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Messaggi del 24/07/2017
Post n°2251 pubblicato il 24 Luglio 2017 da paperino61to
Una clinica nel sobborgo di Londra. Una donna discute animosamente con un medico, la donna è Carla Entel, mentre il medico è il primario della clinica: il dottor Maubus. “ Signora, io capisco il suo disappunto, ma lei non può stare accanto a suo marito anche di notte”. “ Dottore, la prego, mi basta una sedia, non chiedo un letto…mio marito, senza di me non vivrà a lungo…le manco tanto lo sa?”. Il dottore guarda la donna, un sorriso spunta sul suo viso. Lui ha appena compiuto cinquant’anni ed è al terzo matrimonio, mentre la signora Entel ha da poco festeggiato i sessantatré anni assieme allo stesso uomo. “ Il problema è che suo marito non è in una stanza da solo, ci sono altri degenti…maschi” e calca su quest’ultima parola. “ Io non darei fastidio, la prego dottore…mio marito è abituato a tenermi la mano di notte, dice che lo fa dormire meglio”. “ Cara signora Entel, se faccio il favore a lei, poi lo devo fare a tutte le persone che mi chiedono questa cosa…non è possibile. Se lei avesse dei gravi problemi di salute, non c’era nessuna difficoltà, sarebbe stata messa nell’ala femminile”. La donna sospira, lei sta bene di salute, lo è sempre stata. “ Ma dottore….”. “ Senta, io ho già fatto uno strappo alla regola, non mia ma della clinica sia chiaro, sull’orario di visita. Come lei sa bene, ho chiesto agli infermieri di chiudere un occhio sulla sua permanenza in clinica, proprio perché capisco che vuole stare accanto a suo marito il più possibile, ma farla stare di notte, mi creda non posso”. Così dicendo il dottore si allontana salutando gentilmente la donna, la quale un velo di tristezza la accompagna fino all’entrata della camera del marito. Saluta i tre compagni di stanza dell’uomo, prende una sedia e si mette accanto al marito, raccontando la discussione con il dottore. Il marito le prende la mano dolcemente e sorride amaro: “ Quel testone di dottore, non capisce che io la notte non dormo senza la tua presenza. Ho bisogno di saperti vicino, mi manca non avere la tua mano nella mia…mi manca tantissimo”. Poi come un bambino a cui hanno tolto il suo gioco preferito si mette a piangere. E’ buio quando la donna esce dalla clinica, un pensiero sta prendendo forma nella sua mente. “ Ci penserò su stanotte e vediamo se è possibile, amore mio “ la sua voce echeggia nel viale che porta alla fermata dei bus. Passano un paio di settimane, e il medico Maubus incontra la donna, nota subito la fasciatura all’altezza del polso. “ Signora cosa le è successo? Spero nulla di grave…volevo dirle di suo marito, la notte dorme profondamente che non ha bisogno del suo tranquillante, così ho deciso di toglierlo…è un gran passo avanti”. La donna sorride: “ Si, lo so che dorme beato, bastava poco in fondo a farlo felice” e lentamente si sbenda per fare vedere al dottore il motivo di quella fasciatura. Il dottore sgrana gli occhi stupito e la bocca si allarga in un moto di disgusto. Nella stanza del marito un urlo riecheggia per i corridoi della clinica, l’infermiera che sta assistendo il marito della signora, ha trovato nel letto una mano…è la mano della moglie Carla. “ Non si azzardi a buttarla via…è la mano di mia moglie, grazie a lei che non prendo più quella vostre dannate pastiglie per dormire”. Non c’è che dire se non è amore questo non saprei proprio cosa sia.
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