|
alexxia_74 il 19/08/23 alle 10:09 via WEB
A distanza di tanti anni, posso confermare tante sensazioni ed emozioni simili a quanto descritto… mia figlia, invece di nascere a Natale, ha voluto farmi passare il penultimo giorno dell’anno, prima con le acque rotte x un giorno (il 29) poi contrazioni poche ore, e poi, il famoso battito che scende e di corsa il cesareo, per fortuna con epidurale, che mi consentii, anche se ho rischiato di addormentarmi per la stanchezza e ridere delle battute dei medici che parlavano di cosa preparare x cene l’indomani ( il capodanno) vi vederla nascere, al di là di quel baldacchino che mi impediva la visione completa.., sollevata, vidi e ricorderò x tutta la vita, quel cordone ombelicale simile al filo del telefono fisso, intorno al suo collo.. mia figlia ha un anno più del tuo, hanno di simile forse una esperienza ( da quanto letto in
Messaggeria): quest’inverno ha fatto 5 mesi di Erasmus a Praga, che me l’hanno si tenuta lontano per la prima volta da casa per tanto tempo, ma quell’esperienza le ha fatto tanto bene, e non solo a Lei. I post angosciosi di quest’inverno, scritti nel cuore della notte , li scrissi x sfogarmi in quei momenti, dove il “lutto” ( termine estremo ed enfatizzato ma molto descrittivo) della sua mancanza, mi toglieva il fiato… sono le fasi della vita, che raccontarle significa averle vissute… viva i nostri ragazzi!
|