Creato da ulisse_dragone il 22/04/2015
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Tranquilli, non è la fine del mondo, ma comprate un pacco di candele al mese. Perchè? Leggete!

Se il pianeta smetterà temporaneamente di ruotare avrà una metà illuminata e l'altra metà al buio, e questo fenomeno è descritto migliaia di anni fa dagli antichi. Questo processo lo si può osservare in una barra di ferro quando il flusso di elettricità che la attraversa viene invertito, si ha l'inversione dei poli. 
Quando la Terra inizierà a ruotare in senso opposto muterà direzione il suo flusso elettrico, e quindi si invertiranno i poli.

Il dottor Brian Desborough sostiene che i media tendono a sminuire, e alla peggio, ignorare molti eventi geofisici. Anch'egli conferma la veloce diminuzione del campo magnetico terrestre che prossimamente raggiungerà lo zero. 
Anche il servizio geologico degli Stati Uniti conferma queste tesi.

L'ente di stato sostiene che ogni 500mila anni il campo magnetico terrestre raggiunge lo zero per poi riformarsi lentamente. Questa transazione causerà epocali trasformazioni geologiche, cataclismi terrestri, eruzioni esplosive dei vulcani, ecc., a causa del temporaneo blocco della rotazione del pianeta.

Colleghi di Brian Desborough affermano che il campo magnetico della Terra abbia già toccato lo zero e che si sia elevata la conversione dell'idrogeno in elio. Questo processo di intensificazione delle frequenze non interessa solamente il nostro pianeta ma anche il sistema solare e l'intera galassia.

Gli antichi sapevano molto bene di queste svolte energetiche che causavano epocali cambiamenti strutturali e geofisici della Terra. 

I calendari dei Maya (che risalgono a circa 18 mila anni fa), degli egizi (che risalgono a circa 39 mila anni fa), dei tibetani, dei cinesi e di altre civiltà portano nel periodo che corrisponde a quello nostro; quello che sta per terminare.

In particolare, i Maya parlavano di un tempo di transizione, ovvero del periodo di "Assenza di tempo", in cui il vecchio tempo veniva sostituito dal nuovo tempo. Secondo i Maya, il tutto iniziava nel luglio del 1982 e avrebbe condotto al cambiamento nel 2 1 dicembre 2012. Infatti, neanche a farlo apposta, attorno agli anni ottanta si inizia a sentire sempre con maggiore intensità di mutamenti del clima, del surriscaldamento della Terra e via dicendo.

NOTIZIE ATTUALI SUL PUNTO ZERO (di Gregg Braden)
Gregg Braden sta attualmente diffondendo notizie negli Stati Uniti e presso i vari media riguardo la prova scientifica del transito della Terra attraverso lo Strato Fotone e il rallentamento della rotazione terrestre.
Contemporaneamente si assiste ad un aumento della frequenza risonante della Terra (Risonanza Schumann). Quando la Terra arresterà la sua rotazione e la frequenza di risonanza raggiungerà i 13 cicli saremo nel campo magnetico punto zero. La Terra arresterà la sua rotazione e, nel giro di due o tre giorni, comincerà a girare nella direzione opposta. Questo fenomeno produrrà un'inversione del campo magnetico intorno alla Terra.

CONDIZIONE GEOFISICA N. 1: AUMENTO DELLA FREQUENZA DI BASE DELLA TERRA

La frequenza di base di fondo o battito cardiaco della Terra (detto risonanza Shumann o SR) sta aumentando drammaticamente. Sebbene ci siano delle variazioni tra regioni geografiche, per decenni la misura complessiva era di 7,8 cicli al secondo. Un tempo si credeva che essa fosse costante; la comunicazione militare globale si sviluppò su tale frequenza.

Da recenti rapporti si rileva un tasso di oltre 11 cicli. La scienza non ne conosce il motivo né sa che farci.

Gregg Braden ha trovato i dati raccolti da ricercatori norvegesi e russi; non è molto diffuso negli Stati Uniti (l'unico riferimento alla SR trovato nella sezione di riferimento della biblioteca di Seattle è connessa alla meteorologia. La scienza riconosce la SR come un indice sensibile delle variazioni di temperatura e delle condizioni metereologiche mondiali. Braden ritiene che la fluttuante SR possa essere un fattore che influisce sui violenti temporali, sulle inondazioni e sulle condizioni metereologiche degli ultimi anni).

CONDIZIONE GEOFISICA N. 2: DIMINUZIONE DEL CAMPO MAGNETICO TERRESTRE

Mentre il tasso del battito della Terra sta aumentando, la forza del suo campo magnetico sta diminuendo. A detta del professor Bannerjee dell'Università del Nuovo Messico, il campo ha perso fino alla metà della sua intensità negli ultimi 4000 anni; inoltre, a causa di un precursore di inversioni polari magnetiche in questa forza del campo, il professor Bannerjee ritiene che un'altra inversione debba accadere. Braden ne è convinto poiché questi cambiamenti ciclici sono associati alle inversioni e nella memoria geologica della terra relativa alle inversioni magnetiche si rilevano precedenti cambiamenti. Inoltre, nella vasta scala temporale presa in esame, ce ne sono stati diversi.

COS'È UNA RISONANZA SCHUMANN ?
Credeteci o no, la Terra si comporta come un enorme circuito elettrico.
L'atmosfera è in realtà un debole conduttore e se non ci fossero fonti di carica, la sua carica elettrica si disperderebbe in circa 10 minuti. C'è una cavità situata tra la superficie terrestre e il limite interno della ionosfera a 55 chilometri di altezza.
In qualsiasi momento, la carica totale che si trova in questa cavità è di 500.000 Coulomb.

C'è un flusso di corrente verticale tra la Terra e la ionosfera di 1 - 3 x 10^-12 Ampere per chilometro quadrato. La resistenza dell'atmosfera è di 200 Ohm. Il potenziale di voltaggio è di 200.000 Volt. In qualsiasi momento, ci sono circa 1000 temporali nel mondo. Ciascuno di essi produce da 0.5 a 1 Ampere e collettivamente rendono conto del flusso della corrente misurata nella cavità elettromagnetica terrestre.

Le risonanze Schumann sono onde elettromagnetiche quasi permanenti che esistono in questa cavità. Come le onde di una sorgente, non sono presenti in ogni momento, ma devono essere "eccitate" per poter essere osservate. Non sono provocate da qualcosa di interno alla Terra, dalla sua crosta o dal suo centro. Sembra che siano connesse all'attività elettrica dell'atmosfera, specialmente durante periodi di intensa attività di fulmini.
Hanno luogo a diverse frequenze tra i 6 e i 50 cicli al secondo; in particolare 7,8, 14, 20, 26, 33, 39 e 45 Hertz, con una variazione giornaliera di circa +/- 0,5 Hertz. Fino a quando le proprietà della cavità elettromagnetica terrestre rimangono abbastanza costanti, queste frequenze restano invariate. Presumibilmente c'è qualche cambiamento dovuto al ciclo solare della macchia solare dato che la ionosfera terrestre cambia con un ciclo di 11 anni dell'attività solare. Le risonanze Schumann si vedono più facilmente tra i 2000 e i 2200 UT.

Dato che l'atmosfera terrestre conduce una carica, una corrente e un voltaggio, non è sorprendente trovare tali onde elettromagnetiche. Le proprietà risonanti di questa cavità terrestre furono preannunciate per la prima volta dal fisico tedesco W.O. Schumann tra il 1952 e il 1957 e rilevate per la prima volta da Schumann e Konig nel 1954. La prima rappresentazione spettrale di questo fenomeno fu preparata da Balser e Wagner nel 1960. La maggior parte della ricerca degli ultimi 20 anni è stata condotta dal Dipartimento della Marina che studia la comunicazione a Frequenza Estremamente Bassa con i sottomarini.

fonte: www.ecplanet.com/ecologia-6/clima-61/1/0/14535/it/ 

 CONTINUA                       (TO BE CONTINUED)

 
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CHI SA COSA E' IL PUNTO ZERO

Post n°10 pubblicato il 26 Gennaio 2017 da ulisse_dragone
 

SALVE.....

io non sono nessuno, anzi sono nessuno, ma sono venuto a conoscenza di cose che non avessi dovuto sapere, per esempio che la frequenza del campo magnetico terrestre da 7,8 cicli (herz) al secondo e' passato a 12 cicli (hertz). se passassero a 13 hertz ????

SPIEGAZIONE:

Tutto il visibile e l'invisibile vibra in una determinata frequenza perché è energia. Quando lo stato vibrazionale è lento l'energia ci appare densa e tende a solidificarsi. Tuttavia, se osserviamo un solido al microscopio elettronico possiamo osservare che esso vibra sempre di energia; esso non esisterebbe se non vibrasse.,(a meno che non lo si porta a -274°, cioè lo zero assoluto, esiste, ma non esiste). Un aumento della velocità di vibrazione corrisponde a una diminuzione della densità dell'energia, come nel caso del ghiaccio che diventa acqua e l'acqua diventa vapore non visibile. Il calore ha determinato un aumento della velocità vibrazionale e il ghiaccio si è liquefatto; l'ulteriore elevazione del calore, e quindi della velocità vibrazionale, ha reso l'acqua ancor meno solida trasformandola in vapore.

Questo principio vale per ogni sostanza solida. Ad esempio, anche il metallo si scioglie nel momento in cui viene sottoposto ad alte temperature a causa del cambiamento del suo stato vibrazionale.

Un aumento dello stato vibrazionale corrisponde a un aumento della temperatura. Anche la Terra sta modificando le sue vibrazioni al rialzo, come è dimostrato dall'innalzamento della temperatura. 
Gli scienziati hanno identificato questo fenomeno già 1991.

Oggi il clima della Terra è fortemente alterato e ciò viene attribuito al "surriscaldamento globale".

Molte correnti scientifiche vogliono, a tutti i costi, far credere all'opinione pubblica che il fenomeno sia causato dall'inquinamento industriale. Gli agenti inquinanti non fanno, comunque, bene all'ecosistema, ma non sono certo essi la vera causa dell'innalzamento delle temperature. La vera causa del rialzo delle temperature globali è dovuta dall'aumento della frequenza vibrazionale del campo energetico planetario che sta aumentando in maniera esponenziale.

Si tratta della frequenza sonora della Terra che sta aumentando con molta velocità. Essa è la frequenza sonora di base conosciuta con il nome di Risonanza di cavità Schumann, che fu identificata già nel 1899. Dal momento della sua scoperta al 1940 questa frequenza è rimasta inalterata a circa 7,8 hertz o 7 cicli al secondo. L'inizio del suo innalzamento è avvenuto nel 1986-87 e all'inizio del 1996 aveva raggiunto gli 8,6 hertz. Attualmente, secondo recenti stime, il valore della risonanza di cavità Schumann avrebbe già superato i 10 hertz e continuerebbe ad aumentare ulteriormente.

Ma non finisce qui ! 

L'aumento della risonanza di cavità Schumann è "accompagnato" da un altro fenomeno: la diminuzione del campo magnetico terrestre. Il nostro pianeta è un enorme magnete avente una moltitudine di livelli che ruotano per formare un campo magnetico. L'intensità della densità del campo magnetico è proporzionale alla velocità di rotazione del pianeta. Tanto tempo fa, all'incirca duemila anni fa, l'intensità del campo magnetico terrestre raggiunse il massimo della sua intensità, ma da allora questa intensità è sempre diminuita, man mano che la Terra diminuiva la sua velocità di rotazione. 
Attualmente il campo magnetico terrestre ha raggiunto una flessione pari al 50 per cento se comparato a quello di 1.500 anni fa.

Questo fenomeno, che è destinato ad andare avanti, rientra in un meccanismo del tutto naturale. Per rendere l'idea, un po' come il meccanismo che regola le stagioni, ma assai più complicato e potente.

Secondo il geologo Gregg Braden , tanto tempo fa i Maya ritenevano che il culmine della trasformazione poteva essere raggiunto nel 2012, quando la risonanza magnetica potrebbe toccare i 13 cicli al secondo e il suo campo magnetico potrebbe addirittura assestarsi attorno allo zero. 

Secondo Gregg Braden, il Punto Zero sarà associato alla quasi totale diminuzione del campo magnetico.

Con questi parametri così bassi la Terra cesserà di ruotare. Nonostante ciò, la gravità del pianeta non sparirà in quanto essa è governata da altre leggi, non dalla sua rotazione. Non sarà la prima volta che accadrà una simile trasformazione visto che una cosa simile pare si sia palesata per ben 14 volte negli ultimi 4,5 milioni di anni. 
L'ultima volta che il fenomeno è esordito risale tra gli 11mila e 13mila anni fa, un'era che molti esperti associano con la fine di Atlantide e l'inizio della ricostruzione dopo il grande cataclisma avvenuto dopo il 10500 a.C.

Esiste un Grande Ciclo di 26 mila anni che governa questo processo di trasformazione e tredicimila anni fa ci trovavamo nel mezzo di esso. 

 

Ora, questo Grande Ciclo è in dirittura d'arrivo e questo comporterà enormi mutamenti. Gregg Braden non scarta certo la possibilità che il nostro pianeta possa smettere di roteare. Inoltre, da analisi del ghiaccio in Groenlandia e nelle aree polari emerge che probabilmente l'asse terrestre si sia spostato di recente, circa 3.500-3.600 anni fa. Tutte le volte che l'intensità del campo magnetico del nostro pianeta è diminuita, fenomeno che oggi possiamo sperimentare in prima persona, è corrisposto uno spostamento dei poli, ovvero l'inversione del nord e sud magnetico. Gregg Braden sostiene che per alcuni giorni la Terra smetterà di ruotare e poi inizierà a farlo in senso opposto.

 
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bellezze ed altro

Post n°9 pubblicato il 11 Maggio 2016 da ulisse_dragone
 

La bellezza allo stato puro che oscilla tra l'estasiato e lusingato.
Ti guardo negli occhi e vedo la luce vera 
dove di questo nostro splendido coperchio, chiamato firmamento,
non ne rimane che una squallida imitazione
in cui s'infrange il cupo riflesso dei nostri pensieri
nella spasmodica attesa della schiusa degli eventi,
che ci aiutino a digerire quei grossi panini d'aria farciti di promesse,
.........con ingordigia da noi ingeriti..............
e che quell'isoscelide forma, sublime nettare del sommo piacere,
ne sia testimone e protagonista assoluta!
                              ----------------------------------
  <<<<<<<<<<<Con il vostro amore, naturalmente!!!!!!!!!!!!!>>>>>>>>>>>>>
<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<<>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>>

        SICCOME IO SONO NATO, ED IVI ATTUALMENTE ABITO,  IN UNA PICCOLA OASI DELL'APPENNINO CAMPANO "FORSE" ANCORA INCONTAMINATA, DEDICO:
                                UN INNO ALLA NATURA

ERAVAMO AD OTTOBRE E SALUTAVO UN AMICO CHE RITORNAVA IN CITTA'  
VEDENDOLO TRISTE GLI DISSI!

                                      TRANQUILLO!

Se andando via ti accorgi  che un velo di tristezza ti avvolge, 
fermati e pensa:

di aver vibrato come l'erba, dei nostri prati, ad ogni soffio di vento,
e l'erba sei tu!
di aver contemplato lo scrosciare dell'acqua al ruscello,
e l'acqua sei tu!
e sei pure tu il falco, che, in Ricognitio visionarum, volteggiando come un aliante sfiora i costoni!
di aver parlato con gli animali!
di aver ascoltato la voce degli alberi!
di essere stato sottomesso e dominato dal silenzio mentre la notte cercavi di distinguere le costellazioni,
la più nitida, ORIONE, sei tu!  
Non farne un dramma, tanto questo posto non è poi così lontano,

            comunque questo posto è ovunque, basta solo vederlo!

 
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ARCHEOLOGIA DIVERSA; ????

Post n°8 pubblicato il 10 Ottobre 2015 da ulisse_dragone
 

Enigmi insoluti, o ritenuti tali da chi vuole che tali rimangano, che accompagnano costantemente l’evoluzione dell’Uomo ed ai quali in questa occasione tenteremo di dare alcune interpretazioni: o perlomeno abbiamo la presunzione di riuscire a farlo...

Per buona parte della storia, vale a dire dalle origini fino agli inizi del XX° secolo, l’umano consesso ha sempre individuato nei propri simili, in qualche modo legati alla sfera “religiosa” (stregoni, sciamani o sacerdoti che dir si voglia), i depositari del sapere sia medico che scientifico, attribuendo loro poteri e conoscenze che andavano ben oltre le cose terrene e che venivano inquadrati semplicemente col termine di “misteri”. 
Misteri e poteri: un binomio gelosamente custodito e tramandato, solo in punto di morte, al degno successore, che veniva in tal modo “iniziato” alla conservazione di quei privilegi che gli venivano concessi in virtù di quel patrimonio culturale trasmesso all’Uomo, nella notte dei tempi, dagli
dèi creatori venuti dalle stelle”.

Spesso infatti le vastissime conoscenze, ad es.astronomiche, di quelle civiltà che oggi osiamo ancora definire “primitive” sono dovute, secondo la mitologia degli antichi, agli dèi. Nulla vieta di ipotizzare che gli studiosi di quei tempi fossero giunti autonomamente alle scoperte (((ed in tal caso l’Uomo cosiddetto “moderno” verrebbe ampiamente ridimensionato, in quanto dovrebbe parlare, "di ri-scoperte scientifiche", per quanto lo riguarda, ))); tuttavia resta il fatto che si tratta di conoscenze strabilianti, che forse furono portate sulla terra dal cosmo. Gli dèi erano forse “astronauti”?
Consideriamo insieme alcuni esempi, fra i tanti.
La tradizione dei DOGON (tribù di cica 150.000 individui che abita la falesia di Bandiagara, a sud del lago Koratou, nel Mali-Africa Occidentale) riferisce che la galassia alla quale appartiene la Terra, la Via Lattea che essi chiamano
<<Yalu-ulo>>, è soggetta ad un movimento spiraliforme: il che, oggi si sa,
è esatto.
Il filosofo greco Proclo (410-485 d.C.) rivelava d’aver attinto le proprie informazioni di carattere astronomico proprio dai teologi, i quali erano gli unici ad avere libero accesso alle fonti egiziane e babilonesi: particolare, quest’ultimo, di fondamentale importanza. Lo stesso Proclo, nel commento al Timéo, afferma: <<...che gli Egiziani ed ancor prima i Babilonesi, i quali erano stati istruiti dagli dèi quando non avevano ancora cominciato a dedicarsi a questo studio... >>. Segno indubitabile che le conoscenze astronomiche erano pervenute originariamente, almeno in parte, dalle “stelle”. Agli astronomi babilonesi erano noti << I CORNI DI VENERE>>  infatti i 
cosiddetti "corni" quando il pianeta, durante le fasi simili a quelle lunari, appare in forma di falce. Ma ad occhio nudo questi sono invisibili, sicché è lecito chiedersi se non avessero a disposizione, per caso, dei telescopi... Ma c’è di più: i Suméri, quel popolo sorprendente, avevano già calcolato migliaia di anni prima di Cristo il tempo impiegato dalla Luna per compiere una rivoluzione, con uno scarto di soli 0,4 secondi !

Ma torniamo ancora per un attimo ai Dogon.

Sirio è un sistema binario di stelle doppie, costituito da Sirio A e dalla sua compagna Sirio B.
Sirio A è una stella di prima grandezza, luminosissima, della costellazione del Cane Maggiore e dista dalla Terra 8,5 anni-luce. Sirio B invece è una nana bianca di grandissima densità e di nona grandezza, quindi di luminosità molto scarsa; non è visibile ad occhio nudo. La sua esistenza fu ipotizzata nel 1848, ma venne confermata visivamente solo nel 1861; si è calcolato che compia un’orbita completa ogni 50 anni circa.
Dopo anni e anni di studi, il linguista Temple e l’antropologo Griaule concordano nell’affermare che i Dogon possiedono una strabiliante conoscenza di Sirio B (che nella loro lingua chiamano PO TOLO, come un cereale dai chicchi minuscoli = Digitaria éxilis), che ancor oggi è fatto oggetto di una strana forma di culto. Durante lo svolgimento di questo cerimoniale i Dogon ripetono quasi esattamente i complessi movimenti orbitari del sistema di Sirio e, dato che lo celebrano ogni 50 anni, ciò coincide con la durata dell’orbita completa intorno alla compagna. Ma non basta: essi affermano, in perfetto accordo con le attuali conoscenze astrofisiche, che Sirio B è la stella più piccola della costellazione, ma anche la più pesante, composta di SAGALA, una materia densissima che starebbe ad indicare il plasma contenuto nelle stelle soggette ad una fortissima compressione: un granello di questa sostanza equivale, per i Dogon, al carico di 480 asini ! Soltanto nel 1862 l’astronomo Alvar Clark calcolò che la densità di Sirio B era 170.000 volte superiore a quella dell’acqua: vale a dire che una scatola di fiammiferi del suo materiale peserebbe una tonnellata ! Eppure le maschere rituali fabbricate appositamente per ciascuna festa ed accuratamente conservate fanno risalire le origini dello strano culto al secolo XII, tanto da escludere ogni possibile influenza delle conoscenze astronomiche moderne. Ma allora i Dogon da dove hanno attinto tali informazioni, rivelatesi in seguito così straordinariamente esatte ? Essi non hanno dubbi, quando sostengono categoricamente di "averle apprese dagli Dèi" così come sono convinti che l’origine della civiltà provenga dalle profondità degli spazi siderali. Inoltre non collocano Sirio al centro della sua orbita ellittica (o “a uovo”, com’essi dicono), bensì a una distanza focale eccentrica, cosa che è stata confermata dall’astronomia moderna. Il fatto che queste notizie siano note ai Dogon da secoli e secoli potrebbe essere una prova ulteriore dell’attendibilità delle loro affermazioni, quando dicono d’averle ricevute dagli “dèi creatori, scesi sulla Terra per portare animali e piante e poi ritornati in volo fra le stelle”.

Oggi che i nostri astronauti hanno raggiunto la Luna e le nostre sonde automatiche esplorano altri mondi, oltre i limiti del Sistema Solare, non è più impossibile credere che una civiltà di un altro pianeta, tecnologicamente molto più avanzata della nostra, abbia potuto far scendere sulla Terra nei tempi passati i suoi cosmonauti (gli antichi dèi, “esseri superiori venuti dai cieli”). Non è molto facile, ovviamente, dimostrarlo, tuttavia non è impossibile

Per molto tempo, erroneamente, l’Uomo occidentale ha creduto che la sua civiltà fosse un “dono” di Roma e della Grecia. Ma gli stessi filosofi greci (ad es. Platone) ammisero ripetutamente di aver attinto a fonti ancor più antiche, così come fece Solone presso il sacerdote del tempio di Neith durante il suo viaggio a Sais, in Egitto. La stele di Rosetta, rinvenuta casualmente da un ufficiale di Napoleone nel 1799, portava scolpita la medesima iscrizione in tre scritture: greca, latina e geroglifica. Così, una volta decifrata, la lingua egizia rivelò all’incredulo Uomo occidentale che una civiltà evoluta era esistita in Egitto molto tempo prima dell’avvento della civiltà greca. Dunque l’origine della nostra civiltà era in Egitto ? Per quanto tale conclusione potesse sembrare logica, i fatti la smentivano. Da un’ulteriore comparazione tra l’alfabeto ellenico, latino, canaanita-fenicio ed ebraico, risulta evidente che le origini della nostra civiltà erano da ricercarsi nel Medio Oriente, in particolare nelle zone un tempo sede degli imperi Assiro-Babilonesi, citati abbondantemente nel Vecchio Testamento. I simboli delle scritture che apparivano sui loro monumenti furono inizialmente considerati semplici fregi ornamentali, che Engelbert Kampfer descrisse come “cuneati”: da qui la definizione di “caratteri cuneiformi”. Ma ben presto gli archeologi si resero conto che quelle strane “impressioni” a forma di cuneo non erano affatto fregi ornamentali, bensì costituivano una vera e propria lingua, simile a quella rinvenuta su antichi manufatti e tavolette d’argilla in Mesopotamia. Una volta interpretate, queste iscrizioni hanno rivelato il modo di vivere su scala grandiosa, per quei tempi, di quelle popolazioni: le città, ad es., erano dominate da una strana piramide a gradoni chiamata ZIGGURAT, che significa "casa del collegamento fra il cielo e  la terra" o "scala verso gli Dèi" quanto sulla piattaforma superiore, secondo un’antichissima leggenda, le divinità assumevano natura corporea. E’ fin troppo facile ipotizzare, vista la struttura del manufatto, che in realtà potesse trattarsi di rampe per l’attracco di velivoli spaziali (“collegamento fra cielo e terra”), sulle quali si “manifestavano” gli antichi astronauti (“gli dèi assumevano natura corporea”).

 Fu proprio grazie a queste tavolette, riportanti lo sviluppo “in positivo” di alcuni sigilli cilindrici, che nel 1976 Zecharia Sitchin, incurante delle aspre critiche di cui inevitabilmente sarebbe stato oggetto da parte dei colleghi inquadrati nella dogmatica rigidità universitaria, giunse a formulare la teoria del “Dodicesimo Pianeta”, ripresa di recente in un’altra sua opera dal titolo                  "LA GENESI" Una in particolare fra queste tavolette si rivelò di fondamentale importanza per i suoi studi: rappresentava l’incisione di un sigillo accadico risalente al III millenio a.C., ora conservato nel Museo di Stato di Berlino col numero di catalogo VA/243.

Ma torniamo al nostro sigillo, in cui viene chiaramente rappresentato il Sistema Solare così come lo conoscevano i Suméri: cioè un sistema consistente di DODICI corpi celesti. Ma quali sono, o meglio erano, per i Suméri i membri del nostro Sistema Solare ? E perché dodici ? 
Se operiamo un ingrandimento del sigillo di Berlino, osserviamo una grande stella radiosa (=a raggi) centrale, il Sole, circondata da undici globi, i Pianeti. Va ricordato che per i Suméri anche la Luna era considerata un pianeta (pianeta, in greco,
significa "ERRANTE" ma anche con questa aggiunta i conti non tornano. Dovremmo raggiungere infatti il numero di otto corpi celesti (compresi il Sole e la Terra, naturalmente), in quanto, per ciò che riguarda gli altri tre pianeti mancanti, questi non dovevano essere conosciuti a quei tempi. Urano infatti fu scoperto, grazie al perfezionamento dei telescopi, nel 1781, mentre Nettuno e Plutone furono individuati in base a calcoli matematici, osservando le reciproche perturbazioni orbitali derivate dalle influenze gravitazionali, nel 1846 e nel 1930, rispettivamente. Dobbiamo presumere allora che i Suméri conoscevano già, oltre a Plutone che chiamavano GAGA, anche Urano (ANU) e Nettuno (EA). Questi ultimi sono stati avvicinati e fotografati, per la prima e finora unica volta, dalla sonda americana VOYAGER-2, rispettivamente nel 1986 e nel 1989, rivelando che si tratta di pianeti gemelli, il primo di aspetto verde-smeraldo e il secondo azzurro-cobalto: il tutto corrisponde esattamente alla descrizione sumerica di 6.000 anni or sono ! Se potessimo chieder loro come fossero riusciti a raggiungere così repentinamente un tal grado di civiltà, Essi senza dubbio avrebbero pronta una risposta, sempre la stessa, riassunta in una delle migliaia di antiche iscrizioni mesopotamiche venute alla luce: "Tutto quello che appare bello noi lo facemmo per grazia degli Dèi" Ma di nuovo i conti non tornano: siamo arrivati a undici; chi manca ancora ? L’antica raffigurazione del sigillo accadico mostra un altro pianeta (a noi sconosciuto), notevolmente più grande della Terra ma più piccolo di Giove e di Saturno, inserito in un’orbita a metà circa fra Marte e Giove, occupata attualmente dalla Fascia degli Asteroidi: era - o è - il dodicesimo pianeta, la patria dei NEFILIM. 

Ma CHI erano i NEFILIM??

"Con quale intenzione Dio, dopo una inerzia di durata infinita, pensa di creare! Perché pensa che sia meglio! Ma prima, o lo ignorava, o lo sapeva. Dire che lo ignorava è assurdo; ma se lo sapeva, perché non ha cominciato prima?

                                         CONTINUA               (TO BE CONTINUED)

 B I B L I O G R A F I A
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Jean Heidmann - INTELLIGENZE EXTRA-TERRESTRI - Piemme / Alessandria 1996
Danilo Arona – L’OMBRA DEL DIO ALATO – Tropea 2003
Zecharia Sitchin - IL DODICESIMO PIANETA - Mediterranee / Roma 1983
Zecharia Sitchin - LA VIA DELL’IMMORTALITA’ - Armenia / Milano 1986
Zecharia Sitchin - LA GENESI - Jackson 1995

Giovanni Pettinato - I SUMERI - Rusconi / Milano 1994
Hans Baumann - LA TERRA TRA I DUE FIUMI - Vallecchi / Firenze 1974
Arthur Cotterell - ENCICLOPEDIA DEI MITI E DELLE LEGGENDE - Rizzoli / Milano 1990
I. Sanger-Bredt - L’EVOLUZIONE VIENE DAL COSMO ? - Armenia / Milano 1976
Hoyle-Wickramasinghe - EVOLUZIONE DALLO SPAZIO - Etas / Milano 1984
Svante Arrhenius - L’EVOLUTION DES MONDES - Béranger / Paris 1910
de Fontenelle - ENTRETIENS SUR LA PLURALITE’ DES MONDES - Gérard / Verviers 1973
Abbé Th. Moreux - D’où VENONS-NOUS ? - Bonne Presse / Paris 1909
Abbé Th. Moreux - QUI SOMMES-NOUS ? - Bonne Presse / Paris 1910
Abbé Th. Moreux - Où ALLONS-NOUS ? - Bonne Presse / Paris 1913
LA SACRA BIBBIA-ANTICO TESTAMENTO - UTET / Torino 1963
Manfred Barthel - QUELLO CHE LA BIBBIA HA VERAMENTE DETTO - Armenia / Milano 1983
Jean Sendy - CES DIEUX QUI FIRENT LE CIEL ET LA TERRE - Laffont 1972
Jean Sendy - LA LUNE CLE’ DE LA BIBLE - J’ai lu / Paris 1974
Alfred Nahon - LA LUNE ET SES DEFIS A LA SCIENCE - Mont-Blanc / Genève 1973
Charles Marston - LA BIBLE A DIT VRAI - Plon / Paris 1956
Valentino Compassi - DIZIONARIO DELL’UNIVERSO SCONOSCIUTO - Sugarco / Milano 1983
Ulrich Dopatka - GLOSSARIO DI PREASTRONAUTICA - Sperling & Kupfer / Milano 1980
Renato Migliavacca - STORIA DELL’ASTRONOMIA - Mursia / Milano 1976
Ridpath-Tirion - GUIDA DELLE STELLE E DEI PIANETI - Muzzio / Padova 1986
Patrick Moore - IL GUINNESS DELL’ASTRONOMIA - Rizzoli BUR / Milano 1990
Colin Ronan - COME OSSERVARE IL CIELO - De Agostini / Novara 1987
Edward Ashpole - S.E.T.I. - GEO 1990

 
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IL MESSIA VENNE SU UN DISCO VOLANTE

Post n°7 pubblicato il 10 Ottobre 2015 da ulisse_dragone
 

veniva, venivano

Luca Capitolo 21 vs 5:

“E vi saranno dei segni nel Sole, nella Luna e nelle stelle; e sulla Terra,
angoscia delle nazioni, sbigottite dal rimbombo del mare e dalle onde.”

Già nell’antichità tutte le civiltà, veneravano  il Dio Sole, un esempio,
il Dio egizio Horus

Sono esistiti, all’inizio, non uno ma diversi cristianesimi. Una delle sue
versioni ha preso il sopravvento sulle altre; ha stabilito, secondo il
proprio punto di vista, il canone delle Sacre Scritture e si è imposta
come ortodossia, relegando le altre al rango di eresie e
cancellandone il ricordo. Noi possiamo però oggi, grazie a nuove
scoperte di testi e a una rigorosa applicazione del metodo storico,
ristabilire la verità e presentare finalmente Gesù di Nazareth per
quello che fu veramente e che egli stesso intese essere, cioè una
cosa totalmente diversa da quello che le varie Chiese cristiane hanno
finora preteso che fosse.

Nuove scoperte di nuovi testi hanno modificato il quadro storico sulle
origini cristiane.

Gesù non ha mai voluto fondare alcuna religione. Gesù è l’Uomo che
ha coscienza e conoscenza di sè e che, con il solo atto di volontà
cambia la “realtà” (miracolo). Gesù è venuto a portarci la conoscenza
che ci hanno sempre nascosto sulla natura dell’uomo che è ANIMA.
Egli è venuto a dirci che possiamo essere come lui, vero Uomo e
vero Dio.

La religione fu voluta da forze che non sono solo di questa Terra, per
dividere le genti e assoggettarne la volontà umana nascondendoci la
nostra stessa natura.
Gesù non è religione, è VITA.

Ne parla l’Avvenire in un lungo articolo che di seguito vi proponiamo.

Incontri ravvicinati del terzo tipo; ma stavolta direttamente in chiesa.
Succede, a voler accostare il muso grinzoso di E.T. a certe pagine
dell’AT (sta per «Antico Testamento»)… Eppure l’argomento è
accattivante: «Il mito extraterrestre sembra oggi volersi presentare
sempre più come vera e propria nuova religione, o meglio ancora una
parodia della religione, fortemente connotata in chiave messianica
dall’attesa della figura dell’alieno
come possibile (o prossimo?) salvatore di un’umanità ormai tragicamente
in cris
i». Il marziano al posto di Cristo; o più precisamente: come un
cristo laico, materialista, scientificamente accettabile, immanente e
tuttavia – proprio come il Figlio di Dio – disceso dal cielo, da un’entità intellettualmente evoluta e forse moralmente superiore, per portare un
messaggio di progresso e pace.

Sì, è accattivante questa lettura delle «radici occulte di un mito
moderno», compendiata da Enzo Pennetta e Gianluca Marletta
nel loro Extraterrestri
(Rubbettino, pp. 136, euro 11): un lavoro che – soprattutto
nella parte dovuta a Marletta – offre una bella mole di spunti
di riflessione sui rapporti tra l’ormai ultra-decennale boom
(letterario, cinematografico, fumettistico…) della cultura ufologica e
l’evoluzione della sensibilità religiosa o comunque spirituale
contemporanea. La tesi, detta con le parole degli autori, è la
seguente:
«Il mito extraterrestre, nei suoi aspetti para-messianici e para-mistici,
sembra offrire un formidabile punto d’arrivo per quello spiritualismo
moderno che, a partire dallo spiritismo del XIX secolo, giunge fino al
più recente New Age». Dunque vediamo – riprendendo il classico
schema degli «incontri ravvicinati»
tra terrestri e alieni – in quali stadi si articolerebbe tale presunto
contatto tra E.T. e le figure del sacro.

Incontri del primo tipo: l’«esegesi extraterrestre»
E se il carro di fuoco che rapì in cielo il profeta Elia fosse stato
un disco volante? Non c’è nulla da ridere: un ingegnere austriaco
ha persino disegnato il veicolo spaziale di cui parlerebbe la Bibbia…
Difatti per gli ufologi, anzi più correttamente i cultori di
paleo-astronautica, non c’è dubbio che persino i libri sacri possano
fornire prove di contatti con esistenze d’altri pianeti.
Elia è il caso più patente, ma si citano spesso anche la visione di
Ezechiele e l’episodio dei «giganti» che al dire della Genesi abitarono
sulla Terra dei primordi: secondo ipotesi di esperti diventati celebri a
suon di milioni di copie dei loro libri, Eric Von Daniken e Zacharia
Sitchin, i «giganti» biblici sarebbero appunto alieni che – congiuntisi
con le «figlie degli uomini» – generarono lo scatto evoluzionistico
fondamentale dai primati all’<+corsivo>homo sapiens<+tondo>…
Ovviamente la teoria è assai più complessa, e viene spesso condita
dal sospetto che l’esegesi tradizionale cattolica abbia volutamente
occultato il vero senso dell’episodio veterotestamentario per
nascondere una «verità» scomoda. Ma questo è un corollario
«complottista», su cui anche a parere dei nostri autori – non val
la pena di soffermarsi troppo.

 

Incontri del secondo tipo: l’«ipotesi parafisica»
La teoria è stata elaborata da John Keel dopo aver studiato
numerosissime testimonianze di persone che avrebbero avuto
contatti con gli Ufo e aver
concluso che non si può trattare solo di casi psichiatrici.
Piuttosto, per la forma fantasmatica e immateriale assunta
da tante presunte manifestazioni aliene, egli propende a
considerarle come l’equivalente
moderno dei folletti delle fiabe medievali o degli spiriti evocati dai
medium ottocenteschi (non a caso, vari ufologi della prima ora erano
anche spiritisti…). In questo caso, dunque, il contatto dell’uomo con
gli alieni – attraverso mezzi diversi, fino al rapimento – indica in modo
«moderno» il legame antico e insopprimibile con una dimensione
ultraterrena. Insomma, come se i marziani colmassero il vuoto
lasciato dalle religioni nell’ansia di soprannaturale
dell’uomo ormai ateo.

Incontri del terzo tipo: l’«angelo di tenebra».
Col che si va un passo oltre: gli esserini verdi che scendono dai
dischi volanti altro non sarebbero se non inviati dall’aldilà, dal
cielo oppure dagli inferi. Alcune correnti della Chiesa ortodossa,
ad esempio, propendono per un’interpretazione demoniaca,
secondo la quale gli Ufo sono espressioni sataniche da cui
difendersi con i classici
mezzi della fede (esorcismi compresi). La medesima visione è
condivisa
da una corrente esoterista cristiana, per cui i marziani farebbero
parte di un progetto che si può avvicinare alle profezie apocalittiche:
secondo il francese Jean Robin, per dire, gli Ufo sono uno di quei
fenomeni («forse il più importante di tutti») che indicano l’avvento
degli ultimi tempi. E «quale forma potrebbe essere più efficace –
scrive Marletta – di un Anticristo che si mostrasse come salvatore
giunto dallo spazio?».

Comunque, conclusa la disamina dei fenomeni in cui si manifesta
il lato religioso degli Ufo, i due autori esprimono un’ipotesi
interessante: «Il mito extraterrestre potrebbe concretizzarsi in
una forma di parodia del religioso forse ancor più “perfetta”
di quella rappresentata dalle ormai vecchie ideologie politiche
(dai marxisti ai marziani, ndr.)… Al pari delle religioni, d’altronde,
esso possiede una sua “storia della salvezza” (l’idea che gli
extraterrestri si siano manifestati e rivelati progressivamente
durante le varie fasi della storia umana), i suoi profeti, il suo
“mito della creazione”, i suoi miracoli».

 
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