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« Vamos a bailarLa vendetta »

I Miti della letteratura " poliziesca " : Commissario De Vincenzi

Post n°1988 pubblicato il 05 Ottobre 2015 da paperino61to

 

Questo commissario è stato da me scoperto, mentre ero nella mia abituale videoteca intento a comprare qualche cosa che potesse piacere non solo a me ma anche alla moglie. Dato che Paolo Stoppa è stato un Grande attore in tutti i sensi mi sono detto: “ perché no? “. Ed ecco fatto che i dvd fanno parte della mia collezione.

 

 

Il commissario De Vincenzi è il titolo di una serie televisiva poliziesca prodotta e trasmessa dalla Rai sul Programma Nazionale in due stagioni distinte nel 1974 e nel 1977.

Interprete principale del lavoro televisivo, nei panni del protagonista, il commissario Carlo De Vincenzi, era l'attore Paolo Stoppa.

 

La prima serie articolata su tre storie ciascuna delle quali sviluppata in due episodi girati in bianco e nero, venne trasmessa nella prima serata della domenica sera fra il 24 marzo e il 9 aprile 1974, mentre la seconda serie - pure basata su tre diverse storie - andò in onda a partire dal 18 marzo 1977

La figura del commissario Carlo De Vincenzi (cinquantenne funzionario di questura, sorta di antieroe e, secondo la definizione che ne dà l'Enciclopedia della televisione, "uomo senza particolare fascino, ma di grande umanità") era ispirato al personaggio letterario creato dallo scrittore Augusto De Angelis, autore negli anni trenta di una serie di romanzi di genere poliziesco che risultarono invisi al fascismo e che patì le persecuzioni del regime tanto da morirne nel 1944.

 

Le sceneggiature dei diversi episodi del seriale - ambientati, come i romanzi polizieschi da cui erano ricavati, nell'Italia degli anni trenta posta sotto il regime fascista - furono affidate ad un'équipe di autori specializzati in fiction di investigazione: Manlio Scarpelli, Bruno Di Geronimo, Paolo Barberio, Nino Palumbo.

La regia era curata da Mario Ferrero, mentre le scenografie erano affidate a Sergio Palmieri (Luciana Del Greco nella seconda serie); di Maurizio Monteverde erano i costumi.

Particolarmente composito, all'interno dei sei episodi che andavano a comporre le due serie, era il cast di attori impiegati, molti dei quali provenienti da esperienze cinematografiche e teatrali.

 

 

 
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