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introduzione caso sandro marcucci

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Messaggi di Gennaio 2016

 

31 GENNAIO 2016 DAL FRONTE DELLA NUOVA R-ESISTENZA DI LAURA PICCHI

Post n°1714 pubblicato il 31 Gennaio 2016 da laura561

31 GENNAIO 2016 DAL FRONTE DELLA NUOVA R-ESISTENZA
insomma è domenica, sono 3 anni che mi è morto mio padre, scadono i termini a Massa per il caso Marcucci e Lorenzini e non si sa nulla .
ALLORA DAJE AUGURISSIMI A ME STESSA E A CHI E' CON ME IN PRIMA LINEA. NE ABBIAMO BISOGNO . PERCHE' TANTO NOI IL MOTIVO PER SORRIDERE LO TROVIAMO LO STESSO NELL'AMORE VICENDEVOLE. BUONA DOMENICA !

A SILVIO LORENZINI
LO SO CHE MI ASCOLTI SILVIO. PARAFRANDO UNO SCRITTO ANONIMO: "QUANDO SUL CAMMINO FATTO C'ERANO SOLO DUE ORME DI PIEDI E' PERCHE' NON AVEVO PIU' LA FORZA E COME UNA BAMBINA MI PORTAVI TU IN BRACCIO VERSO IL TRAGUARDO DELLA VERITA' ". NIENTE POTRA' MAI CANCELLARE 24 ANNI DI RESILIENZA PER CONTINUARE A DIRE: "NOI VIVI E MORTI SIAMO VIVI PERCHE' LOTTIAMO, SONO LORO I MORTI ANCHE SE VIVENTI PERCHE' NON HANNO MAI SMESSO DI CERCARE DI UCCIDERE LA VERITA', MA ESSA E' PIU' FORTE COME IL NOSTRO AMORE. LA VERITA' VIVE, LA VERITA' CI SOPRAVVIVE"
NO NON SONO SOLO PAROLE QUESTE MIE PER TE E NEMMENO STERILE RETORICA, SONO QUESTI 24 ANNI SCRITTI INDELEBILMENTE
NELLE NOSTRE STORIE. LAURA PICCHI

 
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Ustica: risposta Ministro Esteri a Pd Nota Laura Picchi

Post n°1713 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da laura561

aggiornamento 30 gennaio 2016

C'è anche da informare i nostri lettori e commentare questa notizia:

Ustica: Priore Indagare su coinvolgimento Usa.
Magari ci dicessero dove fosse l'Awacs Usa probabilmente decollato proprio dalla Uss Saratoga al momento della strage di Ustica che faceva da guidacaccia ai caccia di Grosseto sarebbe cosa gradita. Il controllo di Roma chiama Grosseto alle 18,53 zulu quando dovrebbero secondo la versione di AM Italia essere già tutti atterrati i caccia di Grosseto e gli chiede se le zone sono le sue e Grosseto le lascia. E' una bobina audio agli atti che lo dice. Poi magari ci dicano dove erano i caccia di Grosseto a 5 minuti dalla strage in zone non autorizzate e quando davvero l'hanno lasciate. infine si vorrebbe sapere il perchè dell'ennesima bugia di AM Italia avallata dal governo italiano.

Roma, 29 gennaio 2016 – Nel disastro aereo di Ustica avvenuto il 27 giugno 1980, in cui un aereo di linea, Douglas DC-9, della compagnia italiana Itavia cadde…
tv2000.it





Della vedova Ministero Esteri stamani alla Camera ha dichiarato che
Il documentario di Canalplus non è niente di nuovo per i magistrati di Roma
i quali dichiarano che gli autori di Ustica ad oggi restano IGNOTI
e stanno indagando per capire chi sono. Pareva
anche me che senza ritrovare le strip imboscate non si puo' arrivare nel penale
con matematica certezza a stabilire chi è l'assassino e che in quel documentario
non c'è nulla di nuovo, nessuna prova documentale nuova che possa dire che sono stati i francesi
Nemmeno io sono nuova in quel che scrivo lo ammetto, l'ha detto Sandro Marcucci nel 1992 5 gg prima di morire
che sono state imboscate fin da subito le prove per ricostruire Ustica da Tascio per fare un favore al governo Cossiga e ricevere in cambio un grosso
favore personale l'impunità sua e per tutti.
Com'è allora che siamo andati avanti per giorni con il falso scoop
che c'erano le prove che sono stati i francesi?
che strano. Uno potrebbe pensare che tutto quel polverone è contro
l'Associazione antimafie Rita Atria. Chissà......
Ora si posano le polveri e si scopre che lo scoop era falso.

Sempre grazie a Sandro Marcucci, a Mario Ciancarella, a Dettori e all'Associazione antimafie Rita Atria per tutto quello che hanno fatto
per quelle 81 vittime, che fanno e faranno.

Ecco il testo della risposta di Della Vedova:
BENEDETTO DELLA VEDOVA, Sottosegretario di Stato per gli affari esteri
e la cooperazione internazionale. Presidente, in merito all'inchiesta
giornalistica trasmessa dal canale francese Canal Plus Il disastro di
Ustica: un errore francese ?, cui è stato fatto riferimento anche
nell'illustrazione, il Governo ritiene che si debba continuare a
sostenere con ogni mezzo a disposizione l'operato dalla magistratura
per ottenere la verità sulla vicenda. In seguito alle informazioni
divulgate dal servizio televisivo, il Ministero della giustizia ha
provveduto a richiedere i necessari elementi informativi alla procura
della Repubblica di Roma ed alla procura di Palermo. Mentre l'ufficio
giudiziario palermitano ha segnalato di non essere in possesso al
riguardo di alcun tipo di informazione, la procura di Roma ha invece
riferito di aver aperto un fascicolo processuale a modello 45 (fatti
non costituenti notizia di reato), in seguito alle pubbliche
dichiarazioni rilasciate dall'allora leader libico Muhammar Gheddafi.



Pag. 12

Il predetto fascicolo processuale è stato in seguito trasformato con
iscrizione a modello 44, ipotizzandosi a carico di ignoti il reato di
strage (articolo 422 del codice penale), in relazione alla condotta
che ha determinato la caduta del velivolo DC-9 Itavia sopra l'isola di
Ustica in data 27 giugno 1980.
Secondo quanto segnalato dalla citata magistratura inquirente, le
indagini sulla vicenda segnalata si sono concretizzate sia
nell'acquisizione di documenti sia di testimonianze, assumendo le
dichiarazioni rese da persone a conoscenza dei fatti che sono state
negli ultimi tempi identificate, con specifico riferimento all'ipotesi
investigativa che a causare la caduta del DC-9 Itavia sia stato un
fattore esterno, vale a dire il lancio di un missile o la cosiddetta
near collision (vortice di estremità causato dal passaggio a forte
velocità di un aereo che ha causato la rottura della parte estrema –
TIP – di una delle due ali del velivolo).
Le indagini si sono incentrate anche sull'espletamento di diverse
rogatorie all'estero, rivolte a quei Paesi che, alla luce delle
acquisizioni in atto, si evinceva potessero essere in possesso di
notizie e documenti utili alla prosecuzione delle investigazioni. In
data 10 giugno 2010 sono state formalizzate quattro richieste di
rogatoria, agli indirizzi degli Stati Uniti, Francia, Germania e
Belgio. Dette richieste sono state inoltrate alle autorità rogate in
data 1o luglio 2010.
Come riferito dalla competente procura, nella rogatoria rivolta alla
Francia sono state chieste notizie sull'attività volativa degli aerei
di stanza nelle base di Solenzara e Sartène, sulla localizzazione
delle portaerei, sulla partecipazione ad esercitazioni NATO combinate,
sull'esercitazione Demon Jam V, con relativo invio di tutta la
documentazione e l'indicazione del personale operante nelle basi e gli
equipaggi dei mezzi aeronavali.
La procura riferisce altresì che «la Francia ha accolto due distinte
richieste di rogatorie ed ha consentito ai pubblici ministeri delegati
per l'investigazione di partecipare direttamente allo svolgimento
degli atti presso gli uffici della Gendarmerie, appositamente delegati
dall'autorità giudiziaria francese, consistiti nell'esame di diversi
soggetti che all'epoca dei Pag. 13fatti prestavano servizio presso la
base francese di Solenzara. È stata anche consegnata documentazione
riguardante le portaerei».
Si segnala da ultimo che la procura della Repubblica di Roma ha
precisato che allo stato non sono stati acquisiti elementi sufficienti
per modificare l'originaria iscrizione del fascicolo contro ignoti, e
che nessun procedimento penale è stato aperto a seguito della
divulgazione da parte dell'emittente francese Canal Plus, trattandosi
di elementi già conosciuti a seguito delle espletate rogatorie in
Francia e già acquisiti nel procedimento penale sopra indicato.
Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione
internazionale, per parte sua, ha sempre offerto la massima
collaborazione alla magistratura e alle altre amministrazioni dello
Stato, al fine di far emergere la verità su una delle pagine più
dolorose dalla nostra storia repubblicana. Come dimostra anche la
documentazione dell'Ambasciata d'Italia a Parigi versata agli Archivi
di Stato, nel corso degli anni la Farnesina ha svolto una puntuale
azione di sostegno dell'autorità giudiziaria italiana per sollecitare
la risposta alle sue richieste di rogatorie. A tal fine, sono stati
effettuati anche passi diplomatici ai più alti livelli.
Sulla base della direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri
sulla declassificazione del 22 aprile 2014, la Farnesina ha inoltre
avviato dal 2014 stesso una complessa opera di ricognizione e di
trasparenza, coinvolgendo tutta la rappresentanza all'estero, gli
uffici dell'amministrazione centrale e l'archivio storico-diplomatico:
ciò al fine di reperire tutta la documentazione relativa alle gravi
vicende 1969-1984, compresa ovviamente quella di Ustica, dare luogo
alla materiale declassificazione e versare il tutto nell'Archivio
centrale dello Stato. La ricognizione ha finora portato a tre
versamenti all'Archivio centrale dello Stato, effettuati tra l'agosto
2014 e il marzo 2015.
Vorrei sottolineare che il contributo del Ministro degli affari
esteri e della cooperazione internazionale non si ferma qui, ed è in
corso un lavoro di riflessione capillare e verifica sulla
documentazione a disposizione: che proseguirà ovviamente in futuro,
anche grazie al proficuo rapporto instaurato con l'Associazione
parenti delle vittime della strage di Ustica. Quest'opera, portata
avanti a stretto contatto con la magistratura Pag. 14e le altre
amministrazioni coinvolte, mira a far emergere eventuali ulteriori
documenti e lacune da colmare a beneficio delle indagini in corso.

Laura Picchi

 
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Muos: la Cassazione rigetta il ricorso dell'Avvocatura dello Stato.

Post n°1712 pubblicato il 25 Gennaio 2016 da laura561


Archivio News dell'Associazione Antimafie Rita Atria
ritaatria.it|Di Sito Ufficiale dell'Associazione Antimafie Rita Atria

 
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BREVE LETTERA APERTA A MARIO CIANCARELLA DI LAURA PICCHI

Post n°1711 pubblicato il 23 Gennaio 2016 da laura561

HO LETTO IL COMMENTO DEL MIO ADDESTRATORE SOLO OGGI:
Mario Ciancarella scrive:
13 agosto 2015 alle 16:26

Perche’ invece di sperare in improbabili desecretazioni non si cerca di rileggere in modo corretto le carte che gia’ sono note ed agli atti?

Potrebbe mai ammettere un qualsiasi governo di questo Paese che si e’ trattato di un delitto volontario e premeditato, eseguito – e male – da uomini delle nostre Forze Armate in uno scellerato progetto di acquiescenza ai desiderata del dominus statunitense?

Le carte e le prove sembrano dire proprio questo, basterebbe leggerle meglio ed avere qualche magistrato che non tema di dover toccare un livello politico ritenuto da qualcuno intoccabile.

Mario Ciancarella

MARIO MI PERMETTO DI RINGRAZIARTI PUBBLICAMENTE. A COSTO DI METTERE A RISCHIO DI NUOVO I TUOI INTERESSI PERSONALI HAI VOLUTO FARE DA OMBRELLO A ME E AL LAVORO INTEGRALE MIO SU USTICA. LA TUA GENEROSITA' NON HA PARI. GRAZIE AMICO MIO. TI VOGLIO TANTO BENE. LAURA PICCHI

 

VISTO CHE HO RINGRAZIATO MARIO CIANCARELLA PER IL SUO COMMENTO SU USTICA DI AGOSTO 2015, COLGO L'OCCASIONE PER RINGRAZIARE DI NUOVO E RINNOVARE IL MIO INFINITO AMORE ALL'ASSOCIAZIONE ANTIMAFIE RITA ATRIA. SE SONO ANCORA SANA DI MENTE DOPO TUTTO QUELLO CHE MI E' ACCADUTO LO SI DEVE AL LORO AMORE PER ME. E' UN GIORNO ORDINARIO E NON CI SONO COSE DA CELEBRARE. SOLO LA NOSTRA AMICIZIA IN PRIMA LINEA. LAURA PICCHI

 
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Ustica e il proprietario di Canal Plus di Laura Picchi

Post n°1710 pubblicato il 22 Gennaio 2016 da laura561

Aggiornamento 27 gennaio 2016

Abbiamo visto il documentario di Canal Plus. Non ci appaiono sinceramente prove nuove tantomeno notizie nuove le testimonianze dei familiari delle vittime, del fascista Marco Affatigato, del generale Bozzo, del giornalista Purgatori , del giudice Priore e del perito radaristico di Priore Valdacchino, nè i familiari di Dettori. Non vengono notizie nuove nè dalla Difesa francese di ieri nè da quella di oggi.

Tantomeno era una notizia il documento con la possibile interpretazione delle tracce radar da parte della Nato. Peccato che si sia omesso che per una certa identificazione di quelle tracce radar ci vogliono le strip (sparite) e le chiavi di interpretazione e lettura che ha AM Italia (sparite per buona parte).

Per prova che la portaerei Foch fosse nel Tirreno il documentario fa vedere una rivista. Ora a parte che una rivista non è una prova documentale, ma nemmeno le riviste che scrivono che il caccia assassino decollo' dalla Foch sono una cosa nuova. Ne' usci' una a Dicembre 1980 poi smentita dal registro di Bordo della Foch fatto pervenire al giudice Priore dalla Francia nel 1997.

Insomma nessuna notizia e prova nuova . Ma il depistaggio francese piace soprattutto al Pd. Ecco le interpellanze piddine:


http://aic.camera.it/aic/scheda.html…
http://aic.camera.it/aic/scheda.html…

Nemmeno questa è una notizia......

Il post precedente al documentario con l'analisi critica di Laura Picchi sulle notizie di stampa:

Canal plus: il documentario depistaggio su Ustica che sono stati i francesi tanto strombazzato dai nostri media italiani sarà trasmesso da Canal Plus Lunedi' sera.
Speghiamo subito perchè è un depistaggio.
Primo: nessuno per errore si puo' essere introdotto in un'aerovia interdetta al traffico aereo militare.
Secondo: bisogna informare la gente che gli stranieri non potevano girare per i nostri cieli
armati a meno che non ci fossero esercitazioni Nato (non c'erano lo dicono i Notam)
a meno che non chiedessero i poligoni nostri x esercitarsi (nessuno li aveva chiesti e ce lo dicono i Notam)
Terzo: Ci dicono che potrebbero essere stati i francesi e il governo francese avrebbe mentito.
Assolutamente no. Io ho visto la copia dei registri della Foch e della Clemenceau . Erano a Tolone.
Gli errori nei registri di bordo di cui si parla sono il giorno 28, 29 giugno 1980 non il 27 giugno 1980
quando ci fu la strage di Ustica.
Si è detto di Solenzara che non avrebbe chiuso all'orario solito.
Sempre dai Notam si puo' capire che hanno detto la verità, se non chiudevano all'orario
solito Solenzara aveva il dovere di comunicarlo all'Italia e l'Italia emetteva il Notam
se in qualche modo il traffico militare di Solenzara poteva dar noia al nostro traffico aereo.
Per chi vuole consiglio di leggersi il mio lavoro e quello di Ciancarella:
http://www.strageustica.altervista.org/manoscritto-impossib…
per essere informato e non disinformato come fanno molti dei nostri media in questi giorni.
Il proprietario del canale televisivo è Bollore' non solo è seduto in Mediobanca, non solo è primo azionista di Telecom Italia, fa macchine elettriche con Pininfarina, ma è amico di Silvio Berlusconi. Ma chi quel Berlusconi a capo del governo che disse che LASCIAVA CHIUSO IL CASO MARCUCCI E LORENZINI PERCHE' NON C'ERANO PROVE NUOVE EVIDENTI PER FARLO RIAPRIRE? QUEL BERLUSCONI CHE ha per AMICO GIOVANARDI che DICE CHE E' STATA UNA BOMBA A USTICA? MA SONO STATI I FRANCESI O E' STATA UNA BOMBA? OPPURE UN DEPISTAGGIO SERVE A TENERE IN PIEDI L'ALTRO ?

Laura Picchi

Il centro interreligioso Il dialogo pubblica sul suo sito nella sezione Storia la sintesi delle ricerche di Laura Picchi:
strageustica.altervista.org

A COMMENTO DI QUESTO ARTICOLO SU USTICA :

l'AMICO MARIO CIANCARELLA SCRISSE QUANTO POTETE LEGGERE SOTTO. IL MIO E NOSTRO MAESTRO PER VOI:

Mario Ciancarella scrive:
13 agosto 2015 alle 16:26

Perche’ invece di sperare in improbabili desecretazioni non si cerca di rileggere in modo corretto le carte che gia’ sono note ed agli atti?

Potrebbe mai ammettere un qualsiasi governo di questo Paese che si e’ trattato di un delitto volontario e premeditato, eseguito – e male – da uomini delle nostre Forze Armate in uno scellerato progetto di acquiescenza ai desiderata del dominus statunitense?

Le carte e le prove sembrano dire proprio questo, basterebbe leggerle meglio ed avere qualche magistrato che non tema di dover toccare un livello politico ritenuto da qualcuno intoccabile.

Mario Ciancarella

NON E' MALE RILEGGERSI ANCHE IL COMMENTO DI CIANCARELLA. LAURA PICCHI

 
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Caso Ciancarella: comunicato Associazione antimafie rita Atria

Post n°1709 pubblicato il 19 Gennaio 2016 da laura561

Archivio News dell'Associazione Antimafie Rita Atria
ritaatria.it|Di Sito Ufficiale dell'Associazione Antimafie Rita Atria

 
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MUOS: denunciate le incongruenze sulla verificazione News dell'Associazione Antimafie Rita Atria

Post n°1708 pubblicato il 15 Gennaio 2016 da laura561

Archivio News dell'Associazione Antimafie Rita Atria
ritaatria.it|Di Sito Ufficiale dell'Associazione Antimafie Rita Atria
 
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A Sandro (14 gennaio 2016)

Post n°1707 pubblicato il 15 Gennaio 2016 da laura561

A Sandro (14 gennaio 2016)

Laura PresidioPermanente MarcuccieLorenzini Picchi

A Sandro ( 14 gennaio 2016)
Sei la vita che ha sconfitto la morte,
sei l'amore che ha sconfitto l'odio,
sei la verità che ha sconfitto la menzogna mafiosa
Vivi nelle nostre menti, nei nostri cuori,
sui nostri passi, in ogni nostro respiro,
vivi Sandro
in ogni sorriso dei bambini,
in ogni abbraccio di due persone che sono
restate umane,
in ogni battito d'ali.
Vivi nelle vittime del potere,
nelle vittime delle guerre,
vivi nel sorriso dei poveri, degli ultimi
si' tu vivi, sono loro i morti.
Tu sei perchè con te
e per te continuiamo
a vivere, a lottare, ad amare,
a sorridere.
Tu sei , non eri e a loro
fai paura, perchè sono loro
i morti. Tu sei, non eri, tu vivi.
Tu che sia l'alba che il tramonto
non ci lasci soli,
sono loro morti, tu vivi,
tu non eri, tu sei
semplicemente Sandro
e per me , per noi la ragione
dell'essere vivi con te,
dell'essere ancora qui
ostinatamente con te
a dire che sono loro i morti,
tu sei, tu non eri. Tu Sandro per sempre
con noi per resistere , tu vivi. Laura Picchi

 
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nostro sito su Ustica torna al vecchio indirizzo dove lo hackerarono‏

Post n°1706 pubblicato il 02 Gennaio 2016 da laura561

Il nostro sito con la documentazione su Ustica e la storia di Mario Ciancarella torna
al vecchio indirizzo dove lo Hackerarono:

http://www.strageustica.altervista.org/

Grazie per l'attenzione. Laura Picchi

 
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MASSA: Giubilaro ha chiesto il trasferimento a Bologna Csm lo valuta a fine gennaio

Post n°1705 pubblicato il 02 Gennaio 2016 da laura561

Fonte Il Tirreno di Massa Carrara
«Qui voglia di giustizia vaga e approssimativa»

MASSA CARRARA «La domanda di giustizia a Massa Carrara è vaga e approssimativa. Ormai posso dirlo perché il fenomeno l'ho toccato con mano in questi anni». Il procuratore capo Aldo Giubilaro, quando serve, i messaggi li manda diretti, senza troppi giri di parole. Lo fa chiudendo il 2015, un anno difficile - come gli altri - per la mancanza di personale («bravi i carabinieri del nucleo investigativo e bravi quelli della finanza, ma sono pochi») e per gli episodi di cronaca che hanno caratterizzato questi dodici mesi. Forse sarà il suo ultimo anno alla procura di Massa, dato che Giubilaro ha presentato domanda per diventare procuratore generale a Bologna. E il Csm la prenderà in considerazione, insieme ad altre, verso la fine di gennaio. Massa non sembra un'isola infelice, rispecchia il panorama nazionale. O no? «Vero. In tutta Italia c'è questa poca voglia di giustizia, ma qui ai piedi delle Apuane ho riscontrato un pizzico di poca voglia in più. La situazione è questa. Mi ricordo che quando mi sono insediato ho detto che avrei avuto bisogno di tempo per capire il territorio. Ebbene questo tempo l'ho avuto e quello che ho capito è che qui la domanda di giustizia riguarda pochi». E la risposta a questa domanda di giustizia come la possiamo definire? «Non è quella che avremmo voluto dare. Sia a livello qualitativo sia a livello quantitativo. Per tutto il lavoro che ci sarebbe da fare i mezzi a nostra disposizione sono insufficienti. Dovremmo essere il doppio di quello che siamo per rispondere adeguatamente». Sembra quasi una resa... «No. Noi qui in procura facciamo il nostro lavoro con entusiasmo. Non lasciamo i nostri uffici fino a tarda sera. E spesso ci portiamo i fascicoli a casa. Ma purtroppo non basta. Guardi a me fa male vedere tante indagini finire prescritte, per le cause più varie e con il concorso di molti. Però succede». Colpa del territorio? «Un senso evanescente di giustizia è nell'indole degli apuani. L'ho toccato con mano. Qui non esiste, come in altri posti, una forza magmatica che si ribella allo status quo. C'è chi vorrebbe pulizia, ma non è sufficiente per classificarlo come un fenomeno diffuso. Le persone più che altro pensano ai propri interessi». Danilo D'Anna ©RIPRODUZIONE RISERVATA

 
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2016 SEI ARRIVATO GRAZIE DI LAURA PICCHI

Post n°1704 pubblicato il 01 Gennaio 2016 da laura561

è arrivato Gennaio il mese nel quale dovremmo avere le risposte che aspettiamo.
A Mario, a Mario Alberto, a Sandro e Silvio, alle vittime di Ustica la promessa che EVENTUALI VERITA' DI COMODO SARANNO RISPEDITE AL MITTENTE.
LA VERITA' E' SOLO UNA E CHE SIA IL VECCHIO O IL NUOVO ANNO PER SEMPRE LA VERITA' VIVE, LA GIUSTIZIA CON L'IMPEGNO DI TUTTI NON MUORE. AUGURI ALLE VITTIME VIVE E MORTE, AUGURI AGLI UOMINI E ALLE DONNE IN PRIMA LINEA DELLA NUOVA RESISTENZA, AUGURI AI NO MUOS, AUGURI AI FAMILIARI DELLE VITTIME DELLE MAFIE E DEL POTERE DI VINCERE LA LORO LOTTA, AUGURI ALL'ASSOCIAZIONE ANTIMAFIE RITA ATRIA DI UN'ALTRO ANNO INSIEME di vita, di resistenza, di resilienza e d'AMORE , AUGURI ANCHE A ME PERCHE' E' GENNAIO E NE HO BISOGNO ! ‪#‎2016SEIARRIVATOGRAZIE‬

LAURA PICCHI

 
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