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Messaggi di Ottobre 2014

 

Cacciatori di fantasmi.....

Post n°1804 pubblicato il 31 Ottobre 2014 da paperino61to

Dovete ammetterlo come " cacciatori di fantasmi " sono impagabili..buon divertimento

 

 

 

                   

 
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Letame di Stato

Post n°1803 pubblicato il 30 Ottobre 2014 da paperino61to

Per l'ennesima volta i FASCISTI con la divisa Hanno dimostrato Tutto la loro Vigliaccheria.

Come sempre a menare gli operai Loro si sentono Eroi, Eroi di Stato. Uno stato che guarda a caso parla di cancellazione dei diritti ( Nostri ), di futuro negato ai giovani ( i nostri figli ).

Solo un paio di settimane addietro questi  " Letame in divisa "  andavano in televisione " piangendo " perchè prendevono solamente  1400 euro..peccato che si dimenticavano di Tutti i privilegi che essi hanno :dai trasporti gratis, entrata al cinema gratis e altre cose ancora sia per loro stessi che per i famigliari.

Chiedavano solidarietà agli operai : " Noi rischiamo la vita "

Negli Ultimi tre anni i lavoratori morti ( quelli che si spaccano il culo veramente ) sono stati 1588 !!

Degli Eroi di Sato se arrivano alle dita di una mano è già tanto.

 Evito di dire realmente la mia su come fare per colmare il gap , ma una cosa posso dirla , Applicare il Metodo dei tedeschi in tempo di occupazione:  Pero Ogni operaio picchiato , dieci di questi Eroi verranno picchiati .

 

Qualcuno potrebbe anche prafrase il detto del generale Sherman ( Capo dell'esercito americano durante le guerre indiane ) : Ogni Poliziotto buono è quello morto..ma forse è eccessivo.

Da tempo mi sono convinto che alle manifestazioni bisogna andarci con bastoni e randelli e i fatti ancora mi danno ancora una volta..purtroppo ragione.

 

Ridicolo il fare l'inchiesta per accertare Responsabilità, i sacchi di Letame si parano il culo tra di loro con la solita frase detta dai nazisti a Norimberga: " Obbedivo agli ordini "

 

    Orgoglioso di NON avere in famiglia un Letame  di Stato

 
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Visitare Torino : Il Museo dello sport

Post n°1802 pubblicato il 29 Ottobre 2014 da paperino61to

Il Museo dello Sport è il primo e unico museo permanente in Italia dedicato a tutte le discipline sportive e ai suoi Campioni nazionali e internazionali.

       

 

        

 

Ed è uno dei pochi musei dello sport nel mondo a trovare casa in uno stadio. Nelle sue sale multimediali sono rappresentati oltre 50 medaglie olimpiche, oltre 100 titoli mondiali, centinaia di titoli europei e migliaia di titoli italiani e delle più importanti competizioni internazionali.

 

             

 

   

Nato da una collezione privata, il Museo, però, sarà in continuo work in progress, pronto a dare risalto ai nuovi Campioni. Si sviluppa su due piani ed è diviso in cinque grandi sale: alla prima dedicata al Calcio seguono quelle dei Numeri Uno di tutti gli sport, della Città di Torino, del Ciclismo e delle Emozioni, dove le favole sportive sono "raccontate" dagli atleti e da una ricca filmografia.

       

 

Oltre alla visita al museo sarà possibile partecipare al tour dello stadio che porterà a scoprire la aree finora off limits, come bordocampo, spogliatoi e tribuna stampa.

                

 

Il Museo dello sport è situato a Torino all'interno dello Stadio Olimpico. È stato inaugurato il 12 novembre 2012 ed è il primo ed unico museo permanente italiano dedicato alle discipline sportive. Fondato e realizzato da Onorato Arisi ed Elena del Greco, già fondatori del Museo Inter & Milan nello Stadio di San Siro nel 1996, si colloca nel panorama museale sportivo italiano ed internazionale come il più ricco di discipline sportive e di Campioni rappresentati. Copre una superficie espositiva di 1000 mq, che si sviluppano su due piano sotto la curva Maratona e di fronte al braciere olimpico più alto della storia dei giochi olimpici e disegnato da Pininfarina.

Il museo si trova all'interno dello Stadio Olimpico di Torino. L'accesso al museo, e di conseguenza allo stadio, avviene da un cancello situato tra corso Giovanni Agnelli e piazzale Grande Torino. I biglietti che consentono l'ingresso possono essere acquistati in una delle antiche biglietterie dello stadio, ancora conservata con la struttura originaria del 1933. Anch'essa è situata su corso Giovanni Agnelli angolo piazzale Grande Torino.

All'interno del museo sono rappresentate le discipline sportive di atletica leggera, automobilismo, baseball, basket, calcio, ciclismo, equitazione, esplorazione, football americano, ginnastica artistica, golf, hockey su ghiaccio, judo, karate, kumite, motociclismo, nuoto, olimpiadi, pallanuoto, pallavolo, pattinaggio a rotelle, pattinaggio in line, pattinaggio sul ghiaccio, pugilato, rugby, sci alpino, sci nautico, sci nordico, spada, sport estremi, tennis, thai boxe, tiro con l'arco, tuffi.

La collezione privata del museo vanta numerosissimi cimeli degli atleti che hanno reso grande lo sport italiano nel mondo.

 

 
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Leopolda democratica ...no...fascista...

Post n°1801 pubblicato il 28 Ottobre 2014 da paperino61to

Alla Leopolda è andata in scena la Democrazia…oddio democrazia, parolona grossa, un po’ come dire che il PD sia di sinistra.

Il Pinocchio toscano con l’immancabile camicia bianca, a proposito Matteo spero non sia sempre la stessa, sai con il colletto liso e gli aloni sotto le ascelle faresti una figura ancor peggiore di quella che stai facendo.

 

Dicevo della democrazia, si alla Leopolda è andata veramente in scena e senza effetti speciali.

“ Io Toglierei il diritto di scioperare nell’Ente Pubblico e non solo “ parole di Serra che di mestiere non fa solo il spara cazzate ma l’imprenditore.

Guarda che strano in quel convegno non trovavi a pagarlo oro un operaio o un precario , di disoccupati e cassa integrati manco a dirlo, però avevi gli impreditori.

Certo mancava zio Sergio , ma lui si sa è allergico all’Italia, poi si sarà detto : “ e se questo milione di persona venivano qui davanti ? Meglio starsene alla larga “

Da parte di Renzi abbiamo delle perle veramente fantastiche : “ Chi manifesta a Roma è un refuso degli anni 70’ “

Oddio caro Matteo non dubito che di fusi ce n’è siano stati , quello che è certo che uno se protesta non è certo un refuso, ma semplicemente uno che ne ha le scatole piene di Idioti come te.

Altra perla sua : “ Il posto fisso non dobbiamo averlo più “

Ora mi dovresti spiegare , perché subito dopo andavi dicendo : “ Io sono per due mandati , poi vado a casa “

Peccato che i Tuoi due mandati corrispondano a Dieci anni, siamo in tanti a non sopportarti in tutti questi  mesi figuriamoci ancora altri dieci anni.

Le tue fortune caro Pinocchio  sono in sostanza queste :

AVERE DALLA TUA IL PRESIDENTE  (PEGGIORE ) DELLA REPUBBLICA ITALIANA

AVERE DALLA TUA I MASS MEDIA , TRANNE QUALCHE ECCEZIONE COME IL FATTO QUOTIDIANO.

AVERE DALLA TUA I SERVI CHE SI SPACCIANO COME SINDACATI ( CISL E UIL )

AVERE DALLA TUA LA STUPIDITA’ DELLA GRANDE MAGGIORANZA DEL  POPOLO ITALICO , A CUI BASTA DARGLI IL CALCIO E LA D’URSO E POI E ‘ FELICE COME UN BAMBINO.

INFINE AD AVERE MANIFESTAZIONE “ PACIFICHE “  CON SLOGAN STUPIDI E TRAMPOLIERI..

          Vedi caro Matteo che culo ti ritrovi..

 
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Ai Confini della paura : Dolcetto o scherzetto ?

Post n°1800 pubblicato il 27 Ottobre 2014 da paperino61to

 

Dolcetto o scherzetto ? La frase è un classico in questa festa di Halloween.

Torme di bambini vestiti con costumi da diavoli o simili  vagano per le strade e suonano ad ogni porta , e con l’apparire della mamma o del papà di turno , i bambini alla suddetta domanda vengono premiati con dolci, caramelle , torte .

Non tutti però son propensi a questa festa, anzi per la verità , certe persone detestano tutte le feste e specialmente quelle dedicate ai piccoli ometti.

Una di queste persone è Carl Ledz, tedesco di origine ma trapiantato in America da decenni. Non è sposato, non ha figli, non ha parentele.

Un vecchietto despota e brontolone di 72 anni che  vive in una casetta ai piedi della collina di Harveille . La casa  è isolata , solo una stradina la collega al resto del paesino ,  un paesino composto da persone che si conoscono tutte   e che concordano sul giudizio del signor Ledz : è Intrattabile !

Quella sera i bambini salirono la stradina e suonarono il campanello del povero vecchietto  il quale si  stava godeva un programma di musica classica.

“ Teuffel , chi è ? “ urlò con voce forte.

“ Signor Ledz , siamo noi ..i bambini della scuola di Harveille “ risposero all’unisono .

“ Andate via, non vi apro . Non ho nulla da darvi e non voglio nulla, raus ! “

Passarono un  paio di  minuti e  il campanello risuonò di nuovo.

Il suono divenne insistente fin quando il caro vecchietto Ledz si alzò dal suo divano , aprì la porta e guardò con occhi torvi i bambini che in coro dicevano : “ Dolcetto o scherzetto ? “

 

 “ Piccoli idioti, ora vi faccio vedere io ! “ e corse verso il camino dove prese l’attizzatoio , poi tornò sulla porta ed esclamò : “  Ging rauss, o ve lo faccio assaggiare , ja? “

Richiuse sbattendo la porta e tornò al divano. Sorrideva, le erano tornate in mente le giornate passate a Buchenwald quando da sergente faceva filare diritto quei dannati ebrei.

“ Ja, bei tempi . Dovrei accendere il camino e mettere ad arrostire  qualcuno di quei mocciosi, dolcetto o scherzetto ? “ e rise , rise come non mai.

Il campanello risuonò per la terza volta. Il vecchietto si alzò e la sua voce emise imprecazioni in tedesco , aprì la porta violentemente mentre i bambini lo osservavano muti .

Avevano dei costumi diversi dagli altri, erano…divise ..si , sembravano pigiami a righe.

“ Cosa volete ora ? Andatevene via ! “ urlò

I bambini entrarono in silenzio, erano un cinquantina. Un paio di loro andarono verso il camino e lo accesero, poi ritornarono nel gruppo.

Ledz li osservavò, le tornò alla mente qualche viso , ma non ricordava dove potesse averli visti.

Poi uno di loro parlò : “ Sergente Ledz , non si ricorda di noi ? Non siamo poi cambiati così tanto da quel giorno “

Il vecchietto li guardava sempre con aria perplessa, scosse la testa in segno di diniego ; non ricordava anche se nella sua mente la nebbia incominciava a diradarsi.

“ Su faccia uno sforzo sergente, pensi a quel giorno dove i forni crematori andavano alla grande, dove lei cercava di distruggere le prove dello sterminio “.

“ Come ? Che dici piccolo idiota ? “ rispose picato Ledz

“ Ricorda vero?  Ricorda il povero Mathaus ..vieni qui amico mio “

Il bimbo si avvicinò a chi parlava, guardò il vecchio senza dire una parola , poi si voltò alzò  su i capelli  e fece vedere un foro..un foro di pallottola.

Ledz  incominciò a indietreggiare, aveva paura. La sua mente le proiettò il campo di concentramento, gli americani erano vicini  , bisognava distruggere tutto quanto. Ricordava che lui era l’addetto ai bambini, doveva farli sparire.

“ Ora ricorda vero sergente ? Ricorda che uccise tutti noi , che io e altri cinque fummo buttati tra le fiamme vivi “

“ No…io…vi sbagliate mocciosi..io non ero sergente…vi prego…” Lez cadde ai piedi dei bambini,  stava implorando pietà , piangeva. Il suo sguardo andò al camino, il fuoco era vivo, acceso. Dentro le fiamme vide le urla di quei bambini, vide i tanti ebrei bruciati e capì che non avrebbe avuto scampo. Urlò con quanto fiato avesse mentre le braccia dei bambini lo alzarono per portarlo al camino.

“ Dolcetto o scherzetto signor Ledz ? “ fu l’ultima frase che sentì prima che il crepitio delle fiamme lo avvolsero .



             

 

 
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