spallata seria al ristagno degli anni passati a discutere leggi ad personam, a negoziare e rinegoziare poltrone. I dissidenti? tutta invidia!! |
Tempo di arance. Abbondanti e a poco prezzo. Questo dolce è collaudato. La sua riuscita dipende dalla vostra pazienza. Bisogna bagnarlo continuamente(una volta freddo) con lo sciroppo, fin quando non si è ben inzuppato. Ingredienti:4 uova; 5 arance; 160 gr. di farina; 200 gr. di zucchero; 80 gr. di burro;una bustina di lievito; buccia di arancia grattugiata. Cuocere a 180° per 30 minuti. Sciroppo di arancia: 300 gr. di zucchero;succo di 4 arance. |
E' sempre un successo la mia caprese! Lo dico con legittimo orgoglio perchè mi da soddisfazione e viene apprezzata da chi la gusta.Non c'è farina. E' tutta cioccolato e mandorle. Ingredienti: 300 gr. di mandorle abbrustolite; 200 gr. di cioccolato fondente; 200 gr. di burro; 250 gr. di zucchero; 6 uova; zucchero velo; marmellata di arance Esecuzione:Unite i tuorli allo zucchero, sciogliete il cioccolato a bagno maria; tritate le mandorle finemente ma non troppo;Montate a neve gli albumi. Unite tutti gli ingredienti e mettete in forno a 180° per 20 minuti.Servite fredda con marmellata di arance. |
Ho deciso di cimentarmi con un dolce di moda: il cupcake all'americana. Ma l'ho fatto a modo mio. Per la base ho utilizzato al ricetta della torta caprese alle mandorle e cioccolato. La copertura l'ho fatta con burro, zucchero velo, panna e scorza di arancia. Il risultato è questo. Il gusto? Vi faccio sapere quando lo avrò sottoposto ai miei ospiti. Se non me lo scaglieranno in faccia...
P.S. Se le sono pappate tutte!Successone! Vincente la crema al burro profumata di arancia! |
Non appena arrivati a Puebla (Messico), ci siamo catapultati in un ristorantino che si affacciava sulla piazza principale di questa deliziosa città. A che fare? Ma a mangiare , naturalmente. Ho chiesto al cameriere ka specialità del posto: il mole poblano, appunto. Un piatto strepitoso, che ricordo ancora con piacere.
Ingredienti (per quattro persone) 500 g di petto di pollo Preparazione Il pollo in mole poblano è una pietanza molto particolare ed elaborata, una vera specialità della cucina messicana che prevede la preparazione di una salsa (mole) che ha tra i suoi ingredienti il profumatissimo cacao e vari tipi di peperoncino. Mondo Piccante vi propone una versione semplificata ma gustosissima e dall'aroma intenso e... piccante! Per prepararlo, innanzitutto pulire i peperoncini ancho e pasilla secchi, eliminando i semi, quindi metterli in ammollo in poca acqua calda per una trentina di minuti. Mettere in ammollo in acqua tiepida anche l'uvetta. Tostare in una padella antiaderente, senza condimenti, i semi di sesamo e le arachidi. Nel frattempo, lessare il petto di pollo in acqua leggermente salata con un pezzetto di carota, un pezzetto di cipolla e una costa di sedano per una quindicina di minuti, finchè non sarà tenero; scolarlo, tenendo da parte il brodo, lasciarlo intiepidire e tagliarlo a striscioline. Rosolare in quattro cucchiai di olio di semi di mais la restante cipolla e gli spicchi d'aglio tritati finemente insieme al chiodo di garofano (che verrà poi rimosso prima di aggiungere gli altri ingredienti); quando la cipolla inizierà a diventare trasparente aggiungere i peperoncini ancho e pasilla (ben strizzati e tritati),l'uvetta ben strizzata, i semi di sesamo e le arachidi. Spolverare con la cannella, il coriandolo e un pizzico di peperoncino habanero macinato, di pepe e di sale. Far insaporire per qualche minuto, quindi aggiungere la polpa di pomodoro, il cacao amaro in polvere, due cucchiaini di zucchero di canna e una tortilla sbriciolata. Mescolare bene e far restringere la salsa a fuoco lento per circa un'ora. Frullare quindi la salsa fino ad ottenere un composto cremoso e omogeneo, allungare con un mestolo di brodo di pollo, portare ad ebollizione e aggiungere le striscioline di pollo lesso. Far restringere la salsa per 5-10 minuti a seconda della consistenza desiderata. Servire il pollo in mole poblano ben caldo su un letto di riso American Long Grain bollito. Eccoci con Gino e Licia a Puebla,nel ristorante dove ho gustato il mole poblano. |
Nausea da...web. E' quella che , di tanto in tanto, ci prende davanti all'assalto quotidiano di messaggi provenienti da Internet, aggiungete i gruppi whatsapp, gli sms, la tv satellitare, Sky ecc. ecc. Un bersagliamento continuo, notte e giorno di gente sconosciuta che entra nel tuo quotidiano nei momenti di privacy, togliendo significato ai momenti anche più belli, più intimi, più tuoi. Il proliferare di facebook, di blog di ogni tipo, di riviste on line, di canali tv a nostra disposizione può essere spesso stancante e stressante più del moto perpetuo delle nostre giornate. Guardiamoci attorno e che vediamo? gente attaccata al cellulare a tutte le ore. Quelli che guidano l'automobile parlando al cellulare sono ormai una regola...pericolosissima per tutti. Questa nostra droga quotidiana lascia fuori soltanto i novantenni, che son preda assoluta della rai e di mediaset con i loro programmi balordi di falso intrattenimento, dato che i bambini, da quando escon dalla culla, sono già con il ditino probto a scorrere sul display dello smartphone... |
Franca, la mia consuocera, è bravissima nel fare i dolci tradizionali. ha il forno a legna in campagna e le ricette di una volta. Questi deliziosi biscottini, il cui profumo, appena usciti dal forno, è irresistibile, sono diversi dai soliti biscotti di pasta frolla che tutti conosciamo. Ingredienti: 1 kg di farina 00; 500 gr. di strutto; 250 gr. di zucchero; 2 uova;1 bustina di vanillina; 1 bustina di lievito per dolci. Si impasta con il latte e si realizzano i biscotti con le formine a vostra scelta. Nel forno!!!
|
Una bella tavola, un'atmosfera rilassata, un buon prosecco, un gruppo di amiche e...tante cose buone cucinate con amore e competenza. Conversazione varia e leggera, ma non solo. Le foto sono pessime e non rendono tanto, ma il mio omaggio va a questa amica che con la sua ospitalità ci ha regalato una serata piacevolissima. Le tagliatelle fatte in casa e condite con funghi secchi champignon e pancetta; un secondo di carni miste e verdure;dolce e granita di limone , fatta sempre da lei. Brava Maria! E...grazie! |
Eh, sì. la cucina è passione e... tanta, tanta fantasia. La mia amica Mirosa mi sorprende sempre con queste sue creazioni. Ma quanta pazienza ci vuole per fare questi appetitosi bocconcini!"Flavia impazzirà appena li vede!" così ha detto dopo averli realizzati. Ed è vero. A me piacciono tantissimo. Mi piace l'idea, la realizzazione, la presentazione. Libera qualcosa della "fanciulline" che c'è in noi.Che dire?Mozzarelline, carote e olive nere. Brava!
|
Delizioso questo risotto. Delicato e raffinato. La variante che ho introdotto, rispetto a quello esistente sugli altri blog, è che con il trito di cipolla, ho messo anche mezzo spicchio di aglio.Il soffritto l'ho fatto solo con olio extravergine, senza burro e il condimento finale con i pistacchi, non con le noci.L'ho voluto sperimentare e sono soddisfatta del risultato. |
E che è? Una semplice trippa con patate. E' vero. ma il gusto? Cucinata in un pentolone su un focolare a legna, penso che il gusto sia tutta un altra cosa.Penso perchè la trippa divide: c'è chi la ama alla follia, c'è chi la detesta (la sottoscritta). Ma se qualche amica di buona volontà è così disponibile a cucinarla, anche per mio marito che adora questa pietanza, la ringrazio di cuore, perchè assisto alla sua preparazione, così meticolosa e lunga e paziente. E allora le amiche a che servono? |
Costa pochissimo ed è buona davvero! Basta mettere a bagno i ceci per un minimo di 48 ore e poi cuocerli in acqua salata e una foglia di alloro.Preparare un soffritto di sedano, carota e cipolla e dadini di pancetta affumicata. Mettere i ceci cotti senza la loro acqua di cottura e mescolare per qualche minuto per amalgamare tutti gli ingredienti. Cuocere la pasta al dente e metterla a mantecare nello stesso tegame con il composto di ceci e parmigiano grattugiato. Da leccarsi i baffi! (se ne avete)!
p.s. nelle ricette che ho trovato sugli altri blog c'era la passata di pomodoro. Io non l'ho messa. Ho preferito un cucchiaino di concentrato. Dà colore e non toglie il gusto ai ceci. |
AREA PERSONALE
MENU
ULTIMI COMMENTI
PERCHÈ RATÒRY?
Ratorio è un termine dialettale da noi italianizzato. Indica oggetti o persone che, per essere antiquati o inutili, vanno collocati in soffitta. Facendo la dovuta autoironia, abbiamo scelto di definirci così (la y finale dà tono al termine stesso). Non ci rassegniamo, tuttavia, a rimanere relegati in soffitta, anzi... Questo blog ci da la possibilità di far conoscere la nostra cittadina, Sciacca (Ag), i suoi artisti, i suoi monumenti, la gastronomia,le tradizioni popolari, i pregi e i difetti di una collettività che sta irrimediabilmente perdendo la sua identità.Al recupero di tale identità e al suo mantenimento mi auguro che collaborino tutti i miei amici ratory di Sciacca!
I MIEI LINK PREFERITI
I LOVE BURRACO!
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
Inviato da: esternoluce
il 20/01/2016 alle 18:50
Inviato da: esternoluce
il 04/01/2016 alle 23:42
Inviato da: onofrio augello
il 28/06/2015 alle 10:58
Inviato da: elisabetta vignani
il 16/05/2015 alle 21:44
Inviato da: elisabetta vignani
il 30/04/2015 alle 14:48