Riccardo Bianchini

"Se sai di essere esposto a una prova, confidati con il Signore e tratta con Lui: Consegnali la tua fragilitá e Lui in cambio ti dará la sua forza"...http://twitter.com/riccbianchini

 

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Darius & Finlay - Do it all night (Michael Mind Radio Edit)

Post n°49 pubblicato il 31 Gennaio 2010 da ricc.bianchini

 
 
 

Nessuno nasce per l'altro

Post n°48 pubblicato il 05 Gennaio 2010 da ricc.bianchini

Nella mia mente il tuo ricordo,per sempre, rigagnolo di dolcezza rimarrà. Se un giorno mi lasci,oppure vuoi partire, vai! Con l’augurio sincero di assaporare tra le braccia di uno, dieci, cento altri,momenti teneri e più belli
di quei con me vissuti.E pur sempre la legge di Natura madre! Altrettanto ne sarà del mio cammino,perché non cadrò nella trappola da molti, nella propria testa, inventata: senza Lei non esiste storia degna! Immaginaria, angusta idea, cotesta,e fonte di pesanti sofferenze con amare delusioni appaiate.La tua assenza, anche se rimpianta,non esprime un domani cupo.Io seguiterò cercando a chi ridare affetto e a provare ancora dell’emozione i brividi,
rispecchiandomi in nuovi ammiccanti occhi o accarezzando, il delicato viso
di una, di tante altre mie anime gemelle.

 
 
 

:)

Post n°47 pubblicato il 05 Gennaio 2010 da ricc.bianchini

Sicuramente il vero Amore lo conosce chi lo crea,
chi ama e non chi è amato.

 
 
 

"La mia felicità, il mio benessere dipendono dalla dimensione in cui amo io".

Post n°46 pubblicato il 05 Gennaio 2010 da ricc.bianchini

Definire l'Amore come quello stato d'animo, quel sentimento che comporta benessere, felicità, liberazione dai conflitti interiori ed esterni e che esprime le proprie manifestazioni mediante l'affetto, la solidarietà, la compassione non è affatto azzardato. Del resto chi non intuisce, anche se in maggiore o minore misura, che l'Amore è qualcosa di nobile, sublime, meraviglioso?
Tuttavia, se l'Amore significa qualche cosa di molto bello, appagante e positivo per l'esistenza, come mai l'Umanità, pur disponendo di tale dote, vive in un diffuso malessere e in una conflittualità permanente, mentre ricorrendo al utilizzo massiccio dell'Amore (patrimonio latente in ciascuno di noi), ovviamente ne scaturirebbe una qualità di vita meno traumatizzante, più serena e più felice?
Sicuramente c'è qualche ostacolo, non di poco conto, a impedirci di percorrere la strada dell'Amore per raggiungere, noi esseri umani il traguardo di una sussistenza ideale, tanto agognata e inseguita.
Perciò, sarebbe molto importante, essenziale, che ognuno ci riflettesse sopra, cercando di sondare in profondità i propri sentimenti per scoprire la risposta. Cominciando, per esempio, dalla domanda: e se la chiave per conoscere e vivere l'Amore consistesse nel ribaltamento del criterio "il mio benessere, la mia felicità dipendono da quanto io sono amato" (al quale l'essere umano almeno fin qui, è portato, educato, abituato; ritenendo, talvolta, da sempre che questa modalità sia inequivocabile).
Capovolgendo il concetto, ne risulta che: "La mia felicità, il mio benessere dipendono dalla dimensione in cui amo io".

 
 
 

Bianchini..L..P

Post n°45 pubblicato il 05 Gennaio 2010 da ricc.bianchini

 
 
 

Felice Capodanno per tutti :)

Post n°44 pubblicato il 28 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

Vorrei augurarvi una 2010 molto buono per tutti
che non vi manca mai un sorriso al mattino
e tanti abbracci fatto con sincero amore!
Felice Capodanno a tutti
Io Voglio per 2010 più denaro hehe...Sono figlio di Dio anche....:)
Io Voglio per 2010 più pace
Io Voglio per 2010 più amore
Io Voglio per 2010 più forza
Io Voglio per 2010 più salute..
Io Voglio per 2010 più amore,serenitá nell cuore del uomo.

 
 
 

Buona vita a voi…

Post n°43 pubblicato il 28 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

Passeremo nel mondo una sola volta.Tutto il bene, dunque, che possiamo fare o la gentilezza che possiamo manifestare a qualunque essere umano, facciamoli subito.Non rimandiamolo a più tardi, né trascuriamolo, perché non passeremo nel mondo due volte.

Ogni esperienza è un gradino della vita e anche i cosiddetti ” errori ” ne fanno parte.
Amiamoci per tutti i nostri errori; ci sono stati preziosi e ci hanno insegnato molto: è questa la migliore via di apprendimento.
L’importante è decidere di non punirci per i nostri errori e di amarci per la volontà che abbiamo di imparare e crescere.
Una riflessione che chiamerei “Luce di Speranza”
Quando ci troviamo immersi in un dolore tanto grande , umanamente insopportabile, è facile smarrirsi in mille viottoli senza uscita e perdere la strada “maestra”.
Anziché, per i credenti, ricercare autenticamente la Verità, che si fa Via che conduce alla Vita, spesso si preferisce correre disperatamente, disordinatamente, alla ricerca di risposte immediate che possono soddisfare le mille domande: perché il dolore? Perché la morte?
Nel profondo del cuore sentiamo che solo il Risorto ha parole di vita eterna, solo Lui è capace di portare la vera consolazione e dare senso e valore a quanto accaduto, ma non sempre siamo disposti a seguirlo veramente, a rinunciare al nostro mondo .
Ci pone una domanda : “ Che cosa cercate? “  perché solo una ricerca vera può dare risposte vere e ci vuole tempo e fatica, ma soprattutto tanto amore.

“Tra poco e’ l’alba ed io non sono riuscita a dormire (mi capita a volte)
niente di cui preoccuparsi, ho perso il ritmo normale e segue il ritmo biologico,
dormo quando ho sonno e non bado molto se c’e’ il buio oppure il sole,
un po’ come fanno i bambini.“anche questa e’ libertà” 

Buona vita a voi…

 
 
 

Indirizi utili

Post n°42 pubblicato il 28 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

Museo del Sannio
Piazza Matteotti
Benevento
tel : 0824 21 818

Teatro romano
Piazza Carlo Ponzio
Telesino
Benevento
tel : 0824 299 70

 
 
 

:)

Post n°41 pubblicato il 28 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

benevento stemma "... Nulla in Italia è più antico di Benevento, che secondo le leggende locali fu fondata o da Diomede o da Ausone, un figlio di Ulisse e Circe. beneventoEssa fu senza dubbio un'antica città ausonica, fondata lungo tempo prima della conquista sannita di questa parte d'Italia. Pur tuttavia è come di una città sannitica che per primo sentiamo parlare di essa, ed è allora una fortezza così poderosa che sia nella prima che nella seconda guerra Sannita, Roma non ardisce attaccarla. Nella terza guerra sannitica cadde nelle sue mani..."

 

 

benevento fotoFoto di Benevento 

 

 
 
 

BENEVENTO

Post n°39 pubblicato il 27 Dicembre 2009 da ricc.bianchini


Le prime prove storiche sulla città risalgono al periodo delle guerre sanniti, durante le quali Benevento era una città forte e potente, e scoraggiarono a lungo gli attacchi di Roma.
arco di traiano di benevento In -275, i Romani comandati dal console Manlio Curio Dentato superarono il re dell'Epiro, allora il nome della città dato da Roma cambiò da Maleventum (cattivo presagio) in quello di Beneventum (evento felice) per testimoniare la vittoria.

Amaramente contestata durante le guerre puniche, la città ottenne lo statuto di comune dopo la guerra sociale (86). Numerosi monumenti ricordano la dimensione di Benevento del periodo romano.
Sul tragitto della via Appia, che collegava Roma a Brindisi, diventa rapidamente un nodo importante nei traffici commerciali tra Roma e l'oriente.
Prova di quest'importanza strategica, il ponte Leproso fu costruito, precisamente, sul cammino di via Appia. Anche l'Arco di Traiano (114), su questa via famosa romana, girato verso l'Este, per accogliere l'imperatore che ritornava vittorioso delle sue spedizioni in oriente. Non meno significativo, il grande teatro romano (IVesimo) che poteva ricevere 10.000 spettatori. Segna che Benevento era una città fiorente e popolata, poiché rare erano le città con un teatro così vasto.

Al Medioevo, fu disputata tra goto e bizantini. Totila costruì le pareti della città, diventa capoluogo ducato creato dai Lombardi in 571, che, sotto la guida di Zottone, avevano conquistato la città. Di questo periodo lombardo, risale la chiesa del monastero femminile teatro romano di beneventobenedittino di Santo Sofia (fondata da Gisulfo II ed estesa in 762 da Arechi II, il primo principe lombardo) el Chiostro adiacente.

La cattedrale, di stile romano, è famosa per le sue porte, esempio ammirevole della scultura romane meridionale. Il ducato Lombardo durò circa 5 secoli e, alla morte di Landolfo (1077), la città passò sotto la sovranità duomo di beneventopontificale che, durò quasi otto secoli, con alcune interruzioni. La città fu saccheggiata da Frederico II in 1229 ed in 1241; in 1266 si svolse il combattimento famoso tra Manfredo e Charles di Anjou che si rese nella chiesa di Benevento.
La vittoria degli angiovenese garantisce loro il controllo del regno delle due sicilia. Ceduta in presente da Callisto III a Pietro Ludovico Borgia e di Alexandre ai fili Giovanni (1497), Benevento fu la sede di battaglie interne fino al 1530, quando fu sottoscritto un atto di pace.

Un tremito spaventoso di terra, in 1688, distrusse quasi completamente la città che sarà ricostruita al prezzo di sacrifici enormi, e grazie all'intervento finanziario del cardinale Vincenzo Orsini, diventato in seguito Papa sotto il nome di Benedetto XIII. Benevento fu occupata da Ferdinando IV di Borbone da 1768 a 1774. Aderì in 1799 alla repubblica Partenopea in seguito ad un movimento popolare, che diventano in 1806 possessi di Napoleone. Quest'ultimo vi istituì un principato il cui governo fu affidato a Talleyrand. Dopo il congresso di Vienna, Benevento tornò alla chiesa.
Sollevamenti popolari in 1860 segnarono la fine della sovranità pontificale sulla città che, con un plebiscito, sceglie l'attaccatura al regno dell'Italia.
Benevento è stata decorata per il comportamento coraggioso della sua popolazione durante i bombardamenti tragici del 1943.

 
 
 

Epoca Medievale

Post n°38 pubblicato il 27 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

Durante il Medioevo l'importanza politica di Benevento è sempre legata alla sua posizione strategica nel Sannio: Belisario la occupa nel 536 durante la guerra bizantino-gotica, re Totila nel 545 la riprende e ne abbatte le mura, nel 571 diventa il centro del ducato Longobardo – poi trasformatosi in principato - costituito da Zottone nel Sannio. In questi anni la città subisce sì le ripercussioni degli avvenimenti politico-militari dell'Italia Meridionale, ma diventa anche il massimo centro della cultura artistica e letteraria.Dopo essere stata possesso dei Bizantini e dei Longobardi passa alla Chiesa nel 1051, diventando di fatto dominio della Santa Sede per opera dei papi Leone IX e Gregorio VII nonostante i numerosi assedi del normanno Guglielmo il Malo deciso ad espugnare Benevento fedele al papa.Dopo un lungo assedio gli Svevi occupano la città e si succedono al trono Federico II e Manfredi, seguiti dagli  Aragonesi che governano la città dal 1443 al 1459 come vicari della Chiesa.Da allora la Chiesa viene rappresentata fino al XV secolo da rettori, poi da governatori e dopo il 1815 da delegati; la città mantiene tuttavia statuti autonomi e privilegi fino al XVIII secolo e ai papi viene sempre contesa dai re che nel frattempo si succedono a Napoli.I Borbone occupano Benevento dal 1774 al 1778 durante il conflitto con la Curia romana per la richiesta soppressione dei gesuiti; pochi anni dopo, nel 1799, la città si solleva e aderisce alla Repubblica partenopea per poi essere sottratta di nuovo alla Santa Sede da Napoleone nel 1806.Con la restaurazione la città torna a papa Pio VII e anche i moti carbonari del 1820-21 non hanno buon esito.Nel 1860 Garibaldi, con un decreto confermato da Vittorio Emanuele II, dichiara la città capoluogo di provincia del neonato regno d'Italia.Durante la Seconda Guerra Mondiale Benevento viene violentemente bombardata - è rimasto tristemente famoso il bombardamento del 20 Agosto 1943;il 3 ottobre viene sgombrata dai Tedeschi e occupata dagli Angloamericani.

 
 
 

Storia di Benevento

Post n°37 pubblicato il 27 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

Origini Mitologiche

Secondo alcune leggende locali la città di Benevento viene fondata da uno dei due figli di Ulisse e Circe o da Diomede o da Ausone.

Origini Storiche

In realtà le origini della città campana sono storicamente attribuite agli Osci che poi in seguito perdono il dominio della città a favore dei Sanniti.

Il primo nucleo cittadino sorge in una posizione facilmente difendibile nella ristretta fascia compresa tra i fiumi Sabato e Calore, sviluppandosi tra l'attuale Piazza Pacca e la confluenza dei due fiumi.

I Romani non raggiungono Maleventum - l'antico nome di Benevento  - fino al 314 a. C.: il florido centro culturale sannita è teatro di molte battaglie come quella contro gli Apuli nel 297 a.C. e quella contro il re Pirro nel 275 a.C., entrambe vinte dai Romani. 

In particolare in quest'ultimo scontro la città cambia nome da Maleventum in Beneventum - il primo nome aveva ovviamente un'accezione negativa a differenza del secondo, introdotto proprio per gli esiti positivi della battaglia. 

Per la sua situazione, la città, congiunta con Capua dalla via Appia, diventa una base fondamentale per l'espansione romana nell'Italia Meridionale. Durante la seconda guerra punica Benevento rimane fedele a Roma; le viene pertanto assegnata una costituzione simile a quella della madrepatria con consoli e questori. 

Nel periodo romano il nucleo urbano si allarga verso il colle della Guardia e il circuito delle mura - in parte oggi conservato - si sviluppa a O sulla trasversale che va da Porta Rufina a Piazza della Vittoria.

Dopo la guerra sociale nell'86 a.C. viene ordinata a municipio mentre nel 42 a. C. ne viene dedotta una colonia di veterani, rinforzata poi da Augusto.

Il monumento principale della città è ancora oggi l'arco dedicato a Traiano che nel 114 inaugura la nuova via Traiana per Brindisi; sono ancora visibili i resti del teatro romano e, a Nord della città, un  iseo da cui provengono sculture egittizzanti del periodo di Domiziano.

 
 
 

bene così

Post n°35 pubblicato il 27 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

Pensiero positivo, Visualizzazione, Affermazioni, Visualizzazione creativa, Agire-come-se, Vivere-come-se. Sono i nomi di alcune tecniche potenti, capaci anche di cambiare la nostra vita. Eppure, prima o poi, ognuna di queste tecniche fallisce. Più di una volta. Perché?

 
 
 

Pensieri nascosti..

Post n°34 pubblicato il 27 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

Il secondo livello di errore si verifica quando abbiamo pensieri di cui non siamo consapevoli. Veramente, è più profondo che questo. Noi tutti abbiamo dettagli banali inosservati nelle nostre opinioni, attitudini e interpretazioni. La maggior parte viene spazzata via senza fanfare durante i normali, semplici cambiamenti di mentalità. 
Sono i "preziosi" pensieri, costruiti durante momenti intensi e mai riesaminati, che ci mettono in difficoltà. Questi pensieri, accuratamente conservati, sono chiamati "idee attaccamento".
Idee attaccamento sono formulate nel corso di qualche avversità e immagazzinate per il futuro. Si ergono come sentinelle per darci modo di prevenire il ripetersi di un avvenimento negativo. Ma questo è il problema. Come sentinelle reali a cui abbiamo delegato il compito di stare all'erta per prevenire i pericoli, rimangono continuamente attenti in attesa che questi si verifichino. 
Sono affermazioni e visualizzazioni molto intense, con un grande contenuto emozionale che le rende particolarmente efficaci, ma purtroppo affermano e visualizzano disastri. E tutto questo accade mentre non guardiamo, credendo che le nostre sentinelle ci tengono lontani dalle difficoltà stesse che inavvertitamente attraggono.Sono definite idee attaccamento perché "incollano" la nostra attenzione a qualcosa di negativo. Hai presente Scarlett O'Hara (Via col Vento) quando giura che non avrà mai più fame? Ti ricordi cosa fa per tener fede al suo giuramento? Lotta per il cibo, o per allontanarsi dalla fame? Scarlett fa questa affermazione: "La fame è orribile- mi ferisce e mi uccide, e la odio!" Dov'è l'attenzione di Scarlett? Su avere cibo a sufficienza? No! E' sulla fame! Lottando contro qualche cosa, resistendo così pesantemente, continuando a vigilare contro di essa, lei investe un tremendo quantitativo di attenzione nel progetto. E lascia attaccata, e perennemente convalida, proprio la cosa che disprezza di più. 
Le idee attaccamento non sono inconsce. Ma passano inosservate. 
Incise nel nostro pensiero in un minuscolo istante, in mezzo a ogni altro rumore col quale occupiamo noi stessi, non vengono messe in dubbio. Questo è particolarmente vero poiché ciascuna porta in sé una dose di resistenza che ci fa guardare lontano ogni volta che ci avviciniamo troppo ad una di esse. Dopo tutto non vogliamo sperimentare quella situazione di nuovo, non è vero? Nemmeno nella nostra immaginazione!

 
 
 

Errori strutturali

Post n°33 pubblicato il 27 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

Il primo livello di errore nelle tecniche del pensiero positive è strutturale. 
Affermazioni e visualizzazioni mal formulate o contaminate sono gli esempi più comuni. 

Le affermazioni possono essere mal formulate semplicemente perché includono una negazione nell'asserzione. "Non sono più impaurito" è una. Pensare i concetti descritti in questa affermazione significa continuare ad aver paura. Così, uno ancora afferma la paura. 
Le negazioni sono costruite quasi sempre intorno alla parola No. Se trovi qualsiasi tipo di No: non è, non sarà, non può, etc., in un'affermazione, hai trovato una bomba ad orologeria in attesa di scoppiare. Così, invece di ammonire qualcuno dicendogli "Stai attento mentre guidi," che implica l'idea di incidenti, auguragli un arrivo felice.
Anche le visualizzazioni possono essere malcostruite nella stessa maniera. Vedersi come abbastanza forte per difendersi da un prepotente include anche il prepotente. Così, invece di vederti in grado di affrontare le minacce, vedi te stesso esercitare fiduciosamente una padronanza naturale sul tuo percorso attraverso la vita. In questo modo, invece di fare una deviazione attraverso varie "prove," tu potrai procedere spedito verso il futuro.

 
 
 

Il pensiero positivo funziona, ma.....

Post n°32 pubblicato il 27 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

Non c'è nessuno errore nell'idea che il pensiero positivo funziona. Affermazioni e visualizzazioni possono aiutarci a cambiare. No, il problema non è che il pensiero positivo non funziona, o anche che non sempre funziona. Il problema è che funziona sempre. Anche quando è contaminato da una concentrazione negativa. 
Questo è il problema. Ogni frase e visualizzazione è interpretata dal subconscio come affermativa. Questo è grande se affermi pace del mondo e felicità universale. Ma non è così grande se pensi a guerra e carestia. In tutti i modi, ricevi quello su cui poni la tua attenzione. L'attenzione è il catalizzatore creativo, la colla che porta i sogni in esperienza. 
Ci sono due possibili livelli di errore. Questa è la parte che normalmente non è tenuta in considerazione. Molti istruttori di pensiero positivo cercano di andare oltre la routine abituale "cosciente" delle concentrazioni negative, sostituendola con esercizi per mettere a fuoco alternative più desiderabili. E se questo è fatto correttamente, può avere risultati spettacolosi. Ma può essere fatto male, e questo è un problema che discuteremo, ma è solo il primo livello di errore.

 
 
 

Quando il pensiero positivo fallisce

Post n°31 pubblicato il 27 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

La risposta a questa può essere trovata nello studio della metafisica (ciascuno di noi è un aspetto o parte della coscienza universale e perciò partecipa nella creazione dell'universo, sia in positivo che in negativo e dobbiamo imparare a tenerne conto). Oppure la risposta è qualche cosa di più materialistico (la realtà è assoluta, ma ciascuno di noi la percepisce differentemente, ed anche facciamo tutti degli errori di percezione di cui dobbiamo essere consapevoli.  In un modo o nell'altro, c'è qualche errore che guasta il processo, e dobbiamo affrontarlo.

 
 
 

Cosa faccio io?

Post n°28 pubblicato il 27 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

Migliorare le persone si può. Migliorare se stessi si deve..A volte basta solo un sorriso o una parola buona anche ad una sconosciuta/o.Un passaggio in macchina,porgere una parte di ombrello a chi si sta bagnando,aiutare una persona in difficoltà,anche se la difficoltà è minima,può incutere nella persona che riceve l'azione l'ottimismo della vita: Nella persona che compie l'azione con affettuosità,la consapevolezza di aver fatto una minima cosa per cambiare il mondo. Cosa faccio io?Sempre troppo poco!!!!
Da domani spero di fare un piccolo passetto in più.Un passo alla volta,si può arrivare lontano,anche se ci vuole tempo,sempre meglio che non farlo e rinunciare.Sai anche tu con questa domanda hai fatto un passo verso un mondo migliore.Certamente il percorso è lungo e tortuoso,ma bisogna avere il coraggio di percorrrerlo,anche se le prime volte la gente ti riderà in faccia,oppure ti guarderà stranamente come per dirti:ma da dove vieni da marte?ma non bisogna scoraggiarsi,prima o poi qualcuno che capisce le tue vere intenzioni si trova sempre e comunque rimarrà in te sempre la consapevolezza di aver provato a fare un passo avanti nel cuore degli uomini.Un grosso sorriso da parte mia t'illumini il cuore per qualche ora!

 
 
 

Migliorare il mondo: è un'utopia o possiamo farcela?

Post n°27 pubblicato il 27 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

Non parlo di eliminare la fame nel mondo, di cancellare tutte le malattie, di risolvere tutte le guerre... ma di migliorare le persone, portare bontà è giustizia nei cuori degli uomini.
Ebbene, tutto ciò è possibile o impossibile?
E se ritieni sia possibile, tu, nel tuo piccolo cosa fai?

 
 
 

non c'è

Post n°26 pubblicato il 27 Dicembre 2009 da ricc.bianchini

 
 
 
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Un blog di: ricc.bianchini
Data di creazione: 26/12/2009
 

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