Creato da: paperino61to il 15/11/2008
commenti a caldo ...anche a freddo..

Area personale

 

Tag

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 88
 

Ultime visite al Blog

paperino61torbx1dglg1b9nomadi50elyravcassetta2DoNnA.SQuartoProvvisoriosquitti3Vince198antonino554esmeralda.carininorise1bubriska
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Messaggi del 26/04/2017

 

Morte di un amico ( ottavo capitolo)

Post n°2224 pubblicato il 26 Aprile 2017 da paperino61to

 

Riassunto: Un vecchio amico di infanzia del commissario Berardi viene ucciso nella sua villetta. Indagando su questo omicidio, viene a scoprire che c’è un filo che lega la vedova, signora Pellisier, la sua amica Ballestrini proprietaria di un grande alloggio e l’avvocato Cotera. Nel frattempo vi sono altri tre omicidi: due sono testimoni involontari, la terza Maria Graton ( la portinaia dello stabile dove abita la Ballestrini) ha capito chi è l’assassino ed ha tentato un ricatto che però è andato a finir male. La famosa Balilla color verde che ha ucciso Barolo ( il primo testimone ) è stata finalmente ritrovata grazie a un colpo di fortuna, e da essa si è risaliti al vero proprietario. Berardi va dal questore e chiede che vengano firmati i fogli di convocazione per i tre sospettati, inoltre chiede anche la perquisizione nell’alloggio della Ballestrini, secondo il commissario la pistola che ha ucciso Carlino e Garrone( secondo testimone) si trova in quell’alloggio. La convocazione deve essere fatta urgentemente, si è venuti a scoprire che i sospettati stanno tentando di fuggire.

 

 

L’agente mandato alla stazione mi conferma che l’avvocato effettivamente va a Marsiglia, ma rimango stupito sapendo chi lo avrebbe accompagnato.

“ Questa non me lo sarei aspettato, lo ammetto”.

L’agente mi guarda non capendo cosa volevo dire, lo congedo dicendo che non doveva farne parola con nessuno, l’indagine sta giungendo alla conclusione finale.

“ Direi che tutto è pronto, hai notizie di Tirdi?” domando a Perino che è in ufficio con me per nascondere il registratore dietro ai faldoni  presi in prestito dagli archivi.

“ Nessuna per ora, ma credo che a breve entrerà in azione. Aspetta solo che i merli escano dalla tana”.

Una voce echeggia nei corridoi, uno degli indiziati è arrivato: l’avvocato Cotera.

“ Buongiorno avvocato, grazie per la sua disponibilità…”.

“ Berardi, spero per lei che sia una cosa seria la mia presenza qui, altrimenti giuro che la farò cacciare dalla polizia…e mi creda lo posso fare!”.

“ Prego si accomodi, non la tratterrò molto. Però prima di iniziare  dobbiamo attendere l’arrivo di altre due persone”.

Nel dire questa frase mi sembra di intuire un tremito nella sua mano mentre si accende una sigaretta.

“ E’ un indecenza, mi sentirà questo sedicente commissario...giuro che la pagherà cara”.

“ Buongiorno signora Ballestrini entri, la stiamo aspettando”.

Se la donna avesse avuto un’arma sicuramente mi avrebbe sparato. Nei suoi occhi si legge l’odio che prova verso di me in quel momento.

“ Bene signori, un attimo di pazienza ed arriverà anche la terza persona…immagino avvocato intuisca di chi parlo?”.

Non risponde, mi guarda come se fossi solo una semplice scocciatura.

Sento bussare la porta, un’agente fa entrare la Pellisier.

“ Buongiorno signora, prego si accomodi. Ora che ci siete tutti possiamo iniziare”.

“ Presumo non sia un interrogatorio…altrimenti le due signore devono essere assistite da un avvocato”.

“ Diciamo, che è una chiacchierata  tra me e voi. Come sapete nel corso dell’indagine per scoprire l’assassino di Mattia, vi sono state altre due vittime: la portinaia dello stabile dove abita la signora Ballestrini e un testimone nella casa accanto alla signora Pellisier”.

“ Con questo cosa vuol dire? Che le due signore sono colpevoli di omicidio?”.

“ Mai detto nulla in merito a ciò avvocato…ma lasci  che esponga il mio pensiero, la prego”.

“ Un’auto, precisamente una Balilla di color verde fu vista da un testimone la sera in cui fu ucciso Mattia Carlino; questa macchina fu notata un paio di settimane dopo da un barbone in Piazza Bernini. Il conducente di quest’auto  investe il presunto  testimone dell’omicidio di Carlino e scappa velocemente. Il pover’uomo muore alcuni giorni dopo in seguito alle ferite”.

“ Non vedo il nesso con noi…si sbrighi ad arrivare al nocciolo della questione…ci accusa di qualcosa?”.

“ Avvocato Cotera, la vedo nervoso, molto nervoso…vuole qualcosa per distendere i nervi?...una camomilla la gradisce, e voi signore?”.

“ Berardi, non faccia lo spiritoso con me!”.

“ Se permette continuo il mio pensiero, la Balilla sembra sparita, svanita del tutto. Poi un giorno una nostra pattuglia arresta due ladri di auto mentre tentano di  fuggire…e indovinate un po’? Era la nostra Balilla verde!”.

Cotera è sempre più nervoso, si agita sulla sedia mentre le due donne sono impassibili, soprattutto la Ballestrini.

“ Risaliamo al proprietario o presunto tale, abita in una villa poco distante e non si era accorto che la sua auto era stata rubata”.

“ Continuo a non capire, cosa vuole da noi?”.

“ La prego, avvocato…adesso ci arrivo, un attimo di pazienza”.

“ Il proprietario della macchina rubata viene da me interrogato e su di lui pende l’accusa di omicidio: aveva investito il testimone in Piazza Bernini…ora voi direte bene, avete preso l’assassino, bravo Berardi. Purtroppo c’è un piccolo particolare, il proprietario o meglio il fantomatico proprietario, non guida…è un invalido di guerra e anche sua nipote, essendo minorenne, non ha la patente”.

Osservo il volto di Cotera  farsi bianco come un lenzuolo, adesso anche la Ballestrini incomincia ad agitarsi.

“ Quindi deduco assieme al mio agente( indico Perino) che questa persona sia solo un prestanome…e indagando faccio una scoperta sensazionale…avvocato, perché non mi ha mai detto che aveva anche una Balilla di color verde?”.

L’uomo prende tempo nel rispondere, poi esclama che se ne era dimenticato visto che non la usava mai, non si ricordava manco a chi l’avesse prestata.

“ Avvocato…si metta nei miei  panni, crederebbe a questa dichiarazione? Però voglio credere alla sua buona fede. Ora parliamo della seconda vittima, la signora Maria Graton, professione portinaia nello stabile della qui presente signora Ballestrini”.

 

La portinaia da tempo aveva sospetti riguardo all’alloggio della signora Ballestrini, pensava fosse una casa d’appuntamento…su…su…non è il caso di urlare, lasciatemi continuare. In casa della donna abbiamo trovato un’agenda, dove indicava tutte le persone che entravano nel palazzo. Tutte quante erano coppie, uomo e donna. In particolare la mia attenzione è rivolta a una persona, questa persona ( uomo o donna che sia) era evidenziata con parecchie X rispetto alle altre; si deduce quindi che era un assiduo frequentatore della casa”.

“ Lo dice lei, ha prove certe? “ domanda l’avvocato Cotera.

“ Prove? Alcune fotografie scattate dei nostri agenti provano che due dei presenti qui in questo momento frequentano la casa della signora Ballestrini”.

“ Ma come si permette di infangare la signora Pellisier?”.

“ Avvocato, come mai ha citato il nome della vedova Carlino? Io non  l’ho pronunicato...Perino mi hai sentito nominare la qui presente Pellisier?”.

La Pellisier è impallidita, la sua tresca con l’avvocato è stata scoperta.

“ Lungi da me nel farvi la morale, io sono qui per scoprire chi è l’assassino che ha ucciso le tre persone; perché, è la stessa mano ad aver colpito, anzi per la precisione,  solo il primo assassinio porta la firma di un’altra persona. La portinaia sapeva bene chi era stato ad uccidere Mattia o almeno sospettava chi potesse essere. Cosa pensa di fare? Di ricattarlo, qui è stato il suo sbaglio”.

Il silenzio da parte dei presenti era totale, nessuno di loro parlava più.

“ La donna fu attirata in una trappola e uccisa,  in zona di Madonna di Campagna e anche in quel caso una Balilla verde era stata vista sul luogo del delitto. La terza vittima invece è un barbone di nome Garrone, che fu ucciso in canonica. Qui l’errore lo fa l’assassino, perché come poteva sapere di questo testimone( è lui che aveva visto la Balilla verde investire  volontariamente il Barolo e poi scappare via)?”.

“ Se intende accusarci lo faccia, altrimenti non staremo più ad ascoltare le sue fantasie!” Cotera si è risvegliato dal suo torpore.

“ Se permette le fantasie non sono ancora finite, ma non ci vorrà molto mi creda. Dicevo che l’unica soluzione possibile è che l’assassino fosse venuto a conoscenza del nome del barbone e dove potesse avere la sua dimora. I giornali non avevano menzionato nulla in merito a questa testimonianza, solo io e miei colleghi lo sapevamo, quindi se ne deduce che qualcuno è entrato in questo ufficio e spulciato tra i verbali dell’indagine e chi poteva farlo senza che nessuno lo controllasse? “.

“Lei è pazzo Berardi, la farò radiare e sbattere in galera”.

“ Lo so che può farlo, lei è presidente di sezione del partito vero? D’altronde il posto era vacante dalla morte di Mattia…certo che è un po’ sospetta la cosa non trova? Morto il presidente, lei ne prende il posto in brevissimo tempo…”.

“ Si si lo so, non mi devo permettere, ma come ho detto sto seguendo solo un mio pensiero, non credo che debba preoccuparsene o sbaglio?”,

Noto che la Pellisier trema, alcune lacrime le scendono sulle guance.

“ Siamo al terzo assassino vero? Mi chiedevo chi poteva entrare senza la paura di essere controllato dagli agenti che si trovano al portone? Per esempio gli avvocati non hanno controllo…lei è avvocato vero Cotera?”.

Il suo volto diventa una maschera di odio.

“ Per sfortuna di questo misterioso personaggio, viene notato un nostro collega mentre esce da questo ufficio, e sempre per colmo di sfortuna di questa misteriosa persona, in quel momento non eravamo presenti ne io ne i miei due colleghi in questa stanza. Come vedete signori, l’assassino ha fatto uno sbaglio enorme. Avendo trovato il nome del Garrone, decide di ucciderlo, la prima volta lo manca, quindi fu costretto a seguirlo fino alla chiesa dove la vittima aveva cercato aiuto. Visto il parroco uscire il giorno dopo l’assassino decide di entrare in azione e uccidere il poveretto”.

La tensione continua a salire e sarebbe bastato poco per far saltare i nervi ai tre indiziati, conto proprio su questo per mettere fine all’indagine.

“ Come vedete questi miei pensieri seguono un filo logico…quello che mi ha stupito è il viaggio che lei doveva fare caro Cotera…a Marsiglia…bella città lo ammetto, soprattutto se si va in compagnia”.

A queste parole la Pellisier guarda stupita l’avvocato e domanda: “ Marsiglia? Ma…mi avevi detto che andavamo a Roma, dai tuoi amici…non capisco…”

( Continua)

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963