Creato da: paperino61to il 15/11/2008
commenti a caldo ...anche a freddo..

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 88
 

Ultime visite al Blog

paperino61torbx1dglg1b9nomadi50elyravcassetta2DoNnA.SQuartoProvvisoriosquitti3Vince198antonino554esmeralda.carininorise1bubriska
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 14/07/2015

 

Quando la sfiga viaggia con te....cronaca del viaggio a Imola

Post n°1953 pubblicato il 14 Luglio 2015 da paperino61to

 

Ci sono viaggi che rasentano i Confini della Realtà, altri che sono come l’Odissea, dove il povero viaggiatore subisce più sfighe che in un congresso di suocere. Questa è la cronaca del viaggio intrapreso dal sottoscritto e dal paperino junior per Imola a vedere il concerto degli AC/DC.

Partenza P.Carlo Felice ( vicino alla stazione di Porta Nuova a Torino). I fans del gruppo  si riconoscono dalle magliette  indossate con il nome del complesso (ovviamente il sottoscritto non poteva esimersi da tale rituale).

Arriva il bus con la scritta Torino2 (  in tutto si conteranno una decina di bus partiti dalla mia città). Saliamo sul bus e la prima frase che esclamiamo all’unisono è: “ Azz…ma è una ghiacciaia”; infatti pareva di essere tanti Findus in attesa di essere chiusi  in scatola, e venduti al supermercato.

Chiediamo all’autista se gentilmente poteva ridurre l’impatto stile Artico…e qui nasce il primo guaio. Sapete, quei guai che vi fanno  appartenere al circolo dei prodi Cavalieri della Sfiga Perenne?

Il condizionatore si “ guasta” dopo un paio di chilometri e la situazione si ribalta: dal gelo stile Polo Nord al caldo stile  deserto Sahara. Ora immaginate a luglio con 32 gradi esterni ( quella interna meglio evitare di scriverla) per un tot di ore di viaggio in che condizioni uno può arrivare ?. Esatto: stravolti e non solo. Il bus era a due piani, mio figlio ed io eravamo al piano superiore, vista panoramica ottima ve lo consiglio.

Il fantastico viaggio con  questo bus ultimo modello( eufemismo ) dura fino a pochi chilometri prima di Imola, dove in nostro soccorso ne viene mandato un altro. Non che si sia migliorata la situazione credetemi, ma se non altro il condizionatore del bus di soccorso funzionava, poi se buttava aria calda questo è un altro discorso.

Ritornando al primo bus, non basta la sfiga del condizionatore guasto come ho detto, ma abbiamo avuto anche la sfiga dell’autista. La mia opinione personale è che il tizio era alle prime armi o gite se vogliamo essere in tema, era straniero quindi magari non avvezzo a corsi e vie di Torino. Sta di fatto che da Porta Nuova per prendere la tangenziale per Piacenza e quindi autostrada Bologna/Imola, con quindici massimo venti minuti con semafori tutti rossi si arriva alla suddetta tangenziale. Troppo facile, perché non fare il giro turistico della città ai cari viaggiatori presenti sul bus?.

Detto e fatto, il tizio svolta a destra dalla stazione con sgomento di tutti e va a finire dalla parte opposta della città (  se faceva un paio di semafori in più  salutavo direttamente mio padre da sotto casa sua). In sintesi, l’autista è andato a Torino Nord per poi tornare indietro verso Torino Sud…non c’è male vero?  Manco Paperoga e Pippo messi insieme avrebbero fatto una c…del genere.  Un’ora di tempo perduto sulla tabella di marcia per un giro assurdo che si poteva evitare. Poi la sfiga sembrava scomparsa, tutti sorridenti, a parlare e chiedersi come sarà il concerto, di quante volte uno ha visto il gruppo , dei pezzi migliori del gruppo ecc…appunto sembrava scomparsa Invece no, arriviamo a Felizzano…coda tremenda. Pensiamo ad un’incidente ma  per fortuna non è così ,è semplicemente coda. Dopo una mezz’ora completamente fermi, ovviamente l’unica corsia ferma era la nostra, si riparte e l’autista, che nel frattempo  ha capito che se schiacciando anche a fondo il pedale dell’acceleratore la suola della sua scarpa non si rovina, inizia a correre come si deve, lasciandosi alle spalle i 70 km di media.

Facciamo ciao alla sfiga e arghhhhhh….Bologna  Borgo Panigale…Per chi abita in Emilia Romagna sa di cosa parlo, per chi non abita e non lo sapesse dico solo questo: Se conosci Bologna Borgo Panigale lo eviti.

Coda chilometrica, a passo d’uomo, una tartaruga ci avrebbe superato senza tante difficoltà, senza il rischio di incorrere nell’autovelox, e credetemi dico la verità: tutte le tre corsie andavano a rilento.

Erano anni e anni che non passavo da queste parti, ma nulla è cambiato da allora. Arrivi qui e la coda ti accompagna per un bel pezzo, a volte è capace di accompagnarti fino all’hotel dove sei alloggiato.

Ci armiamo di santi e santini e sperando di passare indenni anche questa sfiga…dopo un’oretta di passo lento il bus riprende la sua velocità normale. Come ho detto prima di un paio di chilometri da Imola cambiamo bus, traslochiamo alla veloce e ci rimettiamo sull’autostrada, la notizia del tg radio ci informa che ci sono “quaranta chilometri” di coda prima di arrivare all’uscita per Imola (  di fatto era molto meno) .

Per fortuna che assieme al bus abbiamo cambiato anche autista e costui era molto ma  molto  più deciso rispetto al predecessore; si infila nelle corsie di destra e sinistra, sfrutta anche la corsia centrale, e così in poco tempo arriviamo allo svincolo per il casello, con tanti “ bip bip” dei sorpassati che erano in coda davanti a noi.

Non vi dico il mondo di auto e bus che arrivavano da tutte le parti, per un attimo ho avuto l’impressione di aerei militare che scaricavano dal cielo i  paracadutisti fans del gruppo. Ogni strada era strapiena, con gente a piedi che costeggiava la statale, rischiando a volte di essere presi sotto dalle auto in transito. Finalmente arriviamo anche noi, il  parcheggio  ci è sembrato come  un’oasi nel deserto, gente che appena scesa dal bus  baciava il sacro suolo. Dalle dieci del mattino( ora di partenza) siamo arrivati alle 19 !! Altro che sfiga, qualcuno ha fatto il malocchio, chi di voi è stato? Su, non abbiate paura, sapete che vi adoro lo stesso.

Saltiamo la descrizione del concerto e la sua Bellezza e passiamo al ritorno. Il bus è di nuovo cambiato, in meglio, il condizionatore funzionava alla perfezione. Si doveva partire entro mezzanotte, ma come immaginavo siamo partiti verso l’una. Appena usciti dal parcheggio si vede una colonna immane di auto, bus, moto, gente a piedi, addirittura alcuni in bici. Ci vuole poco a capire che se andava bene al sorgere del sole saremmo stati ancora lì in coda per arrivare dal casello. Dopo un’ora e mezza di questo incubo allucinante, l’autista decide di invertire la rotta e di prendere l’autostrada da un’altra parte( farlo prima no vero?).

Il problema però( perché sorge sempre un problema in casi come questi)  è che anche altre persone hanno pensato la stessa cosa, quindi coda mostruosa anche su questa strada alternativa. Alle 3 e mezza,  finalmente imbocchiamo l’autostrada…un urlo di gioia esce spontanea in noi  svegliando i poveri cristi che dormivano. Per fortuna con il nuovo giorno la sfiga se ne è andata e nessun inconveniente ci ha fatto compagnia, quindi un ritorno discreto fino a casa.

Qualcuno mi chiederà: ma è valsa la pena ? La risposta è SI, meritava la pena, anche se ammetto che la prossima volta opto per treno e albergo, almeno in entrambi i casi c’è il  condizionatore, nessuna coda, ne autista imbranato e soprattutto, si dorme meglio.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963