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Messaggi del 26/08/2014

 

La porta verso la libertà

Post n°1752 pubblicato il 26 Agosto 2014 da paperino61to

 

Guardo la mano tremante che a fatica tocca il pomello della porta. Sono ad un passo dalla libertà agognata da tempo; ma allora perché non riesco ad aprire questa dannata porta ?

Il corridoio alle mie spalle è buio, solo in lontananza una tenue luce illumina il percorso che ho fatto. Se i guardiani mi vedessero sarebbe la fine per me, verrei portato davanti al Gran Tribunale e vi sarebbe un solo verdetto : morte .

Il silenzio riempie il luogo dove sono ,  si sente solo il battito del mio cuore e null’altro. I ricordi si fanno pressanti e vivi :  fin dalla nascita ci è stato imposto che non vi era altro mondo migliore se non il nostro .  Attraversare la porta voleva dire morire il male era nel regno delle nebbie, i mostri la popolavano,  non vi era cultura ma solo spade intrise di sangue.

Sono cresciuto con questa dottrina anno dopo anno. Il tarlo del dubbio si fece vivo quando arrivai verso la trentina ;  una semplice domanda mandò in crisi il direttivo dove lavoravo  : “ E se nel mondo al di là della porta non fosse come ci hanno sempre detto ? Se ci fosse una razza come la nostra ? Se…”

“ Basta ! Le tue Curt sono Eresie, mi hai sentito bene ? E R E S I E !! Non ne voglio sentire più ! “ ad urlare queste parole era Jol , capo responsabile delle risorse umane.

I miei colleghi mi guardarono come se fossi un matto. Liza si avvicinò e mi diede una pastiglia di Valrian, un calmante dagli effetti immediati.

La lasciai sul tavolo e me andai fuori dall’ufficio. Non so perché dissi ad alta voce quelle parole, ma sta di fatto che il seme era gettato e con esso il mio nome era scritto nella lista nera .

Passarono le settimane e mi accorsi che venivo sistematicamente isolato, nessuno mi parlava più , ero emarginato. Inoltre mi accorsi che venivo spiato a qualsiasi ora del giorno, ero un potenziale terrorista. Fu in quel periodo che presi la decisione di andarmene da questo posto, dovevo farlo, la domanda su com’era la vita al di fuori di questo mondo mi tormentava.

Passai giorni interi nella biblioteca virtuale, in mezzo a milioni di file. Sapevo che tutti i computer erano  controllati ma l’epoca dei libri di carta era finita da secoli. Non mi preoccupavo di cancellare le tracce delle mie ricerche, non mi importava nulla , volevo  solo scappare via da questo posto.

Trovai quello che cercavo un paio di settimane dopo , era un file dove indicava una cartina sotterranea di un edificio che non avrebbe dovuto esserci. Situato nella zona sud della città , da anni  c’erano dei laminati alti diversi metri che impedivano di vedere cosa ci fosse oltre . La Giunta degli Oracoli disse che era off limits adducendo vari motivi  , ma nessuno di questi motivi  che fosse confermato , si prendeva per buono quello che usciva dalla loro bocca.

Misi il file nella chiavetta e a casa stampai la cartina. Decisi di dare un ‘ occhiata, dalla finestra notai l’auto dei Guardiani . Mi stavano controllando passo dopo passo , decisi di scendere dalle scale che si trovavano nel retro del palazzo. La pioggia mi aiutava nel non farmi vedere.

Abbiamo sempre pioggia qui , se non nebbia , ci è stato detto che il sole non esiste più da eoni ,  che è solo una leggenda . Percorsi le scale silenziosamente , nessuno degli altri inquilini si accorse che stavo scendendo. All’angolo vidi sempre la macchina ferma , non si erano accorti di nulla. Per strada poca gente, ma non era una  novità da quando l’Editto del Gran Jury vietava di uscire dopo il tramonto. Arrivai a destinazione, l’edificio era davanti a me circondato dai laminati , un cartello indicava la zona off limit. Mi guardai intorno , ero solo , dalla borsa che avevo con me tirai fuori la pinza, con esse feci saltare il lucchetto che legava l’ingresso.

All’interno dell’edificio non vi era nessuno, era completamente deserto ,  solo le ragnatele la facevano da padrona. Presi la piantina che avevo stampato e mi diressi verso quello che sicuramente era l’ingresso per il corridoio che cercavo.  La porta aveva un paio di lucchetti, li feci saltare come quello precedente ed entrai nel corridoio buio , lo percorsi tutto fino ad arrivare alla porta che cercavo.

A un passo da ciò che stavo cercando , ad un passo dal vedere realmente se le menzogne erano tali oppure no. Un brivido mi corse dietro la schiena , il sudore della paura scendeva sul mio volto ,  respirai a fondo molto lentamente e aprii la  porta.

Il cielo limpido comparve innanzi ai miei occhi ,  i raggi del sole scaldavano il mio corpo. Un profumo di quello che riconobbi come fiori mi avvolse, in lontananza vidi alberi fioriti  con foglie vere e non finte come avevamo noi , stessa cosa per i fiori.

Udii dei versi , erano degli animali che scorrazzavano liberi sui prati , in lontananza delle persone. La paura mi stava bloccando , che fossero rappresentanti del popolo del male ? Mi videro e lentamente si avvicinarono, io ero totalmente bloccato.  Mi accorsi che non avevano nulla di strano a parte il loro abbigliamento , per il resto  erano simili a me, c’erano anche delle donne con dei bambini.

Fecero dei gesti che presumo fosse un saluto, risposi con lo stesso identico gesto, poi domandai se capivano la mia lingua , mi guardarono come fossi matto e risposero : “ Certo che ti  capiamo amico “.

Con voce tremante domandai dove mi trovassi , su che mondo stavo ora camminando . Ancora una volta vidi nei loro sguardi la perplessità , ma gentilmente mi risposero  : “ Non so tu da dove arrivi , ma qui sei sulla Terra , benvenuto straniero “ rispose uno di loro , mentre un bambino disse al suo amico : “ Per me questo è totalmente matto , guarda il suo abbigliamento, sembra un personaggio uscito da  Guerre Stellari “.

 

 

 
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