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Messaggi del 24/07/2014

 

Visitare Torino : Palazzo Bricherasio

Post n°1741 pubblicato il 24 Luglio 2014 da paperino61to

 

           

Il Palazzo Bricherasio è un antico edificio seicentesco situato nel centro storico di Torino, ubicato in via Lagrange, 20 a breve distanza da piazza san Carlo e via Roma.
Residenza nobile fin dal XVII secolo, fu dimora dei conti Cacherano di Bricherasio. Nel corso del Novecento ha subìto notevoli trasformazioni e passaggi di proprietà, divenendo prima una scuola e poi sede espositiva della Fondazione Palazzo Bricherasio; dal 2010, è sede di rappresentanza di un istituto bancario.


                      


Dimora signorile già dal 1636, l'edificio fu edificato nell'antica Contrada dei Conciai e in seguito rimaneggiato da varie famiglie della nobiltà torinese.
Dal 1849 al 1851 fu abitato dallo scrittore milanese Giovanni Berchet, uno dei protagonisti del Romanticismo italiano, nonché deputato del Regno Sabaudo, rifugiatosi a Torino e ivi morto esule.

Nel 1855 divenne proprietà dei Cacherano di Bricherasio, famiglia dell'antica nobiltà piemontese distintasi per onori militari e che vantava il titolo di viceré dei Savoia ma che si distinse anche per opere benefiche e di mecenatismo.
Al conte Luigi Cacherano di Bricherasio, si deve il rimaneggiamento degli ambienti interni e della facciata secondo il sobrio gusto neoclassico dell'epoca.


      



Malgrado la prematura scomparsa del conte Luigi nel 1867, la famiglia Bricherasio continuò a risiedervi e a dedicarsi ad attività filantropiche ed artistiche, facendo di Palazzo Bricherasio uno dei più significativi salotti culturali della Torino di fine Ottocento. Esso fu abituale sede di ricevimenti, mostre, iniziative culturali organizzate dalla primogenita contessa Sofia, che videro protagonisti i maggiori esponenti della musica, delle lettere e dell'arte del tempo tra cui il pittore piemontese Lorenzo Delleani, lo scrittore Edmondo De Amicis e il celebre maestro Arturo Toscanini.

           


Il 1º luglio 1899 il palazzo fu sede di un evento che passò alla storia. Il secondogenito Emanuele Cacherano di Bricherasio, affascinato dalle nascenti invenzioni meccaniche della vicina Francia e della Germania, convocò un gruppo di aristocratici e notabili torinesi per siglare l'atto costitutivo di una prima società che prese poi il nome di F.I.A.T., divenendone vicepresidente.

Nel 1950, estintasi la dinastia Bricherasio, il palazzo fece parte del cospicuo lascito della contessa Sofia all'Opera di Don Orione, alla quale la nobile famiglia soleva elargire donazioni. In quegli anni il palazzo divenne sede di una scuola di ricamo per ragazze in difficoltà e in seguito sede di un istituto tecnico superiore per periti meccanici.


       


Dopo circa un decennio di decadimento, nel 1994 il palazzo fu acquistato dal gallerista Alberto Alessio che, dopo un attento restauro conservativo, ne fece la sede della Fondazione Palazzo Bricherasio. Divenuto prestigioso polo espositivo con mostre di grande rilievo internazionale per circa quindici anni, la Fondazione Palazzo Bricherasio dovette chiudere nel 2009, in un clima di mesta polemica e scontento.

Nel 2010, dopo aver corso il rischio di essere lottizzato per realizzare appartamenti di lusso, il palazzo è stato acquistato dalla Banca Sella per destinarlo a sede di rappresentanza della Banca Patrimoni Sella & C. ma garantendo, tuttavia, l'accesso al pubblico per visite guidate in determinati periodi dell'anno. Il piano terra, inoltre, ospita dal 2011 una prestigiosa caffetteria ricavata nel patio antistante e coperto da un'avveniristica struttura.

 

 
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I Servi e i le loro perfomances ( parte seconda )

Post n°1740 pubblicato il 24 Luglio 2014 da paperino61to

 


                        



Segretario generale Uilm. Sua frase famosa rilasciata ai mass media : " Noi difendiamo Tutti gli operai "...peccato che abbia perso per strada il " Quasi "..perchè quelli Iscritti a Fiom e Cobas non li tutela per nulla. Hobby di questo signore : presentarsi assieme all'Azienda nei Processi contro gli operai rei di avere fermato la linea ( I tre di Melfi ) e contro il riento della Fiom in Fiat. Fantastica la querela fatta al segretario generale cisl di torino : esser stato  definito  troppo “ servile “  nei confronti di Marchionne..

 

 

                    

 

Segretaria provinciale Uilm. Miss " Cribbiolina " è veramente una degna partecipante al Concorso per Coerenza. il nomignolo " Cribbiolina " è dovuto al fatto che tra una parola e l'altra intercala sempre questo aggettivo. Anni addietro quando ancora vi era una parvenza di unità tra sindacati, Lei infervora gli operai di Mirafiori con una perfomance niente male dove diceva : " Saremo tutti uniti contro la Fiat , compreso il mio sindacato e i nostri iscritti " . Un paio di giorni dopo il suo sindacato si defilò con scusante assurdi...
Che i 30 Denari abbiamo  Le fatto visita ?   


                        



Segretario Fim Cisl di Torino.  Pensavamo che lo Smemorato di Collegno fosse l’unico a primeggiare in questo campo ( smemoratezza ),ma il suddetto signore non solo la battuto alla Grande ma lo ha fatto in un tempo da Guinnes da primati.

Intervista alla Stampa nel 2013 : “ Noi come sindacato Cisl , appoggiamo pienamente il Piano  Fabbrica Italia . Siamo piò che convinti che sia attuabile e se qualcuno dice il contrario dice solo delle falsità “.

La settima successiva lo Smemorato appare in una tv locale torinese ( Torinonow ) e dice esattamente queste parole : “ Noi come sindacato Cisl , sapevamo già da un anno che il Piano Fabbrica Italia era fallito. Non ci stupisce per nulla le dichiarazioni dell’AD della Fiat “.

Fantastico personaggio vero ? Inoltre al suo curriculm aggiungiamo che è lui il querelato da parte del segretario generale della  Uilm torinese ( il signor….è troppo servile nei confronti di Marchionne ) per la serie : Il bue che dà del cornuto all’asino.

 

 

 
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