Creato da: Santajusta_Cultura il 02/11/2008
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Post n°433 pubblicato il 04 Dicembre 2016 da Santajusta_Cultura

Il ragazzo con la lunga frangia e con gli occhi a virgola, seduto sulla pedana, sta accordando un basso, l'aria incerta. I quattro dell'Estandarte, produttori associati, sono appena arrivati. Rudy, Titti e Thierry si appoggiano al bancone del bar. Gontran, il più giovane e il più pigro, sottrae una sedia a un tavolo, senza chiedere permesso e la piazza vicino a loro, ignorando sguardi e sorrisini di chi crede di dedurre la sua identità sessuale dall'entusiasmo e dalla giacca rossa che porta.
Non pensa ad altro, da quando il ragazzo gli ha parlato di un concerto di The Cure che hanno visto entrambi, a San Bartolo. Diceva: "Ma, quando sono sceso dal traghetto, era di nuovo Higueras". Da Namnetes, distretto La Libertad, città portuale, Gontran può solo farsi un'idea del capoluogo al di là dello stretto.
Si è messo in testa di presentarlo al manager dei Mc Arthur Park, Gaspard Manca, che cerca appunto un nuovo bassista ed aveva accettato l'invito: "Ma sì, per una volta, sabato sera non ho niente da fare". Tempo addietro, ha scambiato Gontran, ampiamente maggiorenne, per il figlio quattordicenne di Rogelio Il Boss. Deve farsi perdonare.
Compare sulla porta, mentre Gontran spera di sottrarsi ad una vecchia conoscenza invadente fumando una sigaretta. Gli passa vicino il musicista, sorride e gli fa un cenno, timido e saputello come un bambino. "Vai facile", risponde, per incoraggiarlo.
Si vada a incominciare. Gontran è proprio sulla linea di tiro del bassista. La moda recente del bassista-frontman. Suona e non finge, non recita, sente davvero la musica. È la musica. Tira fuori dalla tasca la macchina fotografica che gli ha prestato Blanca Raffo, che a sua volta l'ha sottratta a suo padre.
In un istante tutto cambia: quella non è la Kodak 110 a carica manuale, che tante istantanee malriuscite scattava nel buio dei locali del centro, con quel piccolo flash. Ma allora, cos'ha in mano?
Un telefono portatile. E Blanca è in piedi vicino a lui. Per sfottere, gli sfila dalla giacca rossa un lungo capello bianco. Senza intaccare il suo buonumore.
Il ragazzo del basso continua a suonare; adesso è stanco e pesante. La frangia sugli occhi si appiccica un po'. Sta per finire il set. Gontran lo ammira.
Ma si riaccendono le luci. Cadono le maschere. Cala un'atmosfera da ricevimento di Prima Comunione. L'armonia s'infrange. Gontran va ad abbracciare il ragazzo, con tutta la simpatia di cui è ancora capace e poi esce, impaziente di fumare un'altra sigaretta e di portare con sé almeno qualche brandello della serata. Blanca dice che si fermerà ancora un po'.
Fuori, vede un paesaggio collinare. Le celebri colline dei dintorni di Higueras. Non si suona più musica dal vivo, in centro. E Manca? Che fine avrà fatto?
Mentre fuma, già a cavallo della poderosa Triumph, arriva Thierry, unico superstite, oltre a lui, dei quattro dell'Estandarte del 1983. "Volando, a casa, volando". Dieci minuti dopo, hanno già attraversato il ponte sullo stretto di Namnetes.
Inaugurato nel 2014.
© 2016 Pavia Malandra

 
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